Dio e il male

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Gianni
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Re: Dio e il male

Messaggio da Gianni »

Caro Francesco, è un fatto – come giustamente dici – che il “serpente” fu creato da Dio. E possiamo aggiungere che Dio, essendo onnisciente, sapeva che l’uomo avrebbe peccato. Si aggiunga che la Bibbia dice che Yeshùa (il quale avrebbe svolto il ruolo cruciale di riportare l’umanità alla condizione precedente al peccato) fu preconosciuto da Dio prima della fondazione del mondo. Il che vuol dire che era previsto, ragion per cui era previsto anche il peccato.

È anche indubbio - come ancora giustamente dici – che il peccato coinvolse tutto il creato. E Paolo conferma che il creato fu sottoposto alla vanità per volontà di Dio.

Le conclusioni a cui arrivi sono interessantissime … confermo che ho la sensazione che siamo sulla strada giusta. Grazie, Francesco.
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francesco.ragazzi
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Re: Dio e il male

Messaggio da francesco.ragazzi »

La difficoltà a capire ed accettare la presenza del dolore nella nostra vita sta nella incapacità della società odierna di accettare lo stato di «peccato» (comunque lo s'intenda) dell'essere umano.-
Spesso si cerca un motivo per incolpare Dio dei mali del mondo e non si tiene conto che :
1) La maggior parte dei malanni di salute sono legati ad uno stato psicoemotivo instabile e sofferente tanto che molte malattie sono chiamate di origine psicosomatica.- Vedi PNEI …
2) Il resto delle malattie viene provocato da alimentazione non idonea alla nostra fisiologia , oppure dallo stato dell'ambiente inquinato da una infinità di veleni che l'uomo ha creato e non Dio .-
3) Ultimamente si è visto che anche il DNA viene influenzato dallo stato di sofferenza psicoemotiva dell'uomo e quindi anche le malattie genetiche possono essere conseguenza di alterazioni che nel corso delle varie generazioni vanno a confluire in una determinata malattia.-
4) La sofferenza per lo Sfruttamento, l'egoismo, l'ingordigia non sono da imputare a Dio ma sempre alla nostra natura umana degradata, si pensi alla volontà globale di voler sfruttare risorse energetiche altamente inquinanti (petrolchimico, nucleare, etc...) solo perchè sulle stesse possono essere applicate forti tassazioni, rifiutando sistemi di approvigionamento energetico ecologico, pulito ed indolore in quanto difficili da tassare .-
Ripeto, la difficoltà a capire ed accettare la presenza del dolore nella nostra vita sta nella incapacità della società odierna di accettare lo stato di «peccato» dell'essere umano.-
Rivestiamo una natura degradata e la Scrittura conferma che : Geremia 17:9 Il cuore dell'uomo è ingannevole più di ogni altra cosa, ed insanabilmente maligno; chi potrà conoscerlo?
Ma Dio ha predisposto una via d'uscita fin dall'inizio e questa via d'uscita è Yeshuà ….
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francesco.ragazzi
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Re: Dio e il male

Messaggio da francesco.ragazzi »

Atti 17,30-31
30 Dio dunque, passando sopra i tempi dell'ignoranza, ora comanda agli uomini che tutti, in ogni luogo, si ravvedano, 31 perché ha fissato un giorno, nel quale giudicherà il mondo con giustizia per mezzo dell'uomo ch'egli ha stabilito, e ne ha dato sicura prova a tutti, risuscitandolo dai morti».
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bgaluppi
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Re: Dio e il male

Messaggio da bgaluppi »

Francesco, sono d'accordo. Mentre la creazione risponde in modo naturale alle leggi del Creatore ("Dio disse: «Produca la terra della vegetazione...» [legislazione] ... E così fu" [risposta positiva alla legge], Gn 1:11), l'uomo, essendo intelligente e potendo scegliere, non lo fa. L'intelligenza genera il riconoscimento della possibilità di scelta tra la legge e il suo opposto ("mangia / non mangiare"); la scelta dell'opposto è determinata dall'influsso del "serpente", che è la "vocina interiore" innescata dal desiderio, che origina dai sensi elaborati dall'intelligenza. L'intelligenza è libertà, ma può essere fonte di errore e condanna se dominata dal desiderio. D'altro canto, non esiste libertà senza la possibilità di scelta.

