Yeshùa figlio di Dio

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Michele
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Re: Yeshùa figlio di Dio

Messaggio da Michele »

Certo, grazie :-)
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bgaluppi
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Re: Yeshùa figlio di Dio

Messaggio da bgaluppi »

Michele, ho decio di fare uno studio approfondito sul Messia, quindi non riponderò per adesso al tuo primo quesito, che concerne il Messia, ma agli altri. Dammi solo qualche giorno perché in questo periodo sono molto occupato...
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Michele
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Re: Yeshùa figlio di Dio

Messaggio da Michele »

Ci mancherebbe altro Antonio, prenditi pure il tempo necessario. Del resto mica siamo pagati, è soltanto per cortesia che si può rispondere a delle domande. Non c'è obbligo. Cmq grazie.
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bgaluppi
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Re: Yeshùa figlio di Dio

Messaggio da bgaluppi »

Michele, ti rispondo intanto su Mt 27:51-54, un passo molto controverso. Dalla traduzione italiana, si capisce che dopo il terremoto, le tombe furono aperte e i corpi dei "santi" che dormivano si svegliarono e se ne andarono in giro per la città. Ci sono però dei problemi, senza neppure analizzare il testo greco. La sequenza temporale dei vv.50-52 è chiara: Yeshua urla, muore, il velo del tempio si squarcia, si verifica un terremoto, le rocce si spaccano, le tombe si aprono e i corpi "risuscitano" (oppure, piú corretto, "furono mostrati", "furono resi manifesti", "furono fatti apparire"); i corpi escono dalle tombe dopo il terremoto, e il terremoto avviene subito dopo l'urlo e la morte di Yeshua. Invece, il testo (v.53) sembra affermare che i morti uscirono dai sepolcri soltanto dopo la resurrezione di Yeshua, che avvenne tre giorni dopo. Potremmo pensare che, forse, i "santi" si svegliano dal sonno della morte dopo il terremoto, ma poi se ne stanno buoni buoni nelle loro tombe, per uscirne solo dopo tre giorni, ossia dopo la riurrezione di Yeshua? Capisci che c'è qualcosa che non quadra... ;)

O il testo è tradotto male, o il significato di questi versetti è altamente simbolico (e forse indirizzato agli ebrei, visto che i destinatari di Matteo sono gli ebrei), oppure ambedue le cose insieme. :-)

Per quanto riguarda il centurione e le guardie, dal testo si capisce quanto fossero pagani. Dopo il terremoto e i fatti avvenuti in concomitanza con la morte di Yeshua e il suo grido, essi "furono presi da grande spavento"; queste parole ci fanno capire come loro intendessero le parole "figlio di Dio" in modo letterale. In un certo senso, nella loro semplicità, comprendono ed ammettono che Yeshua non fosse un uomo comune.
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Michele
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Re: Yeshùa figlio di Dio

Messaggio da Michele »

Dei santi, mi pare di capire che essi uscirono dalle loro tombe e restarono invisibili fino alla resurrezione di Gesù,(dove si mostrarono di nuovo) può essere?
Invece non mi spiegavo quel "veramente". Cioè venne condannato per scherzo?
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bgaluppi
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Re: Yeshùa figlio di Dio

Messaggio da bgaluppi »

In realtà, il testo dice che per effetto del terremoto, le rocce "furono schiantate" e i sepolcri "furono aperti" e molti corpi dei santi (non "tutti", ma "molti") "fuono fatti apparire". Già qui c'è da chiedersi perché mai "molti" corpi dei santi furono fatti apparire e non "tutti"; forse c'erano santi migliori e peggiori? :)) Certo che no. Lo capiamo dalle parole che seguono. Il vocabolo greco tradotto con "corpo" è σῶμα (sòma), che indica il corpo umano o animale di carne, anche privo di vita. Il vocabolo greco tradotto da molti con "resuscitare" significa anche "alzare" o "far apparire": normalmente, non si associa questo termine (ἐγείρω, eghèiro) con la risurrezione dalla morte. Una piú probabile traduzione sarebbe che i corpi (cadaveri) furono "fatti alzare" o "fatti apparire" (uscivano dalle tombe) dallo spaccarsi della roccia per colpa del terremoto. La roccia si spacca e i corpi vengono esposti fuori dai sepolcri.

