Il matrimonio secondo la Bibbia

AKRAGAS
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Re: Il matrimonio secondo la Bibbia

Messaggio da AKRAGAS »

Akragas...lo so...ma ci si può rendere conto dell errore...a quel punto che fare?
Che disse Yeshùa alla adultera? :-)
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bgaluppi
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Re: Il matrimonio secondo la Bibbia

Messaggio da bgaluppi »

" va' e non peccare piú".
Antonio LT
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Re: Il matrimonio secondo la Bibbia

Messaggio da Antonio LT »

Si....manca la confessione....chi si pente è tenuto a farlo?
Le religioni dicono che bisogna confessarli....ma a chi?
Al coniuge...ad un pastore..ad un prete?
Una coppia che ha problemi come deve comportarsi?
Spesso può succedere che solo tramite le scritture non abbiamo la certezza di ciò che decidiamo o facciamo sia giusto...
Il problema è per un singolo....maggiormente può esserlo per una coppia..
:-\
Elena-M
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Re: Il matrimonio secondo la Bibbia

Messaggio da Elena-M »

Ciao a tutti!Ogni tanto sbuco dal nulla,sono Come i funghi:)
È da un po che,leggendo i versi che riporto,mi faccio questa domanda riguardo appunto il matrimonio....!
Premetto che non sono sposata quindi non devo divorziare da nessuno ahah!
I versi sono:

Mt 19,3-7: “Allora gli si avvicinarono alcuni farisei per metterlo alla prova e gli chiesero: «E' lecito ad un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?». Ed egli rispose: «Non avete letto che il Creatore da principio li creò maschio e femmina e disse: Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola? Così che non sono più due, ma una carne sola. Quello dunque che Dio ha congiunto, l'uomo non lo separi»”

Mc 10,9-12: “«L'uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto». Rientrati a casa, i discepoli lo interrogarono di nuovo su questo argomento. Ed egli disse: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio contro di lei; se la donna ripudia il marito e ne sposa un altro, commette adulterio»”.

Mt 5,32: “ma io vi dico: chiunque ripudia sua moglie, eccetto il caso di concubinato, la espone all'adulterio e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio”

e di Mt 19.9: “Perciò io vi dico: Chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di concubinato, e ne sposa un'altra commette adulterio”.

Volevo capire bene questi versetti del Vangelo, sembra quasi che il maestro Gesùpossa concedere un solo motivo per separarsi ad una coppia di sposi, il motivo sarebbe appunto solo in caso di unione illegittima da parte di uno dei coniugi con terze persone.
È cosi?
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bgaluppi
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Re: Il matrimonio secondo la Bibbia

Messaggio da bgaluppi »

È così. Però nota che Yeshùa stava rispondendo ai farisei su una domanda specifica. Non mi pare che Yeshùa stia parlando in senso assoluto. Come dobbiamo comportarci oggi, nella nostra società, che è ben diversa da quella in cui visse Yeshùa? Ci risponde Paolo, il quale, dopo aver confermato l'insegnamento di Yeshùa sull'indissolubilità del matrimonio (1Cor 7:10,11), consiglia anche:

“Ma agli altri dico io, non il Signore: se un fratello ha una moglie non credente ed ella acconsente ad abitare con lui, non la mandi via; e la donna che ha un marito non credente, s'egli consente ad abitare con lei, non mandi via il marito; perché il marito non credente è santificato nella moglie, e la moglie non credente è santificata nel marito credente; altrimenti i vostri figli sarebbero impuri, mentre ora sono santi. Però, se il non credente si separa, si separi pure; in tali casi, il fratello o la sorella non sono obbligati a continuare a stare insieme; ma Dio ci ha chiamati a vivere in pace; perché, tu, moglie, che sai se salverai tuo marito? E tu, marito, che sai se salverai tua moglie?” — 1Cor ‭7:12-16‬
Elena-M
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Re: Il matrimonio secondo la Bibbia

Messaggio da Elena-M »

Bgaluppi qui però Paolo sta parlando del rapporto tra un credente e un non credente...
Io invece parlavo di un rapporto tra credenti...diciamo che venendo al sodo...volevo capire quali siano i motivi per cui ci si può separare o se i credenti a meno che non ci sia tradimento non si possono per nessun altro motivo lasciare..per non disubbidire a Dio..!Spero mi sono fatta capire.. :-)
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bgaluppi
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Re: Il matrimonio secondo la Bibbia

Messaggio da bgaluppi »

Certo, Elena. Però, ripeto, lui stava rispondendo a dei farisei che volevano metterlo alla prova e gli chiedono se sia lecito mandar via la propria moglie per un motivo qualsiasi (Mt 19:3). Questa è un'indicazione molto importante che il testo ci dà. Dunque, la risposta di Yeshùa è in funzione di quella provocazione.

Poi, anche i discepoli lo interrogano sul tema del ripudio e Yeshùa risponde a loro piú chiaramente: “chiunque ripudia sua moglie, eccetto il caso di concubinato [senza giustificato motivo], la espone all'adulterio e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio”. Il motivo per non ripudiare senza che ci sia stato adulterio da parte di uno dei due è quello di non esporre l'altro ad adulterio; infatti, solo l'adulterio può rompere quell'unione che si è creata attraverso il matrimonio. Mi pare però che Yeshùa stabilisca un principio generale: nel caso in cui due coniugi siano fedeli, non è lecito ripudiare. Ma poi, “I discepoli gli dissero: «Se tale è la situazione dell'uomo rispetto alla donna, non conviene prender moglie»” (v. 10); e Yeshùa risponde: “«Non tutti sono capaci di mettere in pratica questa parola, ma soltanto quelli ai quali è dato.»” (v. 11). Non tutti sono capaci di restare sposati pur di non violare il principio stabilito da Yeshùa. Inoltre, in molti casi è necessario buon senso e intelligenza.

