Il libero arbitrio

Armageddon
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Re: Il libero arbitrio

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20 Sappiate prima di tutto questo: che nessuna profezia della Scrittura proviene da un'interpretazione personale; 21 infatti nessuna profezia venne mai dalla volontà dell'uomo, ma degli uomini hanno parlato da parte di Dio, perché sospinti dallo Spirito Santo.
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bgaluppi
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Re: Il libero arbitrio

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Si, vuol dire che i profeti comunicarono per ispirazione, cioè che la Scrittura è ispirata (il verbo φέρω, fèro, significa portare, condurre). Si tratta di comunicazione. Dio ha comunicato agli uomini ispirando degli uomini (ispirare, "soffiare dentro").

Mi sembra che stai cercando di arrampicarti sugli specchi utilizzando versetti fuori luogo per sostenere l'insostenibile. Cerchi di far passare uno strano concetto: se uno sceglie di seguire Dio in realtà non sceglie ma è un burattino, dunque affermi che la vera scelta consiste nel fare l'opposto di ciò che Dio chiede; dunque Abraamo, per scegliere, avrebbe dovuto disubbidire? La scelta prevede due possibilità: si, no, non solo no. In entrambi i casi, chi decide fa una scelta. Adamo scelse no, Abraamo scelse si. Nota cosa dice il testo: “Ora so che tu temi Dio”; Dio forse non sapeva? Certo che sapeva, ma Abraamo doveva scegliere, perché il nostro futuro dipende dalle nostre scelte. Se tuo padre ti insegna a rispettare il prossimo e tu lo ascolti, non scegli forse di ascoltarlo? O forse ti consideri il burattino di tuo padre? E se non lo ascolti, non scegli forse di non ascoltarlo? Lui ti insegna, la scelta su come comportarti spetta a te. Questo fa Dio con l'uomo. La scelta è un processo obbligatorio che esiste in tutte le cose; noi siamo continuamente sottoposti a scelte, in ogni momento della nostra vita. Io adesso sono sul divano; posso scegliere di poltrire tutto il giorno davanti alla tv o alzarmi e fare qualcosa di costruttivo. Tu che scelta puoi fare?

La scelta è evidente in tutta la Scrittura. Spesso viene compiuta in seguito ad una prova (vedi Adamo, Abraamo, Yeshùa stesso, tentato dal satàn nel deserto). La prova ci pone di fronte una scelta. Adamo fu messo alla prova tramite il desiderio di conoscenza, Abraamo fu messo alla prova tramite la richiesta di sacrificio di Isacco, Yeshùa fu messo alla prova ben tre volte nel deserto, attraverso la fame (Lc 4:2 ss.), il desiderio di potere e gloria terreni (Lc 4:6), l'invito a violare la legge di Dio (Lc 4:9 ss.). Tutti questi uomini fecero delle scelte in quei momenti, che determinarono conseguenze (per tutta l'umanità).

Ecco alcuni versetti in cui il libero arbitrio è chiaramente evidente:

“Il Signore disse ai figli d'Israele: «Non vi ho liberati dagli Egiziani, dagli Amorei, dai figli di Ammon e dai Filistei? Quando i Sidoni, gli Amalechiti e i Maoniti vi opprimevano e voi gridaste a me, non vi liberai dalle loro mani? Eppure, mi avete abbandonato e avete servito altri dèi; perciò io non vi libererò più. Andate a gridare agli dèi che avete scelto; vi salvino essi nel tempo della vostra angoscia!»” — Gc 10:11-14

Dio non li ha certo costretti a disobbedirGli. Il profeta ispirato inveisce contro Israele perché, nonostante la benedizione di Dio ricevuta in molte occasioni, nonostante la Sua presenza in mezzo al popolo, aveva rifiutato di servirLo come suo Dio e aveva scelto di voltarGli le spalle e seguire altri dèi. Il profeta urla ad Israele che dopo questa scelta scellerata, sarebbero stati abbandonati. Azione, reazione; scelta, conseguenza. Se non c'è scelta, perché istruire gli uomini sul bene e il male? Le cose andrebbero comunque secondo il piano già prestabilito. Questa è una legge valida in tutte le cose. Se scegli di tradire tua moglie, sei tu a compiere quella scelta, non è Dio che ti telecomanda dall'alto a farlo; e per quella scelta, ci saranno conseguenze. Se scegli di fumare, sei tu che scegli, non Dio che ti induce a farlo; e quella scelta produrrà conseguenze sul tuo fisico (il se è un'ipotesi). Etc.. Dio, tramite il profeta, ci insegna: "non commettere adulterio". A che scopo, se non quello di insegnarci a vivere bene secondo la legge di Colui che ha creato e fa funzionare tutte le cose? “Se mi ascolti, capirai quel che è buono e giusto, saprai quel che devi fare per essere felice.” (Pr‬ ‭2:9‬). Se mi ascolti, altrimenti no. Scelta.


