Riflessioni sulla legge e la salvezza

Luigi
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Re: Buonasera

Messaggio da Luigi »

Certo mi sono reso conto che uno studioso ha una visione meno condizionata di un credente.. Ma rimane sempre il fatto che io non sono in grado di sapere chi sbaglia o meno..
Ciao Agnostico
Sono d'accordo.
Ma benchè non condizionato, questo certo non fa si, che giunga di conseguenza a comprendere il senso pieno della rivelazione della scrittura; poichè essa non è un romanzo.. :-)

Ma credo che, oltre ad avere la stessa attitudine dei bereani..,devo seguire il consiglio di Paolo, che ci scrive di conoscere Cristo" e a cercarlo quindi, benchè l'aveva incontrato"; Cristo il Figlio, L'Amato Salvatore:
Filippesi 3, 4 sebbene io possa vantarmi anche nella carne. Se alcuno ritiene di poter confidare nella carne, io più di lui: 5 circonciso l'ottavo giorno, della stirpe d'Israele, della tribù di Beniamino, ebreo da Ebrei, fariseo quanto alla legge; 6 quanto a zelo, persecutore della Chiesa; irreprensibile quanto alla giustizia che deriva dall'osservanza della legge.
7 Ma quello che poteva essere per me un guadagno, l'ho considerato una perdita a motivo di Cristo. 8 Anzi, tutto ormai io reputo una perdita di fronte alla sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero come spazzatura, al fine di guadagnare Cristo....
10 E questo perché io possa conoscere lui, la potenza della sua risurrezione, la partecipazione alle sue sofferenze, diventandogli conforme nella morte.
Parola di Dio

Come anche Cristo ha detto :Venite a me voi Tutti...
Resta comunque che, per quanto studiosi possiamo essere , il solo studio ,senza relazione-Comunione, col Padre e col Figlio, rimarrebbe fine a se stesso, senza rivelazione.
Ecco mia opinione.
Ciao
chelaveritàtrionfi
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Re: Buonasera

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Paolo esorta i filippesi con 4 lettere. Nella terza lettera scrive i suoi titoli. Paolo era un fariseo, la setta più rigorosa nel rispettare la legge tant'è che Yeshùa li rimprovera spesso per l'eccessivo zelo e a motivo delle loro tradizioni. Questa rigidità li portava a giudizi severi, persecuzioni, condanne a morte, lapidazioni. Paolo era un persecutore dei seguaci di Yeshùa ... ma questi appartenevano sempre allo stesso popolo. Adesso sta dicendo che tutte queste cose per lui che prima rappresentavano un guadagno erano diventate spazzatura (non di certo la legge di Dio, ma il modo errato di applicarla). Yeshùa ha insegnato ad osservare la legge con amore e misericordia. Dopo Yeshùa, giudeo osservante della legge, tutti continuarono ad osservare la torah. La città di Filippi (macedonia, interna alla dominazione greca) è stata una delle prime città evangelizzate da Paolo. "I veri circoncisi siamo noi". Si sta mettendo in evidenza che coloro che erano stati circoncisi per legge .. mettevano in pratica la legge in maniera appunto farisaica (zelo, rigore ed errore); lapidavano e condannavano a morte applicando la loro giustizia. A differenza di chi lo aveva accettato e dei gentili innestati nel popolo ebraico.
Paolo ha davvero incontrato Yeshùa e da lui ha avuto la rivelazione . Quale? Che lui era il messia .... la salvezza. Dopo aver capito questo Paolo lo accettò. Nessuna conversione ad alcuna religione. Cambiò il suo modo di vedere le cose. Nessuna abolizione della legge.
Le scritture greche (vangeli ..) non esistevano ancora (a parte le lettere come questa che giravano tra le comunità) ed in quel tempo i diretti incaricati evangelizzavano in tutto il mondo. Oggi abbiamo le scritture e vanno studiate. Noi le traduzioni. Se non le studiamo rischiamo di prendere fischi per fiaschi.. E i predicatori della domenica non conoscendo nè l'ebraico nè il greco nè la cultura di un popolo ( quindi non avendo le chiavi di lettura del testo originale) fanno solo danno a pretendere di andare in giro ad insegnare che è ben diverso dal commentare , ragionare e studiare come si vuole fare nel forum . La fede non ha nulla a che vedere con la comprensione delle scritture.. ma ha a che vedere nel mettere in pratica. Riconoscere Dio ed il Figlio è per fede per esempio.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
Luigi
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Re: Buonasera