Dunque — e questa è una mia considerazione — Yeshùa sembra ammettere che ci siano casi in cui la divisione avviene perché i due non sono capaci di restare sposati. Penso a una coppia in cui svanisce l'attrazione fisica e cessa l'intimità; questo può portare a gravi scompensi, litigi, persino a disinteresse totale e frustrazione. Cosa si deve fare in questi casi? Restare sposati e fedeli e vivere nell'infelicità? Chi è capace di farlo, e di restare sposato in assenza di intimità ma amando e onorando il coniuge in altri modi, lo farà; chi non è capace, si separerà. Buon senso e rispetto per se stessi sono necessari.

Viene anche da chiedersi: nel caso in cui due (credenti o non credenti) si sposano e il marito, pur restando fedele, impazzisce ed inizia a picchiare la moglie, cosa deve fare la poveretta? Stare col pazzo per forza e subire angherie di ogni genere pur di non violare l'insegnamento di Yeshùa? Qui ci risponde Paolo:

“Ai coniugi poi ordino, non io ma il Signore, che la moglie non si separi dal marito (e se si fosse separata, rimanga senza sposarsi o si riconcili con il marito); e che il marito non mandi via la moglie.”‭‭ — 1Cor 7:10-11‬

Come vedi, Paolo, che parla alla comunità (in cui c'erano molti provenienti da culture pagane), ammette la possibilità della separazione anche senza che ci sia stato adulterio. La soluzione è quella di non risposarsi o di ricongiungersi, ove possibile. Ma anche qui subentrano dei problemi. Se uno, dopo essersi separato, decide di non risposarsi ma non riesce a controllare il desiderio sessuale, cosa deve fare? E se si ricongiunge ma poi i vecchi problemi tornano a galla, cosa deve fare?

“Ai celibi e alle vedove, però, dico che è bene per loro che se ne stiano come sto anch'io. Ma se non riescono a contenersi, si sposino; perché è meglio sposarsi che ardere di desiderio.” — 1Cor‬ ‭7:8-9‬

Qui Paolo parla ai celibi e alle vedove, ma la cosa può essere applicata ai divorziati, immagino. Non è che un divorziato resiste al desiderio sessuale meglio di un celibe o di una vedova. Di nuovo, è necessario buon senso.

Da tutti questi insegnamenti della Scrittura io comprendo questo: il rapporto con una persona non deve essere preso alla leggera, ma come un impegno per la vita. Dunque, è molto importante scegliersi. La fedeltà, il rispetto, la cura reciproca, sono valori fondamentali. Il marito deve curarsi della moglie come se fosse la sua regina, e viceversa. Il matrimonio che nasce con questa consapevolezza, difficilmente fallirà; quello che nasce senza consapevolezza di cosa si sta facendo, ha poche speranze di successo. Oggi accade questo. La gente si sposa a caso, magari solo per forte attrazione sessuale e senza considerare tutti gli altri valori necessari in un rapporto coniugale. Fondamentalmente, molti si sposano perché è un cliché, per adempiere al modello sociale; magari si vogliono bene davvero, ma se non ci sono forti valori e princípi comuni alla base, poi sorgono inevitabilmente dei problemi.

Questa discussione è interessante. Sarebbe bello avere anche il parere biblico-psicologico di Gianni. :-)
Elena-M
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Re: Il matrimonio secondo la Bibbia

Messaggio da Elena-M »

Bgaluppi posso dire di essere d'accordo con le tue considerazioni,hai parlato ed esposto i punti e le probabili avversità che si possono avere in un matrimonio,penso che con l aiuto di Dio il matrimonio possa essere un unione realmente stabile! :-)
Diciamo quindi che in ogni caso l unione deve essere per i coniugi motivo di gioia e felicità recirpoca..se uno dei due non è più felice per motivi validi può comunque separarsi..?
Aspettiamo anche Gianni intanto grazie!
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bgaluppi
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Re: Il matrimonio secondo la Bibbia

Messaggio da bgaluppi »

Gianni è impegnato ma ci risponderà stasera o domani. Nel frattempo, ciò che dici è sacrosanto: "l'unione deve essere per i coniugi motivo di gioia e felicità recirpoca". Se i due "camminano insieme" sulla stessa strada, arriveranno nello stesso posto insieme, superando insieme gli eventuali ostacoli. Ma se uno tira di quà e uno di là, prenderanno inevitabilmente direzioni diverse. :-) Dunque, è importante capire prima se si sta camminando sullo stesso sentiero, e poi eventualmente percorrerlo insieme.
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Gianni
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Re: Il matrimonio secondo la Bibbia

Messaggio da Gianni »

Caro Antonio, non saprei cosa aggiungere oltre a ciò che hai espresso così bene e su cui personalmente concordo in pieno.
Come hai ben illustrato, le situazioni sono davvero tante e diverse tra loro. In più, non si tratta solo del fatto che ogni condizione di coppia ha la sua propria situazione con mille sfumature, ma anche del fatto che si è in due e perciò entra in gioco la personalità individuale.
Non è quindi possibile stabilire regole. Abbiamo però i princìpi biblici. Senza irrigidirsi, occorre il buon senso e molta preghiera.
Quanto agli aspetti psicologici, va detto che la migliore terapia è sempre la realtà.
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