Diciamo quindi che bene e male non esistono, esiste solo la legge superiore (alàh, da cui elohim) che determina il regolamentarsi dei meccanismi della vita. Questa legge non è buona né cattiva, è semplicemente vera. Il male, dunque, si innesca quando l'uomo sceglie di non obbedire alla legge e di seguire l'opposto (il satàn, l'oppositore, l'avversario). Il male è la disobbedienza alla legge naturale, che Dio stabilisce, e origina dalla scelta. Quella scelta, poi, genera conseguenze negative come risultato inevitabile (il termine alàh, infatti, contiene anche il senso di condanna conseguente alla disobbedienza del principio giuridico superiore).

Per cui l'intervento dell'uomo sovverte la legge vera e determina la corruzione di un meccanismo che, altrimenti, sarebbe perfetto. Se l'uomo obbedisse alle leggi della vita come fanno le piante e gli animali, molto probabilmente non esisterebbero malattie. Gli eventi naturali estremi, poi, sono perfettamente normali e l'uomo, vivendo in una società che ha perso la conoscenza di questi, non sa più adattarsi e rispondere nel giusto modo, oppure non mette in atto le dovute precauzioni per ragioni economiche, o interviene nell'ambiente in modo eccessivo e indiscriminato senza tener conto di determinati fattori. Un tempo, le inondazioni erano un bene, perché consentivano la fertilizzazione della terra attorno ai fiumi (i popoli costruivano città attorno ai fiumi) e l'uomo possedeva la conoscenza e i mezzi per prevederle, prevenirle e sfruttarle a suo vantaggio. I terremoti non causavano migliaia di morti, perché l'uomo non costruiva case e palazzi con cemento tagliato con sabbia. Le malattie e le pestilenze sono determinate da comportamenti umani (assenza di giuste precauzioni igieniche etc.), i virus uccidono perché gli uomini hanno creato ambienti asettici, inibendo il proprio sistema immunitario (oggi assistiamo alla follia delle vaccinazioni obbligatorie di massa).

E che dire dei tumori, dettati da inquinamento e da stati psicologici malati? È dimostrato che certi stati emotivi, come rabbia, ansia, frustrazione, siano le cause di molte malattie. Poi c'è l'aspetto della trasmissione genetica, per cui il "male" può essere trasmesso a generazioni successive, innescando una catena. Anche ai tempi di Yeshùa nascevano persone con malattie genetiche, storpi, ciechi etc. Si credeva che tali condizioni fossero determinate dal peccato, ossia da comportamenti sbagliati, e probabilmente avevano ragione. Siamo noi stessi la causa della nostra sofferenza. Se osserviamo il mondo animale, malattie come le nostre praticamente non esistono, e se esistono sono sempre riconducibili all'intervento dell'uomo; un cane che sviluppa un tumore potrebbe essere entrato in contatto con sostanze cancerogene create e diffuse dall'uomo, oppure il padrone lo ha nutrito tutta la vita con cibi che in natura non mangerebbe.

Dunque, Dio non c'entra nulla, e non dobbiamo dubitare della Sua esistenza in virtù del male che è commesso dall'uomo e della nostra incapacità di vivere nel mondo in modo vero, obbiettivo ed equilibrato. Dio è un giudice imparziale, e non potrebbe esserlo se intervenisse in favore di qualcuno. Lui stabilisce le leggi e noi dobbiamo scegliere se seguirle o no. Ma se non le seguiamo, non possiamo poi incolpare Dio della nostra sofferenza o dire "dove sei mentre io soffro"? Dio è sempre dove deve essere, siamo noi ad essere sempre nel posto sbagliato.
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Gianni
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Re: Dio e il male

Messaggio da Gianni »

Bene, la questione mi pare sia stata sviscerata.
L'agnostico
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Re: Dio e il male

Messaggio da L'agnostico »

Discussione molto interessante e questione a cui credo ognuno di noi credente o meno prima o poi ci sbatte la testa!

