Sto piano piano leggendo tutta la conversazione.bgaluppi ha scritto:Stefanotus, credo che si stia facendo un po' di confusione, e alla fine forse diciamo la stessa cosa.
Vedo che già prima del mio intervento molti dei concetti che hai espresso erano in linea con quanto sto affermando.
Nessuno lo ha affermato è vero. Ma se la domanda è: la congregazione "ha senso biblico oggi" e qualcuno è arrivato a rispondere che di chiese e congregazioni "non c'è n'è il bisogno" (quindi non ha senso oggi)... perdonami ma a me pare che qualcosa non quadra. Se la Bibbia ne parla e le presenta HANNO SENSO. Devono avere un senso.Non credo che alcuno abbia negato l'esistenza della chiesa delle origini, le prime comunita' di credenti, ossia quelle volute da Cristo stesso e realizzate dagli apostoli.
Lo avevano ieri per la chiesa primitiva, lo devono avere per noi oggi, che abbiamo questa Bibbia tra le mani per volontà di Dio. Concordi?
Non sono d'accordo perché non capisco cosa intendi per "denominazione in senso religioso".Le Scritture parlano della chiesa delle origini e delle varie comunita', ma non accennano ad alcuna "denominazione", in senso religioso, perche' la chiesa delle origini viveva la fede come aveva insegnato Cristo e successivamente gli apostoli, e cio' lo possiamo verificare dai testi tramandatici.
Sei d'accordo che se tu hai creduto in Cristo Gesù puoi definirti salvato/credente?
Sei d'accordo che se tu hai creduto in Cristo Gesù entri a far parte della Chiesa di Dio?
Bene. Tu da solo, sei chiesa?
Credo di no, perché chiesa è l'insieme dei salvati. Quindi bisogna essere almeno in due o tre (come d'altronde disse Gesù: dove due o tre sono radunati nel mio nome, io sono lì in mezzo a loro).
Quindi una chiesa, una congregazione è l'insieme dei credenti di Gesù che si riuniscono FISICAMENTE in un luogo. Insieme i credenti sono chiesa, non da soli.
La mano non è corpo. Il piede non è corpo. Fanno parte del corpo, ma uniti sono CORPO insieme. Concordi?
L'insieme delle chiese di Cristo, delle congregazioni, fa una "denominazione". Ossia si distingue dalle altre forme religiose che anche "si definiscono" cristiane.
E ti ho dimostrato che già ai tempi di Paolo vi erano "diversi" gruppi cristiani. Denominazione è un termine che sta ad indicare un determinato gruppo di credenti per distinguerlo dagli altri. Se dico: i valdesi, tu sai a chi mi riferisco. Se dico i testimoni di geova, tu sai a chi mi riferisco. Quindi questa è una denominazione.
I cenni te li ho scritti, se vuoi posso approfondire ancora di più. Ho molti altri dati alla mano. Certamente agli albori, il problema delle denominazioni non era diffuso come oggi. I cristiani erano quelli, erano pochi, e quindi o si era cristiano oppure no.
Oggi però prova ad andare per strada e chiedere: sei cristiano? Quanti ti diranno si e quanti ti diranno no?
Vi sono cristiani per "nome" ma non di fatto.
Permetti che se io e te, ci riteniamo d'accordo nel predicare Cristo in un certo modo, secondo ciò che abbiamo capito... e ci stacchiamo dai "cristiani solo di nome" dobbiamo avere il diritto di essere identificabili? Il problema non è nella sostanza, ma nella forma.
Non sono d'accordo nemmeno in questo purtroppo. Esistevano differenze dottrinali, esistevano problemi dottrinali e vi erano influenze pagane di ogni genere.Non esistevano ancora infiltrazioni pagane, come la trinita', e non esistevano "differenze" teologiche.
Banalmente vedi la diatriba delle donne sul portare o non portare una copertura del capo nella città di Efeso. Vi erano donne greche, donne romane e donne ex giudee che avevano 3 motivi diversi per litigare sul portarlo o non portarlo. Paolo darà una spiegazione dottrinale su quel simbolismo.
Oppure vedi la citazione di coloro che si facevano battezzare per i morti. O ancora le influenze dei giudaizzanti sulla circoncisione o sul mangiare le carni sacrificate agli idoli. La chiesa nascente era già influenzata da dottrine pagane di ogni genere.
Religione e denominazione sono la stessa cosa. Forse è qui che non ci capiamo.Per "denominazione" non si intende il nome della comunita' dato dal luogo dove era stata fondata ma la sua identita' religiosa e dottrinale. Oggi esistono varie denominazioni all'interno della stessa religione, poiche' la chiesa non professa piu' la vera fede scritturale ma modelli religiosi, che non e' la stessa cosa.
Chiesa Cristiana Cattolica Apostolica Romana è una denominazione, una religione.
Chiesa Evangelica Valdese è una denominazione, una religione.
La chiesa cattolica del "Bambin Gesù" è una chiesa cattolica. Il tempio valdese di Milano è una chiesa Valdese.
Beh questo scenario per me è tremendo. Non riesco a configurarmelo possibile. Andare a frequentare una chiesa di cui non si condividono le prese di posizione dottrinale... è tremendo. O non si ha altra scelta... oppure non si è capito niente.E allora, nella stessa comunita' cristiana, abbiamo chi prega la Madonna e i santi e i morti, chi non la prega ma crede nella trinita', chi usa simboli, chi non li usa, chi dice salvezza per fede, chi per opere, etc.
Io invece credo sia un altro tema che non ha a che fare con la domanda del topic.Per restare in tema, quello che Giovanni Z. ha detto in una sua risposta su questo post, cioe' che la vera chiesa di Cristo oggi e' "nascosta", credo sia interessante.
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Io invece si. I pentecostali classici infatti credono che la Chiesa presentata nel Nuovo Testamento sia il modello di chiesa che Dio ha voluto lasciarci in attesa del Suo ritorno. Ad essa ci si ispira, ai suoi simbolismi, ai suoi dettami, alle sue credenze.Nella societa' moderna, non ha senso fondare una chiesa delle origini, ossia una ekklesia, perche' la Chiesa gia' esiste ed e' originata da quella genuina delle origini per poi subire trasformazioni e mutazioni genetiche.
Cosa dice la Bibbia a riguardo?Per concludere, non credo ci sia bisogno di fondare nuove chiese, credo ci sia bisogno di fare quello che facciamo in questo momento, ossia condividere la fede con gli altri, imitarsi, spronarsi, riprendersi, lodarsi, proprio come facevano gli apostoli e i subapostoli nelle origini. E, magari, ogni tanto incontrarsi, poiche' certe cose devono essere vissute sulla pelle.
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