Riflessioni sulla legge e la salvezza

chelaveritàtrionfi
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Re: Buonasera

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

La rivelazione è la scrittura. Senza scrittura non conosceresti nulla. Le stesse scritture sono state completate da millenni e solo pochi uomini e prifeti ebbero direttamente le rivelazioni. Lo studio va fatto da svegli,usando intelligenza. Anche in apocalisse ( rivelazione) percomorendere il numero della bestia sta scritto ‘chi ha intelligenza’ no chi riceve la rivelazione
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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bgaluppi
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Re: Buonasera

Messaggio da bgaluppi »

Poi spostiamo tutto su una nuova discussione, l'argomento è interessante. È diffusa l'idea che Yeshùa abbia rivelato qualcosa di "nuovo" e "contrapposto" rispetto alla Scrittura Ebraica, e ciò è fonte di incomprensione non solo tra ebrei e cristiani, ma anche tra ebrei e non-ebrei credenti. Il fatto è che se Yeshùa avesse fatto ciò, non avrebbe potuto essere il messia che la Scrittura annuncia e gli ebrei avrebbero fatto bene a rifiutarlo. Ma Yeshùa stesso afferma di essere venuto solo per le pecore perdute della Casa di Israele, compito specifico del messia atteso dagli ebrei. Dunque è necessario comprendere più a fondo l'insegnamento di Yeshùa, alla luce del Tanach.
Luigi
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Re: Buonasera

Messaggio da Luigi »

Si sta perdendo di vista il Soggetto che è Cristo , e si sta puntando l'accento sullo studio delle scritture;Lui Cristo E' la Risposta ,per non voler essere ripetitivo.
Senza di Lui, senza conoscere, LUi, Cercare Lui, avere relazione con Lui,
le mie , vostre ed altrui convinzioni, restano fine a se stesse, benchè le scritture si debbono leggere, meditare, per conoscere i comandamenti, la storia del popolo di Israele..,e della Grandiosa Opera di Redenzione del Cristo Figlio, L'Amato Signore della Gloria, nonchè Salvatore.
Posso studiare come studioso, investigare, fare ricerche bibliche..,ma esse arricchiranno il mio sapere, ma la mia anima ha bisogno di essere cibata dalla Grazia, dalla relazione personale-collettiva col Cristo e col Padre, e lo studio non ha questo compito.
Si pensi a quante denominazioni vi sono; ma solo quelle il cui Cardine E' Cristo, e che coloro che le compongono e che hanno arreso ,le loro vite al Cristo, che credono , confidano, sperano in LUI, hanno La Vita.
Infatti figliuoli di Dio di adozione, non si diventa, associandosi ad una denominazione religiosa, ma :credondo, confessando, sperando, accettando, invocando, IL Cristo Figlio, come loro Salvatore e Signore, Unica Giustizia. "Giovanni 1, 12.."

Colossesi 1, 25 Di essa "la chiesa" sono diventato ministro, secondo la missione affidatami da Dio presso di voi di realizzare la sua parola, 26 cioè il mistero nascosto da secoli e da generazioni, ma ora manifestato ai suoi santi, 27 ai quali Dio volle far conoscere la gloriosa ricchezza di questo mistero in mezzo ai pagani, cioè Cristo in voi, speranza della gloria. 28 È lui infatti che noi annunziamo, ammonendo e istruendo ogni uomo con ogni sapienza, per rendere ciascuno perfetto in Cristo. 29 Per questo mi affatico e lotto, con la forza che viene da lui e che agisce in me con potenza.
Ecco perchè ,come Paolo...,pongo Cristo come Cardine , Fondamento, Roccia, Pietra angolare ..della vita e della fede, Il Quale anche Lo Spirito Glorifica
ciao
Ultima modifica di Luigi il giovedì 28 giugno 2018, 15:23, modificato 1 volta in totale.
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bgaluppi
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Re: Buonasera

Messaggio da bgaluppi »

