il sabato è sabato

Elena-M
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Re: il sabato è sabato

Messaggio da Elena-M »

Ciao mimymattio non so se hai seguito la discussione tempo fa ma in breve ti spiego il mio problema!
Io sono combattuta tra due comandamenti del decalogo e non riesco a trovare una soluzione tra onorare mio padre e mia madre e contemporaneamente rispettare anche il riposo del sabato!
Il mio non è lavoro di operaia bensì gestico il ristorante di mio padre e mia madre,mi occupo della questione amministrativa e in più dei lavori e degli operai e addetti!
In pratica sono cresciuta si dentro questo ristorante ma i miei hanno "investito" su di me,mi hanno pagato studi e corsi sempre sapendo che il mio desiderio fosse ereditare questo lavoro!
Come vedi non è un problema sociale o economico bensì personale!
Prima di cercare di riposare di sabato avevo il riposo di lunedì ed ero serena..ma ho voluto provare a rispettare comunque il comandamento!
Non ci sono riuscita e ora nemmeno quando riposo il lunedì sono più serena!
Personalmente non ho potuto vivere la benedizione del sabato che sembra invece condannarmi,anzi sicuramente e giustamente mi prendo le mie responsabilità!
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bgaluppi
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Re: il sabato è sabato

Messaggio da bgaluppi »

Ciao Elena. Concordo con mimymattio, se non aiuti tuo padre il sabato non significa che violi il comandamento. Non c'entra il lavoro. Onorare i genitori significa rispettarli. Ecco la definizione Treccani: "Circondare di stima e di ossequio; riconoscere e attribuire l’onore dovuto a persona o cosa".
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Giorgia
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Re: il sabato è sabato

Messaggio da Giorgia »

Bentornata Elena!

Vorrei aggiungere qualche cosa a questo argomento. Io rispetto il sabato da quando sono nata. Ovviamente fino ai 15-16 anni lo facevo perché lo avevano deciso i miei genitori, dopo per scelta mia.

Da parte del "mondo" ho vissuto diverse reazioni, persino le botte quando ero piccola, da parte dei miei compagni cattolici che mi chiamavano la lebbrosa o anche la sporca ebrea. Poi ho vissuto le angherie di alcuni professori. Anche di vari datori di lavoro. Potrei fare una lista infinita di persone che hanno fatto di tutto per farmi cambiare idea, specie quando ancora non avevo capito né il sabato né avevo conosciuto Dio.

Però, in tutto questo schifo, ti dico la verità, le più grandi attenzioni di stima le ho avute per la stessa ragione. Le volte che più ho visto la mano di Dio nella mia vita è stato proprio quando ho cercato di rispettare il sabato.

Capisco quindi che grosso peso tu senta. Ma il sabato, come tutti gli altri comandamenti sono suggerimenti di un Padre che sa cosa è meglio per noi. A Lui il sabato non serve. A noi però si.

Bada bene, io non voglio nel modo più assoluto convincerti a fare una cosa piuttosto che un'altra. Però quando dici di sentire di non rispettare i tuoi se rispetti il sabato, voglio ricordarti quanto disse Gesù:Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me.

A tutto questo aggiungo un paio di cose ancora. Ci dici che ti paragoni alla prostitute, ma la Bibbia (ora non ricordo il testo preciso) dice anche che chi non rispetta anche uno solo dei comandamenti è come se non ne avesse rispettato nessuno. E dice anche che solo uno è stato in grado di non peccare mai. Quindi siamo tutti nella stessa barca, io te e chiunque altro.
Il che, come dice Mattia non deve essere una scusa, ma una riflessione per non soffrire di sensi di colpa. I sensi di colpa servono a farci capire che la nostra coscienza è viva e soprattutto a darci la forza di cercare di cambiare quanto riteniamo errato. Ma finito la loro utilità devono essere cestinati, perché altrimenti Gesù è morto invano.

Quindi sii serena, prenditi il tempo che ti serve, chiedi aiuto e ricordati che esiste una scala delle priorità. Messo Dio al primo posto, tutto il resto riprende la giusta dimensione.

Ci vorrà un mese? Un anno? Due? Chi se ne frega, Dio ci ha indicato LA STRADA, da nessuna parte nella Bibbia è scritto che bisogna percorrerla in tot tempo. Ognuno ha il suo. Ma sei sulla strada giusta, e questo vedrai, è la cosa più importante.

