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Re: compleanno

Inviato: martedì 25 settembre 2018, 22:08
da AKRAGAS
Condivido quello che ha scritto Antonio.

Aggiungo che la prescrizione di Lv 19:28 riguardo al divieto del farsi tatuaggi è chiara e fa parte di una serie di prescrizioni che si oppongono alla idolatria.
Pertanto farsi un tatuaggio è per la Toràh un atto idolatrico grave, di ribellione a D-o

Ci si potrebbe perdere sul significato di queste pratiche, sulla loro diffusione ed evoluzione nelle varie culture fino ad arrivare all'uso nei tempi moderni.
I tatuaggi, nelle loro raffigurazioni, sono in genere una esternazione di se stessi: in genere una persona sceglie la figura in cui si identifica maggiormente. In questi segni tatuati si ritrova di tutto: animali e bestie irreali, corpi di donna, segni esoterici, scritture nelle varie lingue, ecc.
Che gusto c'è a farsi imbrattare il corpo? Ma non si tratta di gusti, di preferenze.

Rimane valida, nell'insegnamento biblico, in tutto il Tanàch, una esortazione fondamentale per il popolo di D-o che viene liberato dall'Egitto: Santificatevi.
Anche nelle Scritture Greche viene rinnovata questa esortazione ai credenti Giudei e Gentili neo-convertiti: "Come figli ubbidienti, non conformatevi alle passioni del tempo passato, quando eravate nell'ignoranza; ma come colui che vi ha chiamati è santo, anche voi siate santi in tutta la vostra condotta, poiché sta scritto:
«Siate santi, perché io sono santo»." (1Pt 1:14-16 NR).

Cercare giustificativi per fare ciò che ci pare mi ricorda i miei figli da piccini quando pretendevano qualcosa che io non gradivo e, se rispondevo di no, loro si opponevano insistentemente.
Questi ora possiamo scegliere di essere noi nei confronti di D-o ma con la differenza che siamo adulti, quindi abbiamo una responsabilità.

Re: compleanno

Inviato: mercoledì 26 settembre 2018, 12:56
da L'agnostico
AKRAGAS ciao e ti ringrazio per aver risposto in maniera chiara ovvero per la Bibbia il tatuaggio è un atto idolatrico grave di ribellione a Dio
Ma non capisco allora perché molti credenti se lo fanno?
Quali giustificazioni traggono se gli si dice che è un gesto contro la volontà del Dio in cui loro stessi credono?
Personalmente non mi sono mai permesso di fare questa domanda in quanto non sapevo fosse un peccato grave o attualmente valido.. Ma se avrò occasione lo farò.. Grazie

Re: compleanno

Inviato: mercoledì 26 settembre 2018, 19:54
da bgaluppi
Mattia, però leggendo il commento di Rashi le due cose sono distinte. I tagli nella carne era una pratica degli Amorei, fatta quando un parente moriva. Il divieto dei tatuaggi non è legato ai defunti, sembra essere un principio generale. Li mette insieme forse perché sono pratiche simili legate al segnare il corpo, con tagli o marchi indelebili.

“Non vi farete incisioni nella carne per un morto, né vi farete tatuaggi addosso”, cioè “Non vi farete incisioni nella carne per un morto”, e “Non vi farete tatuaggi addosso”.

Re: compleanno

Inviato: mercoledì 26 settembre 2018, 20:00
da bgaluppi
Luzzatto traduce: “E non vi farete nel corpo alcuna incisione per un morto; nè farete in voi scrittura intagliata. Sono io, il Signore.”. Sono cose diverse, altrimenti sarebbe una ripetizione. Rashi spiega che il tatuaggio veniva fatto con aghi, come oggi.

Re: compleanno

Inviato: mercoledì 26 settembre 2018, 20:51
da AKRAGAS
Perchè molti credenti si fanno il tatuaggio? Penso sia legato al fattore ignoranza.
Infatti, molti “credenti”, credendo ad un corpo dottrinale che ha annullato la Legge, ignorano tutto ciò che riguarda la Toràh. In più, se aggiungiamo che si tratta ormai di “Vecchio Testamento” il gioco è fatto, la giustificazione appare biblica; ma questi si ingannano.

