FORUM BIBLICO

Dopo essersi pentito il pastore dovrebbe andare a cercare le pecore smarrite e la donna di casa dovrebbe cercare di ritrovare la moneta smarrita per colpa sua.

È vero che La posizione di Paolo era particolare.

Gesù si è dichiarato maestro e signore e ha detto "siete miei amici se fate le cose che vi dico".

Il figlio prodigo è ritornato perché pentito.
Nessuno è andato a cercarlo, neanche suo padre perché (sapeva che) "era morto".

Aveva la ragionevole certezza che era morto ma non sapeva dove era la sua tomba, ad esempio morto in mare, in battaglia, alluvione, scomparso con sospetto omicidio ecc.

Non era morto spiritualmente ed era tornato in vita spirituale perché la parola "era perduto ed è stato ritrovato" sarebbe una ripetizione superflua.

In senso letterale era creduto morto e quando lo ha rivisto ovviamente non era più morto.
Lo ha ritrovato, come figlio pentito convertito, quando ha sentito la sua confessione.

Tu stesso osservi la particolarità del fatto che "era morto" e il padre non aveva una tomba da piangere.
Osserva anche che dice che: "era perduto ed è stato ritrovato".

Un figlio vivo non è mai morto per un bravo padre e non è mai perduto se non ha rotto lui i rapporti col padre.

Ci sarà più gioia in cielo per un peccatore che si pente che per 99 giusti che non hanno bisogno di pentirsi.

La gioia ci sarà in futuro in cielo per un peccatore che riconsidera il suo errore; è quanto basta per iniziare.

Se i 99 giusti non hanno (ora?) bisogno di
pentirsi non ci sarà nessuna gioia.

Circa la lettera che uccide penso che occorre conoscere il greco, l'ebraico, la storia, anche dei testi, e la geografia, la religione e i costumi del tempo.

Ogni interpretazione è buona fino a prova contraria.

Grossi problemi di traduzione dal greco nei vangeli non ci sono,

Non dice che abbandona le pecore.

Non siamo liberi di scegliere perché siamo sottoposti al peccato e alla morte.

Ogni parabola sta a se. Poi si può vederla rispetto ad altre parabole vicine e simili.

La parabola del figlio prodigo è di in padre che ha perso un figlio e festeggia che l'ha ritrovato. Il figlio che va già non è una pecora.

Non si può interpretare come si vuole.

Credo che ai pastori (quelli onesti e bravi) che ascoltavano Gesù importasse poco se trovavano la pecora con la sinistra o con la destra.

Non cerco significati nascosti nel vangelo ma cerco di capire quelli che le parole dicono, dalla circostanza.

Il racconto dice: "se (lui) ne perde una" e non dice: "se la pecora si è persa".