Dio e il male

L'agnostico
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Re: Dio e il male

Messaggio da L'agnostico »

Bgaluppi analizziamo Genesi
Allora nel primo racconto della creazione dell'uomo ho notato che non esiste il concetto di male e l'uomo è comunque libero di vivere in armonia con la creazione e Dio.. Riporto i versi corrispondenti

26]E Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra».

[27]Dio creò l'uomo a sua immagine;
a immagine di Dio lo creò;
maschio e femmina li creò.

[28]Dio li benedisse e disse loro:
«Siate fecondi e moltiplicatevi,
riempite la terra;
soggiogatela e dominate
sui pesci del mare
e sugli uccelli del cielo
e su ogni essere vivente,
che striscia sulla terra».

[29]Poi Dio disse: «Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra e ogni albero in cui è il frutto, che produce seme: saranno il vostro cibo. [30]A tutte le bestie selvatiche, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde». E così avvenne. [31]Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno.

Sei d'accordo?


Nel secondo racconto però qualcosa di diverso viene detto.. Riporto i versi e poi scrivo le mie considerazioni:

[7]allora il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente.

[8]Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l'uomo che aveva plasmato. [9]Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, tra cui l'albero della vita in mezzo al giardino e l'albero della conoscenza del bene e del male. [10]Un fiume usciva da Eden per irrigare il giardino, poi di lì si divideva e formava quattro corsi. [11]Il primo fiume si chiama Pison: esso scorre intorno a tutto il paese di Avìla, dove c'è l'oro [12]e l'oro di quella terra è fine; qui c'è anche la resina odorosa e la pietra d'ònice. [13]Il secondo fiume si chiama Ghicon: esso scorre intorno a tutto il paese d'Etiopia. [14]Il terzo fiume si chiama Tigri: esso scorre ad oriente di Assur. Il quarto fiume è l'Eufrate.

[15]Il Signore Dio prese l'uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse.

[16]Il Signore Dio diede questo comando all'uomo: «Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, [17]ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti».

Anche qui l'uomo risulta essere libero e in armonia col creato ma in questo caso come tu hai detto si nota come esso viene sottoposto a un comando..
In quel momento nasce la possibilità di scelta..é in quel momento che viene fuori l'idea del male.. Attraverso la morte..
Tuttavia il male ancora non esiste..l'uomo ancora non cade in tentazione..
Vorrei chiederti perché però pensi che prima di ciò l'uomo non potesse sentirsi comunque libero?
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bgaluppi
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Re: Dio e il male

Messaggio da bgaluppi »

Anche qui l'uomo risulta essere libero e in armonia col creato ma in questo caso come tu hai detto si nota come esso viene sottoposto a un comando..
Prima Dio impartisce altri comandi, alla terra e alle acque (Gn 1:11,20), e loro obbediscono alla perfezione, perché non possono scegliere. Nel caso dell'uomo, Dio comanda, ma l'uomo può scegliere.
Vorrei chiederti perché però pensi che prima di ciò l'uomo non potesse sentirsi comunque libero?
Non ho detto che l'uomo si sentisse libero o non libero, e non credo si sia posto il problema (anche perché il racconto è molto probabilmente simbolico), ma che la scelta sarebbe stata inevitabile. L'uomo non si sente libero, l'uomo è libero, perché sceglie; e molte volte sceglie senza esserne consapevole, perché è il subcosciente che sceglie per lui. In ogni caso è proprio perché l'uomo è libero, che può scegliere. Se non fosse libero, non potrebbe scegliere. È perché è libero che esiste il serpente. Il serpente vive nel giardino (nell'intimo dell'uomo), per cui fa parte dell'habitat dell'uomo (fa parte di lui), perché l'uomo è creato dalla materia e la materia è duale, maschio e femmina, cielo e terra, acqua e fuoco. Non c'è scampo. Non c'è luce senza tenebra, e non c'è tenebra senza luce; esistono entrambe e sono necessariamente complementari. Scegliere in un modo o in un altro non compromette la libertà dell'uomo. L'uomo può compromettere la sua libertà di scelta solo se annulla la propria coscienza, sottomettendosi ad un modello di pensiero; ma anche in questo caso, sceglie di sottomettersi a quel modello (sceglie di rinunciare a scegliere).

