il sabato è sabato

France
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Re: il sabato è sabato

Messaggio da France »

Sto leggendo Lo Shabbath di Abraham Joshua Heschel (su segnalazione si Stella)
Un breve tratto dallo stesso:"
L'obbligo di ogni uomo essere molto, molto zelante nei preparativi per il giorno di Sabato; essere pronto e diligente come un uomo che abbia appreso che la regina sta arrivando per alloggiare presso di lui, o che la promessa sposa sta per venire nella sua casa con tutto il suo seguito.
In questa circostanza cosa farebbe quest'uomo?
Proverebbe una immensa gioia ed esclamerebbe: "quale grande onore mi fanno a dimorare sotto il mio tetto!" E direbbe ai suoi servitori: "preparate la casa, pulitela e rassettatela, preparate i letti, per onorare il loro arrivo, mentre vado a procurare pane, carne e pesce, e tutto ciò che posso ottenere in loro onore."
Un siffatto uomo avrà cura egli stesso di preparare le pietanze per il Sabato, anche disponendo di un migliaio di servitori.

Ci sono oltre tre millenni di tradizioni e noi semplicemente non lavorando pensiamo di imitarli?
Ricordiamolo ed osserviamolo al meglio delle nostre possibilità non arriveremo mai a una tale cultura; almeno non adesso.
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Daminagor
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Re: il sabato è sabato

Messaggio da Daminagor »

Ci sono oltre tre millenni di tradizioni e noi semplicemente non lavorando pensiamo di imitarli?
Amen.
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Giorgia
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Re: il sabato è sabato

Messaggio da Giorgia »

Io rimango del parere che chi tenta ha sicuramente più possibilità di riuscire a fare bene. Chi non tenta non ha nessuna possibilità!
natalozzo85
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Re: il sabato è sabato

Messaggio da natalozzo85 »

Ciao Noiman, è solo una curiosità, volevo capire come mai vedo spesso i tuoi commenti modificati, anche a distanza di tempo, con tipo scritte shhshshs o faccine.. è un bug?
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Israel75
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Re: il sabato è sabato

Messaggio da Israel75 »

Faccio anche io una considerazione.

La domenica è per i pagani, liberi di onorarla , essendo già giorno di culto per i romani ben prima della morte di Gesù come giorno del dio sole ed "elevata" a giorno di riposo dal romano e pagano imperatore Costantino (321dc) con cui nè Paolo nè altri apostoli avevano a che fare.
la domenica era il giorno unfatti del "sol Invictus", che da Mitraismo e Zoroastrismo trae le sue origini, e che Costantino I fece associare al culto di Cristo per promuovere il cristianesimo a scopo propagandistico.
:d :d :d

Ps. se il Sabato fosse solo per gli Ebrei poi inoltre le lettere ai Corinzi ed Ebrei proprio non si spiegherebbero, doto che confermano lo Shabbat , e nemmeno ce ne sarebbe bisogno dato che una regola è valida fintanto che non è esplicitamente annullata (come successe per la circoncisione carnale negli Atti.). :YMHUG:
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
Elena-M
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Re: il sabato è sabato

Messaggio da Elena-M »

Israel 75 nessuno ha nominato la domenica...
Mi sai dire quindi come santificare il sabato?Perché forse ti sei distratto ma la discussione si incentrava su questo:)
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Israel75
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Re: il sabato è sabato

Messaggio da Israel75 »

Credo che l'argomento sia stato ampiamente trattato. E dubito che tu non abbia capito. Prima di affermare che mi sono distratto rileggi almeno il titolo del topic, o almeno provaci per favore.

Credo anche che certe affermazioni siano solo provocatorie e tendenziose, e che non è necessario dare corda più di tanto. La girandola và bene per un pò , poi il rischio è che diventi rissa verbale e a me non piace.
Qui si discute di cosa dice la Scrittura , cosa non è chiaro?
Ma del resto ne sono passate tante di giostre in 4 anni. ;)

Ci sono persone qui e nel mondo che per rispettare il Comandamento hanno rischiato e rischiano il posto di lavoro. Almeno Evitiamo i giochetti da bambini dell'asilo, se non altro per rispetto nei loro confronti.

