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Re: La congregazione:ha senso biblico oggi?

Inviato: sabato 31 ottobre 2015, 13:48
da AKRAGAS
Mi permetto di sottolineare il concetto che il nostro moderatore ci ha ricordato e che dovrebbe essere sottinteso.

Su questo forum, a prescindere dalla fede, si vuole analizzare e capire esclusivamente quello che dice la Scrittura in greco ed in ebraico e mettere le due in relazione per comprendere il messaggio in modo completo e conforme.

Re: La congregazione:ha senso biblico oggi?

Inviato: sabato 31 ottobre 2015, 16:34
da bgaluppi
Cara Lucia, qui hai detto una cosa su cui sto meditando spesso in questo periodo: oggi, chi vuole seguire la via di Dio, nella vita si sente spesso un pesce fuor d'acqua, poiche' il mondo va in direzione opposta a Dio; ma grazie a Cristo non sara' mai solo! (Gv 14:15-18) Al contrario, chi non vuole ascoltare Dio (non mi riferisco a nessuno in particolare) ha sempre paura di essere solo e cerca conforto nel gruppo. Non c'e' niente di male in questo, ma chi sente che Dio lo chiama "oltre" non deve avere paura ad andare oltre; "andare oltre", alla fine, significa scegliere consapevolmente di essere soli con Dio e per Dio.

Parabola della zizzania, Mt 13:24-30

Re: La congregazione:ha senso biblico oggi?

Inviato: sabato 31 ottobre 2015, 16:37
da Gianni
La questione della vera chiesa attuale è proprio lì, nella parabola profetica della zizzania.

Re: La congregazione:ha senso biblico oggi?

Inviato: sabato 31 ottobre 2015, 17:20
da AKRAGAS
Buon esempio, quello di Moshé, Lucia.

Prima ancora, agli esordi, fu Abramo a seguire la Via.
Hashèm disse ad Avràm : "Va' via dalla tua terra, dal luogo in cui sei nato e dalla casa di tuo padre, alla terra che ti mostrerò.

Avrahàm trascorrerà il resto della sua vita nella terra promessa (a parte il periodo di carestia trascorso in Egitto).
Nella terra di Canàn ,Avrahàm insieme alla sua famiglia e i suoi servi vivono come stranieri nella loro terra ospitando i viaggianti e facendosi portatore della volontà del Dio Unico.
Non si isola dal mondo vivendo distante dalla società ma si mantiene separato. Non scende a imposizioni dei giudici delle città locali scegliendo la sicurezza delle mura cittadine, ma preferisce affidarsi a Dio. Anche in questo dimostrò fede.
Non si mischia con le usanze delle genti ma rimane per tutta la vita insegnante attivo in opere eseguite in linea con la volontà divina.
Per queste qualità Hashèm considera Avrahàm meritevole di ricevere un nome attraverso il quale sarebbero state benedette tutte le famiglie della terra. Infatti, grazie al suo modo di vivere conformemente al volere di Hashèm, si diffonde il Nome di Dio esaltandolo.

Anche oggi, i giusti vivono come stranieri nella loro terra circondati dalla cultura pagana che spinge ad assimilarli.
Ma se si riesce a rimanere separati dai loro riti , dal loro vivere malvagio, come Nimròd quando invitava gli uomini a ribellarsi a Dio, facendo apparire come santo ciò che è peccato, allora si potrà dire: ho vinto il mondo.

Shalom

Re: La congregazione:ha senso biblico oggi?

Inviato: sabato 31 ottobre 2015, 17:49
da Gianni
Sì, ottimo esempio di fede solitaria quello di Avrahàm. Tra l'altro, l'unico che Dio ha definito suo amico.

Re: La congregazione:ha senso biblico oggi?

Inviato: sabato 31 ottobre 2015, 18:05
da AKRAGAS
Sì, Gianni, Avrahàm visse non come solitario seppur fu l'unico e solo in quel tempo ad avere fede in Dio (lo sottolineo per non dare adito a chi accusa di portare un messaggio antisociale e contro le comunitá) ma come separato.
Il termine separato infatti è il significato di santo.
In apparenza, da un occhio profano sembrerebbe che Avrahàm visse isolato ma in realtà non fu come un eremita ma come uno che si prodigó ad accogliere il viandante, lo straniero e il bisognoso.
In questo esempio quindi non c'è un messaggio antisociale né anti comunità ma piuttosto un insegnamento a vivere conformemente alle regole del Dio Unico e lontano dalle contaminazioni pagane.

Re: La congregazione:ha senso biblico oggi?

Inviato: sabato 31 ottobre 2015, 18:12
da Gianni
Infatti ho parlato di fede solitaria, non di un uomo solitario.

Re: La congregazione:ha senso biblico oggi?

Inviato: sabato 31 ottobre 2015, 18:15
da AKRAGAS
Lo avevo inteso , Gianni, come hai scritto tu e lo sottolineo.
Chiarivo ulteriormente allo scopo di non creare fraintendimenti nei confronti di chi legge. :-)

Re: La congregazione:ha senso biblico oggi?

Inviato: sabato 31 ottobre 2015, 18:58
da bgaluppi
Akragas :YMAPPLAUSE:
Oggi il mondo fa di tutto per conformare l'intera popolazione ad un modello prestabilito. Nell'epoca della globalizzazione, dove "globale" sembra diventare quasi sinonimo di "giusto" e favorire la "eguaglianza sociale", la maggior parte delle persone fa fatica a vivere secondo ideali che non siano conformati a quelli della massa. Nell'epoca dell'illusione di liberta' e del grande inganno, chi non si conforma diventa quasi criminale; mentre in uno stato sociale davvero libero, dovrebbero essere proprio quelli che la pensano diversamente ad essere tutelati nella loro liberta' di pensiero ed espressione. Oggi, se difendi la famiglia "tradizionale" uomo-donna, sei anti-liberale e puoi anche esser preso di mira come omofobo.

Preghiamo che presto il mondo ritorni a funzionare secondo le leggi di Dio. Venga il Tuo regno, sia fatta la Tua volonta' in terra come e' fatta in cielo...

Re: La congregazione:ha senso biblico oggi?

Inviato: sabato 31 ottobre 2015, 19:12
da Annika
la maggior parte delle persone fa fatica a vivere secondo ideali che non siano conformati a quelli della massa. Nell'epoca dell'illusione di liberta' e del grande inganno, chi non si conforma diventa quasi criminale
Oggi la maggior parte dei poteri economici e politici punta a far conformare la massa all'ideale di "singoli" e di "solitari" e "indipendenti" - perché tutte le più autorevoli ricerche in ambito psico-sociale indicano che sono meglio manipolabili e conducibili docilmente agli obiettivi decisi dal Potere. Chi non si conforma all'ideale della singletudine diventa quasi criminale.
(non mi sto riferendo al vostro forum, in quanto qui il dettame è esplicito e dunque ci si può confrontare. Mi sto riferendo ai messaggi subliminali veicolati da molti anni dalla comunicazione globale)
Oggi, se difendi la famiglia "tradizionale" uomo-donna, sei anti-liberale e puoi anche esser preso di mira come omofobo.
Oggi se difendi la vita o la fede "comunitaria" puoi anche essere preso di mira come una specie di fascista che impone il modello comunitario :-)