I miracoli sono davvero finiti ?

[marco]

Caro Gianni, quello che Pietro e Giovanni fecero allo storpio che soleva stare presso la porta Bella, come possiamo classificarlo?

[Gianni]

Vero, Francesco. Il vocabolo è δύναμις (dΰnamis, “potenza”), da cui il nostro “dinamite”, è il nome che si usa nelle Scritture Greche oltre agli altri. In Mr 14:62 è usato come nome di Dio: “Vedrete il Figlio dell'uomo, seduto alla destra della Potenza”. Questo vocabolo indica di solito la potenza conferita dallo spirito santo, ma indica anche una potenza compiuta da satana. Non necessariamente si riferisce ad un fenomeno prodigioso: può riguardare anche la conversione, la conoscenza del vangelo, il conforto ottenuto. Paolo, ad esempio, riesce ad ottenere la forza di continuare il suo apostolato nonostante la sua malattia: “La mia grazia ti basta, perché la mia potenza [δύναμις (dΰnamis)] si dimostra perfetta nella debolezza” (2Cor 12:9). Yeshùa sente uscire da sé una forza quando la donna affetta da emorragia lo tocca e viene guarita dal suo malanno: “Gesù, conscio della potenza [δύναμιν (dΰnamin)] che era emanata da lui” (Mr 5:30). Questa parola, nella lettera ai romani, ricorre insieme a “segni e prodigi” per designare i miracoli: “Con la potenza di segni e di prodigi [ἐν δυνάμει σημείων καὶ τεράτων (en dünàmei semèion kài teràton)]”. - Rm 15:19.


Caro Marco, quello narrato all’inizio del cap. 3 di At fu certamente un miracolo. Pietro ne dà la spiegazione al v. 16.

[marco]

Caro Gianni, che valore possiamo dare a ciò che disse Yeshùa in Mr 16,15-18?
A mio avviso, due sono le possibilità. Una, forse la più facile, dice che è stato scritto per rafforzare lo spirito dei fedeli. L'altra, che ciò che Yeshùa disse è verità.
Aggiungo che, in questo passo, non indicava assolutamente gli apostoli, ma bensì i credenti di tutti i tempi.
Cosa è successo? Dio si è pentito e non concesse ciò che Yeshùa promise? Oppure il Cristo ha "alzato troppo il tiro"? Oppure l'autore del Vangelo mise in bocca al Messia ciò che egli non disse mai?
Quest'ultima possibilità, se vera, è avvilente e deprimente per il credente. Come si può costruire la fede su un menzogna simile?
Allora dimmi: Yeshùa ha detto vero quelle parole?

[Gianni]

Caro Marco, la sezione di Mr 16:9-20 manca in molti importanti manoscritti. Comunque, le promesse di Yeshùa sono presenti altrove. Tu sei così sicuro che riguardassero i credenti di tutti i tempi?

[marco]

Mi aiuteresti?

[Enigma]

Che la comunità dei Corinti, caro Enigma, fosse molto disordinata e dissoluta, non vuol dire che tutti erano tali. Sicuramente i doni non venivano concessi a persone del calibro dell'incestuoso.

Quindi, oggi in una congregazione dove sono presenti credenti che vivono attentamente gli insegnamenti di Dio dovrebbero avere gli stessi dono che avevano i corinti? Io, eccetto le lingue (chissà perché :mrgreen: ), non ho mai visto manifestarsi i restanti 8 doni dello spirito elencati in 1 Corinti 12:8-10.

Ricordi il motivo per cui Yeshùa non poteva compiere miracoli nella sua Nazaret? Per via dell'incredulità.
Se era il tempo dei prodigi perchè lì non riusci a compierli?

Nessuno mette in dubbio che la fede è indispensabile, ma Yeshùa a Nazaret non potette operare in genere perché non era accetto: nessun profeta è ben accetto nella sua patria (Lc 4:24). Inoltre, nella Bibbia, ci sono casi in cui le persone erano guarite senza che venisse richiesta una professione di fede, come nel caso del paralitico di Betesda riportato in Giovanni 5:5-8 li si racconta che: c'era un uomo che da trentotto anni era infermo. Gesù, vedutolo che giaceva e sapendo che già da lungo tempo stava così, gli disse: «Vuoi guarire?» L'infermo gli rispose: «Signore, io non ho nessuno che, quando l'acqua è mossa, mi metta nella vasca, e mentre ci vengo io, un altro vi scende prima di me». Gesù gli disse: «Àlzati, prendi il tuo lettuccio e cammina».
Come puoi notare, il paralitico rispose ingenuamente pensando di essere guarito tramite l’acqua. Ma Yeshùa, mosso a compassione, agisce senza chiederli una professione di fede in lui. Questo poteva avvenire perché come ho già detto, era l'era in cui si doveva sostenere l'opera messianica.

