Il volto di D-O.

stella
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Iscritto il: giovedì 3 aprile 2014, 17:44

Re: Il volto di D-O.

Messaggio da stella »

Buon giorno a tutti ,ma doveroso per me dire
... Grazie NOIMAN :-) per i tuoi interventi ,(( a volte incomprensibili per me... :-( )),ma sono andata un po' alla ricerca per comprendere cosa sia ,cosa vuol dire ...
. Tzimtzum...
Ecco che se si concentra e si medita ,si entra in un'altra ''dimensione'' .--- ;;)
certo possiamo farcene solo una '''vaga idea'' del volto di D-O''..''sottinteso non mi riferisco ad un volto fisico ,materia ecc..ecc.. ;)

se volete saperne di piu' anche voi che mi leggete ecco ...((non e' che ora so'' :ymblushing: vaga idea ...
https://www.chabad.org/library/article_ ... imtzum.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
https://www.chabad.org/parshah/article_ ... imtzum.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
https://www.chabadwimbledon.com/templat ... imtzum.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
Ma vorrei citare anche due studiosi ''Rabbi Nachman di Breslav'' Hans Jonas: ,sembrano ,''secondo me ''in contrasto tra loro ,eppure no ''
in fine un po' piu' semplificato ''dall'osservatore romano ''
,Quando Dio
.trattenne il fiato'' ((di Luca Miele))

riporto solo questi versetti --- ;)

Una traccia dello tzimtzum è presente anche nell'opera di Andrè Neher, L'esilio della parola: la storia del mondo e dell'umanità - vi si legge - "è marcata dal segno dell'insicurezza radicale". Il Dio di Neher è il Dio del silenzio, più che della Parola, "perché se Dio fosse il Dio della Parola ci accecherebbe con la sua luce. Dio è il Dio del silenzio, perché solo il silenzio di Dio è la condizione del rischio e della libertà". Un Dio eternamente diveniente, sempre aperto alla relazione, è anche il Dio che emerge dalle pagine de Il Sabato di Abraham J. Heschel: "Il Sabato non rappresenta una sostanza ma la presenza di Dio, la Sua relazione con l'uomo. Il Sabato è la presenza di Dio nel mondo, aperta all'anima dell'uomo".

amici tutti sereno shabbat shalom ...

L'IDDIO D'ISRAELE CI CONCEDA DI CONTEMPLARE IL SUO VOLTO''
l,anima mia. ha sete del Dio vivente
Luigi
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Re: Il volto di D-O.

Messaggio da Luigi »

Ovviamente il suo credo non coincide perfettamente con il mio. E qui chiedo una cosa: ma questo calore dello Spirito Santo può manifestarsi anche se le persone non credono tutte alle stessa maniera?
Caro anima..,prima di rispondere alla tua domanda, ricordo che tutti sono morti nei falli e nei peccati.
Ecco morti sebbene il corpo umano continua a vivere, quindi ciò implica che, ciò che è morto ,è l'essere interiore,
questo per dire che per sentire "per così dire" Dio, c'è bisogno di nascere di nuovo, o meglio, divenire Nuove creature, risorte in Cristo mediante la fede in LUI, proprio perchè il peccato "senza redenzione e riconciliazione", rende separati da Dio, e quindi nessuna relazione vi può essere , se non si è redenti, riconciliati con Dio.

La risposta è SI, poichè come è scritto: chi è debole nella fede e che non mangia..., è accettato da Dio, come altresì, è accettato da Dio, chi essendo forte nella fede, mangia
Dio guarda al cuore di colui che è nato di Nuovo,e perchè altresì ne conosce le debolezze.
Ma come è scritto ,allo stesso modo ,Il Figlio di Dio ,Giudicherà con Giustizia, quando saranno svelati i pensieri del cuore....
Quindi, a questa domanda, risponde esaustivamente, Paolo per LO Spirito, nel capitolo 14 della lettera ai Romani.
Poi quanto al "sentire Dio, ed a vederLO....." evito di dare testimonianza, poichè come accennato anche dalla Cara Stella, non vorrei che foste indotti a :
deridere ,denigrare ,sottovalutare ,la potenza dello Spirito ...che ancora oggi vive in mezzo al suo popolo ,alla sua ''' chiesa'''...
Pace nel Signore Gesù
noiman
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Re: Il volto di D-O.

Messaggio da noiman »

Quindi se Dio è l’origine di ogni forma ci viene logico di pensare alla sua immagine, oppure di riflettere su quale circostanza ne assume una, i testi biblici si perdono in moltissime immagini di teofania, anche l’arte e molte altre forme del pensiero si sono impegnate per offrire una raffigurazione convincente, lo Spirito Santo che qualcuno teme che possa essere denigrato o sottovalutato non sfugge a questo tentativo di rappresentazione, in questo caso meno temunàh e più tzelem , scusate i termini ma stiamo affrontando lo studio del volto di D-o anche dal punto di vista ebraico.