Il "veramente" indica semplicemente che in quel momento, persino i pagani romani credettero che Yeshua era il "figlio di Dio"; fino a quel momento, lo schernivano e si prendevano gioco di lui; da lì in poi, visto cosa successe nel momento della sua morte, iniziarono a pensare che "veramente" Yeshua potesse essere ciò che diceva di essere: il "figlio di Dio". Solo che i romani non capivano a fondo cosa volesse dire per un ebreo essere "figlio di Dio". I pagani vedevano un figlio di un dio come un semi-dio (Ercole, Perseo, Teseo, Enea...), ossia il figlio generato dal rapporto tra un dio e un uomo...
AKRAGAS
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Re: Yeshùa figlio di Dio

Messaggio da AKRAGAS »

Complimenti, Antonio. :YMAPPLAUSE:
La tua traduzione,secondo me, si adatta meglio al contesto scritturale.
Ancora una volta ci hai dimostrato che l'analisi dei termini nella lingua con la quale sono state redatte le Scritture rappresenta una delle chiavi fondamentali per la comprensione del senso biblico.
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Michele
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Re: Yeshùa figlio di Dio

Messaggio da Michele »

Antonio scrive:
I pagani vedevano un figlio di un dio come un semi-dio (Ercole, Perseo, Teseo, Enea...), ossia il figlio generato dal rapporto tra un dio e un uomo...
Appunto, i pagani vedevano nel termine "Figlio di Dio" una semidivinità. Ma gli ebrei che si videro scappare la salma di Gesù e complottarono con le guardie affiché non si diffondesse la notizia, che pensarono?
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Michele
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Re: Yeshùa figlio di Dio

Messaggio da Michele »

Emblimatico anche la deduzione del buon ladrone;
39 Uno dei malfattori appesi lo insultava, dicendo: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!» 40 Ma l'altro lo rimproverava, dicendo: «Non hai nemmeno timor di Dio, tu che ti trovi nel medesimo supplizio? 41 Per noi è giusto, perché riceviamo la pena che ci meritiamo per le nostre azioni; ma questi non ha fatto nulla di male»
Immagino che i due ladroni fossero ebrei, in questo caso loro sanno che Gesù non ha fatto nulla di male. Quindi la bestemmia ipotetica era soltanto una scusa per il Sommo Sacerdote, per ucciderlo?
marco
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Re: Yeshùa figlio di Dio

Messaggio da marco »

E Gesù, emesso un alto grido, spirò (V. 50). L'OBBEDIENZA per eccellenza ha avuto compimento in quell'istante. E in quell'istante stesso Dio ha dato attuazione alle promesse che aveva anticipato ai Profeti. Matteo ci ricorda proprio questo: "i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi morti risuscitarono". Matteo secondo me vuole mettere in risalto l'istantanietà delle promesse. Infatti, possiamo vedere la vicenda come in due frame, due immagini. Nella prima Cristo spira e questo basta a Dio per RICORDARSI delle promesse, nella seconda immagine si concretizzano le promesse solo dopo la risurrezione di Cristo infatti: "i morti uscirono dalle tombe".
Quali sono queste promesse?
Ezechiele 37,12: Mi disse: «Figlio dell'uomo, queste ossa sono tutta la gente d'Israele. Ecco, essi vanno dicendo: Le nostre ossa sono inaridite, la nostra speranza è svanita, noi siamo perduti. Perciò profetizza e annunzia loro: Dice il Signore Dio: Ecco, io apro i vostri sepolcri, vi risuscito dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi riconduco nel paese d'Israele. Riconoscerete che io sono il Signore, quando aprirò le vostre tombe e vi risusciterò dai vostri sepolcri, o popolo mio. Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete; vi farò riposare nel vostro paese; saprete che io sono il Signore. L'ho detto e lo farò». Oracolo del Signore Dio.

Un altro particolare che ho riscontrato: nel battesimo di Yeshùa si "aprirono i cieli" ora alla sua morte si "aprirono le tombe".

Caro Antonio non credo assolutamente che Matteo abbia riportato il fatto come una pura conseguenza del terremoto, non ci credo. Non ha senso.
In quell'istante è nato il tempo eterno per i santi. I molti che si alzarono erano i giusti dell'antico patto che entrando in Gerusalemme attestarono la veridicità delle promesse dell'Altissimo.
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