La verità

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Armageddon
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Iscritto il: giovedì 30 marzo 2017, 11:53

La verità

Messaggio da Armageddon »

Ormai sento spesso e continuamente attribuire(dai credenti) il concetto e il sostantivo di verità nei confronti della Bibbia!

Il fatto stesso che questa cosa viene attribuita ad un libro mi suona strano..ma ciò che mi interessa è capire cosa significa che un libro di carta sia l'unica e imprescindibile verità?

Se si è convinti di ciò significa che si hanno delle prove che non sono certamente il fatto che il libro stesso dice di essere questa verità!

Vorrei capire inoltre quale sia la differenza tra un libro che è la "verità" ed un libro che invece non può essere la "verita" ...?

Quali sono le basi per affermare che il primo lo è e il secondo o terzo ecc non lo sono?

Saluti
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Giorgia
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Iscritto il: martedì 9 dicembre 2014, 9:15

Re: La verità

Messaggio da Giorgia »

Questo non è argomento del forum. Qui si cerca di capire cosa dice la Bibbia. Il valore che ciascuno attribuisce alla stessa non è argomento per questo forum, che come scopo, non ha di sicuro il pretendere di far credere a qualcuno che quanto è scritto è verità.

Per cui l'argomento non è attinente e per evitare argomenti che possono andare completamente fuori strada, chiudo l'argomento.
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bgaluppi
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Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: La verità

Messaggio da bgaluppi »

Bisogna partire dall'ispirazione. Poni una domanda la cui risposta richiederebbe molto tempo per essere formulata. La Bibbia afferma che Dio ha parlato all'uomo tramite uomini; la prova della "verità" del contenuto del testo sarebbe nel fatto che, originando da volontà divina, non può essere che verità, perché Ciò che chiamiamo Dio è Verità. Ma come facciamo ad essere sicuri che sia stato proprio Lui a parlare all'uomo e non l'uomo a inventarsi tutto?

La prova di ciò è costituita dal popolo di Israele, dalla sua tradizione orale, che contiene la descrizione degli eventi storici e il codice giuridico. Tale tradizione, millenaria, va di pari passo con il Tanach, che si occupa della storia del popolo di Israele. Il popolo di Israele, oggi, adempie realmente tutto ciò che è stato scritto sulla Bibbia migliaia di anni fa. Nessun altro popolo possiede un testo che adempie attraverso la storia. Io non sono molto in grado di affrontare questo discorso, perché tira in ballo anche la profezia, che è una cosa complessa. Besasea lo è, se ha voglia. Intanto ti riporto due righe di Abramo di Consulenza:

“Bisogna tenere conto che, nell'ebraismo di tutti i tempi, immaginare D-o che parla con voce umana è molto riduttivo, ma proprio per il fatto che Egli non ha bisogno di usare un metodo così banale ove si richiede un miracolo atto a cambiare la struttura ed il sistema della fisica. Egli agisce in modo più complicato, più saggio, ove è chiaro a tutti il suo intervento nella storia, senza che sia compromessa la salute mentale del profeta. Un'ottica ove l'intervento divino e la casualità divengono una sola cosa. Il saggio vedrà nella casualità una causa nascosta, il risultato di uno svolgimento di eventi molto complicato che implica una volontà divina. Tale mentalità era molto comune nei tempi biblici ove si era coscienti che D-o controllava tutto e dire che D-o ha fatto questo o quello equivaleva a dire che ciò era successo per caso. Oggi ogni ebreo ti direbbe che la casualità, in ebraico haMikrèh è l'inversione delle lettere di rak meHaShem (=solo da D-o).”
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