“Ricòrdati della parola che ordinasti al tuo servo Mosè di pronunciare: 'Se sarete infedeli, io vi disperderò fra i popoli; ma se tornerete a me e osserverete i miei comandamenti e li metterete in pratica, anche se sarete dispersi negli estremi confini del mondo, io di là vi raccoglierò e vi ricondurrò al luogo che ho scelto per farne la dimora del mio nome'.” — Nee 1:8,9

Nota il periodo ipotetico, composto dalla protasi "se sarete infedeli" (con congiunzione subordinativa "se") e dalla apodosi "io vi disperderò"; "se tornerete a me e osserverete...", "vi raccoglierò... vi ricondurrò". Il periodo ipotetico qui esprime il senso di una scelta che determina delle conseguenze possibili ma non necessarie (infatti, sono ipotesi, non certezze già assodate; l'ipotesi diviene reale a seconda della scelta). Infatti, l'abbandono di Dio non può sussistere "a prescindere", se Israele sceglie di seguire i Suoi insegnamenti; dunque, le dispersioni costituirono effetti prodotti da una causa, che fu la scelta di voltare le spalle a Dio. A prescindere dal fatto che Dio conosce tutto, l'uomo deve sempre scegliere. “Per chi sa capire, le mie parole sono chiare; per chi è intelligente, sono semplici. Scegliete la mia istruzione invece dell’argento, preferite la conoscenza all’oro fino, perché la sapienza vale più delle perle, niente è più desiderabile.” ‭‭(Pr‬ ‭8:9-11‬).

“Ascoltate quel che v’insegno: vi aprirò il mio cuore, vi manifesterò le mie parole. Vi ho chiamato e avete rifiutato l’invito, vi sono venuta incontro, ma nessuno mi ha guardata, avete ignorato tutti i miei consigli, non avete accolto i miei insegnamenti. [...] Voi avete sempre odiato la sapienza, avete sempre rifiutato di ubbidire al Signore. Voi non avete mai accettato i miei consigli, avete disprezzato le mie esortazioni. Ebbene, ora raccoglierete il frutto della vostra condotta, vi sazierete dei vostri progetti malvagi.” — Pr‬ ‭1:23-25, 29-31‬

In questo passaggio, la sapienza di Dio personificata afferma che il popolo di Israele ha rifiutato l'invito quando Dio li ha chiamati, non ha accolto i Suoi insegnamenti, ha disprezzato i Suoi consigli. Ed ecco che subito giunge l'annuncio delle conseguenze, affatto predeterminate ma originanti da quelle scelte.

Io ho una figlia. Se le dico "se mangi troppi dolci, ti faranno male", faccio esattamente ciò che fa il profeta ispirato. Il mio avvertimento deriva dalla mia conoscenza, quello del profeta deriva da una conoscenza superiore, dettata dall'atto ispirativo. Lei può scegliere di ascoltarmi o di ignorare il mio avvertimento, che è teso al suo bene; quindi sceglie, perché non posso forzarla. Quella scelta determinerà le conseguenze, che non sono già scritte. Infatti, se lei mi ascolta e mangia dolci moderatamente, quei dolci non le faranno alcun male; se, invece, ne mangia troppi, le faranno male. La conseguenza dipende dalla scelta, i dolci non le sono dannosi o innoqui a prescindere. Se mi alzo dal divano, farò delle cose; se non mi alzo, quelle cose non accadranno a prescindere. Ma sono io che scelgo di poltrire o di alzarmi. “Il Signore corregge quelli che ama come un padre i figli più cari.” (‭‭Pr‬ ‭3:12‬); “Il Signore mostrerà la via da scegliere all’uomo che ha fede in lui.” (‭‭Sl ‭25:12‬).
Armageddon
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Re: Il libero arbitrio

