Interpretazione dei significati alternativi delle scritture

AEnim

Re: Interpretazione dei significati alternativi delle scritture

Messaggio da AEnim »

Gianni ha scritto: venerdì 29 settembre 2023, 6:49 Gualtiero poi commenta ancora: «Dire: "se ci atteniamo" è ambiguo, e solo chi lo dice sa esattamente cosa vuole dire». Proviamo ad usare la stessa identica costruzione con un’altra frase: Maometto, se ci atteniamo al Corano, è un profeta maggiore di Gesù. Sono solo io a capire cosa ho detto?
Gualtiero scrive: «Diverso è dire: "se ci attenessimo"». Proviamo: Maometto, se ci attenessimo al Corano, sarebbe un profeta maggiore di Gesù. Come vi suona? A me sembra che tradisca un pregiudizio. Ora, se voglio studiare e capire il Corano, devo entrare nel suo pensiero. Ma dicendo “se ci attenessimo al Corano" parto male. Devo infatti prima darlo per buono, accoglierlo, poi studiarlo entrandoci dentro, senza per questo dovermi convertire. Ciò lo faccio con un “se”: se è così vuol dire che per loro è così. Anche per me? Ma neanche per sogno, però onestà intellettuale vuole che io entri in quel modo di pensare e lo accolga per il tempo che mi serve per capirlo dal loro punto di vista.
Sempre per Gualtiero.

Nello studio - quindi per capire questo o quell'altro pensiero e per navigare nei percorsi mentali altrui - e nel riferire le cose non è facoltativo 'attenersi', è obbligatorio.

Attenersi ad un testo nello studio e nel riferirlo è il principio dell'onestà intellettuale.

Quando si parla di attenersi a qualcosa è il qualcosa a cui ci si riferisce e il contesto che conferiscono il significato ultimo del termine, infatti la locuzione regge il dativo "attenersi a" qualcosa, e nel nostro caso e contesto il qualcosa è il testo nello studio.
Il tipo di utilizzo è simile a quello di questo esempio che prelevo da Treccani:
Si costruisce sempre con la prep. a o con un pronome dativo; fig. Aderire, non scostarsi: lascia le chiacchiere e attienti ai fatti;
Aderire al testo significa appunto 'essere aderenti' al testo nel senso di 'non scostarsi' dal testo.
Con questo senso 'figurativo' si esprimono comunemente concetti inerenti l'attività intellettuale.
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Maria Grazia Lazzara
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Re: Interpretazione dei significati alternativi delle scritture

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Vedo che quì si continua a buttare veleno, e nessuno interviene per moderare e questo la dice lunga ,
Pensavo che di serpente ne bastava uno quello antico . Visto che si continua a vomitare io mi astengo finché non cambia aria .

In Sicilia si dice rimanete pure Crik e Cruocchu .
Luigi
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Re: Interpretazione dei significati alternativi delle scritture

Messaggio da Luigi »

Maria Grazia Lazzara ha scritto: venerdì 29 settembre 2023, 10:34 Vedo che quì si continua a buttare veleno, e nessuno interviene per moderare e questo la dice lunga ,
Pensavo che di serpente ne bastava uno quello antico . Visto che si continua a vomitare io mi astengo finché non cambia aria .

In Sicilia si dice rimanete pure Crik e Cruocchu .
Si Maria Grazia, lo si dice pure nell'agro Aversano :-)
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Maria Grazia Lazzara
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Re: Interpretazione dei significati alternativi delle scritture

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Confrontarsi col pesce grosso e bucce di banane che idiozia : pesce e bucce di banane .

Volevo scrivere ma mi è passata la voglia . Credo che ci sia un volere melevolo volto a scoraggiare qualsiasi iniziativa interessante . Come pretendete che chi ci legge partecipi alle conversazioni in queste condizioni . Il Silenzio rimarrà come voce . Sì perché il silenzio è una risposta per chi è intelligente e capisce .
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Gianni
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Re: Interpretazione dei significati alternativi delle scritture

Messaggio da Gianni »

Maria Grazia, fai una cosa: ignora i "veleni" e prova a sostenere biblicamente le idee di Gualtiero. Lui ha dato l'interpretazione di un significato alternativo di Gv 1:1. Lo condividi? Esiste davvero il significato alternativo che lui dice? Usa pure le sue argomentazioni e sostienilo indicandoci le basi bibliche per accoglierlo.
Gualtiero
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Re: Interpretazione dei significati alternativi delle scritture

Messaggio da Gualtiero »


Salve a tutti

L’affermazione di Gualtiero che «la luce e quel inconoscibile è insondabile che noi definiamo Dio» (sue parole esatte, errori compresi) non è precisamente vera perché è “il Dio” ad essere definito “luce”. “Il Dio”, con tanto di articolo, va identificato in Yhvh, il Dio di Israele. Non siamo noi a definirlo Dio, ma è la Bibbia che Lo identifica con tanto di articolo. Va ribadita qui la grande rilevanza dell’articolo determinativo greco.

Ed eccoci al punto più importante. Scrive Gualtiero: «Se "Logos" significa anche: parola, pensiero, ragione ecc. Parola pensiero e ragione provengono dalla "mente" e la mente è egô. Quindi per me la traduzione è: < nell'origine [del tutto] era legô [infinito] >».
Siamo allo sbando completo in cui al ragionamento logico è stato chiesto di andare altrove in libera uscita.
«Se … parola, pensiero e ragione provengono dalla "mente" e la mente è egô», come si può dire che «quindi» (?!) «nell'origine [del tutto] era legô [infinito]», ovvero il parlare lèghein? C’è un salto del tutto illogico tra «egô» e «legô [infinito]».
Provo ad applicare la “logica” di Gualtiero: La parola è pensiero espresso dalla bocca e la bocca è “io”, quindi all’inizio di tutto c’era il parlare. Vedete come si salta di palo in frasca? Cercando di dare alla mia frase esemplificativa una logica dovrei dire: La parola è pensiero espresso dalla bocca e la bocca è “io”, quindi all’inizio di tutto c’era l’io (non il parlare lèghein).


