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Re: il sabato è sabato

Inviato: domenica 4 giugno 2017, 21:54
da Armageddon
Comunque gli studi di Gianni sono molto esaurienti
Certo sono un aiuto per chi come me non conosce determinate cose..ma non do nulla per scontato :YMPEACE:

Saluti

Re: il sabato è sabato

Inviato: lunedì 5 giugno 2017, 12:12
da Antonino
Quello che intendevo per essere chiari e concisi:
Alla divinità non interessa cosa osservi o cosa non osservi se di cuore (spirito) si tintu! (maligno in italiano ndr)
Meglio il buddista o l'ateo che si prodiga per il prossimo secondo l'essenza dell'Uno che ci accomuna che un X credente che dice e non fa...
Io sugnu tintu! perché mai devo far finta di essere bonu? (buono in italiano ndr)

La coscienza di sapere ciò che sei è il primo passo verso l'umiltà...
Io devo ancora cominciare a camminare! Ho compreso che da credente facevo finta di essere ciò che non ero. Quindi. Qual'è il motivo per cui debba osservare fingendo di essere ciò che non sono?

Re: il sabato è sabato

Inviato: lunedì 5 giugno 2017, 13:15
da bgaluppi
Antonino, comprendo ciò che dici. Però, ti dico che esistono anche credenti che sanno benissimo chi sono, perché lo imparano grazie alle circostanze della vita. In molti casi, le circostanze (spesso avverse) della vita portano i credenti ad abbandonare la fede. Ma esistono anche credenti la cui fede le circostanze della vita rafforzano. Il massimo è arrivare a conoscere davvero se stessi e farsi conoscere da Dio. :-)

Re: il sabato è sabato

Inviato: lunedì 5 giugno 2017, 16:14
da Antonino
bgaluppi ha scritto:e farsi conoscere da Dio.
Quindi il dio in cui credi non ti conosce se tu non ti fai riconoscere?

Quello che scrivevo sopra è appunto confermato da quello ch emolti credenti (tu compreso) scrivi...
Il dio che pretende ubbidienza attraverso l'osservanza di precetti. Osservanza avuta attraverso il terrore di morte, è un dio umano! Così umano che non può essere dio ;)

Re: il sabato è sabato

Inviato: lunedì 5 giugno 2017, 16:19
da Armageddon
Il massimo è arrivare a conoscere davvero se stessi e farsi conoscere da Dio.
Quindi il dio in cui credi non ti conosce se tu non ti fai riconoscere?
Bgaluppi e Antonino...sappiamo cosa significa conoscere o farsi conoscere da Dio?

Re: il sabato è sabato

Inviato: lunedì 5 giugno 2017, 16:59
da bgaluppi
Lui conosce tutto. Farsi conoscere significa mettersi a nudo, dopo aver conosciuto ed accettato noi stessi. Lui non ha bisogno di conoscerci, vuole che noi ci facciamo conoscere.

Re: il sabato è sabato

Inviato: lunedì 5 giugno 2017, 18:39
da Giorgia
Antonino, sta fissa dell'obbedienza per paura però credo sia principalmente tua, e dovresti piantarla di attribuirla agli altri.
Chi crede seriamente, fa del suo meglio per obbedire, non per paura, ma perché ha capito che Dio ne sa più di noi.

Se il mio nutrizionista mi consiglia un cibo piuttosto che un altro, io lo ascolto, non perché ho paura di morire, ma perché ho fiducia in lui.

Persino gli animali capiscono questo semplice concetto. Il mio cane per esempio non è mai stato picchiato. Non ho mai usato metodi coercitivi. Ha sempre schifato anche i premi in cibo e i giochi. Lei mi obbedisce perché, con anni di impegno, le ho dimostrato che si può fidare di me. Quindi quando le chiedo qualcosa, lei la fa, anche se non conosce le mie motivazioni. E non ha paura di me, o di eventuali punizioni, né tanto meno ci guadagna qualcosa.
Lei crede in me, perché mi conosce. Così io credo in Dio e cerco di obbedire perché lo conosco, e so che mi posso fidare.

Re: il sabato è sabato

Inviato: lunedì 5 giugno 2017, 18:51
da stella
.
Farsi conoscere significa mettersi a nudo, dopo aver conosciuto ed accettato noi stessi.

condivido Antonio ... :YMAPPLAUSE: ''aggiungo ''spogliarci di ogni cosa ''... ;)

Re: il sabato è sabato

Inviato: lunedì 5 giugno 2017, 19:16
da bgaluppi
Gisto, Stella. Quella parte è difficile.

Re: il sabato è sabato

Inviato: lunedì 5 giugno 2017, 19:33
da Armageddon
Lei mi obbedisce perché, con anni di impegno, le ho dimostrato che si può fidare di me. Quindi quando le chiedo qualcosa, lei la fa, anche se non conosce le mie motivazioni. E non ha paura di me, o di eventuali punizioni, né tanto meno ci guadagna qualcosa.
Non credo che questo concetto si concilia con l uomo che a differenza di un cane non obbedisce senza capire o conoscere le motivazioni...
L uomo ha una mente per ragionare,porsi domande e acquisisce in base a questo la consapevolezza di cosa fare...anche appunto se obbedire o meno...!
Farsi conoscere significa mettersi a nudo, dopo aver conosciuto ed accettato noi stessi
Secondo me bisognerebbe approfondire questo significato di conoscenza,non ricordo se qualcuno lo aveva già proposto,perché personalmente non vi sto capendo!

Saluti