Ho letto meglio e credo sia accaduto questo. Cerco di mettermi nei panni di Jon , che essendo stato TdG (ed in un certo senso capisco cosa intende) si è scocciato di essere "obbligato" ad avere certi atteggiamenti inculcati da altri:
"ci massacravano continuamente con i discorsi sulle " Cattive compagnie"
per tenere distaccati, separati e dentro alla loro cerchia".
Per far ciò , Jon scrive "uso smodato delle scritture" (se ho compreso bene).
Chi ha vissuto questo, tende a rifiutare atteggiamenti simili perchè ha creato dentro sè àncore del passato (in questo caso da tdg) .
Ora però dobbiamo ragionare a mente serena, perchè le ancore del passato potrebbero spingerci ad essere praticamente all' opposto e non è sempre la cosa giusta.
Alla domanda : che amicizie è meglio che abbia il credente avete risposto con dei versetti.
L'altra domanda era : secondo voi cosa vogliono dire quelli riportati. In parte è stato risposto aggiungendo anche delle opzioni. Partiamo però da ciò che è letterale.
Antonio riprende i versetti di 2 Giovanni da me postati e scrive:
Giusto Naza. Parto con 2Gv 1:10:
μὴ λαμβάνετε αὐτὸν εἰς οἰκίαν καὶ χαίρειν αὐτῷ μὴ λέγετε·
non ricevete lui in casa e rallegrarsi a lui non dite
Butto là un'interpretazione. Quindi, il testo dice di non accogliere in casa chi non reca Cristo e di non "salutarlo con favore", non "essere disposti favorevolmente". Credo si tratti di un'espressione concreta per dire di non compiacere chi non crede in Cristo. Ma ciò non significa che non dobbiamo avere alcun rapporto con certe persone, altrimenti dovremmo chiuderci in casa! Basta non "farle entrare nella nostra intimità", in casa.
ok
Jon riporta invece:
Corinzi 5:11
ma quel che vi ho scritto è di non mischiarvi con chi, chiamandosi fratello, sia un fornicatore, un avaro, un idolatra, un oltraggiatore, un ubriacone, un ladro; con quelli non dovete neppure mangiare.
Da notare "con chi chiamandosi Fratello"... in che senso fratello? Chi erano i fratelli in quel tempo e chi sono oggi?
Oggi per fratelli in senso generico (religioso) si considerano gli appartenenti alla stessa religione (credo sia questo il regionamento di molti membri delle varie congregazioni). Non credo che i TdG chiamano fratelli dei cattolici oppure coloro che da tdg sono divenuti che ne so...avventisti ecc..
MarcoM riposta un versetto:
14Voi siete miei amici se fate quel che io vi comando.
Tirando le somme, cosa comprendiamo da queste scritture?
Jon promuove l'amore , la fratellanza, il perdono riportando ad esempio:
Proverbi 17,17
L'amico ama in ogni tempo;
è nato per essere un fratello nella sventura.
_______________detto questo commento.
Ho chiesto che tipo di amicizie è meglio che abbia un credente. L'amicizia non è la semplice conoscenza, o salutare una persona qualunque fuori o avervi rapporti lavorativi ecc.. perchè come qualcuno a scritto , dovremmo isolarci, chiuderci in casa!
L'amico è colui con il quale condividi tante cose, colui con il quale ti confidi e colui che dovrebbe tirarti su quando attraversi un periodo difficile ...per lo meno starti accanto con semplici parole che possono aiutarti a trovare la serenità in quel momento.
Yeshùa dice :<< siete miei amici se fate ciò che io vi comando>>.
Immaginate di attraversare un periodo molto difficile tanto che la vostra fede diventa tintinnante. Che potrà mai dirvi un vostro amico che non è nemmeno credente? Magari ateo?
Concordo in questo caso con Giorgia che scrive:
Ora, se siamo solo un po' tristi, magari una frase del genere la ignoriamo e basta, ma se siamo veramente fragili, una frase così, detta da una persona a cui vogliamo bene, allora diventa un macigno pesante da affrontare e può pure affogare la nostra fede in un mare di dubbi.
Un amico credente invece, per qua non esente da errori, è una persona che pregherà per noi è con noi. E che anche nei momenti dove la fede sembra appannarsi, ti ricorderà cosa Dio ha già fatto per te, e ti incoraggerà ad aggrapparti ancora di più a Dio.
Ma ciò vuol dire che tutti gli altri dobbiamo evitarli come la peste?
Nel mondo esistono persone di tutti i tipi, di ogni religione , persino atei ed anche satanisti. Bisogna solo fare attenzione. Sicuramente se sono giù non vado dall'amico non credente, ne da un ateo, ne tanto meno da un satanista. O risolvo tutto da solo o cerco aiuto tramite parole di incoraggiamento di un credente (meglio).
Noi stiamo percorrendo un percorso, quindi , secondo me è meglio avere amici che percorrono lo stesso, altrimenti rischiamo di essere sviati. Le persone "normali", i giovani di oggi, fanno le cose che tutti fanno, si divertono come tutti, fanno cose (anche nell'ignoranza) che non sono in linea con la scrittura. Da noi si dice "chi pratica con lo zoppo prima o poi zoppicherà"
Oggi posso dire ..amici si... ma fino ad un certo punto. Amici cattolici, tdg, atei ecc.. ne ho tanti. Ma con ognuno di loro so di cosa parlare. La troppa vicinanza mette in risalto le divergenze. Se non state facendo la stessa strada, non potete camminare insieme vicini , no? Persino con i familiari che si comportano come il mondo in fondo in fondo si possono notare divergenze. Ma ciò non vuol dire che si debba evitarli o non stare insieme. Si deve essere solo consapevoli di ciò e stare sempre in guardia.
Ciò che è sicuro e che comprendo dalle scritture è che bisogna evitare ciò che è abominevole agli occhi del signore e chi pratica cose abominevoli ed i finti fratelli. Ossia coloro che ci fanno credere si avere la stessa fede per poi cercare di sabotare la nostra.
Aiutare, amare ecc.. va bene! Dall'altra parte però ci deve essere un minimo di volontà per essere aiutato e fare molta attenzione. Non tocca poi a noi salvare , ma a Dio.
L'argomento che è uscito fuori alla fine è aiutare le persone che avevano preso una brutta strada... molto brutta. C'è differenza però tra chi si è sviato (il figlio al prodigo) da chi non è mai stato (forse) sulla buona strada e anche chi ha provato a percorrerla e l'ha rifiutata più volte!!!
Questo è solo un mio commento. Le scritture sono però li... quelle si devono comprendere!