La Torah di Yeshua.

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Israel75
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Re: La Torah di Yeshua.

Messaggio da Israel75 »

Ciao Noimannnnnnmnnnnnn ! :YMHUG: :YMHUG: :YMHUG:
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
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bgaluppi
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Re: La Torah di Yeshua.

Messaggio da bgaluppi »

Ciao Noiman e grazie della visita. Sarebbe bellissimo poter leggere i vangeli in ebraico!
marco
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Re: La Torah di Yeshua.

Messaggio da marco »

Besasea ha scritto: "Occhio per Occhio" ripeto: è un'espressione idiomatica e significa "il prezzo dell'occhio sostituisce l'occhio". Analogamente: "vita per vita", il prezzo della vita sostituisce la vita, e nel passaggio della Torah che hai citato è presente proprio quest'ultima frase idiomatica:
18 Chi percuote a morte un capo di bestiame, lo pagherà: vita per vita.

Non credo che tu abbia ragione.
Dt 35,16 :Ma se uno colpisce un altro con uno strumento di ferro e quegli muore, quel tale è omicida; l'omicida DOVRA' ESSERE MESSO A MORTE. 17 Se lo colpisce con una pietra che aveva in mano, atta a causare la morte, e il colpito muore, quel tale è un omicida; l'omicida dovrà essere messo a morte. 18 O se lo colpisce con uno strumento di legno che aveva in mano, atto a causare la morte, e il colpito muore, quel tale è un omicida; l'omicida dovrà essere messo a morte. 19 Sarà il vendicatore del sangue quegli che metterà a morte l'omicida; quando lo incontrerà, lo ucciderà.
Il risarcimento in denaro Mosè lo esclude. Il prezzo della vita non sostituisce in nessun modo la vita stessa.
Non tutto si può comprare con il denaro.
Morte con morte. Questa è giustizia. L'omicida non deve sopravvivere alla vittima.
L'eventuale perdono, dato che siamo tutti peccatori, dovrà concederlo Dio.
France
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Re: La Torah di Yeshua.

Messaggio da France »

N3
Ultima modifica di France il giovedì 17 settembre 2015, 17:58, modificato 1 volta in totale.
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bgaluppi
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Re: La Torah di Yeshua.

Messaggio da bgaluppi »

Besasea, e' tutto sbagliato. Yeshua mori' il 14 a meta' pomeriggio mentre veniva preparato l'agnello e fu sepolto poco prima del tramonto. Ne stiamo discutendo sulla cartella seguente

http://www.biblistica.eu/phpbb/viewtopic.php?f=3&t=596" onclick="window.open(this.href);return false;

Per facilitare la comprensione, puoi leggere questi studi di Gianni che fanno una cronistoria scritturale e spiegano anche certe incongruenze. Ricorda che i vangeli devono essere studiati, scrutati e interpretati esattamente come la Torah, non ci si puo' basare su quello che dicono le traduzioni italiane. Bisogna verificare e mettere insieme i pezzi. I vangeli non sono delle storielle per bambini, sono scritti da ebrei.

http://www.biblistica.it/wordpress/?page_id=3506" onclick="window.open(this.href);return false;

http://www.biblistica.it/wordpress/?page_id=3445" onclick="window.open(this.href);return false;

http://www.biblistica.it/wordpress/?page_id=3448" onclick="window.open(this.href);return false;

Qui trovi una mia spiegazione che ti puo' aiutare

http://www.biblistica.eu/viewtopic.php? ... 270#p20957" onclick="window.open(this.href);return false;
Ultima modifica di bgaluppi il martedì 9 giugno 2015, 15:56, modificato 2 volte in totale.
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bgaluppi
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Re: La Torah di Yeshua.

Messaggio da bgaluppi »

Besasea, porto di nuovo alla tua attenzione un dubbio:

Dt 19:19-21:

"Così toglierai via il male di mezzo a te. Gli altri lo udranno, temeranno, e non si commetterà più in mezzo a te una simile malvagità. Il tuo occhio non avrà pietà: vita per vita, occhio per occhio, dente per dente, mano per mano, piede per piede."

Se la frase ayin tachat ayin deve essere intesa nel senso di: “il valore di un occhio in sostituzione di un occhio”, quindi come risarcimento pecuniario, ciò non si sposa con il resto del testo; infatti, come si può "temere" in seguito ad una sentenza di risarcimento pecuniario e in che modo tale sentenza avrebbe potuto scoraggiare altri a non commettere il reato? Sul testo viene specificato come il risarcimento debba incutere timore ed essere un deterrente. Inoltre, il testo specifica di non avere pietà nell'infliggere la sentenza di risarcimento, e ciò non ha assolutamente senso se trattasi di risarcimento meramente pecuniario. Infliggere risarcimento pecuniario senza pietà? Ha perfettamente senso, invece, se il risarcimento è da intendersi letteralmente.

