il sabato è sabato

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bgaluppi
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Re: il sabato è sabato

Messaggio da bgaluppi »

Naza, volevi dire il quarto ;) La tua è un'ottima analisi.
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Daminagor
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Re: il sabato è sabato

Messaggio da Daminagor »

Antonio, tu dici che furono Mosè e Giosuè a volere i massacri e non Dio.
Ma così non è fare due pesi e due misure?
Quando vediamo una legge (evidentemente molto umana) come quella di non mangiare maiale o non lavorare di sabato, allora diciamo che è di ispirazione divina, ecc.. Ma quando la stessa Bibbia dice chiaro che Dio ordinava e si compiaceva dei massacri, allora li in realtá non è Dio a parlare ma è l'uomo che attribuisce a Dio cose che ha fatto lui. Se tutto il Testo è ispirato, allora perchè nei casi di atrocità commesse dagli ebrei, non dovrebbe essere Dio a volerlo, cosi come ha voluto il sabato e le altre leggi? O tutto è di origine divina o è di origine umana..non si può attribuire a Dio solo le cose utili e positive e invece incolpare l'uomo per quelle negative..non in un testo che è parola di Dio..
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Antonino
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Re: il sabato è sabato

Messaggio da Antonino »

bgaluppi ha scritto:Un bel dilemma. Ma noi non abbiamo il potere di giudicare Dio come "cattivo" secondo i nostri parametri umani.
Infatti tutto quello che vi è scritto è farina del sacco umana... La divinità non agisce secondo i parametri umani... Oppure si? E se così fosse mi prendo la briga di giudicarlo come assassino... Venisse a dirmene quattro! :-?? :-??
Lascio agli altri la convinzione di essere migliori, per me tengo la certezza che nella vita si può sempre migliorare!
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bgaluppi
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Re: il sabato è sabato

Messaggio da bgaluppi »

Antonino, non proprio farina del sacco di uomini, ma di uomini ispirati. Mosè prendeva decisioni, ma erano pur sempre decisioni di un uomo ispirato. Non bisogna confondere l'ispirazione con una sorta di "canalizzazione" di una parola divina di cui il profeta si riduce a mero ripetitore. Il profeta ispirato prende decisioni, ma è ispirato nel prenderle. Nonostante ciò, le prende in base alle necessità e alla situazione del momento storico.

Inoltre, bisogna anche ricordare che la Scrittura non rivela un Dio "buono" secondo i parametri umani, ma un Dio giusto. E ciò che è giusto lo stabilisce Dio, non l'uomo. Se Dio stabilì che fu giusto che un popolo idolatra — che buttava i bambini nella bocca di Moloch, o praticava sacrifici umani e rituali orgiastici di propiziazione a dèi inesistenti — scomparisse dalla faccia della terra, forse dovremmo riflettere sull'accaduto e trarne insegnamento, invece di puntare il dito contro Dio dicendo: "sei cattivo", come farebbe un bambino. Troppo spesso avviene che siamo noi a giudicare Dio in base alla nostra personale legge morale, che può essere influenzata e distorta da mille fattori, sociali, culturali ed esistenziali.

Andando un po' OT, mi pare che noi viviamo essendo influenzati continuamente da pensieri distorti. Sentiamo spesso certe domande e lamentazioni del tipo: "Dov'era Dio quando è successo questo o quello...", come se Dio fosse nella cabina di controllo a pilotare ogni minimo evento che accade sulla terra. Come se a momenti ci fosse (quando tutto va bene) e a momenti no (quando tutto va male). Dio stabilisce le regole di funzionamento dell'universo, ma poi l'universo è fatto di cause ed effetti, a volte prevedibili e a volte no. Un satellite gira perfettamente intorno al suo pianeta, ma se viene colpito da un asteroide enorme può cambiare corso e produrre altri effetti, e non è che necessariamente dietro ci sia lo zampino di Dio. Se fumi, molto probabilmente ti beccherai qualche malanno, non è Dio che te lo procura o che non ti protegge (e poi ci lamentiamo). Se tradisci, molto probabilmente vai a finire nei casini brutti, non è Dio che te le fa capitare di tutti i colori. Chiediamoci, piuttosto, "dove ero io perché mi capitasse questo"?, non "dov'era Dio". Dio è lì dov'è, sempre, e non si muove, siamo noi che non sappiamo dove siamo.

