E’ stata cercata e trovata dal pastore

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Gianni
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Re: E’ stata cercata e trovata dal pastore

Messaggio da Gianni »

Speculator3, la tua lettura delle due parabole mi pare fatta all’incontrario. Nessuno ha da pentirsi di alcunché. Le cose capitano: una pecora può smarrirsi e una moneta può essere persa. Accade. A te non è mai capitato di uscire dimenticando a casa qualcosa? E, quando te ne accorgi, di che mai dovresti pentirti? Al massimo potresti essere dispiaciuto per la sbadataggine. Ma questo non è neppure il caso del pastore e della donna delle parabole, perché non furono sbadati. Accadde e basta. Domandati invece cosa voleva insegnare Yeshùa con quelle due parabole.
Speculator3
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Re: E’ stata cercata e trovata dal pastore

Messaggio da Speculator3 »

Gianni
Dici: "nessuno ha da pentirsi di alcunché, le cose capitano una persona può smarrirsi e una moneta essere persa. Accade.

Non è così.
Una persona cara non può essere da te smarrita senza che tu lo sappia

e il tuo capitale non può essere perso e poi tu ti senti dire "accade".

Gesù dice: "C'è più gioia in cielo per un peccatore che si pente che per cento giusti che non hanno bisogno di pentirsi".

Gesù voleva insegnare ai "pastori spirituali" a non lasciare che le pecore si perdano e a ricercarle. Certamente Gesù non perdeva le sue pecore tranne uno Giuda.
Ma veniva accusato perché trattava troppo con i peccatori.

Il pastore per trovare la sua pecora deve uscire mentre la padrona di casa deve restare in casa e cercare bene in casa.
Speculator3
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Re: E’ stata cercata e trovata dal pastore

Messaggio da Speculator3 »

Se togliamo il pentirsi, cioè il riconsiderare una cosa o situazione,

rimane sempre che sia il pastore che la casalinga "cercano".

Il cercare richiede che si rendono conto che manca, che considerino la cosa importante e poi la cercano.
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Gianni
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Re: E’ stata cercata e trovata dal pastore

Messaggio da Gianni »

Speculator3, poniti questa domanda: che cosa voleva insegnare Yeshùa con quelle parabole? Leggi il contesto e scoprilo! :-)
Speculator3
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Re: E’ stata cercata e trovata dal pastore

Messaggio da Speculator3 »

Il contesto è quello di "affari" , soldi, pecore, denaro, eredità, amministratore disonesto, ed era contro i farisei che lo deridevano perché erano "amanti della ricchezza ".

Il punto centrale è: "non potete essere schiavi di Dio e della ricchezza".

L'uditorio era un uditorio "farisaico " di gente benestante che aveva ben da perdere e dissipare e mi pare lontano da un auditorio agricolo pastorale e di pescatori.
Speculator3
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Re: E’ stata cercata e trovata dal pastore

Messaggio da Speculator3 »

I farisei in generale non avevano bisogno di insegnamenti perché "si burlavano di lui ".

Gli apostoli, con la sola eccezione forse di Giuda, avevano lasciato tutto per seguirlo e non avevano il problema delle ricchezze materiali.

Si rivolgeva a quei suoi discepoli che avevano proprietà e sottolineava la necessità di scelta di un padrone superiore.
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Maria Grazia Lazzara
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Re: E’ stata cercata e trovata dal pastore

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

In terra d'Oriente si dice che i pastori conoscono ciascuna pecora del proprio gregge e danno a ognuna un nome , particolare interesse mostrano per gli agnellini i più indifesi , e si dice parlano con loro, insomma non li guardano come massa ma come singoli , nasce così un affetto, attaccamento per ciascuna di loro . Il Pastore guarda in particolare la malata , la più debole , e se una si smarrisce ? Non ragiona dicendo tanto ne ho tante ma attribuisce un valore a ciascun di esse, certamente mette al sicuro le altre e va in cerca della smarrita e me lo vedo che la chiama per nome . Jeshùa conoscitore sicuramente di quel mondo volle insegnare qualcosa di estremamente importante al suo uditorio .

La dramma perduta , ne aveva 9 , poteva alla fine privarsi di quell' una ......
pensavo , a me è successo di perdere o non trovare un oggetto di poco valore ho dato la stessa importanza come se fosse uguale a quello di valore , perché ? Perché aveva un valore affettivo e non potevo privarmene e ho messo sottosopra la casa e quando l'ho trovato è come se avessi trovato la persona che me l'aveva donato.