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Bgaluppi sostenere l insostenibile non è mio interesse,le mie sono conclusioni!
Ma sto meditando su ciò che mi hai scritto e ti ringrazio!
Ci aggiorneremo!
Saluti
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bgaluppi
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Re: Il libero arbitrio

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:YMPEACE:
Armageddon
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Re: Il libero arbitrio

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Si, vuol dire che i profeti comunicarono per ispirazione, cioè che la Scrittura è ispirata (il verbo φέρω, fèro, significa portare, condurre). Si tratta di comunicazione. Dio ha comunicato agli uomini ispirando degli uomini (ispirare, "soffiare dentro").
Bgaluppi rileggendo ho notato che tu sostituisci il verbo sospinto che è usato nel verso da me citato con il verbo "ispirato"...

Io ritengo che sospinto non sia come essere ispirato..comunque poco importa..vediamo cosa significa ispirato?

ispirare (ant. o letter. inspirare; ant. anche spirare) v. tr. [dal lat. inspirare, propr. «soffiar dentro o sopra», comp. di in-1 e spirare «soffiare»]. – 1. Nel senso proprio e concreto di immettere l’aria (o altra sostanza volatile o polverizzata) nei polmoni, spirare dentro, e sim., è raro, in quanto si preferisce oggi per questi sign. la forma inspirare, e così anche per gli usi estens. e fig. descritti a quella voce, tranne in alcune espressioni dove al sign. di infondere si accompagna quello di suscitare nell’animo: chiedeva al cielo che gl’ispirasse (o inspirasse) nuove forze per sopportare la sua sventura. È comune invece con i sign. che seguono. 2. a. Destare, far sorgere un sentimento nell’animo: Amor l’ispiri In guisa che sospiri (Petrarca); i. amore, odio, simpatia, antipatia, avversione, o anche ribrezzo, disgusto; i. timore (più com. incutere); ha una faccia che non m’ispira nessuna fiducia. b. Di Dio, o in genere di una potenza divina, agire sull’animo dell’uomo per virtù soprannaturale inducendolo a esprimersi secondo la sua volontà, a farsi strumento delle sue rivelazioni o ad agire secondo il suo suggerimento: Dio ispirava i profeti; gli apostoli erano ispirati dallo Spirito Santo;


ispirare
i·spi·rà·re/
transitivo
1.
Di potenza divina, infondere nell'animo di una persona i pensieri, i sentimenti che ne determinano le azioni.
"Dio ha ispirato i profeti"

3 fig. Di potenza divina o soprannaturale, guidare la volontà umana perché agisca, pensi, si esprima secondo una volontà superiore: i profeti erano ispirati da Dio

Praticamente ciò che sto dicendo io dall inizio(insostenibile?!? :-T ) e ancora mi si continua a dire che questi uomini furono liberi di scegliere di propria volonta?

Saluti
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bgaluppi
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Re: Il libero arbitrio

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Armagheddon, ispirare significa solo soffiare dentro, non "guidare la volontà umana". Quelle definizioni che citi vanno ben oltre il significato del termine e ne danno una spiegazione teologicamente influenzata dall'interpretazione religiosa comune. È vero che il profeta, in certi momenti, non poteva fare a meno di parlare; ma ciò riguardava l'impulso a parlare e riguardava lui, singolo uomo scelto da Dio per istruire. Ciò che diceva, lo diceva nel pieno delle sue facoltà, ma sotto la luce dell'ispirazione divina. E poi che c'entra la comunicazione di un messaggio da parte di un uomo scelto da Dio per comunicarlo con le azioni e le libere scelte degli uomini? Perché Isaia fu scelto per comunicare un messaggio significherebbe che gli uomini tutti non hanno libero arbitrio?!? Il fatto che ci fossero uomini ispirati che parlavano in vece di Dio non significa che gli uomini non possano scegliere. Distinguiamo la comunicazione dalla scelta dell'ascoltatore. Se tu leggi l'insegnamento ispirato della Bibbia, è come se lo sentissi dal profeta; in che modo ciò limita le tue scelte? Tu puoi scegliere se ascoltare quell'insegnamento oppure no; il profeta parlava, gli uomini sceglievano se ascoltarlo o no (spesso non lo ascoltavano).

