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Re: ...E VOI CHI DITE CHE IO SIA ...

Inviato: giovedì 10 luglio 2014, 7:08
da Gianni
Secondo Eb 10:5-7 quando Yeshùa “viene nel mondo dice: ‘Non hai voluto né sacrificio né offerta, ma mi hai preparato un corpo. Non hai approvato olocausti e [offerta] per il peccato’. Quindi ho detto: Ecco, io vengo (nel rotolo del libro è scritto di me) per fare, o Dio, la tua volontà’” (TNM). È questo il figlio che Dio introduce nel mondo. Ancora una volta si tratta dello Yeshùa di Nazareth in carne e ossa.

Re: ...E VOI CHI DITE CHE IO SIA ...

Inviato: giovedì 10 luglio 2014, 8:07
da francesco.ragazzi
Caro Gianni,
"Io vengo" implica una volontà (il volere venire) ed una conseguente azione (il venire) che avviene prima della nascita come uomo; (senza avere dottrine in mente).-
Parlo da semplice lettore del testo, abbinandolo al testo di Filippesi farebbe pensare che il "prima" si riferisca alla (morfè) di Dio ed il "dopo" alla (morfè) di servo, perchè è indubbio che questo corpo riveste una natura degradata schiava del tempo e degli elementi (da servo) e che l'Unigenito Figlio di Dio non abbia (in origine : prima del "venire") tale natura.-

Re: ...E VOI CHI DITE CHE IO SIA ...

Inviato: giovedì 10 luglio 2014, 9:45
da Gianni
Francesco, tu ti fai ingannare dalla traduzione “viene nel mondo”. Questa traduzione è preconcetta perché fa sottintendere che Yeshùa sarebbe venuto “nel mondo” da chissà dove. Il testo biblico dice: εἰς τὸν κόσμον (eis tòn kòsmon), che è la stessa identica espressione che troviamo in Gv 16:21: “La donna, quando partorisce, prova dolore, perché è venuta la sua ora; ma quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più dell'angoscia per la gioia che sia venuta al mondo [εἰς τὸν κόσμον (eis tòn kòsmon)] una creatura umana”. Vedi come è facile ingannarsi?

Re: ...E VOI CHI DITE CHE IO SIA ...

Inviato: giovedì 10 luglio 2014, 10:49
da francesco.ragazzi
Caro Gianni,
L'espressione "viene nel mondo" è come dire "nascere", ma il testo aggiunge "mi hai preparato un corpo" ...ed "ecco io vengo" :
"...mi hai preparato un corpo..." fa pensare che prima un corpo umano non l'aveva e che questo corpo sia stato preparato per fare la Sua volontà (per una grande missione di salvezza) .-

Re: ...E VOI CHI DITE CHE IO SIA ...

Inviato: giovedì 10 luglio 2014, 11:29
da Gianni
Caro Francesco, Yeshùa non nacque per caso. Dio aveva preparato per lui un certo destino. Ecco perché dice “Mi hai preparato un corpo” (Eb 10:5). Tu dimentichi poi che qui c’è una citazione dal Sl 40, scritto da Davide. Salmo certamente messianico, ma non bisogna trascurare che il tipo (Davide) e l’antìtipo (Yeshùa) devono avere corrispondenza. Davide scrisse “Ho detto: «Ecco, io vengo! Sta scritto di me nel rotolo del libro. Dio mio, desidero fare la tua volontà, la tua legge è dentro il mio cuore»” (Sl 40:7,8). Prima di tutto queste parole si applicano a Davide stesso, il quale di certo non preesisteva.

Re: ...E VOI CHI DITE CHE IO SIA ...

Inviato: giovedì 10 luglio 2014, 12:13
da francesco.ragazzi
...è facile ingannarsi...
specie per chi non è molto addentro ....ma siamo qui per questo !

Re: ...E VOI CHI DITE CHE IO SIA ...

Inviato: giovedì 10 luglio 2014, 14:48
da Gianni
:)

Re: ...E VOI CHI DITE CHE IO SIA ...

Inviato: lunedì 14 luglio 2014, 15:35
da Gianni
No, Fabio. Le traduzioni che hai citato non sono ingannevoli ma fedeli al testo biblico. Ad essere ingannevole è la dottrina religiosa. Che cosa comprendi tu leggendo quei passi? Non fermarti però a questa domanda, ma vai oltre e poniti la domanda giusta: Come li capivano i lettori ebrei dell’ebreo Giovanni che si esprimeva con linguaggio ebraico? :)

Re: ...E VOI CHI DITE CHE IO SIA ...

Inviato: martedì 15 luglio 2014, 14:13
da Gianni
Caro Fabio, è un fatto che tu ed io non siamo nati ebrei. Ma è anche un fatto che Giovanni scrisse in greco pensando in ebraico. Per ciò che riguarda il greco, abbiamo le traduzioni. Ma le traduzioni traducono le parole, non il modo di esprimersi tipico degli ebrei. Visto che sono stati citati passi di Gv in cui compare la parola “cielo”, ti faccio un esempio. In Gv 6:31 si legge “I nostri padri mangiarono la manna nel deserto, come è scritto: ‘Egli diede loro da mangiare del pane venuto dal cielo’”. Come va capito questo verso? Forse che la manna cadde dal cielo come neve? Se vai a controllare vedrai che la manna con venne affatto dal cielo. Ecco come è facile ingannarsi. La traduzione è giusta, ma per gli ebrei la parola “cielo” aveva un altro valore.