I discepoli di Emmaus

chelaveritàtrionfi
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Re: I discepoli di Emmaus

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Scusami Gianni se guardo anche tra una riga e l'altra ..ma sono abituato così ad analizzare le cose :-( quando mi ci metto. A volte volendo fare troppo magari non faccio attenzione e mi sfugge qualcosa
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Gianni
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Re: I discepoli di Emmaus

Messaggio da Gianni »

Nella dichiarazione esclamativa dei discepoli gerosolimitani – “Il Signore è veramente risorto ed è apparso a Simone!” (Lc 24:34) – si fa riferimento all’apparizione del Risorto a Pietro. Quando ebbe luogo questa apparizione? Cosa vide Pietro? Che cosa provò? La nostra indagine non può andare oltre e si deve fermare di fronte a queste domande. Non è possibile far riferimento a Lc 24:12, in cui è detto che all’annuncio delle donne “Pietro, alzatosi, corse al sepolcro”, perché in quell’occasione non vide Yeshùa: “Si chinò a guardare e vide solo le fasce; poi se ne andò, meravigliandosi dentro di sé per quello che era avvenuto”. Del resto, anche i discepoli di Emmaus riferiscono: “Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato tutto come avevano detto le donne; ma lui non lo hanno visto”. - Lc 24:24.
L’impossibilità di rintracciare nella Scrittura il momento in cui ‘il Signore è apparso a Simone’, ha fatto supporre agli esegeti cattolici che venga citato Pietro quale capo degli apostoli e che la formula avrebbe solo valore cherigmatico. Questa ipotesi non è biblicamente sostenibile perché, sebbene Pietro venga citato sempre per primo (per il suo carattere irruente e impulsivo), egli non era affatto capo dei Dodici. Dobbiamo invece osservare che se avessimo la descrizione di quella apparizione concreta a Pietro, ne soffrirebbe tutto il senso dichiarativo dell’affermazione di Lc 24:34, perché l’esperienza privata dei due di Emmaus sarebbe confrontata con l’esperienza privata di Simone (Simone!, neppure Pietro). Entrambe le testimonianze sarebbero equivalenti. Siccome la Scrittura tace l’esperienza di Simone, il rilievo è dato alla testimonianza dei discepoli di Emmaus. In pratica, la dimostrazione dell’avvenuta risurrezione di Yeshùa non è puramente autoreferenziale, fatta dalla chiesa. Dapprima Yeshùa appare a delle donne, la cui testimonianza non aveva valore giuridico nella società di allora. Poi appare a due persone, che sono sì discepoli (anche le donne lo erano), ma di cui si sa poco e niente. Solo dopo, ma dopo, anche la chiesa diventa garante della risurrezione. E lo fa lentamente, perché, nonostante ‘alcuni degli apostoli fossero andati al sepolcro e avessero trovato tutto come avevano detto le donne’, “lui non lo hanno visto” (Lc 24:24). Anzi, quando le donne riferirono l’accaduto, “quelle parole sembrarono loro un vaneggiare e non prestarono fede alle donne”. - Lc 24:11.
I due racconti lucani (che sono propri di Luca e mancano negli altri due sinottici), ovvero l’esperienza dei due discepoli di Emmaus (Lc 24:23-35) e l’apparizione di Yeshùa ai discepoli (Lc 24:36-49), sono posti da Luca uno dopo l’altro a dimostrazione della realtà della risurrezione. Possiamo dire anzi che Yeshùa appare nei due episodi proprio per dimostrare, anche e soprattutto fisicamente, la sua reale e concreta risurrezione; lo fa per vincere i dubbi dei discepoli. Yeshùa appare, ma “ma essi, sconvolti e atterriti, pensavano di vedere uno spirito” (Lc 24:37). Allora Yeshùa mostra le mani e i piedi, li inviata a toccarlo e, per dimostrare che non è un fantasma, chiede da magiare e mangia davanti a loro.
chelaveritàtrionfi
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Re: I discepoli di Emmaus

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Ciao Gianni, si adesso che ho quasi concluso la mia esposizione l ho letto lo studio. Sono rimasto meravigliato perchè sforzandomi sono riuscito a trovare qualche osservazione (anche se con i miei limiti ) che anche tu (voi) avete fatto). Ciò mi rende felice perchè si ha la dimostrazione che se si ragiona fuori dai dogmi le indagini di più persone a volte tendono a coincidere. Poi certo, cambiano i mezzi e le conoscenze. Però il finale non mi soddisfa, quello del punto fermo. Provo ad andare oltre se riesco.
Però c'era una domanda. Se è vero che sono i due di Emmaus che dicono "E' apparso a Simone , è vero...." quando hanno saputo che gli era apparso? Io ho supposto prima che i due partissero... non vedo altra soluzione, il cellulare non esisteva (non la vedo io). Scitturalmente non possiamo affermare nulla.... verò perchè non è scritto... ma si potrebbe dedurre. Se invece a dire la frase , il K... sono i discepoli, non torna perchè vuol dire che stanno affermando che è vera l'apparizione a Pietro, quindi starebbero credendo. Invece fino a quando non appare non riescono ancora a credere.
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Gianni
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Re: I discepoli di Emmaus

