Uno solo è buono!
Inviato: lunedì 2 maggio 2016, 7:48
«Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna?».
Gesù gli disse:
«Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo.» (Mc 10,17-18)
Nel colloquio tra Gesù e il giovane ricco legato ai suoi beni terreni, emerge un interessante sbocco riflessivo.
Tralasciando la questione dei beni materiali su cui molti esegeti hanno data ampia spiegazione, concentriamo la nostra riflessione sulla prima parte del discorso:
Per quale motivo Gesù tiene a precisare che la bontà è prerogativa divina, correggendo il giovane che lo aveva definito buono?
Gesù disse: «perché mi chiami buono?»
E rincara la dose: «nessuno è buono! Tranne uno, Dio!»
Non stiamo qui a disquisire sulla presunta o meno divinità di chi si dichiara semplicemente figlio, come lo è ogni creatura. Bensì vorremmo approfondire il concetto di bontà che Gesù reclamava per Dio, facendosi suo portavoce.
L'aggettivo "buono" viene tradotto in italiano dal greco:
1) καλός (kalos) questa è una traduzione erronea. Perché il termine in se stesso ha il significato di: bello, eccellente, di prima scelta, ecc...
2) ἀγαθός (agathos) questo termine indica prettamente il significato che interessa a questo studio e presente nel colloquio tra Gesù e il giovane. Agathos significa:
Di buona costituzione o natura
Gesù afferma perentorio:
«Dio è agathos (buono)»
Cos'è quella bontà che nel senso più stretto, Gesù diversamente dal collettivo non applicava alla sua persona ma soltanto a Dio?
Il dualismo è un concetto che ogni essere vivente ha piena conoscenza.
Valori assoluti quali bene e male sono chimere alle quali nessuno può pienamente giungere.
Volendo fare uno schema per far comprendere meglio cosa si intende, prenderemo in esame la scala dei grigi.
I due punti assoluti saranno il bianco a sinistra ed il nero a destra. Al centro tra i due cardini esistono le varie sfumature di grigio, ovvero il prodotto della miscela tra i due colori.
Quanto più si è vicini al bianco, la sfumatura risulterà chiara. Diversamente diverrà scura quanto più ci si avvicina al cardine opposto.
Lo Yin Yang è un altro esempio esplicativo. Per quanto la sfera maggiore sia per la maggioranza nera o bianca, al centro d'essa ci sarà una sfera più piccola del colore opposto che sta a significare che nessuno è perfetto (bianco con centro nero) e nulla è completamente perduto (nero con centro bianco).
Dio soltanto è agathos/buono (completamente bianco)
Necessaria è una rivisitazione delle varie scritture definite sacre che prospettano una divinità non completamente agathos! Ma descritta in pieno con quella dualità tipicamente umana con forte propensione ad una sfumatura di grigio molto scura... dalla sfera nera e un piccolo punto bianco...
Se il bene assoluto (bianco) prescinde da ogni forma di male (nero) si dovrebbe ritenere errata qualsiasi teorica supposizione scritturale che supporta la necessità del male per giungere al bene.
Uno solo è agathos, bianco, buono...
Il Dio presentato da Gesù prescinde ogni forma di male...
Il vero Dio, oggettivamente rappresentato nella vita, è totalmente bene.
Il male, come afferma il caro Einstein è la diretta assenza di bene.
Come si spiega?
Separazione... termine bistrattato dalle religioni che ha assonanza con il termine ebraico "chêtâ" dal significato di perdere la via, comunemente tradotto con peccato...
Ma questa è un'altra storia
Commenti e domande ben accetti
Gesù gli disse:
«Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo.» (Mc 10,17-18)
Nel colloquio tra Gesù e il giovane ricco legato ai suoi beni terreni, emerge un interessante sbocco riflessivo.
Tralasciando la questione dei beni materiali su cui molti esegeti hanno data ampia spiegazione, concentriamo la nostra riflessione sulla prima parte del discorso:
Per quale motivo Gesù tiene a precisare che la bontà è prerogativa divina, correggendo il giovane che lo aveva definito buono?
Gesù disse: «perché mi chiami buono?»
E rincara la dose: «nessuno è buono! Tranne uno, Dio!»
Non stiamo qui a disquisire sulla presunta o meno divinità di chi si dichiara semplicemente figlio, come lo è ogni creatura. Bensì vorremmo approfondire il concetto di bontà che Gesù reclamava per Dio, facendosi suo portavoce.
L'aggettivo "buono" viene tradotto in italiano dal greco:
1) καλός (kalos) questa è una traduzione erronea. Perché il termine in se stesso ha il significato di: bello, eccellente, di prima scelta, ecc...
2) ἀγαθός (agathos) questo termine indica prettamente il significato che interessa a questo studio e presente nel colloquio tra Gesù e il giovane. Agathos significa:
Di buona costituzione o natura
Gesù afferma perentorio:
«Dio è agathos (buono)»
Cos'è quella bontà che nel senso più stretto, Gesù diversamente dal collettivo non applicava alla sua persona ma soltanto a Dio?
Il dualismo è un concetto che ogni essere vivente ha piena conoscenza.
Valori assoluti quali bene e male sono chimere alle quali nessuno può pienamente giungere.
Volendo fare uno schema per far comprendere meglio cosa si intende, prenderemo in esame la scala dei grigi.
I due punti assoluti saranno il bianco a sinistra ed il nero a destra. Al centro tra i due cardini esistono le varie sfumature di grigio, ovvero il prodotto della miscela tra i due colori.
Quanto più si è vicini al bianco, la sfumatura risulterà chiara. Diversamente diverrà scura quanto più ci si avvicina al cardine opposto.
Lo Yin Yang è un altro esempio esplicativo. Per quanto la sfera maggiore sia per la maggioranza nera o bianca, al centro d'essa ci sarà una sfera più piccola del colore opposto che sta a significare che nessuno è perfetto (bianco con centro nero) e nulla è completamente perduto (nero con centro bianco).
Dio soltanto è agathos/buono (completamente bianco)
Necessaria è una rivisitazione delle varie scritture definite sacre che prospettano una divinità non completamente agathos! Ma descritta in pieno con quella dualità tipicamente umana con forte propensione ad una sfumatura di grigio molto scura... dalla sfera nera e un piccolo punto bianco...
Se il bene assoluto (bianco) prescinde da ogni forma di male (nero) si dovrebbe ritenere errata qualsiasi teorica supposizione scritturale che supporta la necessità del male per giungere al bene.
Uno solo è agathos, bianco, buono...
Il Dio presentato da Gesù prescinde ogni forma di male...
Il vero Dio, oggettivamente rappresentato nella vita, è totalmente bene.
Il male, come afferma il caro Einstein è la diretta assenza di bene.
Come si spiega?
Separazione... termine bistrattato dalle religioni che ha assonanza con il termine ebraico "chêtâ" dal significato di perdere la via, comunemente tradotto con peccato...
Ma questa è un'altra storia
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