La preghiera di intercezione

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bgaluppi
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Re: La preghiera di intercezione

Messaggio da bgaluppi »

Giusto Antonio, il problema è l'uomo, non Dio. Dio è sempre stato, è eterno, siamo noi che non lo siamo e pretendiamo di esserlo senza onformarci alle leggi che Lui stabilisce.

La preghiera è certamente una speranza, anzi direi una richiesta che facciamo, coscienti del fatto che il Padre solo conosce ciò che è giusto. Che Lui i ascolti o non ci ascolti, dobbiamo accettare la Sua volontà, confidando nel Suo amore. Se mia figlia mi chiede una cosa, io esaudisco la sua richiesta se lo ritengo giusto; ma se non lo ritengo giusto, non la esaudisco. Figuriamoci quanto sarà giusta la decisione di Dio!
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bgaluppi
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Re: La preghiera di intercezione

Messaggio da bgaluppi »

Lui ascolta chi volge lo sguardo verso di Lui, non chi non lo cerca. La preghiera è il modo che abbiamo per restare in contatto con Lui, con cui noi esprimiamo i nostri sentimenti, ci confidiamo, chiediamo aiuto. Pregare per una persona è un modo di conformarsi a Lui, alla Sua legge, al Suo amore: se non lo facciamo, non solo non ci conformiamo a Lui, ma anche e certamente quella persona che, magari, avrebbe bisogno del nostro amore e dell'attenzione di Dio, non li riceve. Tutto è connesso.


Si sa che Dio non esaudisce i peccatori; ma se uno è pio e fa la volontà di Dio, egli lo esaudisce. — Gv 9:31
marco
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Re: La preghiera di intercezione

Messaggio da marco »

Si sa che Dio non esaudisce i peccatori; ma se uno è pio e fa la volontà di Dio, egli lo esaudisce. — Gv 9:31
E quindi caro Antonio se un pio che fa la volontà di Dio prega per la guarigione del suo prossimo otterrà quello che chiede?
Due possibilità:
1) Si, allora avevo ragione io quando dicevo che Dio non ha mai precluso il suo intervento, mai.
2) No, allora devi spiegarmi il significato che intendi leggendo il versetto in questione.
Ciao caro Antonio.
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bgaluppi
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Re: La preghiera di intercezione

Messaggio da bgaluppi »

Ciao Marco, da quel versetto capisco che la risposta non è né si né no: bisogna sempre rimettersi nelle mani del Padre e accettare la Sua volontà. È necessario prima fare la Sua volontà, e nonostante ciò chi prega non è onnisciente e non conosce l'infinita giustezza delle motivazioni di Dio. Persino Yeshua prega e non ottiene risposta, nel Getsemani. Egli prega il Padre di risparmiargli l'orribile sorte che lo attende. Ma nota come prega:

«Padre mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio io, ma come tu vuoi». — Mt 26:39

«Abbà, Padre! Ogni cosa ti è possibile; allontana da me questo calice! Però, non quello che io voglio, ma quello che tu vuoi». — Mr 14:36

«Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Però non la mia volontà, ma la tua sia fatta». — Lc 22:42

Chi, più di Yeshua, è stato devoto e ha fatto la volontà di Dio? Eppure, lui stesso non ottiene quello che chiede, ma ottiene che sia fatta la volontà di Dio, e lui prega anche per questo. "Se possibile"... "ma pure": se esiste un'altra possibilità... ma sia sempre fatta la Tua volontà. Se fosse vero in senso assoluto che chi è devoto viene sempre esaudito, Yeshua avrebbe ricevuto ciò che chiedeva e non avrebbe chiesto "se possibile", ma avrebbe avuto la certezza di ottenere ciò che chiedeva; invece chiede, ma con un grande "se" e sempre "secondo la Sua volontà". E se la preghiera non è esaudita, dobbiamo accettare questo confidando che quella era la Sua volontà.
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Giorgia
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Re: La preghiera di intercezione

Messaggio da Giorgia »

Un puro pensiero personale... se capiamo come funziona la mente, capiamo anche il discorso delle guarigioni.
Mi rendo conto che non è argomento biblico, ma senza questo tassello, temo che non sia comprensibile né la guarigione di chi chiede a Dio, né tanto meno chi guarisce dopo essersi fatto un bagno a lourdes. Perché uno sì e l'altro no?

Quando avevo evidenziato quello che Cristo dice molte volte dopo aver guarito qualcuno credo sia determinante per capire: La TUA fede ti ha salvato...