Concordo, semmai, con l'interpretazione di Maimonide, secondo cui "ciò a cui la Torah allude realmente è proprio una punizione corporale, ma soltanto sul piano teorico: un aggressore, in base ai principi di una giustizia ideale ed assoluta, meriterebbe davvero di subire un danno analogo a quello che egli stesso ha inflitto; tuttavia, nella pratica, la Legge impone di trasferire la punizione fisica sul piano economico."

Allora le cose sono due: o parliamo di cio' che dice il testo deuteronomico, il quale non puo' essere annullato o ignorato, o parliamo delle interpretazioni che i rabbini hanno dato.

E comunque, ripeto, l'insegnamento di Yeshua non va a toccare la Torah, ma aggiunge delle considerazioni sul comportamento umano.
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bgaluppi
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Re: La Torah di Yeshua.

Messaggio da bgaluppi »

Besasea, guarda:

In Mt 27:62 si legge:

"Il giorno seguente, quello dopo la Parasceve, si riunirono presso Pilato i capi dei sacerdoti e i farisei"

Questo giorno era il 15 naturalmente, il giorno seguente alla preparazione che cadeva il 14. [Yeshua mori' il giorno prima che questo incontro tra i farisei e Pilato avvenisse, cioe' il 14, e la cena avvenne il giorno precedente a quello della sua morte, come descritto nei vangeli] Come poteva, la sera precedente la sua morte, mangiare la Pasqua?

Allora, vedi che problemi si presentano se non si traduce bene e si mettono i pezzi al posto giusto?
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bgaluppi
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Re: La Torah di Yeshua.

Messaggio da bgaluppi »

Besasea, non era una riunione del Sinedrio, era una riunione con Pilato dettata dalla sepoltura di Yeshua, appena avvenuta. Erano preoccupati che i discepoli portassero via il corpo per inscenare una resurrezione.

"Il giorno seguente, quello dopo la Parasceve, si riunirono presso Pilato i capi dei sacerdoti e i farisei"

Giorno seguente a cosa? La sepoltura di Yeshua, dal testo, che ha finito appena di parlarne. Questo giorno "dopo la Parasceve" era il 15, il giorno seguente alla preparazione che cadeva il 14. Nei vv. immediatamente precedenti si descrive la sepoltura di Yeshua. Quindi, Yeshua fu sepolto prima dell'inizio del 15 nisan (Lc 23:54: "Era il giorno della Parasceve e già splendevano le luci del sabato" (σάββατον, sa'bbaton)), alla sera (il 14 in senso occidentale) e mori' il 14 nisan nel pomeriggio, prima del tramonto, momento in cui si scannava l'agnello. Come poteva, la sera precedente la sua morte, mangiare la Pasqua?

Si capisce anche dal testo che la cena del Signore cadde la sera del 13, cioe' all'inizio del 14 per gli ebrei. Quindi, il v.26:17 deve essere tradotto "il giorno prima degli azzimi", non "il primo giorno degli azzimi" e tutto torna. Infatti, Yeshua dice ai discepoli di andare in citta', quindi dovevano trovarsi lontano dal posto della preparazione, e quindi Yeshua stava parlando il giorno 13, prima del tramonto; sarebbe occorso un po' di tempo ai discepoli per raggiungere il luogo indicato. Yeshua dice loro di preparare per la Pasqua. Raggiunto il luogo, prepararono, quindi doveva trattarsi della sera del 13, cioe' l'inizio del 14 per gli ebrei. Attenzione: si parla di preparativi e di trovare una stanza dove sarebbe stata consumata la Pasqua, non si parla di scannamento dell'agnello.

Al v.26:17 si legge: "Dove vuoi che prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?". "Possa mangiare" non significa "stasera tu possa mangiare", infatti non ci sono indicazioni in questo senso: i discepoli si preoccupano di trovare un luogo da allestire per la Pasqua, che sarebbe stata il giorno seguente. Ma Yeshua quella Pasqua non la mangio' mai (infatti durante la cena non mangiavano pane azzimo, ma pane comune), ed e' costretto ad annunciarlo ai discepoli ("avrei voluto mangiarla", il giorno dopo). Certo i discepoli fecero i preparativi, come si legge al v.19, ma non dice che scannarono l'agnello e consumarono la Pasqua.
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bgaluppi
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Re: La Torah di Yeshua.

Messaggio da bgaluppi »

Besasea, per chiarezza, ti ho preparato questo.

Premetto che i 4 sinottici non sono incongruenti, se tradotti, letti e capiti bene; anche la Torah puo' sembrare incongruente, se letta e capita male per via di cattive traduzioni. Le incongruenze derivano dalle traduzioni tendenziose, che creano dubbi invece di chiarirli. Per cominciare, trattiamo la morte di Yeshua, per il resto vedremo dopo. Andiamo a ritroso.

"Il giorno seguente, quello dopo la Parasceve, si riunirono presso Pilato i capi dei sacerdoti e i farisei". Mt 27:62

Inutile dirti che il giorno "dopo la Parasceve", che cade il 14, e' il 15, giorno in cui si consuma la Pasqua.