Ora rispondo a Mattia.
Le traduzioni bibliche non sono d’aiuto. Bisogna verificare nel testo e nel pensiero ebraico.
Nell’ebraismo tutti sono concordi nel vietare il farsi tatuaggi.
Durante i secoli vari maestri hanno cercato di dare biblicamente delle spiegazioni a questo precetto.
Abbiamo la spiegazione di Rashi, ma ne esistono altre. Alcune di queste , da prendere in seria considerazione, si basano sulle possibili vocalizzazioni della radice del termine ebraico קַעֲקַע
Sicuramente chi conosce l’ebraico ti saprà spiegare bene.
Come spiegano i vari maestri il tatuaggio, come ha ricordato Antonio, veniva fatto mediante incisioni nella carne : sono proprio queste incisioni ad essere vietate con l’aggiunta della scrittura d’inchiostro. Si tratta proprio di microlesioni cutanee sulle quali veniva iniettato inchiostro per far risultare permanenti questi segni dai quali, quantomeno, il Signore ne ha fatto prendere le distanze. Tanto basta!
L’unica incisione consentita è la milà, la circoncisione del prepuzio perché diviene segno distintivo.
Sono consentite pure le incisioni chirurgiche che sono giustificate, logicamente, per ragioni legate alla salute, alla vita.
Il ragionamento che si usa fare pensando che gli Amorrei non ci sono più e quindi possiamo farci tutti i tatuaggi che vogliamo semplicemente perché ci piacciono esteticamente , magari aggiungendo qualche piercing ( nella lingua magari!) , significa annullare la Toràh.

Re: compleanno

Inviato: mercoledì 26 settembre 2018, 21:17
da AKRAGAS
לֹא תַקִּפוּ פְּאַת רֹאשְׁכֶם וְלֹא תַשְׁחִית אֵת פְּאַת זְקָנֶךָ׃

וְ
שֶׂרֶט לָנֶפֶשׁ לֹא תִתְּנוּ בִּבְשַׂרְכֶם וּכְתֹבֶת קַעֲקַע לֹא תִתְּנוּ בָּכֶם אֲנִי יְהוָה׃ (Lv 19:27:28)

Siccome i versetti 27 e 28 sono collegati dalla vav che funziona da congiunzione (le traduzioni lo sostituiscono con un segno di interpunzione) può significare che c'è un rapporto di continuità tra i due? Io penso di sì, ma chiederei conferma agli esperti.
"Non vi taglierete in tondo i capelli ai lati del capo, e non ti raderai i lati della barba" (v 27 )
Infatti, il divieto di tagliare i capelli e radersi la barba è relativo al periodo del lutto.

Re: compleanno

Inviato: mercoledì 26 settembre 2018, 22:56
da Alen.chorbah
Sono tutti ottimi ragionamenti io faccio pero sempre difficoltà a capire se e come la torah puo essere osservata oggi. Non ho ancora trovato una risposta sinceramente, ma continuerò a meditare. :YMHUG:

Re: compleanno

Inviato: mercoledì 26 settembre 2018, 23:22
da AKRAGAS
Alen, qual' è il problema?
Riguardo al 's'è ' osservare la Toràh si è discusso ampiamente dimostrando oggettivamente con la Scrittura (per chi ci crede) che l'osservanza è la risposta di amore verso D-o.
A che servirebbe altrimenti dire di credere e poi comportarsi secondo le mode , le usanze del proprio Paese? Se uno ama il Signore allora si sforzerà di mettere in pratica la sua parola. Diversamente troverà sempre una scusa, una scappatoia per evitare il divieto.
Forse è il 'come' osservare che rende titubante ? Allora c'è speranza per noi gentili che brancoliamo nel buio.
Su i divieti, le mizvot negative è semplice: non fare!
Più difficile, forse, è come attuare alcune delle mizvot positive: bisogna impararle da chi le conosce.

Re: compleanno

Inviato: giovedì 27 settembre 2018, 12:09
da Alen.chorbah
Mattia è il mio stesso problema. È un aspetto che ancora io non riesco a comprendere. Si dice sempre di osservare la torah però se ne osserva neanche il 20% di tutta quella che è la legge. Quindi e difficile stabilire che va osservata se poi la maggior parte non si può osservare. E parlando dal punto di vista delle SG è ovvio che c'è stato un cambio di veduta. Sto ancora meditando.

Re: compleanno

Inviato: giovedì 27 settembre 2018, 12:09
da bgaluppi
Mattia, ho capito cosa vuoi dire. Certe prescrizioni erano dirette agli israeliti in un'epoca e in un momento storico preciso? Tu dici: se dovessimo applicare alla lettera certe prescrizioni, allora tutti i credenti che si radono stanno violando la Torah. Ho capito bene?