Passo e chiudo.(per ora) :d
Ultima modifica di Israel75 il sabato 25 marzo 2017, 19:21, modificato 1 volta in totale.
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
Elena-M
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Re: il sabato è sabato

Messaggio da Elena-M »

Esatto Israel per rispettare il comandamento....rischiare di perdere il lavoro stiamo vedendo che forse non basta..per rispettarlo appunto!
Non ti offendere...ti ho semplicemente detto che forse non hai letto tutto...in Esodo è scritto(lo dice la scrittura quella cito io non ho mai citato il buon pastore della domenica...siamo seri)che anche chi sta intorno a noi deve riposare per santificare il sabato

“Hai sei giorni per fare ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è il sabato consacrato al Signore, tuo Dio: in esso non farai nessun lavoro: né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo schiavo, né la tua schiava, né il tuo bestiame e neppure il forestiero che abita presso di te.”

Il rispetto del sabato(o meglio santificarlo)è anche questo mi dispiace!
Anch'io potrei dire di rispettarlo...in parte.....ma non mi vanto anzi....mi sento comunque incompleta e ti dico di più mi sentirei incompleta nel rispettare il comandamento anche se non lavorassi di sabato perché niente intorno a me si fermerebbe per santificarlo come è scritto nella Bibbia!La domenica che ci azzecca:D?
Quindi ,secondo me,commetti un errore dicendo che chi non lavora lo rispetta....è giusto dire che lo rispetta ma solo in parte!

La domanda quindi che mi pongo è se sia giusto rispettarlo solo in parte?
Giorgia dici di tentare.....tento anche di non dire il nome di Dio invano allora...tento di non rubare allora....tentare...non significa rispettare o santificare:)
noiman
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Re: il sabato è sabato

Messaggio da noiman »

Ho quasi letto tutto quello che avete postato, vi scrivo quello che penso riguardo il settimo giorno facendo alcune considerazioni come cittadino italiano di fede mosaica.

Quasi tutti voi avete cercato di trattare l’argomento della osservanza e del ricordo del settimo giorno cercando di condividerlo con la possibilità di applicarlo in una società dove il giorno di riposo è la domenica.
Oltre la collocazione temporale del settimo giorno, sabato o domenica che sia nella nostra società dove viviamo il settimo giorno appare come un ciondolo che per molti è solo una pausa temporale che chiude una settimana di lavoro.

Poi qualcuno con la bibbia in mano si accorge che questo giorno potrebbe essere non quello giusto, le scritture del V.T. sappiamo tutti che appartengono ad una cultura antica che definiva il sabato come il giorno in cui cessava ogni attività per dedicarsi alla preghiera e all’osservanza del precetto.
Quello che vi scrivo sono sole alcune osservazioni, una sovrapposizione di vecchi pensieri insieme ai nuovi conseguenza di quello che avete postato sul forum, alcune cose le scrissi a suo tempo in una cartella dedicata nel vecchio forum.

Il sabato è forse l’unico dei 10 dibberot, che offre la libera scelta se osservarlo o meno. Gli altri comandamenti se infranti sicuramente minano la pace sociale e in alcuni casi sono perseguibili penalmente, basti pensare al divieto di uccidere, rubare, falsa testimonianza, dispregio dei propri genitori, non commettere adulterio.
Tra i 10 comandamenti il quarto è certamente il più cervellotico che pone una sfida settimanale a chi lo vuole osservare.
Yom shabbat è un giorno che impone una competizione continua , per gli ebrei nel mondo una specie di cartina tornasole che misura il grado di osservanza. In millenni di storia gli ebrei ne hanno fatta una costruzione cervellotica impegnando per secoli maestri e pensatori, negli ultimi decenni anche ingegneri e costruttori.

Oltre se discutere se è lecito ammazzare un pidocchio piuttosto che una pulce nel giorno di sabato sì è giunto a prendere in seria considerazione anche se di sabato si è costretti a mettersi una supposta si debba infilarla all’incontrario per ricordare che questo è un giorno speciale.