Si, Luigi. Ma lasciando da parte la predicazione - visto che tutti noi qui sappiamo molto bene chi sia il Cristo - se la Scrittura non ci parlasse del messia, chi sarebbe il messia? Se la Scrittura non esistesse, su cosa sarebbe basato il suo insegnamento? Tu hai citato un passo: “Investigate le Scritture, perché pensate d'aver per mezzo di esse vita eterna, ed esse sono quelle che rendono testimonianza di me”. Le Scritture rendono testimonianza del messia. Senza quella testimonianza, come avrebbe fatto Yeshùa a presentarsi come messia? Sulla base di cosa? Dunque, Yeshùa è il messia perché la Scrittura parla di lui, ed è venuto perché Dio lo annuncia nella Scrittura. Ed il suo insegnamento è già interamente contenuto nella Scrittura, e non costituisce qualcosa di nuovo. Se così non fosse, non sarebbe il messia. Quindi, Yeshùa può essere compreso a fondo solo se prima si comprende a fondo la Scrittura, su cui si basa il suo insegnamento e la sua stessa esistenza.

Se tu elimini i Vangeli e le altre Scritture Greche, la Torah resta in piedi come legge di Dio eterna; se elimini la Torah, il messia non esiste e le Scritture Greche non hanno base. Puoi controbattere a questa evidenza logica?
Luigi
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Re: Buonasera

Messaggio da Luigi »

bgaluppi ha scritto:Si, Luigi. Ma lasciando da parte la predicazione - visto che tutti noi qui sappiamo molto bene chi sia il Cristo - se la Scrittura non ci parlasse del messia, chi sarebbe il messia? Se la Scrittura non esistesse, su cosa sarebbe basato il suo insegnamento? Tu hai citato un passo: “Investigate le Scritture, perché pensate d'aver per mezzo di esse vita eterna, ed esse sono quelle che rendono testimonianza di me”. Le Scritture rendono testimonianza del messia. Senza quella testimonianza, come avrebbe fatto Yeshùa a presentarsi come messia? Sulla base di cosa? Dunque, Yeshùa è il messia perché la Scrittura parla di lui, ed è venuto perché Dio lo annuncia nella Scrittura. Ed il suo insegnamento è già interamente contenuto nella Scrittura, e non costituisce qualcosa di nuovo. Se così non fosse, non sarebbe il messia.

Se tu elimini i Vangeli e le altre Scritture Greche, la Torah resta in piedi come legge di Dio eterna; se elimini la Torah, il messia non esiste e le Scritture Greche non hanno base. Puoi controbattere a questa evidenza logica?
Ok Galuppi.
Penso che sono anni che le studi :-) ; esse presentano Cristo, come speranza di Gloria, per l'umanità perduta a motivo del peccato.
Ora dopoi anni sai, so, sappiamo che LUI E' la Risposta, la Speranza;E' Il Regno di Dio, E' Colui che tutte le creature danno Gloria, Onore..., col Padre.
Che fai ;che facciamo ? :-)
Prendiamo posizione invocandolo, e Riconciliandoci col Padre, per mezzo di LUI e del Suo Sangue prezioso, :-)
oppure continuiamo a studiare, studiare, fare ricerche, conoscere intellettualmente, senza prendere posizione; senza invocare Lui per essere perdonati, salvati, redenti, riconciliati, purificati, riscattati dal peccato nostro, e dal nostro vano modo di vivere ? :-)
Ecco che dicevo; dopo aver studiato "anche per anni", per trovare perdono e riconciliazione, salvezza, devo, dobbiamo Invocare LUI Cristo, per essere perdonati, e resi giusti,
e non può scaturire cio, da uno studio perenne delle scritture :-)
Quindi, Yeshùa può essere compreso a fondo solo se prima si comprende a fondo la Scrittura, su cui si basa il suo insegnamento e la sua stessa esistenza.
Dopo aver letto di LUI nelle scritture; che E' Il Signore della Gloria; che E' L'Amato Figlio di Dio,.......,Cristo può essere compreso ,conosciuto a fondo , dopo averlo cercato, invocato " venite a me voi tutti ",[/b]e non solo studiando le scritture, poichè sennò veramente lo studio è fine a se stesso.
Se tu elimini i Vangeli e le altre Scritture Greche, la Torah resta in piedi come legge di Dio eterna; se elimini la Torah, il messia non esiste e le Scritture Greche non hanno base. Puoi controbattere a questa evidenza logica?