"Perché proprio a me..."? Altra domanda che sento spesso. Come se "noi" dovessimo essere esenti da certe cose che devono capitare solo agli altri. Piuttosto, meglio sarebbe chiedersi il motivo dell'accadere di certe cose. Tua moglie ti tradisce? Forse anche tu, marito, hai delle colpe. Capisci quali sono le tue colpe e riconoscile, e forse capirai perché tua moglie ti ha tradito e forse sarai in grado di perdonarla.

Etc., etc.
Armageddon
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Re: il sabato è sabato

Messaggio da Armageddon »

Inoltre, bisogna anche ricordare che la Scrittura non rivela un Dio "buono" secondo i parametri umani, ma un Dio giusto. E ciò che è giusto lo stabilisce Dio, non l'uomo. Se Dio stabilì che fu giusto che un popolo idolatra — che buttava i bambini nella bocca di Moloch, o praticava sacrifici umani e rituali orgiastici di propiziazione a dèi inesistenti — scomparisse dalla faccia della terra, forse dovremmo riflettere sull'accaduto e trarne insegnamento, invece di puntare il dito contro Dio dicendo: "sei cattivo", come farebbe un bambino. Troppo spesso avviene che siamo noi a giudicare Dio in base alla nostra personale legge morale, che può essere influenzata e distorta da mille fattori, sociali, culturali ed esistenziali.
Lo stesso Dio che approva il sesso tra un uomo sposato e le proprie varie schiave ,che fa uccidere e sterminare i bambini,che usa rituali diversi ma sempre di rituali si tratta...(sacrifici animali,sabati...ecc..)
E parliamo di Moloch???
Lo stesso Dio che apre le acque dei mari,fa scendere il diluvio universale e poi non sa,separare,il suo popolo dal resto del mondo adattando se stesso alla mentalità umana del tempo?
Paradossi!
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bgaluppi
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Re: il sabato è sabato

Messaggio da bgaluppi »

Armagheddon, dove leggi che "Dio approva"? È scritto forse sulla Bibbia? Molto spesso, la Scrittura riferisce con obbiettività e lascia il giudizio al lettore. Si chiama "candore biblico". La Bibbia riferisce con obbiettività che Salomone ebbe numerose concubine pagane, da cui fu corrotto; che Davide commise adulterio. Ma non esprime giudizio, piuttosto mostra, attraverso la narrazione degli eventi, quali furono le conseguenze che i due uomini subirono per tali azioni. Stessa cosa con il popolo di Israele. In proposito, scrive Gianni in un altra discussione: “Il candore biblico si mostra nel fatto che la Bibbia narra molte vicende raccapriccianti e perfino vergognose con assoluta obettività. Con candore, appunto. Ad esempio, non vengono taciute le biasimevoli azioni di alcuni gloriosi re d'Israele, come Davide e Salomone. Si pensi anche, per citare un paradosso, che un libro che parla spesso male degli ebrei (quando ovviamente è il caso) è proprio la Bibbia.”. Prima di esprimere giudizi su un libro che esiste da oltre tremila anni, è bene informarsi un pochettino su cosa sia e come sia scritta.

