Riflessioni sulla legge e la salvezza

tom anad
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Re: Riflessioni sulla legge e la salvezza

Messaggio da tom anad »

Gianni

1 CO 14:1 Ricercate l'amore e desiderate ardentemente i doni spirituali, principalmente il dono di profezia.
2 Perché chi parla in altra lingua non parla agli uomini, ma a Dio; poiché nessuno lo capisce, ma in spirito dice cose misteriose. 3 Chi profetizza, invece, parla agli uomini un linguaggio di edificazione, di esortazione e di consolazione. 4 Chi parla in altra lingua edifica se stesso; ma chi profetizza edifica la chiesa.
5 Vorrei che tutti parlaste in altre lingue, ma molto più che profetaste; chi profetizza è superiore a chi parla in altre lingue, a meno che egli interpreti, perché la chiesa ne riceva edificazione.


39 Pertanto, fratelli, desiderate il profetare, e non impedite il parlare in altre lingue; 40 ma ogni cosa sia fatta con dignità e con ordine.


I carismi sono conseguenza del dono che il Signore ci fa del suo Santo Spirito. Chi non ha lo Spirito di Cristo non appartiene a lui.

Atti 2:38E Pietro a loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo

1Tessalonicesi 5:20Non disprezzate le profezie;

Per concludere
Matteo 12:31«Perciò io vi dico: ogni peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini; ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata.
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Gianni
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Re: Riflessioni sulla legge e la salvezza

Messaggio da Gianni »

Caro Tom Anad, ciò che hai citato valeva quando fu scritto. Ti ho mostrato biblicamente che certi doni dello spirito cessarono già al tempo di Paolo (cfr. le lettere paoline successive). Se tu continui a sostenere che essi sono ancora attuali, dimmi: chi ha oggi il dono delle lingue? Chi può parlare in lingue conosciute senza averle studiate? E chi ha il dono della glossolalia? Forse i pentecostali con quel loro farfugliare da insani di mente? E chi ha il dono delle guarigioni? Forse qualche padre pio o qualche madonna?
L'agnostico
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Re: Riflessioni sulla legge e la salvezza

Messaggio da L'agnostico »

Se tu continui a sostenere che essi sono ancora attuali, dimmi: chi ha oggi il dono delle lingue? Chi può parlare in lingue conosciute senza averle studiate? E chi ha il dono della glossolalia? Forse i pentecostali con quel loro farfugliare da insani di mente? E chi ha il dono delle guarigioni? Forse qualche padre pio o qualche madonna?
Vorrei sapere perché non si considera mai la terza opzione ovvero chi scrive fa una profezia sbagliata...

Chi trova doni e miracoli ovunque.. Chi dice che sono tutte balle..

L'ipotesi che chi scriveva lo faceva in modo profetico ma non si è realizzato è sempre da escludere?
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bgaluppi
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Re: Riflessioni sulla legge e la salvezza

Messaggio da bgaluppi »

L'agnostico, i doni si manifestarono indubbiamente. Questo lo si comprende non solo dal testo, ma anche attraverso un ragionamento. Poco dopo la morte di Yeshùa, la fede sbocciò e le comunità cominciarono a spuntare come funghi, a partire da Gerusalemme e da Antiochia, e poi a Corinto, Efeso, e altri luoghi sparsi per il mondo romano. E questa è storia. Qualcuno deve esserci pure andato in quei luoghi ad annunciare i fatti su Yeshùa e quel qualcuno non potevano essere che gli apostoli (chi altri?).

Ora, gli apostoli erano gente semplice, per lo più pescatori, appartenenti al ceto basso della società (allora non esistevano classi intermedie, o stavi sopra o stavi sotto) e non aventi risorse di alcun tipo per affrontare viaggi simili e andare a predicare qualcosa di assurdo (la resurrezione di un ebreo crocefisso dai romani) a cui difficilmente qualcuno avrebbe creduto, tantomeno i giudei (i pagani, poi, avevano già i loro dèi e la loro religione). Era un mondo duro. Deve esserci stato un motivo molto valido perché gente di ogni tipo credesse alla risurrezione di un Yeshùa che non conosceva e all'autorità del messaggio che quegli uomini portavano.