Il figlio prodigo , è vero che quando un figlio si smarrisce tutta l'attenzione si sposta su di lui lo dico come madre , non perché l' altro figlio conta di meno , assolutamente no , ma perché una madre li vuole tutti al sicuro e quindi si concentra sul più debole .

Jeshùa era formidabile sul l'insegnamento , sapeva spiegarsi molto bene e in queste illustrazioni non è difficile capirne il senso .
Coloro che erano considerati terra per Jeshùa e di riflesso per Dio erano figli, valori affettivi da recuperare .
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Gianni
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Re: E’ stata cercata e trovata dal pastore

Messaggio da Gianni »

Caro Speculator3, le parabole di Lc 15 hanno l’obiettivo di enfatizzare la gioia. Il pastore che ritrova la pecora che si era persa è contentissimo; la casalinga che ritrova la moneta smarrita fa festa con le amiche e con le vicine; il padre che riaccoglie il figlio scialacquone andatosene di casa organizza un pranzo sontuoso con musica e danze. La morale è in Lc 15:7: “Vi dico che allo stesso modo ci sarà più gioia in cielo per un peccatore pentito che per 99 giusti che non hanno bisogno di pentirsi”.
Non sono il pastore e la donna di casa a doversi pentire! Queste due persone fittizie rappresentano la gioia.
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Maria Grazia Lazzara
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Re: E’ stata cercata e trovata dal pastore

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Come ho fatto a non focalizzare o mettere in risalto la Gioia ? Si la Gioia forse proporzionata ad un risultato ?
Anche noi leggendo queste illustrazioni siamo contagiati nel provare Gioia , almeno a me fa questo effetto.
Speculator3
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Re: E’ stata cercata e trovata dal pastore

Messaggio da Speculator3 »

Le separazioni del testo in capitoli e versetti sono puramente convenzionali.

Seguendo una logica del testo abbiamo nel capitolo 14 al versetto 16 un signore Che ha imbandito un grande pasto serale e ha invitato molti (le solite feste dei ricchi).

Gli invitati al pasto serale non vengono con varie scuse e si dimostrano indegni.
C'è poco da essere Allegri per loro.
Più felici sono quelli ciechi zoppi storpi che vengono fatti entrare.

Dal versetto 25 si danno i principi divini per essere seguaci di Gesù: "ora grandi folle viaggiavano con lui, è voltatosi e gli disse loro: "se qualcuno viene a me e non odia suo padre e sua madre e la moglie e i figli e i fratelli e le sorelle, sì, e perfino la sua propria anima, non può essere il mio discepolo ".
Siamo ancora in un processo in cui si cercano delle reclute non necessarie per un aiuto ad un esercito che ha un solo combattente: il Cristo.

Più avanti al versetto 31 abbiamo "o quale re, andando incontro a un altro re in guerra, non si mette prima a sedere e non prende consiglio se può con 10.000 soldati contendere con quello che viene contro di lui con 20.000?"
versetto 33 "così, potete essere certi che nessuno di voi che non si separi da tutti i suoi averi può essere mio discepolo ".

Per il discepolo che non si comporta adeguatamente: "non è utile né per il terreno né per il concime. Si getta fuori. Chi ha orecchie per ascoltare, ascolti " .
In altri punti chi viene gettato fuori Ha "pianto e stridore di denti" e ha poco da festeggiare.

Gesù accoglieva i peccatori e mangiava con loro e anche il pastore che ha trovato la pecora fa festa con gli amici e i vicini. Ma c'è anche e soprattutto festa in cielo. Fa festa anche la casalinga con le sue vicine, "femmine" ma c'è anche festa in cielo.

C'è anche una festa quando il figliolo prodigo torna e la ragione della festa è: "ma dovevamo pure rallegrarsi e fare festa, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato alla vita, ed era perduto ed è stato ritrovato".
Il padre da' la giustificazione giusta e dovuta al figlio maggiore delle spese fatte.

Nel versetto 16 nella storia dell'amministratore infedele non vedo nessuna festa. C'è poco da festeggiare.

Nel capitolo 16:13 che continua il discorso sui servitori Fedeli e infedeli è detto che non viene accettato un servizio di schiavo per due signori.

Riguardo alla pecorella smarrita al versetto 18 del capitolo 16 pare che alcuni ebrei di allora avessero smarrito la propria moglie. C'è poco da festeggiare.

Il racconto che parte dal versetto 16:19 cioè del ricco epulone e Lazzaro parla di un cambiamento di situazione dovuto alla giustizia divina.

In sintesi Chi vuol essere seguaci di Gesù deve essergli prossimo e cercare il suo prossimo e festeggiare con lui
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