Ora, tenuto presente che le parole di Cristo non erano mai buttate lì a caso, ma avevano sempre un significato profondo, credo sarebbe utile ragionare su queste frasi che ripete spesso.

Tenendo presente che io credo che Dio faccia tutt'ora i miracoli, rimane da chiarire come mai, tra quelli per cui si è pregato, alcuni guariscono e altri no. Allo stesso modo, bisogna capire perché chi prega padre pio, piuttosto che la madonna di lourdes, alcuni guariscono e altri no.
Conoscendo un pochino Dio, possiamo escludere che dipende da un capriccio. Se poi le persone che pregano per uno e per l'altro sono le stesse, possiamo pure escludere che dipende da chi chiede. Allora cosa cambia? Cambia la nostra testa.
Ci serve a questo punto capire cos'è la malattia. La malattia (qualsiasi) è uno dei modi del nostro corpo per dirci che qualcosa non sta funzionando come dovrebbe.

Il dolore, come la malattia, è un sistema di allerta. Ci fa capire che qualcosa non va e che dobbiamo agire per risolverla.
Ora sappiamo, grazie alla ricerca clinica, che tutte le malattie dipendono da uno stato fisico alterato. Chi mantiene in equilibrio il tutto è il nostro cervello. Che però è influenzato a sua volta dai nostri pensieri.

Ogni nostro pensiero, nel cervello viene trasformato in molecole chimiche. Facciamo un esempio: quando ci innamoriamo produciamo più dopamina e adrenalina.
E se siamo depressi?
Le modifiche sono: disregolazione di certi neuromediatori, quali la serotonina, la noradrenalina, la dopamina, l’acetilcolina e il sistema dell’acido gamma-aminobutirrico;
alterazioni di diversi neuropeptidi, come l’ormone che regola il rilascio della corticotropina;
alterazioni ormonali, che comprendono l’aumentata secrezione di glucocorticoidi (con elevati livelli urinari di cortisolo libero e mancata soppressione del cortisolo plasmatico da parte del desametazone) ed una risposta attenuata a vari test di stimolo dell’ormone della crescita, dell’ormone tireo-stimolante e della prolattina;
alterazioni del flusso ematico e del metabolismo cerebrale, evidenziabili con le tecniche di visualizzazione cerebrale funzionale (PET, SPECT, ecc.) e rappresentate da aumento del flusso cerebrale nelle regioni limbica e paralimbica e dalla sua riduzione nella corteccia prefrontale laterale.

E' facile a questo punto capire che essendo noi stessi, con i nostri pensieri, a modificare il nostro equilibrio, in base a quelle che sono le nostre emozioni e i nostri pensieri, a farci ammalare e a guarirci.

In pratica le malattie sono solo sintomi di un equilibrio rotto. Ora torniamo a quanto diceva Cristo: la TUA fede ti ha salvato... perché non ha detto: Dio ti ha salvato, oppure Dio ti ha guarito?

Perché non era Dio, ma la persona stessa a guarirsi! Indirettamente è sempre opera di Dio, perché Lui ci ha creato con questa capacità incredibile di autoguarirci.
Il grande potere dato ai discepoli dopo la morte di Cristo è dovuta al grande carisma che avevano, dovuto allo spirito santo. Io mi immagino l'entusiasmo di queste persone nel parlare di Dio, di Cristo e delle cose incredibili che avevano vissuto. E riuscivano a trasmettere queste emozioni, questa fede. E quindi la gente credeva... e ci credeva totalmente... e guariva!

Un altro episodio conferma questa lettura degli avvenimenti. Quando gli apostoli non riescono a liberare un indemoniato. E chiedono a Cristo il perché... Lui risponde sempre la stessa cosa: non avete abbastanza fede!

Ecco, messa in questi termini, tutto l'ingranaggio torna a funzionare.
gigi
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Re: La preghiera di intercezione

Messaggio da gigi »

Si è detto di tutto e di più, dico la mia.
* Pare che non vogliamo fare la Sua volontà perchè...,perchè molti non comprendono qual'è la Sua volontà sono convinti di non conoscerla ed altri dicono che è impossibile conoscere la volontà del Padre, quando in effetti è a portata di mano e lo si comprende da come si prega;
" Signore se è Tua volontà " Signore abbi misericordia di me " Signore se tu lo desideri " Signore perdona i miei peccati ".