Guarda, indicare passi a raffica, non serve nè a te, nè a me. O si crede che siamo seguaci di Cristo in tutto e per tutto, o si crede che tutto si è chiuso 1900 anni fa.

Essere seguaci di Yeshùa non c’entra niente con i miracoli, e poi, ricordiamoci che il segno che contraddistingue i veri credenti, non sono i miracoli, ma l’amore (GV13:35).

Se non crediamo a ciò che Yeshùa dice, la Bibbia è un libro morto.

Per te credere a ciò che Yeshùa dice, e far diventare la Bibbia un libro vivo, vuol dire credere assolutamente ai miracoli? Camminiamo per fede non per miracoli e se tu dici che oggi è a causa della mancanza di fede che i miracoli non si vedono più. Allora tutto i presenti di questo forum sono perduto eccetto Francesco che ha una fede da ottenere miracoli. :mrgreen: Personalmente ritengo lo schema inserito da Gianni molto chiaro biblicamente, e per me quello che conta sono le Scritture, del resto uno è libero di credere come vuole. In conclusione ci tengo a dirti che in tanti anni di cammino spirituale, non ho mai sperimentato né su di me, né su altri, una manifestazione miracolosa. Voglio anche raccontarti una mia attesa da 20 anni, in cui parlai con una donna vicina di casa. Lei è una pentecostale molto fervente, e mi disse che era molto dispiaciuta perchè dopo 30 anni che aveva dedicato la sua vita al Signore, non gli era stato concesso ancora il battesimo dello spirito santo con la manifestazione delle lingue. Gli risposi che lei lo spirito di Dio lo ha ricevuto il giorno in cui ha dedicato la sua vita a Dio, altrimenti non avrebbe potuto continuare a proclamare che Yeshùa è Signore (1 Cor 12:3). Ciò che non aveva ancora ricevuto e non riceverà, è il dono delle lingue. Ma lei insisteva dicendomi che il battesimo si manifesta con le lingue e, visto che lei non ancora parlava in lingue, significava che non ancora aveva ricevuto il battesimo dello spirito. Vedendola così convinta, mi fermai, la guarda e gli dissi: se fino ad oggi non hai ancora parlato in lingue, è perché sei stata sincera, il giorno in cui parlerai in lingue, allora mi ricrederò sulla tua sincerità. E bene, sono passati 20 anni e questa donna ancora non ha parlato in lingue.

[Israel75]

Non vorrei essere frainteso ma secondo me alcuni confondono i miracoli con il perdono. Si tende spesso a pregare aspettandosi qualcosa in cambio, ciò è pericoloso e sbagliato. Spesso poi le guarigioni avvengono in modo naturale , difficile stabilire se è stato un miracolo. Mosè stesso nel deserto non credette al Padre e mancò di fede, il perdono ci fù ma ci fù anche la punizione.Ci fù pure il miracolo secondo la scrittura? E allora?....

[marco]

Caro Enigma, non lo sò. Per te la guarigione è un atto di potenza non più concessa. Per me non è così.
Solo la poca fede impedisce che un uomo nel nome di Yeshùa guarisca un'altro uomo.
Certo non riesco a darti torto. Paolo dice che i doni cesseranno. Perchè? Non è specificato.
Penso di non commettere superbia pensando che la colpa è solo nostra.
Non parlo dei doni del tipo: parlare in lingue, profezie e interpretazioni. Queste, forse, a ragione sono state soppresse. Ma bensì del potere di ridare la vista ai ciechi e scacciare demoni.
Ripeto non credo che nessuno sulla Terra, ad oggi, abbia concesso questo potere. Quei ciarlatani delle congreghe religiose li conosco pure io.
Una volta sotto pressione costante e giornaliera, di un mio conoscente, sono andato ad una riunione di ..............., non cito la chiesa per non offendere.
Un lavaggio del cervello, effettuato con canzone allo Spirito santo, ripetuta per quasi 25 minuti, con braccia alzate e gente che cadeva iin trancee.
Poi il pastore venuto da lontano, quindi più importante, si mise a parlare in lingue. Una meschinità indicibile. Credimi sembrava arabo. Ma veramente. Kamal malla laa, una cosa del genere.
Non parlo di questo. Ma di fede, pura, libera, univica, amica di Dio, fedele, amata, disinteressa, quella che difficilmente si può raggiungere. Ne sono convinto che se qualche uomo potesse arrivare a lambirla, Dio gli può concedere di operare guarigione e liberazioni, per aiutare il prossimo.
Li vedo come un premio. Non tanto per il ricevente guarigione, ma per chi intercede per l'altro.

[Enigma]

Marco.

[marco]

Ricambio il sorriso, caro Enigma.