L’umorismo ebraico si è scatenato per secoli su i paradossi che l’osservanza implica con le nuove esigenze dovute alla modernità , su questo argomento si sono scritte milioni di pagine.
Sappiamo che nella antica società ebraica l’osservanza del sabato era collettiva, non ci si poteva sbagliare, la violazione era in concreto impossibile. Ogni attività politica e sociale del tempo era pensata e costruita in riferimento al sabato.
Nel moderno Israele è diventato tutto più difficile e costringe l’osservante a delle vere acrobazie per non trasgredirlo.
Un tempo per accendere un fuoco per cucinare o fare luce in una casa occorreva tempo e lavoro costringendo il singolo alla immediata distinzione tra “avodà” e “melachà, oggi per fare la stessa cosa basta un pulsante , addirittura un congegno elettrico a programmazione.
A Gerusalemme per aiutare gli osservanti nel rispetto del sabato esiste una tecnologia dedicata allo Shabbat , il giudaismo è una fabbrica perenne di ingegno proprio nel desiderio di osservare il sabato.

La mentalità occidentale considera ipocrita uno che invece di portare le chiavi in tasca le tiene appese lungo la circonferenza della vita, oppure uno che sale su un ascensore automatico di un grattacielo a Tel Aviv sempre in movimento tra un piano e l’altro, oppure beccarsi la pioggia perché di shabbat non si può portare l’ombrello,
togliere una mosca caduta nel bicchiere utilizzando un cucchiaio pieno dello stesso liquido, proibito cucinare di Shabbat ma è consentito lasciare cuocere un uovo al sole, per cucinare gli ebrei hanno inventato un modo unico il “bagnomaria” che consente di tenere in caldo i cibi cucinati il venerdì per consumarli di sabato.
Tutto questa pignoleria per cercare di non infrangere il sabato ha significato essere ebrei e fare come hanno fatto i nostri padri,
Se siamo ancora qui sulla terra è perché i nostri antenati non hanno violato il quarto comandamento conservando indenne questo pensiero attraverso il tempo.
Un paradosso: Quando furono abbattute le porte dei ghetti in Europa e gli ebrei furono liberati dall’obbligo di soggiornarvi e fu detto loro che potevano togliere dai loro abiti il segno distintivo, molti di loro si rifiutarono perché temevano di perdere anche le loro proibizioni.

Quindi di Shabbat gli ebrei osservanti non studiano cose diverse dalla Torah, non lavorano, non vanno in macchina , non grattugiano il formaggio, non asciugano il bucato, non ricamano e suonano nessun strumento, stanno tutto il giorno a studiare e confrontarsi su argomenti di Torah, chi non studia Torah si gode la famiglia , si concentra sulla sua vita e si confronta con il suo prossimo.
Una curiosità: di Shabbat si può fare l’amore con la propria moglie ( anzi consigliato) e se è un neonato ha compito l’ottavo giornogli si può fare la milàh anche di shabbat.
Il Santo ha dato questa importante mizvà affinchè ciascun nato ebreo possa assistere al settimo della sua vita anche se non ancora iscritto nel libro del suo popolo.

Akragas molto tempo fa scriveva:

Insomma, ogni estremizzazione del comandamento fino a renderlo un fardello pesante costringe gli uomini a sentirsi in colpa davanti a Dio. Essi sono costretti talora a giustificare se stessi da azioni di trasgressione della tradizione tropo rigida. Ecco che viene fuori l'umorismo ebraico come se volesse esorcizzare le evidenti esasperazione degli uomini... troppe siepi attorno alla Torah rischiano di obnubilare il messaggio più semplice di Dio”.

Allora io risposi : Parliamo di questa esasperazione. Quanto è in percentuale? 10%, 30% , 60% ? come anche fa osservare Helena
E se ci riferiamo a un altro comandamento, possiamo fare la stessa considerazione ?
Si può uccidere al 10% o di più?
L’osservanza del sabato ebraico non ha percentuali, tutto l’edificio è una costruzione mentale e anche se apparentemente assurda ha lo scopo di fare una separazione fra questo giorno e gli altri giorni della settimana. Persino D-o non sfugge a questa regola. Questa è la vera difficoltà di percepire l’anima del comandamento.
Per onorare lo Shabbat occorre oltre alla fede anche il ragionamento che definisce la distinzione.
Alcuni di voi hanno citato il passo in esodo dove è scritto
את יום השבת לקדשו זכור (sorry le parole sono rimaste invertite, :-(
ricorda il giorno del sabato”questa è la giusta traduzione che è stata modificata in “ricorda del giorno del riposo” Se qualcuno trova comodo tradurre “riposo” invece di shabbat è come pettinare il gatto contropelo.

