Commemorazione del pasto serale del signore:è opportuna?

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Eleazar
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Commemorazione del pasto serale del signore:è opportuna?

Messaggio da Eleazar »

Con la frase in oggetto i Testimoni di Geova intendono la celebrazione tenuta annualmente presso le loro sedi volta a ricordare il pasto serale del Signore,l'ultima cena di Yeshua,come spettatori di quel pasto. In quel momento di circa 2000 anni fa, il 14 Nisan, Yeshua istituisce un patto con i 12 apostoli e dice LORO di continuare a far questo i ricordo di lui. I TdG usano passare gli emblemi del pane e del vino per ricordare quella cena ed il significato della morte di Yeshua.

Ma non è una celebrazione inopportuna,quella del pasto serale del Signore, visto che a quel pasto parteciparono solo i dodici apostoli e fu con LORO che Yeshua strinse un patto?
Ultima modifica di Eleazar il mercoledì 8 aprile 2015, 16:21, modificato 1 volta in totale.
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Israel75
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Re: Commemorazione del pasto serale del signore:è opportuna?

Messaggio da Israel75 »

Credo di sì.
Infatti la comunione vera dello spezzare il pane divenne un tratto distintivo di tutti coloro che credono in Gesù come messia.
Non è opportuno che solo pochi possano accedervi, è ridicolo fare distinzioni tra chi ha creduto.
È ridicolo credere che il pane diventi carne e sia veramente il corpo di Cristo. Questo liberamente penso.
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
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zelda70
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Re: Commemorazione del pasto serale del signore:è opportuna?

Messaggio da zelda70 »

Ragiono in questi termini:

Versione TILC7
7Venne poi il giorno della festa dei Pani non lievitati, nel quale si doveva uccidere l'agnello pasquale. 8Gesù mandò avanti Pietro e Giovanni con questo incarico:
- Andate a preparare per noi la cena di Pasqua.
9Essi risposero:
- Dove vuoi che la prepariamo?
10Gesù disse:
- Quando entrerete in città incontrerete un uomo che porta una brocca d'acqua. Seguitelo fino alla casa dove entrerà. 11Poi direte al padrone di quella casa: Il Maestro desidera fare la cena pasquale con i suoi discepoli e ti chiede la sala. 12Egli vi mostrerà al piano superiore una sala grande con i tappeti. In quella sala preparate la cena.
13Pietro e Giovanni andarono, trovarono come aveva detto Gesù e prepararono la cena pasquale.
La Cena del Signore
(vedi Matteo 26,20.26-29; Marco 14,17.22-25; 1 Corinzi 11,23-25)
14Quando venne l'ora per la cena pasquale, Gesù si mise a tavola con i suoi apostoli
[/b][/u][/b]. 15Poi disse loro: 'Ho tanto desiderato fare questa cena pasquale con voi prima di soffrire. 16Vi assicuro che non celebrerò più la Pasqua, fino a quando non si realizzerà nel regno di Dio'. 17Poi Gesù prese un calice, ringraziò Dio e disse: 'Prendete questo calice e fatelo passare tra di voi. 18Vi assicuro che da questo momento non berrò più vino fino a quando non verrà il regno di Dio'. 19Poi prese il pane, fece la preghiera di ringraziamento, spezzò il pane, lo diede ai suoi discepoli e disse: 'Questo è il mio corpo, che viene offerto per voi. Fate questo in memoria di me'. 20Allo stesso modo, alla fine della cena, offrì loro il calice, dicendo: 'Questo calice è la nuova alleanza che Dio stabilisce per mezzo del mio sangue, offerto per voi'.[/i]

TNM
7 Giunto ora il giorno dei pani non fermentati, in cui si doveva sacrificare la vittima pasquale,+ 8 egli inviò Pietro e Giovanni, dicendo: “Andate e preparateci la pasqua+ affinché la mangiamo”. 9 Gli dissero: “Dove vuoi che [la] prepariamo?” 10 Egli disse loro:+ “Ecco, quando sarete entrati in città vi verrà incontro un uomo che porta un vaso di terracotta [pieno] d’acqua. Seguitelo nella casa in cui entrerà.+ 11 E dovrete dire al padrone di casa: ‘Il Maestro ti dice: “Dov’è la stanza degli ospiti in cui io possa mangiare la pasqua con i miei discepoli?”’+ 12 E quell’[uomo] vi mostrerà una grande stanza superiore mobiliata. Là preparate”.+ 13 E partiti trovarono come egli aveva detto loro e prepararono la pasqua.+
14 Infine, quando fu venuta l’ora, egli giacque a tavola, e gli apostoli con lui.+ 15 E disse loro: “Ho grandemente desiderato mangiare con voi questa pasqua prima che io soffra; 16 poiché vi dico: Non la mangerò di nuovo finché non sia adempiuta nel regno di Dio”.+ 17 E, accettando un calice,+ rese grazie e disse: “Prendete questo e passatelo l’uno all’altro fra voi; 18 poiché vi dico: Da ora in poi non berrò di nuovo del prodotto della vite finché non arrivi il regno di Dio”.+19 E, preso un pane,+ rese grazie, lo spezzò, e lo diede loro, dicendo: “Questo significa* il mio corpo+ che dev’essere dato in vostro favore.+ Continuate a far questo in ricordo di me”.+ 20 E il calice+ nella stessa maniera, dopo che ebbero preso il pasto serale, dicendo: “Questo calice significa il nuovo patto+ in virtù del mio sangue,+ che dev’essere versato in vostro favore.*+