Messaggio da Luigi »

E' assai inverosimile che, per avere una chiara chiave di lettura, bisogna leggerla con la mente del popolo ebraico.
Poi non credo che bisogna essere ebrei per capire le parole di Gesù:
Venite a me voi Tutti...
Chi crede in me "e non è un semplice credere intellettuale" ,ha vita eterna e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita..
Credi nel Signore Gesù e sarai salvato......
Chi ha il Figlio ha la vita, chi non ha il Figlio non ha la vita..;....avete la vita eterna voi che credete nel nome del Figlio di Dio.
E' venuto in casa sua e i suoi non lo hanno ricevuto, ma a quanti...ha dato il Diritto di diventare figliuoli di Dio , a quelli che credono nel suo Nome

saluti
chelaveritàtrionfi
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Re: Buonasera

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Devi studiare la bibbia. Per studiare lo straniero deve sempre considerare che legge una traduzione e deve sapere che gli scritti ebraici letti in lingua originale fanno emergere altri dettagli (specialmente considerando che sono gli scritti di lungo periodo di un popolo di migliaia di anni fa ). Un tempo ci si recava al tempio e nelle sinagoghe per ascoltare la torah. L'applicazione e l'insegnamento della torah non era opera di chiunque, ma c'era chi di dovere poteva fare ciò. Nelle prime comunità messianiche (sarebbe un errore definirle cristiane perchè ci si confonderebbe con la religione cristiana costantiniana) si leggeva sempre la torah ma si riconosceva ed accettava Yeshùa come messia predicando il vangelo (gli scritti vennero dopo). In ogni caso c'erano gli apostoli ed i primi discepoli che avevano il compito di controllare che la diffusione della sana dottrina avvenisse correttamente. Una volta morti questi , le filosofie greche si infiltrarono creando una gran confusione. Questa esiste ancora oggi.
Ci ritroviamo quindi adesso a dover sentire i predicatori della domenica andare in giro o elevarsi su un palco a diffondere delle dottrine di dubbia affidabilità .
Ciò che abbiamo oggi sono le traduzioni della bibbia. Per conoscenza occorre leggere e studiare. Per approfondire occorre leggere anche dai testi originali e confrontare le traduzioni. Se non si è capaci basta farsi aiutare. Non è cosa difficile rispetto ad un tempo. Se non si fa questo si rischia di prendere fischi per fiaschi. Ne abbiamo tanti esempi in questo forum
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
chelaveritàtrionfi
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Re: Buonasera

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

C'è qualcosa di ancora più grave. Non si riesce spesso nemmeno a comprendere lo scritto in italiano. Non si riesce a comprendere quando gli scritti si riferiscono ai soli apostoli presenti al momento oppure a tutta la comunità dei credenti.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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bgaluppi
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Re: Buonasera

Messaggio da bgaluppi »

Chelaveritàtrionfi dice bene. In un'epoca in cui il cristianesimo non esisteva, in cui la Bibbia (la Scrittura) era soltanto quella ebraica e in cui gli apostoli ebrei di Yeshùa l'ebreo - che i farisei consideravano un maestro - come dovevano essere compresi gli scritti che noi oggi definiamo "Nuovo Testamento"? Nello stesso modo in cui venivano compresi allora, devono essere compresi oggi, perché quegli scritti sono gli stessi. Ciò che è cambiato non sono le parole che essi contengono, ma il modo in cui esse vengono comprese.
Luigi
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Re: Buonasera

Messaggio da Luigi »

La differenza nella vita di una persona ,la fa il Cristo Figlio, l'Amato Signore e Salvatore.
Per quanto si possono studiare le scritture ,esse restano fine a se stesse, senza la Sua rivelazione , come ho già accennato, poichè ognuno la interpreterebbe in modo diverso, e lo si evince ,da come è interpretata diversamente dai componenti del forum..
Chi ha il Figlio ha la Vita...,
e il Figlio non te lo fa conoscere semplicemente lo studio, ma la relazione che si intraprende con LUI, come scrive Paolo.
Ecco, attraverso la lettura delle scritture, tutti leggono dell'invito del Figlio :venite a me...,e chi LO cerca con umiltà e semplicità di cuore LO trova, e trova il Padre, e con LUI il Luogo Santissimo; ecco che senza Cristo, si è dotti senza Spirito.
Infatti è scritto:
Giovanni 5, 39 Voi scrutate le Scritture credendo di avere in esse la vita eterna; ebbene, sono proprio esse che mi rendono testimonianza. 40 Ma voi non volete venire a me per avere la vita.