Scusami ma chi dice il contrario, benchè Cristo "Il Figlio, Logos che ha tabernacolato nella carne, in un corpo simile al nostro, per un tempo" resta anche senza la Legge, perchè E' Eterno.
ciao
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bgaluppi
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Re: Buonasera

Messaggio da bgaluppi »

Luigi, si, il messia è salvezza. Ma ci sono molte imprecisioni nelle cose che dici, dettate proprio da una comprensione incompleta della Scrittura e da una conoscenza filtrata dal credo e dall'interpretazione religiosa. Non lo dico con giudizio, è solo una constatazione.

Intanto il logos non è il messia, ma piuttosto la saggezza e la sapienza di Dio che Yeshùa "incarna" (non in senso letterale al modo pagano, ma traslato, come Dante incarna la poesia). Poi lo studio non sostituisce la fede, ma la raffina e la sostiene: “Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia” (2Tim 3:16). Yeshùa afferma che l'errore deriva da scarsa conoscenza delle Scritture: “Voi errate, perché non conoscete le Scritture, né la potenza di Dio” (Mt 22:29).

Parli di invocare Yeshùa, dunque di fede, ma dovresti chiederti cosa significhi profondamente fare ciò. Perché è ovvio che non basta dire "io credo in Cristo" per essere salvati, non basta essere convinti che lui sia il messia; altrimenti i salvati sarebbero tantissimi (i miliardi di cristiani che dicono di credere), mentre Yeshùa sostiene che pochi saranno gli eletti (molti i chiamati, pochi gli eletti, Mt 22:14): “Non chiunque mi dice: Signore, Signore! entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli” (Mt 7:21), e fare la volontà di Dio può significare una cosa sola: obbedire alla Sua legge. Molti lo dicono di credere in Cristo, ma poi tradiscono queste parole con i fatti, perché non comprendono il significato delle parole di Yeshùa e non conoscono la Scrittura. Infatti, Yeshùa stesso afferma: “se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti [che sono nella Torah]” (Mt 19:17); poi dice anche: “Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me” (Gv 14:6), ossia “per mezzo della fede in me”. Sembra esserci una contraddizione, qui: vita eterna tramite l'osservanza dei comandamenti o vita eterna tramite la fede in Cristo? Non c'è contraddizione, perché la fede è obbedienza; e c'è una sola legge a cui obbedire, la stessa a cui obbedì Yeshùa, al modo ebraico (non cristiano). Allora, visto che non ci sono dubbi sul fatto che osservando i comandamenti si ottenga la salvezza (e tralasciamo qui il significato profondo del termine ebraico "salvezza"), bisogna capire cosa significhi "credere" e "avere fede" in Cristo.

Ce lo dice Yeshùa: “Se osservate i miei comandamenti, dimorerete nel mio amore; come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e dimoro nel suo amore.” (Gv 15:10). Yeshùa fu amato (e salvato) da Dio per la sua obbedienza; la stessa cosa devono fare i credenti: obbedire. A cosa? Ai comandamenti di Yeshùa, i quali sono i comandamenti di Dio, che lui osservò. Il credente deve osservare quei comandamenti come Yeshùa li osservò; Yeshùa non avrebbe certo potuto sostituire i comandamenti di Dio con dei nuovi, infatti afferma di aver obbedito ai comandamenti di Dio: “chiunque avrà fatto la volontà del Padre mio, che è nei cieli, mi è fratello e sorella e madre” (Mt 12:50). Dunque, avere fede in Yeshùa non è una semplice dichiarazione con le labbra, ma un'attualizzazione dei suoi insegnamenti, che sono gli stessi insegnamenti della Torah, del "Padre suo": “Questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo.”. Conoscere Dio significa fare la Sua volontà in modo cosciente, ossia mettere in pratica i comandamenti; conoscere Cristo significa mettere in pratica i suoi insegnamenti, che ricalcano i comandamenti di Dio (che altro?): “Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica sarà paragonato a un uomo avveduto che ha costruito la sua casa sopra la roccia” (Mt 7:24); “Tu li scongiuravi per farli tornare alla tua legge; ma essi si inorgoglivano e non ubbidivano ai tuoi comandamenti, peccavano contro le tue prescrizioni che fanno vivere chi le mette in pratica” (Ne 9:29).