Gesù manda i suoi da Tal dei tali e gli fa dire di farsi preparare una stanza per celebrare la Pasqua con i suoi...
Non invita Tal dei tali e la sua famiglia alla cena ma rimane SOLO CON I SUOI. Non pare ragionevole neppure credere che ci siano degli spettatori nella stanza che osservano loro a tavola mentre cenano. Possiamo dire con un alto grado di sicurezza che Gesù ha chiesto di stare solo con i suoi e lontano da sguardi indiscreti.
Come possono, quindi, i TdG asserire di avere il diritto di fare gli "spettatori" (in quanto i restanti dei 144.000 eletti mangiano il pane e bevono il vino partecipando attivamente al pasto serale) di un fatto che Gesù stesso ha voluto far restare strettamente privato tra lui ed i suoi? Ha fatto di tutto per restare appartato. Se avesse voluto avere degli spettatori non avrebbe fatto altrimenti? Ha avuto migliaia di spettatori durante il Sermone della Montagna... Se avesse voluto che quell'aspetto così importante nel credo dei TdG dovesse essere pubblico non lo avrebbe detto SPECIFICAMENTE? Inoltre, la frase "continuate a far questo in ricordo di me", non si riferisce al solo passaggio del pane? Cosa c'entra la cena stessa? E con quale certezza si può asserire che vada "ricordata" una sola volta l'anno?
Non si tratta forse della solita arroganza dei TdG che pretendono di sapere sempre tutto e meglio di tutti?
Credo che le scritture lo dimostrino in maniera schiacciante ma sono pronto a tutte le riflessioni che riteniate opportune
Zelda70
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Eleazar
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Re: Commemorazione del pasto serale del signore:è opportuna?

Messaggio da Eleazar »

Il fenomeno della transsustanziazione non è biblico. La frase "spezzare il pane",di per se stessa, è un antico modo di dire ebraico per dire che si da inizio al pasto.

Giovanni 6:53
Perciò Gesù disse loro: «In verità, in verità vi dico che se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avete vita in voi.
Yeshua lo disse a loro,quindi chi autorizza noi a presenziare al quel pasto?

Siamo sicuri che quel continuare a fa questo in memoeria di me non fosse relgato all'epoca apostolica del primo secolo?
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Eleazar
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Re: Commemorazione del pasto serale del signore:è opportuna?

Messaggio da Eleazar »

Si tenga conto che, attenendosi alle scritture, Yeshua NON celebrò la pasqua perchè la cena avvenne prima della pasqua.
Fu una cena dove Yeshua stabilì un patto con i dodici apostoli e disse A LORO di continuare a far questo in sua memoria.
I sedicenti cristiani del primo secolo commemoravano quella cena, lo si legge nella lettera ai Corinti capitolo 11 ove l'apostolo Paolo li rimprovera perchè gozzovigliavano durante la cena del signore e dove, durante la quale, avrebbero dovuto rivivere il momento dell'ultima cena.
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Eleazar
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Re: Commemorazione del pasto serale del signore:è opportuna?

Messaggio da Eleazar »

Questa puntata di Enigma è interessante:
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Enigma
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Re: Commemorazione del pasto serale del signore:è opportuna?

Messaggio da Enigma »

Non è mia la puntata. :d
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Eleazar
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Re: Commemorazione del pasto serale del signore:è opportuna?

Messaggio da Eleazar »

:d :d :d :)) :)) :)) :))
Ci stava tutta!!

Aggiungo a quanto detto negli altri post che è sbagliato ritenere che la celebrazione della ricorrenza del pasto serale del Signore debba necessariamente essere annuale; per qual che riguarda la giustezza o meno della celebrazione occorre approfondire ancora un pò.
Innanzi tutto nel primo secolo era in uso che i discepoli si riunissero per celebrare la cena del Signore. Lo si legge in 1 corinti 11:20-34, passo in cui Paolo rimprovera i corinti perchè non rivivono il momento della cena del Signore;segno questo che la ricorrenza era in uso.
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Eleazar
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Re: Commemorazione del pasto serale del signore:è opportuna?

Messaggio da Eleazar »

La cena del Signore, se si ritiene di doverla commemorare, la si commemori come vogliono le scritture. Da respingere è il metodo cattolico per almeno due ragioni. La prima riguarda la transustanziazione(fenomeno secondo cui i simboli si trasformano realmente nel corpo e nel sangue di Cristo) che nulla ha a che vedere con le scritture. La seconda ragione riguarda la modalità di commemorare: in un edificio totalmente pagano pieno di immagini venerate e all'interno di un rito che nulla a che vedere con le scritture usando, come simbolo del corpo, un ostia.
E' da respingere anche quella dei testimoni di Geova poichè la maggior parte di essi osserva passare gli emblemi senza prenderli perchè solo un rimanenmte di 144.000 persone può riceverli. Inoltre, i TdG, osservano la cena del signore SOLO una volta all'anno insegnando che la periodicità è SOLO quella. Aggiungo che, volendo essi osservare la periodicità annuale, sbagliano pure giorno.
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Gianni
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Re: Commemorazione del pasto serale del signore:è opportuna?

Messaggio da Gianni »

Con il loro sistema di dividere presunti “unti” dal resto del gregge, Brooklyn crea di fatto credenti di prima e di seconda classe. