Re: elenco dei peccati nell'Auto Formazione Spirituale
Inviato: mercoledì 22 aprile 2020, 4:21
Cara Arianna, scrive Giovanni: “Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi, e la verità non è in noi” (1Gv 1:8). E la Bibbia conferma: “Non c'è uomo che non pecchi” (1Re 8:46). Questa verità-realtà è sintetizzata nel detto popolare “nessuno è perfetto” e ciascuno di noi la sperimenta personalmente e letteralmente sulla propria pelle. Come esseri umani abbiamo quindi in noi, tutti, una tendenza al peccato sin dalla nascita. – Cfr. Sl 51:5.
Nella tua riflessione tu ti domandi se si commette quel tal peccato avendo necessariamente il germe interiore che lo partorisce, o potenzialmente se si è capaci di commetterli tutti (avendone l'occasione). Potenzialmente è la parola giusta: partiamo svantaggiati, ma nessuno è obbligato a peccare.
Quando nel mio libriccino scrivo: "Come si dice, l’occasione fa l’uomo ladro, tuttavia c’è da domandarsi se occorre aver già dentro quell’indole per cogliere l’occasione", intendo riferirmi al germe iniziale di un pensiero sbagliato, il cui meccanismo psicologico è così ben spiegato in Gc 1:14,15.
La tesi del mio libriccino è che occorre badare al nostro modo di pensare. Dici molto bene, Arianna: ha che fare con le zone d'ombra di ognuno di noi.
Zone d’ombra. Sai, nei giorni scorso stavo rileggendo la stupenda Elena Ferrante e ho trovato un paragone che ben si adatta. La notevole scrittrice, bravissima nell’introspezione quanto nella narrazione, evoca l’immagine del sole che viene nascosto dal passaggio di nuvole scure e riflette sul fatto che dietro quelle nuvole il sole continua a splendere. Ecco, nei momenti bui in cui attraversiamo le nostre zone d’ombra, dovremmo fermarci a riflettere sulla certezza che dietro quel buio il sole continua a brillare. È sempre il nostro modo di pensare che fa la differenza.
Nella tua riflessione tu ti domandi se si commette quel tal peccato avendo necessariamente il germe interiore che lo partorisce, o potenzialmente se si è capaci di commetterli tutti (avendone l'occasione). Potenzialmente è la parola giusta: partiamo svantaggiati, ma nessuno è obbligato a peccare.
Quando nel mio libriccino scrivo: "Come si dice, l’occasione fa l’uomo ladro, tuttavia c’è da domandarsi se occorre aver già dentro quell’indole per cogliere l’occasione", intendo riferirmi al germe iniziale di un pensiero sbagliato, il cui meccanismo psicologico è così ben spiegato in Gc 1:14,15.
La tesi del mio libriccino è che occorre badare al nostro modo di pensare. Dici molto bene, Arianna: ha che fare con le zone d'ombra di ognuno di noi.
Zone d’ombra. Sai, nei giorni scorso stavo rileggendo la stupenda Elena Ferrante e ho trovato un paragone che ben si adatta. La notevole scrittrice, bravissima nell’introspezione quanto nella narrazione, evoca l’immagine del sole che viene nascosto dal passaggio di nuvole scure e riflette sul fatto che dietro quelle nuvole il sole continua a splendere. Ecco, nei momenti bui in cui attraversiamo le nostre zone d’ombra, dovremmo fermarci a riflettere sulla certezza che dietro quel buio il sole continua a brillare. È sempre il nostro modo di pensare che fa la differenza.