Centiniamo a parlare di forma, immagine e somiglianza , più ne parliamo è più siamo indotti dalla consequenzialità del pensiero greco a cui ci rifacciamo per ritrovare analogie per sovrapposizione, ma dovete sapere che chi impiegò per la prima volta questi termini nel libro di Bereshit non pensava come Aristotele e come Platone, Carlo Rovelli spiega magnificamente questo concetto.

I due grandi filosofi hanno insistito sul fatto che mancasse qualcosa, e hanno pensato che la forma delle cose fosse quel qualcosa che è in più, oltre la sostanza di cui le cose sono fatte. Per Platone, queste forme esistono di per sé , in un mondo assoluto, il mondo delle idee. L’idea del cavallo esisteva e indipendentemente da qualunque cavallo reale. Anzi, per Platone, un cavallo reale non è che un pallido riflesso di un cavallo ideale. Eventuali atomi con cui sia fatto il cavallo contano poco o niente: quello che conta è la “cavallinità”, la forma astratta. Aristotele è un po’ più realistico, ma anche per lui la forma non si riduce alla sostanza. In una statua c’è più della pietra con cui è fatta. Questo in più, per Aristotele, è la forma. Questa è stata la critica antica al possente materialismo democriteo e questa resta tuttora la critica principale al materialismo.”
( Carlo Rovelli- La realtà non è come ci appare).

Temunàh in ebraico è traducibile come “figura , quadro o scenario , rappresenta il massimo della rappresentazione percepibile, molto simile a un quadro che racchiude gli elementi di un paesaggio immaginato dal pittore dove diversi elementi nel loro accostamento contribuiscono a suggerire una rappresentazione, l’origine di questa parola deriva da מין, “min”traducibile come “specie” , la parola temunàh , la troviamo nel libro di shmòt a proposito la proibizione di rappresentare la divinità attraverso immagini.
Alle teofanie il D-o di Israele preferisce il suono e il silenzio ma attenzione non confondere “il non suono” con il vuoto , si tratta di una precisa condizione sensoriale.
L’ingenuità delle rappresentazioni che noi tutti subiamo nel pensiero estatico sono devianti e non corrispondono come gli ebrei della prima ora concepivano la divinità, gli antropomorfismi spesso contraddittori all’interno della scrittura sono un trappolone che amplifichiamo nelle nostre interpretazioni umanizzate, a questo punto possiamo pensare a una definizione spirituale , quindi anche lo Spirito Santo esaminato dal punto di vista cristiano è uno spunto per la riflessione per indagare il “volto di D-o”
Noiman
stella
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Iscritto il: giovedì 3 aprile 2014, 17:44

Re: Il volto di D-O.

Messaggio da stella »

Shalom ....

NOIMAN ha scritto ...
.lo Spirito Santo che qualcuno teme che possa essere denigrato o sottovalutato non sfugge a questo tentativo di rappresentazione, in questo caso meno temunàh e più tzelem , scusate i termini ma stiamo affrontando lo studio del volto di D-o anche dal punto di vista ebraico.

Si NOIMAN io sono una che ha timore ,pudore , come gli ebrei hanno timore di pronunciare il nome di D-O , (( io aprendo questa cartella ho appunto scritto D-O. senza i per rispetto a voi giudei o come e' meglio dire ebrei che partecipate al forum )) ;) ,io ho timore '''nel senso di rispetto sia inteso'' ;) nel parlare nominare invano lo S.Santo '' D-O e' spirito ...

stiamo affrontando lo studio del volto di D-o anche dal punto di vista ebraico.

Aggiungo io ''principalmente dal punto di vista ebraico ''....eccome e da li che si deve partire . :-?

tzelem" oppure ''tzel'' .noi siamo il 'tzel'' di D-O .. ;;)

Il termine temunàh (forma, profilo) potrebbe quì designare una persona vista di schiena.

Noiman ,io non sono all'altezza di tutti voi , :ymblushing: ma alzo lo sguardo e vi seguo sto imparando tante cose ''meglio tardi che mai'' :-( :-??

ho trovato discussioni che riportero' in confidenziale ,non voglio qui andare fuori ..se ne era gia ampiamente parlato NOIMAN ho rigustato ogni cosa ... ;;) come detto gia' a volte si entra in un'altra dimensione ...
Gianni come psicologo da una spiegazione ,tu come ebreo ne dai un'altra ,noi come ''cristiani ne diamo un'altra ;;) di '' dimensione'' :-??
l,anima mia. ha sete del Dio vivente
stella
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Iscritto il: giovedì 3 aprile 2014, 17:44

Re: Il volto di D-O.

Messaggio da stella »

Buona giornata.


Nessuno ha da dire ,spero che non sono stata fraintesa .. :-(
Sempre sul volto e sguardo ...
Da num.cap.6;25,26""
L'Eterno faccia risplendere il suo volto verso di te e ti sia propizio..