Non si comprende che la Sua misericordia, la Sua volontà, il Suo desiderio, era ed è quello di dare vita e vita in abbondanza ed è stato già compiuto quando ci ha creati a Sua immagine e somiglianza, chiamandoci per nome ci ha fatto partecipi alla grazia, tutto questo grazie a quella croce che ha dovuto sopportare eliminando pure i nostri peccati. Gloria a DIO !

Credo che sarebbe molto dispiaciuto se fosse presente in carne ed ossa, direbbe figli miei..., la Mia Volontà e ispirata ed è scritta nella MIA Parola, continua dicendo in Luca 6: 46 " perchè mi chiamate : Signore, Signore ! e non fate quello che vi dico ?

Cos'è che ci dice di fare e che non riusciamo a fare ?

Certo e quello che sappiamo fare, quello di deviare le menti portandoli all' incredulità, al dubbio, all'incertezza, quello si che lo sappiamo fare.
1 Corinzi 2: 4 la mia parola e la mia predicazione non consistettero in discorsi persuasivi di sapienza umana, ma in dimostrazione di Spirito e di potenza, 5 affinché la vostra fede fosse fondata non sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio.

A chi era rivolto ?

1 Corinzi 2: 12- Ora noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio, per conoscere le cose che Dio ci ha donate;
- Quanti sono convinti di aver ricevuto lo Spirito di Dio ?
1 Corinzi 2:13 e noi ne parliamo non con parole insegnate dalla sapienza umana, ma insegnate dallo Spirito, adattando parole spirituali a cose spirituali. 14 Ma l'uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché esse sono pazzia per lui; e non le può conoscere, perché devono essere giudicate spiritualmente. 15 L'uomo spirituale, invece, giudica ogni cosa ed egli stesso non è giudicato da nessuno.
16 Infatti
«chi ha conosciuto la mente del Signore da poterlo istruire?»
Ora noi abbiamo la mente di Cristo.

A chi era rivolto questa frase " ora noi abbiamola mente di Cristo " ?

Per uomo naturale e inteso che non parla soltanto a quelli del mondo come si vuol far credere, parla anche di coloro che studiano e leggono le Scritture un pò come accadeva con gli scribi e farisei.

Giorgia qualcosa di vero l'ha detto, aggiungo che il nostro corpo è connesso allo Spirito e si può ammalare se lo Spirito e malato. Per malato è inteso che più ci si abbandona a vizi e peccati più il corpo si ammala. Può capitare anche alla persona salutista sportiva, apparentemente sana, un tenore di vita genuina, poi si scopre che l'anima e piena di immondizia.

Limitare la/le preghiera/re all'intercessione o alla preghiera in genere e come dire non serve avere fede, tanto fa tutto Dio, lui conosce ogni cosa. La preghiera è un dono inestimabile per chi lo riceve, ricevere questo dono significa anche avere comunione con Dio e quando si ha comunione con Lui le preghiere vengono esaudite, perchè e Lui che ti spinge a pregare per quelle determinate situazioni, guarigioni, salvezza, ecc. Dio si è sempre servito di uomini e donne è nell'Antico e nel Nuovo Testamento e continuerà a farlo fino alla fine del tempo.
Un mio pensiero veloce, nostro Signore ci benedica di ogni benedizione celeste.
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bgaluppi
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Re: La preghiera di intercezione

Messaggio da bgaluppi »

Gigi, la domanda i Interlazio è precisa e relativa alla preghiera di intercessione, non alla fede in genere o al modo di pregare in assoluto. Sono certissimo che molti, qui, comprendono il significato della fede e del sacrificio di Cristo...

Tu dici che la volontà del Padre è a portata di mano... Certo, in senso che Cristo ce Lo rivela. Ma davvero ti senti in grado di dire di "conoscere la volontà di Dio"? Poi chiedi "cosa non riusciamo a fare" e parli di come sia necessario avere fede, e questo è indubbio; ma confondi, secondo me, l'avere fede con l'avere l'autorità di dire ad un morto: "alzati e cammina in nome di Cristo"!, o ad un cieco "apri gli occhi e guardami in nome di Cristo"! Avere fede non significa avere quell'autorità; Gigi, hai mai rsuscitato morti, come facevano gli apostoli? O ridato la vista ai ciechi?