Messaggio da Gianni »

Naza, tutto ciò che possiamo sapere credo di averlo esposto, per il resto non possiamo andare "oltre quel che è scritto". - 1Cor 4:6.
chelaveritàtrionfi
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Re: I discepoli di Emmaus

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Gianni, un'ultima domanda:

3 Poiché vi ho prima di tutto trasmesso, come l'ho ricevuto anch'io, che Cristo morì per i nostri peccati, secondo le Scritture;
4 che fu seppellito; che è stato risuscitato il terzo giorno, secondo le Scritture;
5 che apparve a Cefa, poi ai dodici.
6 Poi apparve a più di cinquecento fratelli in una volta, dei quali la maggior parte rimane ancora in vita e alcuni sono morti.
7 Poi apparve a Giacomo, poi a tutti gli apostoli;
8 e, ultimo di tutti, apparve anche a me, come all'aborto; 9 perché io sono il minimo degli apostoli, e non sono degno di essere chiamato apostolo, perché ho perseguitato la chiesa di Dio.

Siamo sicuri che questo è un elenco in ordine di apparizione?

Sarebbe che Yeshùa appare prima a Pietro e poi ai 12 , poi ai 500, poi a Giacomo e poi agli altri apostoli , il discorso non torna.

Yeshùa apparve prima alla Maddalena, poi a Simone (si suppone Pietro) , poi ai discepoli di Emmaus, poi la sera agli 11 + gli altri riuniti e poi a tutti gli altri.
Se quello precedente non è un'ordine di apparizione non possiamo dire a chi appare per primo a Pietro. Escludendo le donne , perchè considerate meno forse, la prima apparizione dovrebbe essere stata a Simone. Solo dai versetti di Luca non possiamo sapere se si tratti di Simon Pietro o di Simone lo Zelota l'altro apostolo. Deduciamo ciò da questa scrittura di 1 Corinzi 15 che riporta "appare prima a Pietro"

Dici che non possiamo andare oltre ciò che è scritto. E' vero. Ma se trattiamo l'ordine di apparizione gli elementi li abbiamo.
1) appare a Maria maddalena la mattina al sepolcro. giovanni riporta che lei disse a Simone ed ai discepoli che aveva visto il signore. Luca riporta che le donne avevano detto della risurrezione tra cui la maddalena , ma non credettero. I discepoli che poi sarebbero andati ad Emmaus erano in mezzo a loro (luca parla degli 11+ gli altri che erano con loro). Quindi i due partono ed incontrano strada facendo Yeshùa. Ritornati a gerusalemme raccontano gli avvenimenti esclamando "è vero è apparso a Simone".
2) quindi la seconda apparizione è a Simone
3) la terza agli 11 + gli altri tra i quali c'è anche Giacomo. Manca Tommaso che lo vede 8 giorni dopo.
4) poi appare alla folla
5) poi riappare di nuovo agli apostoli (come riporta Giovanni).

E' quindi corretto prendere 1 corinzi 15 :4 per affermare che apparve a Pietro prima di tutti gli altri apostoli?
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Re: I discepoli di Emmaus

Messaggio da Gianni »

Ciao, Naza. Rispondo alla tua domanda se l’elenco presentato da Paolo delle apparizioni di Yeshùa è in ordine cronologico.
No, non possiamo esserne sicuri. In un mio studio (http://www.biblistica.org/wordpress/wp- ... aolina.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;) spiego:
“Gli avverbi εἶτα (èita) ed ἔπειτα (èpeita) non stanno ad indicare necessariamente una successione temporale. Possono sì significare “dopo”, ma anche “allora”. Essendocene nella nostra sezione [1Cor 15:5-8] ben quattro, sembrano avere più la funzione di articolare il discorso in maniera concorde. Il che comporta che non possiamo essere certi che l’ordine in cui appaiono i testimoni sia cronologico”.

La sua prima apparizione Yeshùa risorto la fece a una donna. Questo è molto significativo. Nell’elenco paolino non compare perché al tempo la testimonianza delle donne non aveva valore legale. È stupendo che Yeshùa, contro la mentalità del tempo, affermi così la sua risurrezione.

Forse può interessarti anche questo studio:
http://www.biblistica.org/wordpress/wp- ... lapice.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;
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