L'Eterno rivolga il suo volto su di te e ti dia la pace ...
Salmo 31,fa risplendere il tuo volto sul tuo servo....salvami per la tua benignità ...
Salmo 119 ,vers.135,fa risplendere il tuo volto sul tuo servo e insegnami i tuoi statuti ...
Signore volgi il tuo sguardo benevolo su tutti coloro che cercano ,che desiderano " vederti "e benedici ... :YMHUG:
l,anima mia. ha sete del Dio vivente
noiman
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Re: Il volto di D-O.

Messaggio da noiman »

Ciao Stella.

Quello che vi posto può sembrare OT rispetto la discussione che riguarda il volto di D-o, ma se vogliamo meglio cercare di comprendere qualche cosa della divinità occorre pensare in un modo diverso e quello che vi scrivo che è assolutamente banale e casuale si può ritrovare uno nuovo spunto per futuri ragionamenti.

Quando un pittore dipinge un paesaggio, per prima cosa dispone con una matita o un carboncino un abbozzo di quella che la struttura del ritratto, considera gli spazi per disporre gli elementi del paesaggio alberi , fiumi, montagne inquadra gli elementi e gli assegna una posizione all’interno dell’opera che immagina o che ha di fronte, completata questa operazione il pennello si carica dei colori e scorre sulla tela, i diversi pigmenti si mischiano e si caricano di tonalità , fiumi , mari, montagne e le erbe dei campi prendono forma e sostanza , le opere dell’uomo. tetti delle case , grandiosi monumenti o semplici lapidi sono suggellati dalla mano del pittore.
Se il mondo che rappresenta è reale o immaginario non è importante , le immagini dipinte appartengono a una dimensione che non ha un passato, il quadro non conosce altro che se stesso, la sua esistenza in realtà inizia nello spazio temporale in cui il pittore ha iniziato a dispiegare il suo pensiero e imprimerlo sulla tela.
E diverso per lo spettatore, l’opera del pittore deve essere interpretata alla ricerca di un significato che includa un passato e suggerisca un futuro.
Se il pittore ha dipinto nel quadro una lapide con tanto di iscrizione essa paradossalmente inizia a vivere una storia senza che ci sia un passato e nessun scheletro sepolto all’interno, noi siamo immediatamente impegnati a riflettere su una storia che comprenda la vita dell’uomo sepolto, ma nessuno è mai stato seppellito, il pittore ha fermato il tempo nel momento che gli piaceva.

Nel racconto biblico della creazione lo spazio temporale rimane allo stesso modo sospeso nonostante che il testo impieghi termini come giorni, millenni o suggerisca molto tempo, milioni di anni, la storia poteva essere raccontata da molto più indietro, forse anche prima di quando l’universo esplose nel big bang , addirittura molto prima quando la materia stava concentrata in un punto.
Il alternativa si poteva iniziare la narrazione nel momento in cui nacque la vita attraverso le prime cellule organizzate, se a D-o piaceva poteva iniziare a raccontarci dei dinosauri e altri rettili straordinari.

Ma D-o non è uno scienziato e decise di entrare a fare parte del racconto nel racconto poco prima che l’opera fosse terminata, al tramonto del sesto giorno nel momento in cui viene creato l’uomo, l’universo era già stato creato e non mancava un solo grammo nel sale negli oceani che D-o fissò fin dall’inizio nella lorodimensione e qualità.

D-o decise che quel giorno andava bene, sospese lo spazio temporale delle cose che si stavano ancora creando e disse די “ day” “ basta “ come un pittore posò il pennello sulla tavoletta, שדי “shadday” “ che basti” , il quadro divenne opera vivente, il passato divenne rivivibile e penetrabile, il futuro immaginabile.
L’universo era completo nella sua potenzialità, all’opera mancava la temporalità che è scandita dal movimento delle cose, questo lo deduciamo dalle parole
ויכלו השמים והארץ וכל צבאם i” Il cielo e la terra e tutto il loro esercito erano ormai completi” (Bereshit 2/1) simile a un enorme pendolo , il Signore tolse il fermo che lo teneva immobile.

Il Signore D-o è sottile ma non è malizioso.
שלום, נוימן
stella
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Re: Il volto di D-O.

Messaggio da stella »

Grazie Noiman ,no non sei affatto O T . ;)
con la frase di Albert Einstein
" Sottile è il Signore, ma non malizioso " serve per come posso dire ,allargare gli orizzonti''
Scienza e' religione devono andare ,vanno di pari passo e si completano a vicenda ... ;)
la Natura " diceva Einstein nasconde i suoi segreti non perché ci inganni, ma perché è essenzialmente sublime" ...
“Sono sicuro, diceva “che la natura ci stia mostrando solo la coda del leone. Ma non ho dubbi che il leone sia da qualche parte là fuori, anche se noi non lo possiamo vedere tutto a causa delle sue enormi dimensioni”.

Leggero' e rileggero attentamente , cio' che hai scritto NOIMAN ,come sempre , ho bisogno di restare sola in silenzio ,per gustare la profondita' .. e poi tramite l'esempio che ci hai riportato ,aiutera' a comprendere meglio ,''credo non solo a me ,' :-\ ma a tanti altri ...

grazie ancora a Noiman ed a voi tutti . stella .
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