Armagheddon,
sorrido perché ogni volta che entrano nuovi utenti si ritorna a parlare delle stesse cose. Di nuovo, sei fuori strada con quel versetto; tu sai che vuol dire "avere il cuore duro" nella Bibbia? Prova ad arrivarci da solo, magari facendo una ricerca. Ti dico solo che non ha nulla a che fare con i sentimenti. E poi, non dice affatto che l'ignoranza
deriva dalla durezza del cuore, ma che i pagani
non comprendono e sono alienati dalla vita di Dio
a causa (διὰ, dià) dalla loro ignoranza,
a causa (διά, dià) dell'indurimento del loro cuore. Quindi, di nuovo, prima di citare devi innanzitutto essere sicuro cosa sta dicendo ciò che citi e poi leggere con estrema attenzione, perché ogni parola è importante e la sintassi non deve essere mai trascurata. Inoltre, di che tipo di ignoranza si sta parlando in quel versetto? È inutile che tu continui a citare a raffica, se prima non possiedi gli strumenti per comprendere.
Per acquisire alcuni strumenti di base, ti sarà utile questo studio:
http://www.biblistica.it/wordpress/?page_id=1371" onclick="window.open(this.href);return false;
Se nasci e vivi in un'isola deserta imparerai molto dagli animali e farai scelte in base alla sopravvivenza. Ma è vera una cosa, di ciò che dici: l'uomo possiede un senso morale, a differenza degli animali che seguono esclusivamente istinti, perché è fatto "a immagine e somiglianza" di Dio. Però, la Bibbia spiega anche che l'uomo possiede due inclinazioni: una positiva (yetzer tov) e una negativa (yetzer ra). Ciò che l'uomo non possiede è la capacità di bilanciarle perfettamente, in modo da vivere in perfetto equilibrio. Prova a chiederti: perché non le possiede? È scritto sulla Bibbia. La dimostrazione di ciò è continuamente intorno a noi; se l'uomo possedesse questa capacità, la società sarebbe assolutamente equilibrata e perfetta. Ecco dove entra in ballo l'insegnamento divino, che è esattamente paragonabile a quello di un padre col proprio figlio:
“E chi è quel padre fra di voi che, se il figlio gli chiede un pane, gli dia una pietra? O se gli chiede un pesce, gli dia invece un serpente? Oppure se gli chiede un uovo, gli dia uno scorpione? Se voi, dunque, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre celeste donerà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!” — Lc 11:13
Noi siamo malvagi, dice Yeshùa; in che senso? Bisogna vedere il significato proprio di qel termine greco, e inquadrarlo alla luce del contesto e del pensiero ebraico di Yeshùa. Inutile "interpretare" a caso. Dio ci insegna a bilanciare le nostre inclinazioni: "non commettere adulterio", e l'uomo, che sceglie di non ascoltare, che fa? Lo commette (e poi si lamenta per i guai e le sofferenze che seguono); "non assassinare", e l'uomo assassina (e poi soffre pesanti conseguenze, o viene assassinato a sua volta); "ama il tuo prossimo come te stesso" (quindi, prima, ama te stesso), e l'uomo sceglie di vivere in modo egoistico, credendo che ciò significhi amare se stessi, senza dunque poter essere in grado di amare il prossimo (e poi si lamenta perché gli altri non lo amano).
Mi sa che non hai letto il commento di Gianni che ti ho indicato. Leggilo. Ora, non citarmi altri versetti nel disperato tentativo di dimostrarmi ciò che è assolutamente contrario all'insegnamento biblico, cioè che il libero arbitrio non esiste. Prova, magari, ad approfondire quanto detto finora e capire un po' di cose, altrimenti andremo avanti a vuoto.