Abbiamo campato quattromila anni portando con noi la parola di D-o, l’abbiamo mantenuta inalterata attraverso il tempo, per fare tutto questo il Santo ci ha dato delle regole ferree e costumi strani, regole su tutto.
Quando siamo andati in esilio tra i popoli abbiamo continuato a portare con noi i sacri scritti, quando fu molto difficile conservarli alcuni li impararono a memoria , altri rotoli della Torah furono nascosti, molti di noi pagarono con la vita per mantenere fede al patto con il Santo.
Ora parliamo dei cristiani che cercano di osservare il sabato secondo l’ebraismo.

Innanzitutto il sabato si eredita, nel senso che fin da quando si viene al mondo esso è presente nel contesto familiare , se si vive in Israele appartiene al contesto sociale.

Tutte le domande che vi fate riguardo l’osservanza o meno come accendere un computer, oppure le questioni relative l’uso un cancello elettrico o se un farmacista può lavorare di shabbat , se il pronto soccorso deve funzionare di shabbat sono già state risolte da secoli nell’ambito della osservanza ebraica.
La società e l’ambiente in cui si vive può facilitare o complicare l’osservanza del precetto, ma nel caso di uno che decida punto in bianco di iniziare a osservare il sabato ebraico le difficoltà sono enormi.
Innanzitutto sopportare il cambiamento all’interno delle sue abitudini, poi convincere amici, parenti e vicini che le cose sono cambiate.
Immagino la riluttanza e i commenti sarcastici di tutti coloro che per anni hanno condiviso con voi scampagnate, barbecue e altro, vedervi vagare nel giorno di sabato con in mano il libro delle istruzioni per capire cosa si può fare e non si può fare di sabato, dall’accensione della lampadina alla eliminazione di un pidocchio.

Quindi avrebbe ricordato mio nonno: ”non porrai un inciampo dinnanzi a un cieco”
Per osservare il sabato prima bisogna comprenderlo e distinguere il sejag, la siepe che ne limita i confini e imparare a distinguere tutte quelle azioni che sono
melechèt machshevet asrà Torah, cioè: “è proibito dalla Torah il lavoro creativo”, e quindi separare le “uvdanè dechòl” le azioni non consentite da quelle lecite.
Vale la regola che il pericolo e il dubbio respingono lo shabbat.
Non credo che abbia senso produrre l’insulina di shabbat e credo che nessuna azienda in Erez Israel lo faccia, ma se ti capita di esserne sprovvisto esiste la possibilità di acquistarle di shabbat.
Vediamo come potrebbe avvenire:
Un super ortodosso nel quartiere di Gerusalemme scopre nel cuore della notte di non avere questo farmaco salvavita! Che fa…? …. esce di casa con il suo cappellaccio e barracano (a Gerusalemme anche ad agosto non fa così caldo), prende la sua macchina anche seè shabbat , se non dispone di nessuna macchina chiama un altro anche se più osservante di lui, insieme andranno in una farmacia chiusa e lo stato di necessità li renderanno assolutamente mat’im conformi e adatti allo shabbat che è ha al servizio dell’uomo e non viceversa.
Direi quasi tutto risolto. C’è gente che sogna di infrangere le regole dello shabbat per salvare una vita e non gli riesce mai, mentre un medico di rianimazione all’ospedale l’emergenza di shabbat è cosa comune, nessuno in Israele comprenderebbe la metà delle osservazioni poste in questa cartella.
Morale: chi vive il vero shabbat ha nell’ applicazione della mizvà la certezza di non infrangere nessuna regola, questo perché la salvaguardia della vita viene prima della mizvà.
Ma non troverete questo nella vostra bibbia, gli ebrei hanno ricevuto il comandamento riguardo il settimo giorno senza commento e istruzioni su come adempierlo , l’unica aggiunta è stata la Misnàh, un libretto delle istruzioni supplementare e so che alcuni di voi sono scettici.
In questa creazione la Torah si è vestita di materialità; ci vuole il vino per fare il kiddush, il denaro per fare la Zedakkà, le greggi per fare i sacrifici [….]
(Jonathan Pacifici) , per applicare lo shabbat nella sua fisicità è stato necessario lo studio e la riflessione per comprenderne l’aspetto materiale e realizzare sulla terra un progetto celeste.
Maestri e uomini saggi hanno discusso per moltissimi secoli della sua applicazione, quello che né è risultato è l’Halachà commentata nel Talmud, un libro che non è mai stato concluso e non contiene la parola fine, un testo che consente ai morti di dialogare con i vivi.
Gli ebrei capoccioni hanno da sempre applicato ciò che è scritto: “faremo e ascolteremo” questo significa che il sabato ebraico è mobile come è mobile il popolo di Israel, la “melachà” il lavoro creativo e intenzionale è tuttora in perenne confronto con l” avodà” il lavoro generico che è azione non determinata.
Aggiungo ancora:
Se un uomo che “ trasgredisca lo shabbat uno shabbat per salvare una persona in pericolo, affinché entrambi possano osservare insieme molti shabbatot
La stessa Torah sigilla questo pensiero dove è scritto :E osserverete dunque le mie leggi e i miei statuti, attuando i quali l’uomo vivrà con loro”, non è scritto morirà con loro.