A che mi servirebbe conoscere, studiare, studiare le scritture , e se di conseguenza non ho relazione col Cristo ed il Padre ?
Se non ho fatto di Cristo ,il Mio Signore, e Salvatore, forse sono Riconciliato "giuistificato, perdonato.."con Dio , per aver studiato a fondo le scritture ?
Dio mi farà entrare nella Sua Casa per questo ?
Studiare, approfondire, senza relazione con Cristo, non ci porta a trovare e percorrere la Via Stretta
Senza di me voi non potete fare nulla; venite a me
Ecco che LUI Cristo è la Risposta ; E' la Soluzione, e il soggetto della nostra redenzione e salvezza
ciao
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Gianni
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Re: Buonasera

Messaggio da Gianni »

Giuste e ottime considerazioni, Luigi. Permettimi tuttavia di fare un’osservazione su Gv 5:39.

I contemporanei di Yeshùa ritenevano di avere la vita eterna mediante le Scritture. E Yeshùa non corregge, anzi favorisce questo pensiero.
Gv 5:39 è tradotto di solito: “Voi investigate le Scritture, perché pensate d'aver per mezzo di esse vita eterna, ed esse son quelle che rendono testimonianza di me”. È possibile però un’altra traduzione: anziché prendere quello “scrutate” o “investigate” come un modo indicativo, può essere preso come modo imperativo (il verbo greco ha la stessa forma). Così avremmo:
ἐραυνᾶτε τὰς γραφάς, ὅτι ὑμεῖς δοκεῖτε ἐν αὐταῖς ζωὴν αἰώνιον ἔχειν
eraunàte tas gràfas, òti ümèis dokèite en autàis zoèn aiònion èchein
scrutate le Scritture, dato che voi ritenete in esse vita eterna avere

Questa traduzione con l’imperativo è avvalorata dal fatto che “scrutate” (ἐραυνᾶτε, eraunàte) non ha il pronome “voi” (ὑμεῖς, ümèis) che le traduzioni aggiungono (pronome che invece si trova nella frase seguente). Quindi abbiamo: “Scrutate le Scritture!, dato che voi pensate di avere in esse la vita eterna”.

Il che, ferme restando le tue ottime valutazioni, ci porta al gran valore delle Scritture, che Yeshùa stesso sostenne.
Luigi
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Re: Buonasera

Messaggio da Luigi »

Certo Gianni; spero sia stato chiaro, che intendo implicitamente, e certamente che l'importanza dello studio delle scritture ,va pari passo, con l'avere la relazione con Cristo e col Padre "1 Gv. 1...",sopra descritto. :-)
ciao
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bgaluppi
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Re: Buonasera

Messaggio da bgaluppi »

Per quanto si possono studiare le scritture ,esse restano fine a se stesse, senza la Sua rivelazione
Vero, Luigi, ma la rivelazione di Yeshùa si basa sulle Scritture, senza le quali non avrebbe ragion d'essere. Lui stesso insegna a obbedire ai Comandamenti, ma senza Comandamenti non c'è legge a cui obbedire, se non quella morale in ognuno di noi, che è soggettiva. Lui stesso insegna di essere venuto a "dare compimento" a ciò che insegna la Torah (la legge), ma senza la Torah non ci sarebbe nulla a cui dare compimento. E Yeshùa insegna che la Torah è valida in eterno, "finché non siano passati il cielo e la terra" (Mt 5:18). Tutto l'insegnamento del Messia, e anche la sua salvezza, sussistono sulla base della Torah e dei Profeti. Diciamo che la Torah esiste anche senza il Messia, mentre il Messia non può esistere senza la Torah. Per questo motivo, l'insegnamento di Yeshùa deve essere valutato in base alla Scrittura, e non il contrario, come spesso si pretende di fare. Sarebbe come fare il progetto di una casa meravigliosa senza però costruire prima le fondamenta su cui deve essere adagiata.
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