Credere in Cristo significa fare ciò che lui ha insegnato a fare; infatti, come si potrebbe dire di credere in lui senza fare ciò che ha insegnato? “A che serve, fratelli miei, se uno dice di aver fede ma non ha opere? Può la fede salvarlo? Se un fratello o una sorella non hanno vestiti e mancano del cibo quotidiano, e uno di voi dice loro: «Andate in pace, scaldatevi e saziatevi», ma non date loro le cose necessarie al corpo, a che cosa serve? Così è della fede; se non ha opere, è per se stessa morta. Anzi uno piuttosto dirà: «Tu hai la fede, e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le tue opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede». Tu credi che c'è un solo Dio, e fai bene; anche i demòni lo credono e tremano. Insensato! Vuoi renderti conto che la fede senza le opere non ha valore?” (Gc 2:14-20). E ciò che Yeshùa ha insegnato, le opere che ha ordinato di mettere in pratica, sono i comandamenti della Torah, e niente altro. Come vedi, non basta ascoltare il sermone di un sacerdote che ripete a pappagallo parole dai Vangeli tipo “venite a me”, “credete in me”, senza spiegare cosa significhi “credere”; bisogna capire in cosa consista esattamente “andare a lui”. Per fare qualcosa, bisogna capire come farla, altrimenti non la si può fare.

Quindi, è davvero necessario andare a fondo per comprendere gli insegnamenti di Yeshùa, perché non basta "credere", ma per poter dire di credere bisogna prima "fare". Si tratta di capire a fondo gli insegnamenti di Yeshùa, alla luce della fonte da cui lui li ha tratti: la Torah. Tutto ciò che lui insegna è tratto dalla Torah; ciò che lui ha fatto, che altri non hanno saputo fare, è obbedire alla legge di Dio in modo pieno. Per questo dice di non essere venuto per abolire la legge, ma per "renderla piena", ossia per metterla in pratica in modo perfetto. Ma sempre di obbedienza alla legge si tratta, e per obbedire a quella legge, bisogna conoscerla, come lui la conosceva (era chiamato Maestro dai farisei, che lo consideravano loro pari).

Allora, quando Yeshùa dice che per avere la vita eterna è necessario obbedire ai comandamenti (non solo i dieci, ma "i comandamenti", che nella Bibbia sono ben più di dieci), bisogna prima comprendere bene il significato profondo di quei comandamenti e anche il modo in cui Yeshùa li mise in pratica. “Ama il Signore Dio tuo”: come si ama Dio, se è inconoscibile? Che vuol dire per l'ebreo Yeshùa “amare Dio”? “Onora il padre e la madre”: in che modo gli ebrei e Yeshùa intendono questo comandamento? “Ama il prossimo tuo come te stesso”: come si ama se stessi? E il prossimo? E chi è “il prossimo”, biblicamente parlando? Non una persona qualsiasi. Solo comprendendo queste cose a fondo — ed è necessario immergersi nel pensiero ebraico di Yeshùa, fondato sulla Scrittura e sulla tradizione — e mettendole in pratica in modo perfetto come fece Yeshùa, si può dire di “credere” in lui. E allora, lui diventa “via, verità e vita”. Altrimenti, saremo come quegli ipocriti che - pur invocando il suo nome - furono scacciati dalla sua presenza in questa bella parabola