Il ladrone ha capito Dio nell'ultimo minuto di vita. E sarà accanto a chi crede dal primo giorno di vita.

Non smettere mai di chiedere a Dio la soluzione, a me l'ha sempre data, lo farà anche con te! :YMHUG:
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Gianni
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Re: il sabato è sabato

Messaggio da Gianni »

Molto bella ed equilibrata, Giorgia, la tua risposta. Hai fatto delle buone considerazioni. - Sl 27:10.
Elena-M
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Re: il sabato è sabato

Messaggio da Elena-M »

Ciao a tutti :YMHUG:

Vi ringrazio per avermi risposto e approfitto di questo poco tempo che ho per rispondere anche se purtroppo di corsa

Antonio Bgaluppi la definizione è"Circondare di stima e di ossequio; riconoscere e attribuire l’onore dovuto a persona o cosa".
Ma se io rinuncio a lavorare di venerdi e sabato non onoro certo i miei che per me hanno pagato tutti i mei studi e corsi per far si che fossi responsabile di quello che ancora è il loro ristorante..
Non servo certo io a dirvi che tra venerdi e domenica si lavora di più,più fornitori,feste,compleanni,matrimoni,cresime,comunioni..e io mi riposo...

Giorgia hai ragione su tutto ma io per un mese ho provato...non dico che mi sarei aspettata chissà quale miracolo..di certo se è qualcosa che serve a noi..non l'ho vissuto serenamente
A parte il pensiero per il ristorante e i miei...avrei dovuto spegnere il telefono visto le continue telefonate..cambiare città visto che a Polignano a giugno ovunque vai è un casino di gente...insomma un riposo che non è un riposo che riposo è?

Per questo mi chiedo perché il Padre mi chiede questo riposo se richiede sacrifici da parte mia e nemmeno lo posso godere a pieno(o per nulla)
Dovrei cambiare lavoro..citta?
Ma allora sarà sempre un riposo dovuto al sudore delle mie braccia e sarò sicura di poter poi riposare serenamente cambiando vita a 29 anni?
Non so quale sarà la soluzione... :-(

Ciaoooo
chelaveritàtrionfi
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Re: il sabato è sabato

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Ciao Elena. Ti lascio un commento anche io, con la premessa che non credo ci sia persona oggi che sia perfetta nell'ubbidienza a Dio soprattutto nel rispettare i comandamenti. Eppure sono solo 10. Parlando del sabato per esempio, pensi che chi parla di rispettarlo alla fine riesce ad essere perfetto? Se ci confrontiamo con un ebreo zelante forse verrebbero fuori innumerevoli trasgressioni in giorno di sabato che facciamo ... anzi tolgo il forse. Parlando con alcuni ebrei, sono venuto a conoscenza che i goym (non ebrei) non sarebbero tenuti a rispettare il sabato ma le leggi noachiche scritte da nessuna parte ma sottointese. Prima del decalogo comunque esisteva una certa condotta. Il problema è però che Dio avendo creato i cieli e la terra così come l'umanità, simbolicamente in 7 giorni, ha proprio specificato che il 7° giorno ha cessato. Lo ha ricordato anche nel comandamento. Per il discorso della liberazione dall' Egitto e per il fatto che il popolo di Israele è comunque il popolo eletto e che dovrebbe essere l'esempio per gli altri popoli, forse loro devono essere ancora più scrupolosi. E' vero che Dio diede il decalogo al popolo del deserto (israel) , ma non è vero che ciò implica che gli altri popoli possono fare quello che vogliono. Questo il popolo eletto lo dovrebbe insegnare, perchè Ha- Shem è il Dio di tutta l'umanità. Chi crede in Yeshùa poi, crede anche che c'è anche un popolo di gentili innestato al popolo di Israele... e certamente deve essere lungi l'idea religiosa cristiana comune anti biblica che i cristiani abbiano sostituito gli ebrei.

Credo che a parte l'astenersi fisicamente di svolgere l'attività lavorativa in giorno di sabato ci sia anche il problema del cambiare l'atteggiamento mentale. Un distacco dal quotidiano e l'addentrarsi nella vita spirituale. Dato che la bibbia insegna ad essere mansueti ecc.. se mentalmente ci si avvicina a Dio molto probabilmente in giorno di sabato , più di ogni altro giorno, forse è meglio mettere da parte o abbandonare desideri malvagi, litigare, innervosirsi ecc.. e tutti quegli atteggiamenti che inquinano il cuore. La gente che pensa di rispettare il sabato solo non lavorando forse dovrebbe chiedersi a cosa serve se poi teniamo in quel giorno atteggiamenti di ira, aggressività, ecc..