Il motivo per cui moltissimi credettero è dato proprio dai doni di cui gli apostoli erano in possesso e che i battezzati acquisivano sotto varie forme; i doni servirono nel primissimo periodo della comunità a manifestare la realtà messianica su Yeshùa e sul vero Dio. Senza di essi, non si spiega in che modo la fede in Yeshùa sia sbocciata, perché nessuno avrebbe creduto alla parola di poveri e insignificanti pescatori giudei scappati dalla loro terra (e di certo non ci andarono i romani o i sacerdoti giudei a predicare!). Di falsi profeti di ogni tipo ed estrazione era pieno il mondo, ma evidentemente gli apostoli risultarono molto convincenti. Tuttavia, quei doni scomparvero una volta che servirono allo scopo di dimostrare la realtà su Yeshùa e fare sbocciare la fede. E scomparvero relativamente presto (nell'ultimo quarto di secolo erano già cose del passato).
tom anad
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Re: Riflessioni sulla legge e la salvezza

Messaggio da tom anad »

caro Gianni,

nei primi messaggi ti sei presentato come un biblista. Cosa fa un biblista? studia argomenti della Bibbia valutando tutti quei brani che trattano il medesimo argomento.
tu scrivi
Ti ho mostrato biblicamente che certi doni dello spirito cessarono già al tempo di Paolo (cfr. le lettere paoline successive)
Dov'è scritto in Bibbia che i carismi (o doni) sono cessati al tempo di Paolo?
In Bibbia troviamo solo due scritture che parlano della durata dei carismi (tutti) ed esattamente
1Corinzi 1:7
in modo che non mancate di alcun dono, mentre aspettate la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo.

In questo versetto ci viene detto che non dobbiamo mancare di alcun dono mentre aspettiamo la manifestazione di Gesù. Quando avverrà la manifestazione di Gesù? Al suo ritorno. Quindi al ritorno di Cristo cesseranno i carismi, e lo vediamo chiaramente con l'altro versetto che è
1Corinzi 13:8
L'amore non verrà mai meno. Le profezie verranno abolite; le lingue cesseranno; e la conoscenza verrà abolita;

Qui la Parola ci dice chiaramente che le profezie e le lingue cesseranno, ma quando ?9 poiché noi conosciamo in parte, e in parte profetizziamo; 10 ma quando la perfezione sarà venuta, quello che è solo in parte, sarà abolito
cesseranno quando la perfezione sarà venuta.La perfezione è Cristo e quando saremo con Lui non avremo più bisogno di profetizzare, di pregare in lingue perché lo vedremo come Egli è.(1GIOVANNI 3:2)

tu continui Se tu continui a sostenere che essi sono ancora attuali, dimmi: chi ha oggi il dono delle lingue? Chi può parlare in lingue conosciute senza averle studiate? E chi ha il dono della glossolalia? Forse i pentecostali con quel loro farfugliare da insani di mente? E chi ha il dono delle guarigioni? Forse qualche padre pio o qualche madonna?

caro biblista, ti rendi conto che non conosci minimamente le scritture che parlano del carisma del parlare in lingua.
[Impara l'ebraico, poi il greco, poi studia la Scrittura e pubblica almeno un centinaio di studi tematici, poi potrai rivolgerti a Gianni in questo modo. Ma a voi cristiani insegnano mai il rispetto? Vergogna.]
Nella Bibbia troviamo due manifestazione del parlare in lingua, una è riferita alla Pentecoste (ed è parlare in ALTRE LINGUE non conosciute) e l'altra è riferita al pregare IN LINGUE - quella che chiami glossolalia - (non lingue di uomini).
Il farfugliare di cui tu parli riferito alle chiese carismatiche, principalmente pentecostali, è quello che Paolo cita in 1 CO 14: 2 Perché chi parla in altra lingua non parla agli uomini, ma a Dio; poiché nessuno lo capisce, ma in spirito dice cose misteriose. 1CO 12:10[/i] a un altro, potenza di operare miracoli; a un altro, profezia; a un altro, il discernimento degli spiriti; a un altro, diversità di lingue e a un altro, l'interpretazione delle lingue30 Tutti hanno forse i doni di guarigioni? Parlano tutti in altre lingue? Interpretano tutti?
Da uno studioso come te non mi aspettavo una simile superficialità che è sfociata quasi nell'insulto "ti ho spiegato biblicamente", [insulto?] ma come vedi la Bibbia dice altre cose, almeno la mia.
Ma andiamo avanti, citi Efesini 4:11 È lui che ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e dottori, per dimostrare che la parola "parlare in lingue" non c'è più. Per farti capire basta andare avanti nella lettura di Efesini, 12 per il perfezionamento dei santi in vista dell'opera del ministero e dell'edificazione del corpo di Cristo, 13 fino a che tutti giungiamo all'unità della fede e della piena conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomini fatti, all'altezza della statura perfetta di Cristo; .
Il contesto è riferito all'opera del ministerio per giungere alla piena conoscenza del Figlio di Dio. Qui si sta parlando solo dei doni necessari per l'evangelizzazione e quindi si parla solo di loro, infatti Paolo nei versetti che ho citato precedentemente ci dice che il pregare in lingue edifica se stessi e che lui, pur parlando in lingue più di tutti, preferisce dire due parole comprensibili per edificare la Chiesa.
Ma questo non significa che oggi non ci sono persone che hanno il dono di pregare il lingue (tu dici farfugliare).
Paolo spiega bene che chi parla in lingue viene considerato pazzo.(tu li chiami insani di mente) Ma da chi? ce lo dice Paolo: 1 CO 14:23 Quando dunque tutta la chiesa si riunisce, se tutti parlano in altre lingue ed entrano degli estranei o dei non credenti, non diranno che siete pazzi?
Oggi chi dice che chi prega in lingue è pazzo significa che è estraneo alla Chiesa di Cristo o non credente.
Anche alla Pentecoste i non credenti dicevano che gli apostoli erano pieni di vino dolce.
Cito altri versetti che parlano dei carismi: GIOELE 2:28 riferendosi al tempo della fine (oggi n.d.r.), 1 Pietro 4:10, EBREI 2:4, 1 PIETRO 4:10, 2 TIM 1:6, ATTI 19:6
Caro Gianni, prima di prendere posizioni e offendere, meglio studiare bene, altrimenti devo pensare che sei pieno di preconcetti e non accettando ciò che non puoi avere neghi le scritture.
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bgaluppi
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Re: Riflessioni sulla legge e la salvezza