Inoltre, vedo che ciò che ho scritto sull'anatema (chèrem) non è neppure stato letto, come volevasi dimostrare. E che vuol dire "separare il suo popolo dal resto del mondo"?
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Daminagor
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Re: il sabato è sabato

Messaggio da Daminagor »

Lo stesso Dio che apre le acque dei mari,fa scendere il diluvio universale e poi non sa,separare,il suo popolo dal resto del mondo adattando se stesso alla mentalità umana del tempo?
Paradossi!
I paradossi si creano nel momento in cui si considera ciò che è scritto nella Bibbia come interamente di provenienza divina. Se considerassimo la Scrittura come un libro di storia di un popolo e delle sue leggi e del suo rapporto con il proprio Dio, allora i paradossi svaniscono e tutto appare chiaro nella sua semplicità. Probabilmente molti libri biblici sono stati scritti da uomini saggi e buoni ma comunque figli del loro tempo. Non dimentichiamo inoltre che la maggior parte delle guerre intraprese dagli ebrei erano guerre di conquista da loro stessi iniziate. Se filtriamo tutta la parte "divina" e prendiamo la sostanza, si delinea il popolo ebraico per quello che era, ovvero un popolo di nomadi e guerriglieri che ha aggredito e sterminato le popolazioni vicine per annettere dei territori e lo facevano convinti fosse Dio a comandarlo. Tutto nell'ottica di arrivare a quella famosa terra che non si sa per quale motivo doveva essere promessa solo a loro, a discapito di chissà quanti morti nelle altre popolazioni. E si torna daccapo... queste guerre di conquista erano volute da Dio? Se lo erano, e quindi davvero Dio ordinava stermini come fosse acqua fresca, mi chiedo dove siano l'amore e la giustizia. Va bene il popolo eletto, ma estinguere gli altri popoli per far spazio agli ebrei non mi pare molto "divino". Se invece non era Dio ad ordinare le guerre, crolla il discorso della terra promessa, crolla il discorso del patto, crolla la componente divina del racconto ed emerge che erano solo uomini, selvaggi e guerrafondai, che si facevano strada massacrando chiunque si opponesse alla loro conquista e ci hanno scritto delle cronache mettendoci in mezzo che era Dio ad averlo ordinato per giustificare la loro sete di conquista o vendetta (questo accade ancora oggi, come purtroppo vediamo sempre più spesso).
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Antonino
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Re: il sabato è sabato

Messaggio da Antonino »

Armageddon, Daminagor
Mi trovate in piena simbiosi con voi!
:YMAPPLAUSE: :YMAPPLAUSE: :YMPARTY:
Lascio agli altri la convinzione di essere migliori, per me tengo la certezza che nella vita si può sempre migliorare!
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bgaluppi
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Re: il sabato è sabato

Messaggio da bgaluppi »

Dami, credo siano ambedue le cose insieme. La Bibbia dice che Dio non avrebbe fatto perire il Suo popolo, e che sarebbe stato ricondotto nella terra dalle nazioni in cui esso sarebbe stato disperso. Ciò è accaduto e noi siamo i fortunati testimoni di questi eventi. Non esiste, nella storia dell'umanità, un popolo che sia stato disperso per due millenni e che sia soprvvissuto. Stessa cosa per l'ebraico biblico, praticamente scomparso nei primi secoli della nostra era e oggi tornato in vita.

Dunque, è vero che molti eventi descritti nella Bibbia originarono da decisioni umane prese nel tempo di allora in base a costumi vigenti (l'anatema è uno di questi casi), ma è anche vero che il disegno divino è assolutamente evidente se si guarda il quadro completo. Per Dio la temporalità umana non è che un attimo.
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bgaluppi
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Re: il sabato è sabato

Messaggio da bgaluppi »

Comunque, se vi interessa approfondire l'argomento della morale biblica, qui c'è un ottimo studio:

http://www.biblistica.it/wordpress/?page_id=416" onclick="window.open(this.href);return false;

La domanda che uno che si accinge allo studio o al semplice approfondimento della Scrittura dovrebbe farsi è: come si possono conciliare certi eventi descritti nella bibbia e certi esempi moralmente discutibili con l'ispirazione divina?
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