"Io formo la luce, creo le tenebre,
do il benessere, creo l'avversità;
io, il Signore, sono colui che fa tutte queste cose." - Is 45:7

Luce e tenebra, pace e avversità. Sono tutte componenti della realtà in cui viviamo, che è creata da Dio. Dio non crea nulla di sbagliato. Siamo noi a dover scegliere se vivere nella luce o nella tenebra, nella pace o nell'avversità, e dunque scegliere cosa è bene e male per noi, a livello soggettivo, non assoluto. Perché siamo liberi. È anche per questo che non è possibile giudicare nessuno, perché ognuno si sceglie il suo bene e il suo male. La Bibbia ci dà indicazioni importanti su ciò che è bene (comandamenti positivi, "fai") e ciò che è male (comandamenti negativi, "non fare"), ma ogni esperienza è unica, e solo il Legislatore può giudicare le nostre opere. Re Davide commise adulterio con la donna a cui aveva praticamente fatto uccidere il marito, eppure Dio lo chiama "figlio prediletto".

Quello che tu pensi - che l'uomo debba vivere nel bene - origina dal preconcetto che esista il bene e il male. Invece, esiste solo la vita, la nostra realtà, e la scelta conforme alla vita e quella non conforme, che genera dunque morte. Ma di nuovo, la vita non è bene e la morte male, sono entrambe parte dell'esistenza: luce e tenebra, felicità e tristezza, tranquillità e ansia, guerra e pace, vita e morte. Il mondo che Dio ha creato è così, include una cosa e il suo opposto, e noi ne facciamo parte, ma siamo stati dotati di intelligenza che ci aiuta a distinguere le cose in seguito all'esperienza. Dio ci ha eletti come Suoi figli sopra a tutte le creature e ci ha dato una grande responsabilità, verso noi stessi e verso le cose che ci circondano.

Non si tratta di vivere "nel bene", poiché - come ho detto - non si può scegliere il bene se prima non si conosce il male. Nessuno sa che il fuoco brucia se non si brucia; non capisce neppure il significato del verbo "bruciarsi". Si tratta di vivere in questo mondo e non farsi sensi di colpa se sbagliamo, o scaricare le nostre colpe su un "male esterno" per evitare di affrontare il nostro ego; si tratta di fermarsi e guardarci allo specchio con coraggio, prendendo coscienza di ciò che abbiamo fatto e scegliere se rifarlo oppure no, dunque scegliere se ciò che facciamo è "bene" o "male". Ma non saremo mai capaci di non sbagliare, perché la nostra natura è duale e lo sbaglio non è male, ma solo necessario per acquisire conoscenza del bene. Però, la necessità dell'errore (peccato) non deve diventare una giustificazione, perché una volta che si è compresa una cosa, è necessario scegliere da che parte stare per crescere. Ci può volere del tempo, ma prima o poi bisogna imboccare una delle due strade e non tornare indietro, ma proseguire fino al prossimo bivio.

Scusa se mi sono dilungato, in realtà forse bastava il primo paragrafo.
L'agnostico
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Re: Dio e il male

Messaggio da L'agnostico »

Scusa se mi sono dilungato, in realtà forse bastava il primo paragrafo.
Bgaluppi figurati per me l'argomento è molto interessante e le tue considerazioni meritano una meditazione seria a cui rispondere per me non è facile
Rileggero come sempre con calma per riflettere e avere un quadro più chiaro di ciò che dici grazie
marco
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Re: Dio e il male

Messaggio da marco »

bgaluppi ha scritto: Il male esiste nel momento in cui l'uomo lo compie, non esiste di per sé. .
Non è vero.
Il male è insito nella creazione a prescindere dall'azione umana.
Il veleno mortifero nel serpente è opera umana?
Il terremoto o il maremoto sono azionati dalla cattiveria umana?
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Gianni
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Re: Dio e il male

Messaggio da Gianni »

Marco, intendi forse dire che esiste il male come forza a sé stante?
marco
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Re: Dio e il male

Messaggio da marco »

Non esiste una forza a sè stante, separata o contraria a Dio.
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Gianni
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Re: Dio e il male

Messaggio da Gianni »

Molto bene, Marco. Ora dimmi: il male che tu dici insito nella creazione ha una forza indipendente sua?
marco
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Re: Dio e il male

Messaggio da marco »

Certo che no. Si muove e agisce sotto legge Divina.
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Re: Dio e il male

Messaggio da Gianni »

Marco, mi fai un esempio?
marco
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Re: Dio e il male

Messaggio da marco »

Un fulmine, che non è un essere vivente, è in grado di causare del male (morte) allo sventurato che si trovasse nella sua direzione di corsa.
Chi ha dato forza al fulmine?
Chi ha predisposto la potenza di mezzo miliardo di joules?
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