"Fattosi sera, venne un uomo ricco di Arimatea, chiamato Giuseppe, il quale era diventato anche lui discepolo di Gesù. Questi, presentatosi a Pilato, chiese il corpo di Gesù. Allora Pilato comandò che il corpo gli fosse dato. Giuseppe prese il corpo, lo avvolse in un lenzuolo pulito, e lo depose nella propria tomba nuova, che aveva fatto scavare nella roccia. Poi, dopo aver rotolato una grande pietra contro l'apertura del sepolcro, se ne andò. Maria Maddalena e l'altra Maria erano lì, sedute di fronte al sepolcro." Mt 27:57-61

Yeshua e' stato appena tirato giu' dalla croce e viene deposto in un sepolcro. Trattasi del giorno precedente all'incontro dei farisei con Pilato, quindi il 14, giorno della Parasceve. Che momento della giornata poteva essere? Il testo mattaico dice solo che era sera, senza altre indicazioni. Allora ci viene in aiuto Lc 23:50-54:

C'era un uomo, di nome Giuseppe, che era membro del Consiglio, uomo giusto e buono, il quale non aveva acconsentito alla deliberazione e all'operato degli altri. Egli era di Arimatea, città della Giudea, e aspettava il regno di Dio. Si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. E, trattolo giù dalla croce, lo avvolse in un lenzuolo e lo mise in una tomba scavata nella roccia, dove nessuno era ancora stato deposto. Era il giorno della Preparazione, e stava per cominciare il sabato.

"Era il giorno della Preparazione e stava per cominciare il sabato", che CEI traduce "gia' splendevano le luci del sabato (sabbaton, corrispondente a shabbat); il momento e' quello prima del tramonto del sole, alla fine della Parasceve (il 14) e l'inizio del 15.

Gv 19:31 ci da ulteriori indicazioni:

"Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via."

Dalla fretta nel voler tirare giu' i corpi si capisce che il tramonto si avvicinava, quindi la Parasceve stava per finire.

E Mc 15:42-43:

"Venuta ormai la sera, poiché era la Parasceve, cioè la vigilia del sabato [sabbaton, shabbat], Giuseppe d’Arimatea, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anch’egli il regno di Dio, con coraggio andò da Pilato e chiese il corpo di Gesù".

Da queste indicazioni dei 4 sinottici si capisce che Yeshua mori' nel pomeriggio del giorno di Parasceve. 

Indicazioni temporali le troviamo in Mc 15:33-34 ("Quando fu mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Alle tre, Gesù gridò a gran voce: «Eloì, Eloì, lemà sabactàni?»), Lc 23:44-45 ("Era già verso mezzogiorno e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio, perché il sole si era eclissato") e in Mt 27:45-46 ("A mezzogiorno si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio. Verso le tre, Gesù gridò a gran voce: Elì, Elì, lemà sabactàni"). 

Alla sera, prima del tramonto, fu deposto nel sepolcro.

In Mt 27:1-2 leggiamo:

"Venuto il mattino, tutti i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo tennero consiglio contro Gesù per farlo morire. Poi lo misero in catene, lo condussero via e lo consegnarono al governatore Pilato". 

Siamo ancora nel giorno di Parasceve; infatti, Yeshua fu crocefisso poco dopo l'emissione della sentenza. "Gesù intanto comparve davanti al governatore" (Mt 27:11) [...] "Allora i soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio" (Mt 27:27) [...] "Giunti al luogo detto Gòlgota, che significa «Luogo del cranio», gli diedero da bere vino mescolato con fiele. Egli lo assaggiò, ma non ne volle bere. Dopo averlo crocifisso..." (Mt 27:33-35).

Mt 27:1, come abbiamo visto sopra, dice "venuto il mattino". Da cio', e' naturale che l'ultima cena di Yeshua fosse avvenuta il giorno prima.
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Israel75
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Re: La Torah di Yeshua.

Messaggio da Israel75 »

Il sinedrio non ha mai commesso atti illegittimi, come no, anche tramare insieme al governatore Pilato , sicuramente più pagano di Gesù , era una cosa normalissimima. ;;) ;;) ;;)
Ci sono fior di storici romani che attestano una spensierata collaborazione tra il potere romano e almeno il capo del sinedrio , che era Caifa (che era Caifa lo sapevi almeno?). Il quale abusò più volte del suo potere per far liberare ladroni e farabutti e far condannare degli innocenti che non la pensavano come lui.
Il sinedrio non si riunì mai di notte dici? Infatti fù Caifa a farlo abusando del suo potere, dato che già con Pilato aveveva concordato scambi e scambiucci.E comunque visto lo stato di emergenza una riunione straordinaria poteva anche starci. :-\ :-\ :-\

La storia di Israele del resto è cosparsa di capi tutti santi che mai trasgrediro la Legge, e le malefatte non esistevano proprio.:-) :-) :-)
Del resto se prendiamo come riferimento la "bibbia" della gioia che si trova nei sacchetti di patatine è tutto dire. Sono stato coinciso io, Antò dai fallo anche tu . :P :P :P

:d :d :d
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
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