Ora qualche risposta dedicata:
Scrive Antonino:

Il concetto di cessazione/riposo mi può stare bene ed ovviamente è essenziale. Il volerlo far coincidere in un determinato giorno con ore e minuti precisi, a mio modesto avviso coincide con le stesse estremizzazioni del movimento del sacro nome o quelle dei Geovisti. Le stesse estremizzazioni che in questo forum si combattono...

La divinità così presentata avrebbe in questo senso un bisogno di quel determinato giorno...
Il concetto di una divinità trascendentale che impone un "comandamento" per il "bene" dell'essere umano è simile ad una divinità conformata al carattere dell'essere umano stesso e non a quel essere trascendente che si vuol far apparire.

Io Credo in un "divinum esse" che in quanto "divinum" e "transcendentales" non si conforma alla Humana LEX...
La risposta è semplice come la domanda. Shabbat è il settimo giorno, scandito da sempre attraverso il susseguirsi di tramonti e albe. Al massimo possiamo chiederci dove siamo sicuri che il 25 marzo, il 27 di Adar 5777 è veramente sabato?
Anche su questo è possibile dare una buona risposta .
Helena si pone una domanda: È giusto sacrificare la nostra vita per questo giorno o no?
Shabbat non è un sacrificio, il precetto è espresso come “osserva” e “ricorda”
La differenza è notevole e sottile.
Antonino aggiunge: Lo shabbat visto nel senso di tregua riposo non ha per forza un giorno stabilito attraverso specifici minuti e tempi...
Chi può di domenica o di sabato o mercoledì che importanza ha?
Sono gli uomini che danno importanza a determinate cose non la divinità...
Il giorno è il settimo giorno, poi è lecito per chiunque non è di fede mosaica farne quello che vuole, dilatarlo comprimerlo e farne qualunque costruzione egli voglia.
Poi aggiunge:
Dove posso avere un Oggettivo riscontro che lo Shabat deve essere "osservato" nelle ore e date stabilite da uno studio biblico che dovrebbe essere applicato in maniera universale senza rendere conto che questi universalmente non può essere applicato visto e considerato che quando qui in Italia è shabat secondo la convenzione sociale di questo forum, in Australia lo shabat è passato da circa 7/10 ore?
Chi è in errore?
L'Australiano che ha celebrato il riposo 7/10 ore prima, oppure l'Italiano che lo celebra 7/10 ore dopo?
Tutte queste cose sono assurdità di pretesa tipicamente umana che personalmente credo non abbiano nulla a che vedere con la divinità...
Questo va bene per Aristotele e Platone, non appartiene al pensiero ebraico.
Comunque: Australia o Italia? Sono nell’universo…. Osserva dove sei, ricorda come sai. Se tutta Israele osservasse lo shabbat il mashiach sarebbe oggi qui con noi.
Evidentemente non è ancora così.
Antonino ci scrive:
esistono medici e infermieri che di sabato nei reparti di terapia intensiva cercano di sottrarre alla morte esseri umani...
Ma tutto questo che c'entra?
Dio ha comandato il riposo assoluto per tutti di venerdì al tramonto fino al sabato al tramonto...
E allora vadano a farsi fottere le persone che stanno bruciando negli incendi, gli ammalati in terapia intensiva!! La gente che sta asfissiando sotto le macerie... Vadano a farsi fottere la gente onesta che viene rapinata!
Dio ha comandato il riposo!!! Ma le fiamme sono sorde al suo comando
Dio ha comandato il riposo!!! Ma la malattia non vuole riposarsi...
Dio ha comandato il riposo!!! E la terra in barba al dio del riposo, continua a tremare...