Riposare mente e corpo e nella società in cui viviamo mica è facile. Basta che apri la porta e parli con chiunque .. il minimo che ti può accadere è innervosirti... A volte anche aprire questo forum e leggere alcune discussioni ti fa perdere quella sensazione di calma che dovresti avere. Non viviamo in un paese dove tutti in giorno di sabato si fermano, chiudono i negozi, ristoranti ecc.. ma ciò lungi da essere presa come giustificazione. Certo se così fosse sarebbe più facile.. ma se il tutto non è accettato mentalmente il servire la minestra pronta non cambia nulla.
So di luoghi dove viene lasciato acceso l'ascensore che fa tutto il giorno su è giù perchè il solo premere l'interruttore può fare trasgredire il sabato.

Per raccontarti un pò della mia esperienza un tempo lavoravo di sabato. Quando ho compreso e mi sono sentito di astenermi dal lavoro, ci sono voluti molti mesi affinchè riuscissi a non lavorare in giorno di sabato. La mia lotta più grande fu comunque andare contro corrente alla mentalità religiosa dominante (cattolica) specie per certe festività. I miei familiari ed i miei amici hanno comunque accettato ciò che per me è la mia fede e per loro "pensare diversamente" e si convive. Una delle cose che rifiuto è il razzismo religioso da molti che si definiscono credenti.
Quando tutto contento di rispettare il sabato ho raccontato la vicenda su questo forum, sono state più le disapprovazioni che ho ricevuto che altro. Di gente che sa solo fare delle gran chiacchiere. Sentire le esperienze altrui credo possa essere utile anche come esortazione nelle difficoltà del prossimo che ha a che fare con lo stesso problema. Invece l'ottusità mentale spesso gioca brutti scherzi. Anzi più che ottusità si tratta di una giustificazione. Siccome fare opere oltre che chiacchiere non conviene, troppo impegnativo e poi mai e poi mai andare contro parenti amici e familiari, allora di sicuro sbaglia l'altro che non sa leggere i versetti. Ed allora mi sono detto " che questi qui continuino a chiacchierare e riempire le pagine del forum con le loro idee campate in aria".

Ora posso capire la disapprovazione dei familiari specie se si svolge un'attività lavorativa in comune. Capisco anche che ci possa essere ignoranza biblica dall'altra parte o peggio il vedere la questione come un condizionamento mentale tipo l'omino delle televendite (vedi per esempio il comportamento di alcune congregazioni religiose) ... ma secondo me nulla c'entra la trasgressione del comandamento dell'onorare padre e madre. Quindi il decidere di astenermi in giorno di sabato da un lavoro in comune per fede lo troverei un motivo più che giustificato altro che un disonore per mio padre o mia madre. E poi non si tratta di abbandonare un lavoro e lasciare mio padre in 13 come si suol dire, ma di avere un giorno di riposo specifico per un giustificatissimo motivo.
Ultima modifica di chelaveritàtrionfi il domenica 24 dicembre 2017, 12:31, modificato 1 volta in totale.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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bgaluppi
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Re: il sabato è sabato

Messaggio da bgaluppi »

Antonio Bgaluppi la definizione è"Circondare di stima e di ossequio; riconoscere e attribuire l’onore dovuto a persona o cosa".

Ma se io rinuncio a lavorare di venerdi e sabato non onoro certo i miei che per me hanno pagato tutti i mei studi e corsi per far si che fossi responsabile di quello che ancora è il loro ristorante..
Non servo certo io a dirvi che tra venerdi e domenica si lavora di più,più fornitori,feste,compleanni,matrimoni,cresime,comunioni..e io mi riposo...
Elena, se ti rende felice rilevare l'attività dei tuoi, è una cosa molto bella. E in questo caso onori certamente il padre e la madre. Ma è il fatto di curarti dell'attività dei tuoi, che ti consente di onorarli, non se lavori di sabato. Il non lavorare di sabato mi sembra piuttosto un'esigenza tua personale, dettata dalla tua fede, e i tuoi genitori dovrebbero essere felicissimi di consentirti di metterla in atto.