L'ispirazione biblica non c'entra col libero arbitrio degli esseri umani (che non sono ispirati) ed è un fenomeno complesso, che è stato discusso molto sul forum. Molti religiosi lo interpretano come un'azione "invasiva" da parte dello spirito, che ridurrebbe l'agiografo o il profeta ad un ripetitore automatico che non fa che riportare l'insegnamento divino come se fosse direttamente Dio a parlare, ma così non è. La prova è riscontrabile nello stile, nel linguaggio e nelle caratteristiche espressive degli autori sacri, profondamente diversi. Se così fosse, dovremmo pensare che Dio comunica la Sua parola in modi e stili diversi, fino al punto di commettere errori grammaticali e sintattici nel caso di Giovanni. Se lo spirito utilizzasse il profeta ispirato sopraffacendone la volontà e addirittura la coscienza - come molti sostengono - per comunicare una parola divina in modo diretto, dovremmo riscontrare una uniformità di stile e di linguaggio in tutta la Bibbia.

L'argomento è stato discusso qui (e commenti precedenti e seguenti relativi al versetto di 2Pt 1:19-21):

http://www.biblistica.eu/phpbb/viewtopi ... =50#p40177" onclick="window.open(this.href);return false;

E qui:

http://www.biblistica.eu/phpbb/viewtopi ... mos#p39895" onclick="window.open(this.href);return false;

Comprendere bene il fenomeno dell'ispirazione è molto importante per poter leggere la Scrittura nel giusto modo.
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bgaluppi
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Re: Il libero arbitrio

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E comunque, ripeto, l'ispirazione del profeta riguarda solo la comunicazione. Come avrebbe fatto Dio a comunicare all'uomo? Doveva scendere Lui stesso? La scelta, invece, riguarda l'uomo che ascolta quel messaggio. Voglio ascoltarlo e metterlo in pratica? Si, no. L'ispirazione non ha nulla a che fare col libero arbitrio dell'uomo, per questo ti ho detto che la citazione di quel versetto è fuori luogo e che sei fissato sull'idea che l'uomo non è libero e dunque citi versetti sbagliati per dimostrare falso ciò che è ovvio, sia biblicamente che oggettivamente. Tu ti senti libero di scegliere oppure sei cosciente che le tue scelte non dipendono da te? Io mi sento libero, infatti spesso mi accorgo di fare o aver fatto scelte sbagliate (o giuste) che hanno determinato il corso della mia vita. Non è stato Dio, sono stato io a fare quelle scelte, come Adamo, Abraamo, Yeshúa e ognuno di noi.
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Re: Il libero arbitrio

Messaggio da bgaluppi »

Giusto, Jon. La logica è sempre utile, ove non si riuscisse a vedere la scelta nella Scrittura :-)

Gianni ha molto ben espresso il problema della scelta nell'altra cartella su nefèsh, parlando delle due inclinazioni umane (yetzer ra e yetzer tov) e citando un versetto:

“Vedete, io vi pongo oggi davanti alla scelta, tra una benedizione e una maledizione”. – Dt 11:26, TILC.

http://www.biblistica.eu/phpbb/viewtopi ... =10#p46471" onclick="window.open(this.href);return false;
Armageddon
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Re: Il libero arbitrio

Messaggio da Armageddon »

“Vedete, io vi pongo oggi davanti alla scelta, tra una benedizione e una maledizione”. – Dt 11:26, TILC.
Bene io questo lo chiamo condizionamento di una scelta!
Abbiamo punti di vista diversi e visioni diverse!
L'uomo come dice Jon é libero e nasce libero finchè però non si trova davanti un Dio che gli dice o fai come dico io o muori e ne condiziona le scelte dal momento in cui quest'uomo comincia a credere in questo Dio!
E se questa si chiama libertà...la libertà per me deve essere incondizionata...!Ma solo per me ovvio :d
Saluti
Armageddon
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Re: Il libero arbitrio

Messaggio da Armageddon »

A meno che non consideriamo libertà farsi male per inesperienza.
Esatto ed è proprio attraverso questa esperienza,nata dall inesperienza, che l'uomo conosce il valore delle leggi!
Assimilarle perché altrimenti Dio ti elimina ti fa vivere prigioniero di questa idea e dai un valore diverso a ogni cosa!
Il fuoco brucia ma finché non lo provo non ci credo..e provandolo che a mia volta resto libero si di bruciarmi o meno ancora...ma avrò in entrambi i casi,fatto di testa mia la scelta!
Se Dio è il fuoco non posso amarlo solo perché altrimenti mi uccide o viceversa mi benedice...il vero amore e rispetto è quello incondizionato,non ispirato!
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