«31 Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti gli angeli, prenderà posto sul suo trono glorioso. 32 E tutte le genti saranno riunite davanti a lui ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri; 33 e metterà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. 34 Allora il re dirà a quelli della sua destra: "Venite, voi, i benedetti del Padre mio; ereditate il regno che v'è stato preparato fin dalla fondazione del mondo. 35 Perché ebbi fame e mi deste da mangiare; ebbi sete e mi deste da bere; fui straniero e mi accoglieste; 36 fui nudo e mi vestiste; fui ammalato e mi visitaste; fui in prigione e veniste a trovarmi". 37 Allora i giusti gli risponderanno: "Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare? O assetato e ti abbiamo dato da bere? 38 Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto? O nudo e ti abbiamo vestito? 39 Quando mai ti abbiamo visto ammalato o in prigione e siamo venuti a trovarti?" 40 E il re risponderà loro: "In verità vi dico che in quanto lo avete fatto a uno di questi miei minimi fratelli, l'avete fatto a me". 41 Allora dirà anche a quelli della sua sinistra: "Andate via da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli! 42 Perché ebbi fame e non mi deste da mangiare; ebbi sete e non mi deste da bere; 43 fui straniero e non m'accoglieste; nudo e non mi vestiste; malato e in prigione, e non mi visitaste". 44 Allora anche questi gli risponderanno, dicendo: "Signore, quando ti abbiamo visto aver fame, o sete, o essere straniero, o nudo, o ammalato, o in prigione, e non ti abbiamo assistito?" 45 Allora risponderà loro: "In verità vi dico che in quanto non l'avete fatto a uno di questi minimi, non l'avete fatto neppure a me". 46 Questi se ne andranno a punizione eterna; ma i giusti a vita eterna». — Mt 25:31-46

Ecco perché serve studiare. Altrimenti, potremmo anche gettare la Bibbia nel fuoco e farne a meno, e semplicemente “andare a lui”, senza capire cosa vuol dire e come farlo veramente. Yeshùa, invece, quando insegnava, la Bibbia la citava spesso. Perché tutto parte da lì. Senza Bibbia, niente comandamenti, niente messia, niente salvezza. Senza comprensione della Bibbia, difficilmente si comprenderà appieno chi è il messia e cosa vuole da noi (i cattolici pregano la madonna e i santi al posto di Dio, perché non comprendono la Bibbia e non sanno che vuol dire "madonna", né chi siano i veri santi, né conoscono il secondo comandamento, che è stato eliminato dal catechismo, come quello del sabato). La fede è obbedienza, e l'obbedienza prevede conoscenza profonda della legge a cui si deve obbedire, non semplice espressione di frasi fatte. :-)

PS. Penso a quanti poveretti vivono una vita misera con un coniuge che non amano semplicemente perché credono che Yeshùa proibisca il divorzio, quando di fatto Yeshùa non lo proibisce affatto, lo proibisce la "chiesa"...
chelaveritàtrionfi
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Re: Buonasera

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità.

La menzogna diventa verità e passa alla Storia
Finchè le religioni metteranno in testa alla gente che non si può studiare la scrittura da soli , nemmeno non le bombe tanti si sveglieranno. La gente è anche convinta di sapere osservare e vedere con i propri occhi ma in realtà non riesce a vedere nemmeno cosa c'è oltre il proprio naso.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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bgaluppi
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Re: Buonasera

Messaggio da bgaluppi »

Mattia, sono in via di completamento di uno studio sul matrimonio, che approfondisce anche ciò che accenno nel PS. Appena riesco a terminarlo, aprirò volentieri una cartella sul matrimonio e il divorzio. ;)
Luigi
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Re: Buonasera

Messaggio da Luigi »

Riporti molte scritture, ma altrettante le ignori, o non gli dai importanza.
Nessuno osserva i comandamenti,"ci si può solo sforzare" e di conseguenza, nessuno può essere salvato dall'osservanza della Legge, poichè da essa vi è conoscenza del peccato