Hai scritto un mezzo trattato solo per un apostrofo mancante. Non intendevo Légo "il parlare", ma l'egô. ( Adesso vado a correggere ) Uno esperto di greco l'avrebbe subito capito dall'accento circonflesso sulla ô. Gli errori non sono miei, gli immette il microfono. Se dopo non correggi è un casino. Gianni rileggiti anche tu ciò che scrivi, perché anche nei tuoi scritti ci sono degli errori a vangate; ma io capisco che non sono volontari ma immessi dal microfono.
Dico l'ultima poi per me questo discorso è chiuso.
Il Logos non è Dio, lo dice al versetto 2, per concludere dice: Esso in principio era
προς/pros τον θεον/il Divino.
Identificare theòs con yhwh è una tua convinzione ed è sbagliatissimo, al massimo si potrebbe conciliare con Elohim.
Yhwh è conciliabile con il Logos, perché ai Profeti è esso che parla, il parlare dell'ego Divino= l'arte ego.

Buona giornata
Gualtiero



AEnim

Re: Interpretazione dei significati alternativi delle scritture

Messaggio da AEnim »

Siempre piacerebbe vedere citate delle fonti.
Non so, magari qualcosa così:
Questo divino-spirituale, nell’aspetto attuale con cui risiede a base di
tutto ciò che apparisce alla chiara coscienza diurna, ossia, il mondo invisibile
dietro a questo intiero mondo visibile diurno, vien chiamato dall’esoterismo
cristiano, il «Logos», la «Parola»
La luna è il simbolo per Jahve o Jehova e il sole non è altro
che il simbolo per il Logos, che è la somma degli altri sei Elohim
Rudolf Steiner in "Il Vangelo secondo Giovanni",
della serie la scuola della Blavasky e della Besant colpiscono ancora.

Mi pare che è da quelle parti lì che peschi.
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Gianni
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Re: Interpretazione dei significati alternativi delle scritture

Messaggio da Gianni »

Gualtiero, hai fatto bene a chiarire che i tuoi non erano errori ma refusi dovuti alla trascrizione fonetica. Mi scuso quindi per averteli attribuiti. Ed è vero: nei miei scritti, rileggendoli, trovo dei refusi. Sono un incubo.

Ciò detto, se scrivi «legô [infinito]», specificando “infinito”, io capisco che intendi lèghein, ovvero lègo alla voce infinita. L’accento circonflesso sulla o (ô) indica l’omega, ma se intendevi proprio “l’ego”, che c’entra l’infinito? Un ego infinito, forse? Chiaramente non intendevi riferirti all’egotismo, ma da dove mai esce tale “ego”?

Dici che il lògos non è Dio, ma al v. 2 Giovanni dice che il lògos era Dio.

Identificare theòs con Yhvh è una mia convinzione sbagliatissima? Che devo dirti. Posso solo ricordarti che c’è un solo Dio, che è Yhvh.

Infine scrivi: «Yhwh è conciliabile con il Logos, perché ai Profeti è esso che parla, il parlare dell'ego Divino».
Mah. Mi pare contraddittorio e confuso. E poi ancora questa storia del «parlare dell'ego Divino». Io certamente non ho capito cosa vuoi dire, ma ho l’impressione che lo capisca solo tu. Se poi qualcuno ti capisce (magari Maria Grazia), lo prego di spiegarmelo.
noiman
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Re: Interpretazione dei significati alternativi delle scritture

Messaggio da noiman »

Vedo che quì si continua a buttare veleno, e nessuno interviene per moderare e questo la dice lunga ,
Pensavo che di serpente ne bastava uno quello antico . Visto che si continua a vomitare io mi astengo finché non cambia aria .
Cosa vuole dire “che questo la dice lunga” vuoi insinuare che io come moderatore sto in silenzio per favorire qualcuno?
Innanzitutto non passo la giornata a leggere il forum e quando leggo cerco sempre di essere comprensivo, riguardo al veleno non ne vedo a parte il tuo e questo nonostante che abbia notato che anche AEnim stia abbondantemente esagerando è non è la prima volta, li ritengo peccatucci che sono ben diversi dalla diffamazione che ho subito in questo forum e nessuno compreso M.G ha cercato di rimediare.

Bene! Considerando che al momento sono l’omino verde ho deciso di chiudere fino a data da definire questa discussione, ma da uomo e non omicchio ne quaquaraquà, vi lascio ancora un breve spazio di riflessione e anche per M.G. di dichiarare che non intendeva che i moderatori e amministratori fossero collusi…..

Noiman
noiman
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Re: Interpretazione dei significati alternativi delle scritture

Messaggio da noiman »

Bene! o meglio male, come spero abbiate tutti compreso ho chiuso per 24 ore questa discussione per dare tempo a tutti di riflettere e moderare i toni e sopratutto evitare di pensare male del prossimo, evitando affermazioni che oltre essere calunniose, offendono tutti quelli che sacrificano tempo per dedicarsi a questa casa di studio divisa tante stanze.
Quindi se volete potete continuare.
Noiman
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