Non è una questione di Fede... Dimostrare la Fede con l'ubbidienza pensando che togliendo a noi stessi accumuliamo credito verso dio è un automatismo puerile... La gente muore anche di sabato se non c'è nessuno che lavora per mantenerla in vita! La vostra bibbia cosa dice in merito?
Dice quello he affermi, la vita è sacra, chi lavora di shabbat in Erez Israel per la vita del suo prossimo e paragonabile a colui che salvando una vita è come salvasse un mondo intero.
Elena scrive:
Bgaluppi in poche parole mi stai dicendo che anche se rinunciassi al mio lavoro(perchè per me non lavorare di venerdi e sabato significherebbe questo) non sarebbe un problema perché Dio mi aiuterà?
Comunque vorrei precisarti che non è un fattore economico il mio problema ma è morale!
Ho studiato per fare questo lavoro e dedicato molti anni della mia vita(da quando sono piccola) per gestire questa attività visto che è a nucleo familiare
I miei genitori mi hanno aiutato molto pagandomi gli studi e insegnandomi i trucchi del mestiere inoltre mi occupo della parte amministrativa!
Vedi quindi che per osservare il sabato andrei tuttavia contro il comandamento di onorare e rispettare i miei genitori!
Non mi sembra cambi molto per me!
Tu dici che il credente mette Dio al primo posto ed è vero deve essere cosi ma nei comandamenti c'è anche scritto di rispettare i genitori,e il prossimo!
Non capisco perché se l uomo è ingiusto da aver cambiato un comandamento e aver portato la società a credere in altri giorni di riposo ci dobbiamo rimettere noi

Helena non puoi cambiare mestiere ne chiudere una attività di ristorazione per osservare lo shabbat , non lo puoi fare perché vivi in una società che non ha ne sabati ne domenica, vivo nella tua stessa dimensione , anche se non sono un ristoratore e neppure abito in Erez Israel , neanche io osservo lo shabbat come è il precetto, D-o è testimone della mia inadeguatezza.
Rispetta i tuoi genitori e il Santo che tutto sa e vede, non importa se il sabato lavori, questa è la tua dimensione . Non credo che il Santo faccia distinzione tra osserva e ricorda per chi non è di fede mosaica.
Vai a visitare Israel , troverai a Tel Aviv ristoranti e alberghi funzionanti di shabbat, non siamo migliori .
Dunque secondo me i cristiani devono osservare la domenica nel significato che viene attribuito allo shabbat, il cristianesimo ha adeguato le scritture per sostenere un culto che stranamente si sostiene nella fede in un uomo che per tutta la vita è appartenuto ad un’altra religione, il giudaismo e egli non ha mai contestato il principio divino della Torah e la trasgressione dello shabbat, la sua è stata una sfida a coloro che usavano impropriamente il precetto
Se volete ulteriormente approfondire , sarò lieto di partecipare.
Oggi 27 Adar 5777 l’uscita di shabbat è stata alle ore 19,39 in Italia del Nord, a Roma 19,09, se vuole Antonino può viaggiare nel futuro correndo dietro lo shabbat, difficile ma non impossibile.
Shalom
Noiman
Ultima modifica di noiman il domenica 26 marzo 2017, 0:17, modificato 2 volte in totale.
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Daminagor
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Re: il sabato è sabato

Messaggio da Daminagor »

Non vedevo l'ora di leggere l'intervento di Noiman. Interessante e molto utile.
Quindi confermi che l'osservanza di Shabbat per un gentile è una libera scelta e non un comando, secondo la tradizione ebraica?
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