Ora tutti coloro che si rifanno alla Legge , sono sotto maledizione, poichè è scritto :
11 E che nessuno possa giustificarsi davanti a Dio per la legge risulta dal fatto che il giusto vivrà in virtù della fede. 12 Ora la legge non si basa sulla fede; al contrario dice che chi praticherà queste cose, vivrà per esse. 13 Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge."non sto urlando, ma solo evidenziando" :-)
Ancora scrive: 4 Non avete più nulla a che fare con Cristo voi che cercate la giustificazione nella legge; siete decaduti dalla grazia

Inoltre ,Cristo afferma :Il Padre mio ,ha egli stesso reso testimonianza di me..

13 Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, ... Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli testimonierà di me »

.... 8 ma avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino agli estremi confini della terra».
Parola di Dio
Paolo scrive :Mi proposi di non sapere altro fra voi, fuorché Gesù Cristo, e Lui crocifisso.
Ora ,attraverso ogni vero credente, discepoli, studioso ,seguace di Cristo, LO Spirito Santo, annuncia, testimonia, predica Cristo, se LUI non è il soggetto del discepolo, per quanto studioso delle scritture, Lo Spirito non è in lui ; non appartiene a Cristo e LUI non lo conosce.
Come vedi, non basta ascoltare il sermone di un sacerdote che ripete a pappagallo parole dai Vangeli tipo “venite a me”, “credete in me”, senza spiegare cosa significhi “credere”; bisogna capire in cosa consista esattamente “andare a lui”. Per fare qualcosa, bisogna capire come farla, altrimenti non la si può fare.
Questo è implicito, come è implicito che : venite a me.., significa cercarlo ,invocarlo, e non certo semplicemente, studiare e fare del bene al prossimo "che non deve mancare"
E ancora resta che :
20 Infatti in virtù delle opere della legge nessun uomo sarà giustificato davanti a lui, perché per mezzo della legge si ha solo la conoscenza del peccato.
21 Ora invece, indipendentemente dalla legge, si è manifestata la giustizia di Dio, testimoniata dalla legge e dai profeti; 22 giustizia di Dio per mezzo della fede in Gesù Cristo, per tutti quelli che credono.

Ecco, nessuno sarà reso giusto per le opere della Legge; sennò Cristo è morto invano..
...voi che cercate la giustificazione nella legge; siete decaduti dalla grazia

Siamo salvati per Grazia "graziati", e non per l'osservbanza della Legge. Nessuno osserva la Legge, ecco il perchè della Grazia

Il Padre, non ci accoglierà nella Sua Casa, per i molti studi, e ricerchè, "pensa al ladrone crocifisso, che non aveva certo conoscenza ? " ma solo se avremo preso posizione circa il Cristo Figlio, l'Amato:18 Chi crede in lui non è giudicato; chi non crede è già giudicato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figliuol di Dio.
Ecco, chi crede in LUI Cristo; chi crede nel significato più ampio, chi LO confessa; chi lo Invoca:
16 E ora perché aspetti? Alzati, ricevi il battesimo e lavati dai tuoi peccati, invocando il suo nome "Cristo Gesù".
Ecco, dopo aver studiato occorre prendere posizione, e Invocare il Nome del Cristo, per essere perdonati.
Come Paolo ha Invocato Cristo ? Se vuoi spiegalo :-)
per essere salvati, non basta essere convinti che lui sia il messia; altrimenti i salvati sarebbero tantissimi...
Allora, visto che non ci sono dubbi sul fatto che osservando i comandamenti si ottenga la salvezza..
Ci sarebbe si contraddizione, poichè Cristo afferma : nessuno osserva la Legge, ma dice anche al giovane ricco...: poi vieni e seguiMI
Ecco che ritorna Cristo IL Signore come Cardine della salvezza, e non l'ossevanza "che ognuno si deve sforzare", sennò Cristo è morto invano:
Galati 2, 15 Noi che per nascita siamo Giudei e non pagani peccatori, 16 sapendo tuttavia che l'uomo non è giustificato dalle opere della legge ma soltanto per mezzo della fede in Gesù Cristo, abbiamo creduto anche noi in Gesù Cristo per essere giustificati dalla fede in Cristo e non dalle opere della legge; poiché dalle opere della legge non verrà mai giustificato nessuno».