“1 Figli, ubbidite nel Signore ai vostri genitori, perché ciò è giusto. 2 Onora tuo padre e tua madre (questo è il primo comandamento con promessa) 3 affinché tu sia felice e abbia lunga vita sulla terra. 4 E voi, padri, non irritate i vostri figli, ma allevateli nella disciplina e nell'istruzione del Signore.” - Ef 6:1-4

Ora non so se i tuoi genitori siano credenti o meno. Se non lo sono, o lo sono ma non hanno compreso il valore del comandamento “Ricòrdati del giorno del riposo per santificarlo” (Es 8:20) e “Osserva il giorno del riposo per santificarlo” (Dt 5:12), dovresti trovare il tempo di sederti con loro e parlarne insieme; se sono credenti e lo hanno compreso, tanto più dovrebbero trovare il modo di fartelo rispettare (e rispettarlo a loro volta).

Parlatene insieme, magari trovate il modo di individuare una buona soluzione. Se chiediamo qualcosa a Dio con insistenza e fiducia, Egli ce la concederà a tempo debito. :-)
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bgaluppi
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Re: il sabato è sabato

Messaggio da bgaluppi »

Dei cristiani hanno sfidato pubblicamente il papa a dimostrare - con la sola Bibbia - che la domenica è il giorno di riposo prescritto da Dio, in seguito a sue dichiarazioni in cui auspicava che tutto il mondo osservasse la domenica come giorno di riposo.

Allora mi sono fermato a riflettere e ho realizzato un semplice schemino per fare capire che il giorno di riposo biblico è il sabato.

1. In Genesi, Dio smette di operare il settimo giorno e lo santifica. Il nome "sabato" viene dal verbo שָׁבַת (shabat), usato in Gn 2:2, che significa "cessare", "smettere (di fare)": “Il settimo giorno, Dio compì l'opera che aveva fatta, e si riposò il settimo giorno da tutta l'opera che aveva fatta.” (Gn 2:2, NR)

2. Il shabat cade dunque nel settimo giorno. Il settimo giorno è il "sabato" di riposo, come specificato anche dal quarto dei dieci comandamenti che Mosè scrisse sulle tavole: “Ricòrdati del giorno del riposo per santificarlo. Lavora sei giorni e fa' tutto il tuo lavoro, ma il settimo è giorno di riposo, consacrato al Signore Dio tuo; non fare in esso nessun lavoro ordinario, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bestiame, né lo straniero che abita nella tua città.” (Es 20:8-10). La Chiesa Cattolica ha avuto l'ardire di modificare il quarto comandamento di Dio in "ricordati di santificare le feste" (cattoliche).

3. Nei Vangeli il settimo giorno è sempre sabato, e mai domenica. La domenica è il primo giorno della settimana: “Dopo il sabato, verso l'alba del primo giorno della settimana, Maria Maddalena e l'altra Maria andarono a vedere il sepolcro.” (MT 28:1)

4. Yeshùa veniva accusato di violare il sabato, ossia il settimo giorno, non la domenica. Ciò è ovvio, perché Yeshùa era ebreo, non cristiano cattolico. Inutile dire che non lo violò, ma fu accusato di violarlo; ciò che violò era il modo che i farisei – attraverso le loro riforme – avevano stabilito che il sabato fosse osservato. Infatti, nella sua profezia sulla distruzione di Gerusalemme, dice: “Pregate che la vostra fuga non avvenga d'inverno né di sabato” (MT 24:20); e di sabato insegnava, secondo l'uso ebraico: “Venuto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga” (Mr 6:2).

5. In tutta la Bibbia accettata dai cattolici, mai e poi mai il giorno di riposo viene "spostato" alla domenica. Tale spostamento, imposto in realtà nel 321 dal pagano Costantino in onore al sole (e quindi fino a quel momento la comunità osservava il sabato), è giustificato da un versetto spurio, Mr 16:9: “Or Gesù, essendo risuscitato la mattina del primo giorno della settimana...”; per cui il "giorno del Signore" – come lo chiamano i cattolici – sarebbe diventato la domenica sulla base di un calcolo errato della resurrezione di Yeshùa, che morì in realtà mercoledì prima del tramonto e risorse sabato prima del tramonto, restando sepolto per tre giorni e tre notti come lui stesso annunciò sarebbe accaduto. Oltretutto, è errato chiamare un giorno settimanale "giorno del Signore", perché tale appellativo - nella Bibbia - riguarda esclusivamente l'ultimo giorno, momento in cui si concluderà l'era presente.

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