Vorrei dire la mia partendo da quanto scritto qui da Bgaluppi:

Per cui l'intervento dell'uomo sovverte la legge vera e determina la corruzione di un meccanismo che, altrimenti, sarebbe perfetto. Se l'uomo obbedisse alle leggi della vita come fanno le piante e gli animali, molto probabilmente non esisterebbero malattie
Sono d'accordo che su molte cose l'uomo è la causa del male ma parlando i animali come si può affermare ciò?
Esistono in natura animali aggressivi e spesso causa di morte per l'uomo e queste creature non sono frutto della cattiveria umana ma esistono e fanno parte del nostro ecosistema..come spiegarlo?

Poi una domanda biblica mi sovviene da tempo quando ad esempio vedo dei bambini malati,ecc..

Dio ha creato l'uomo capace di donare e far nascere altre vite.. Come del resto ha dato il potere(liberta) a questo essere di uccidere e fare il male
L'unico uomo in grado di "modificare" tali eventi in maniera evidente è stato Gesù
Un potere che a fin di bene purtroppo nessun altro uomo ha avuto(es resuscitare un innocente)
Come mai?
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francesco.ragazzi
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Re: Dio e il male

Messaggio da francesco.ragazzi »

Agnostico si pone il problema : Poi una domanda biblica mi sovviene da tempo quando ad esempio vedo dei bambini malati,ecc..

Riguardo ai bambini che nascono già ammalati o che si ammalano presto dopo nati c'è da considerare che i bambini ereditano dai genitori un patrimonio genetico ed un patrimonio di tossine e predisposizioni varie a contrarre malattie legato indubbiamente allo stato di salute dei genitori al momento del concepimento del nascituro.-
Se poi aggiungiamo:
1) la mancanza di allattamento naturale materno col quale si immunizzano i figli fino ad un'età di circa sei anni età in cui si completa la formazione del proprio sistema immunitario.-
2) la somministrazione di vaccini sporchi somministrati ad un'età troppo tenera e tale da stravolgere l'immunità propria ancora in fase di crescita.-
3) ambiente ostile, alimentazione non idonea e traumi psicologici vari, si comprende che diventa molto probabile che un bambino si ammali ......
Ma sempre tutto dipende dal nostro stato "di peccato" ossia di decadimento fisico e morale .-
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Gianni
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Re: Dio e il male

Messaggio da Gianni »

Giusto, Francesco.
L'agnostico
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Re: Dio e il male

Messaggio da L'agnostico »

Ma sempre tutto dipende dal nostro stato "di peccato" ossia di decadimento fisico e morale .-
Francesco.ragazzi questo già l'ho scritto come premessa e lo ripeto anch'io senza dubbio che molte delle cause del male nascono dall'uomo..
Ma la mia domanda non è chi è la causa..se leggi attentamente ho chiesto come mai agli innocenti come i bambini ad esempio non si da la possibilità di rivivere?

Allora faccio un esempio pratico

Se io vado con una donna sposata e il marito mi scopre e per gelosia e rabbia mi spara e muoio...è certamente diverso(fatto accaduto pochi giorni fa) se una bambina di 4 anni che passeggia con la nonna viene presa da un colpo di pistola di un mafioso che deve uccidere un altro mafioso.. (per fortuna la bambina non è morta)
Ma se fosse morta quale sarebbe stata la differenza tra il primo e il secondo caso?
Nessuna!

Perché? Questo io mi chiedo..perché quando un essere umano è palesemente innocente non gli si da modo di resuscitare ad esempio?
Lo chiedo perché nei racconti della Bibbia queste cose sono successe tramite Gesù
Bastava una preghiera sincera e le persone tornavano in vita

Comunque alla mia prima domanda che riguarda gli animali nessuno riesce mai a darmi una risposta convincente o non mi si risponde..
Purtroppo quando per tanti motivi l'uomo non si sente poi cosi diverso dagli animali.. O arriva a non credere in Dio o se ci crede dice che non ci è dato sapere tante cose

Quindi il male c'è anche se non è causato dall'uomo

Perché? Non si sa :-(
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francesco.ragazzi
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Re: Dio e il male

Messaggio da francesco.ragazzi »

Paolo scrive che tutta la creazione geme ed è in travaglio ed anche lei aspetta la manifestazione dei Figli di Dio...la creazione ossia l'ambiente in cui l'uomo vive è anch'essa in stato "di peccato" nel senso che è stata trascinata in esso dal peccato dell'uomo il quale è in punizione ed in questo stato avrebbe vissuto in un ambiente ostile....
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