PS. Penso a quanti poveretti vivono una vita misera con un coniuge che non amano semplicemente perché credono che Yeshùa proibisca il divorzio, quando di fatto Yeshùa non lo proibisce affatto, lo proibisce la "chiesa"...
Perchè non lo/la amano, perchè magari ,senza Cristo nella vita, hanno appetito verso unaltro/a, che Dio non gli ha dato ?? Che centra ciò ?? :-? :-?


Io sto con mia moglie da 26 anni sposato ,e la Amo ancora, e Dio mi riempie il cuore verso di lei, e con lei trovo ogni soddisfazione.... ;perchè dovrei non amarla dopo tempo ,e cercare un'altra che Dio non mi ha dato ?? Me lo spieghi ?
Infine ribadisco che ,LO Spirito Santo, annuncia, testimonia, predica Cristo, se LUI non è il soggetto del discepolo, per quanto studioso delle scritture, Lo Spirito non è in lui ; non appartiene a Cristo e LUI non lo conosce; ha solo concetti secondo la sua razionalità.... :-)
Finchè le religioni metteranno in testa alla gente che non si può studiare la scrittura da soli , nemmeno non le bombe tanti si sveglieranno.

Si sono d'accordo
La gente è anche convinta di sapere osservare e vedere con i propri occhi ma in realtà non riesce a vedere nemmeno cosa c'è oltre il proprio naso.
Mentre quì hai appen acontraddetto quanto affermi sopra..,perchè implicitamente sostieni che hanno bisogno di imparare da te magari.. :-)
ciao
Ultima modifica di Luigi il venerdì 29 giugno 2018, 18:08, modificato 1 volta in totale.
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Israel75
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Re: Buonasera

Messaggio da Israel75 »

Sì ma occorre leggerlo tutto il testo e forse non incepparsi sul voler tirare fuori a tutti i costi ciò che piace.Alcuni versi che spero stimolino una riflessione. :-)

(Rm 7:14) Sappiamo infatti che la legge è spirituale; ma io sono carnale, venduto schiavo al peccato.
La Legge o Torah o pentateuco è spirituale , siamo noi schiavi del peccato ma secondo Paolo riscattati e giustificati per fede, in Cristo:
(Gal 3:24) Così la legge è stata come un precettore per condurci a Cristo, affinché noi fossimo giustificati per fede.

(1G 3:4) Chiunque commette il peccato trasgredisce la legge: il peccato è la violazione della legge.
Qui direi che , o Giovanni aveva bevuto troppo :D , oppure lui che non era certo un fanatico ma un popolano sostiene che chi trasgredisce la Legge pecca.

(1Cor7:19) La circoncisione non conta nulla, e l'incirconcisione non conta nulla; ma ciò che conta è l'osservanza dei Comandamenti di Dio.

Paolo rivolgendosi ai Corinzi dice che conta osservare i Comandamenti di DIO (tra cui c'è anche il Sabato).

(Rm 3:20) perché mediante le opere della legge nessuno sarà giustificato davanti a lui; infatti la legge dà soltanto la conoscenza del peccato.
e la sua conclusione:
(Rm 3:31) Annulliamo dunque la legge mediante la fede? No di certo! Anzi, confermiamo la legge.
Qui non credo ci siano bisogno di spiegazioni. :)

Attenendomi al verso di Aristotele: "In medio stat virtus" cioè che la virtù stà nella moderazione ed esaminando Giovanni con il suo versetto e Paolo con i suoi, il "virtus" quale potrebbe essere?

Per esempio che la Legge rimane valida perchè tramite essa conosciamo il peccato (che ci condanna) , ma che questa sfilza di peccati possono essere riscattati tramite la fede nel Messia (che ci giustifica).

Almeno per logica. :) :) :)
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
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