Messaggio da bgaluppi »

Tom, a cosa servivano i doni? Lo puoi spiegare biblicamente?
tom anad
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Re: Riflessioni sulla legge e la salvezza

Messaggio da tom anad »

Galuppi

ho già spiegato che il parlare in lingue è riferito a due fattispecie.
La prima è LA Pentecoste dove gli apostoli parlavano lingue conosciute da altri popoli che gli stessi non avevano studiato e servivano per portare il messaggio della parola.

L'altra fattispecie è il pregare in lingue (la glossolalia) di cui parla Paolo in 1 CO 14 ed è un parlare a Dio in un linguaggio incomprensibile agli uomini. Lo stesso Paolo dice che per i non credenti è pazzia (insani di mente).

se i doni (carismi) sono cessati non ci sono più neanche quelli di PASTORE, DOTTORE, PROFETA, CONOSCENZA, ecc. quindi siamo spacciati

anch'io vorrei farti una domanda: cosa c'è nel mio intervento che non corrisponde alla Parola?
Ultima modifica di tom anad il martedì 2 aprile 2019, 23:36, modificato 1 volta in totale.
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bgaluppi
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Re: Riflessioni sulla legge e la salvezza

Messaggio da bgaluppi »

Non mi hai risposto. La domanda è: a cosa servivano i doni? Dovresti saper rispondere, visto che dici di conoscere la Scrittura.

Ah, un'altra cosa. Tu lo sai che i doni si manifestavano solo tramite l'opera degli apostoli? Se non ci credi, trova un singolo versetto in cui lo spirito si manifesta in seguito all'opera di qualcuno che non sia apostolo. Poi, spiega per favore il significato del termine apostolo e perché, tra i 72 discepoli che Cristo aveva, solo 12 vengono chiamati apostoli. Poi, spiega per favore perché gli apostoli sono 12, cosa rappresentano esattamente e perché il compito della predicazione fu affidato a loro. Infine, spiega per favore come sia possibile che oggi, in assenza degli apostoli, dei credenti si arroghino autorità apostolica.
tom anad
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Re: Riflessioni sulla legge e la salvezza

Messaggio da tom anad »

Galuppi

tu prima spiegami cosa c'è che non sia biblico in ciò che ho scritto
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bgaluppi
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Re: Riflessioni sulla legge e la salvezza

Messaggio da bgaluppi »

se i doni (carismi) sono cessati non ci sono più neanche quelli di PASTORE, DOTTORE, PROFETA, CONOSCENZA, ecc. quindi siamo spacciati
Veramente Cristo disse:

“In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita” (Gv 5:24).

Occorre dunque un pastore? Il solo pastore è Cristo (Gv 10:16). Occorrono profeti per annunciare cosa? Tutto è compiuto (Gv 19:30). Occorre conoscenza per conoscere cosa? Tutto è stato rivelato dal Messia e pensiamo che ci sia ancora bisogno di rivelazione?

No, non siamo spacciati, grazie a Cristo siamo salvi. Non abbiamo bisogno di una salvezza ulteriore, solo di mettere in pratica la fede come lui ha insegnato.
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