Secondo me, Antonio (Interlazio) sta chiedendo se anche oggi Dio risponde alle nostre preghiere come rispondeva a quelle di Cristo e degli apostoli. La domanda è precisa. Io credo che pregare con fede nel nome di Cristo significa avere la certezza che il Padre ci ascolta, e che esaudirà la nostra preghiera se conforme alla Sua volontà.
stella
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Re: La preghiera di intercezione

Messaggio da stella »

Antonio , anche se non tanto facile ....si credo che piu' o meno riesco ad entrare su cio' che vuoi dire ,anche se scusami detto tra noi'' fai un minestrone'' :-)
Avrai capito che qui in biblistica si cercano di analizzare dei versi ,dei capitoli in modo da poter giungere ad una conclusione ....
Io ti rispondo solo sul centurione ....c'e' molto da dire ....ma secondo me' viene ''elogiato '' da GESU' per la sua fede umilta e amore per il suo servo ...la fede di un pagano ,gentile ... ;;)
l,anima mia. ha sete del Dio vivente
stella
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Re: La preghiera di intercezione

Messaggio da stella »

UMMM :-? ..UN PAGANO CENTURIONE COSA RAPPRESENTA???
se vogliamo si puo' scrivere un libro su cio' che rappresenta ...

vedi Antonio ognuno vede coi suoi occhi .. ''io non ci vedo il buono ,ma colui che non si sente degno'''... perche' ricevono coloro che si sentono degni? ...perche tu potresti raggiungerla?
no la fede e' fede ....
Antonio...tu cosa credi ? ;) ...e in base a cosa? ...come ti ho detto si devono analizzare versetti ...fai domande chiare e vedrai che ti risponderanno ,,,io non credo di esserne all'altezza .....io nel centurione vedo tutto ...esempio di fede certezza in Cristo lo riconosce come colui che viene come mandato di DIO fiducia umilta ( confessa apertamente la sua indegnita') ...ECC...ECC...ECC..
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bgaluppi
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Re: La preghiera di intercezione

Messaggio da bgaluppi »

Antonio, i tuoi ragionamenti sono interessanti e li condivido. Su un paio di cose mi sento di risponderti. La prima è questa: nessun uomo, con le sue sole forze e capacità, è degno di presentarsi davanti a Dio; ma grazie al Messia, possiamo presentarci davanti a Lui. Infatti, grazie all'uomo Yeshua che ha accettato di incarnare il ruolo del Messia fino alla morte, ora siamo "giustificati" davanti a Dio. Attento a non cadere nella trappola del senso di colpa, che scaturisce dal pensiero di essere "indegni": siamo perfettamente degni, poiché lui ci ha giustificati davanti a Dio col suo sacrificio; rifletti su questo. Per un credente, pensare di essere ancora indegno può sembrare un atto di umiltà, ma invece è un pensiero che nega il sacrificio di Cristo. Senza di lui, invece, non possiamo fare nulla.

“Avendo dunque un grande sommo sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesù, il Figlio di Dio, stiamo fermi nella fede che professiamo. Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre debolezze, poiché egli è stato tentato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato. Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovare grazia ed essere soccorsi al momento opportuno.” — Eb 4:14-16

“Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete fare nulla.” — Gv 15:5

“e, per mezzo di lui, chiunque crede è giustificato di tutte le cose, delle quali voi non avete potuto essere giustificati mediante la legge di Mosè.” — At 13:39

“ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù.” — Rm 3:24

“Tanto più dunque, essendo ora giustificati per il suo sangue, saremo per mezzo di lui salvati dall'ira.” — Rm 5:9

“e quelli che ha predestinati li ha pure chiamati; e quelli che ha chiamati li ha pure giustificati; e quelli che ha giustificati li ha pure glorificati.” — Rm 8:30

“ma ora, una volta sola, alla fine dei secoli, è stato manifestato per annullare il peccato con il suo sacrificio.” — Eb 9:26

L'uomo è libero con Cristo. Da cosa è libero? Dalla morte, poiché lui ha annullato il peccato. Chi crede in lui e resta in lui, ha già la vita, ora e adesso (Gv 5:24), quindi non è affatto indegno agli occhi di Dio.

La seconda cosa riguarda il centurione. La sua preghiera non fu esaudita per umiltà ma per fede; lui, un romano pagano, aveva avuto fede in Cristo, che stava davanti a lui.

“Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di' soltanto una parola e il mio servo sarà guarito.” — Mt 8:8

Certamente, il centurione fa un grande atto di umiltà nel chiamare "Signore" un ebreo; ma la sua grandezza non fu solo in questo, ma anche e soprattutto nell'atto di fede ("di' soltanto una parola...). Infatti, Yeshua gli risponde:

“Va' e ti sia fatto come hai creduto” — Mt 8:13

È sempre un piacere parlare con te. :-)
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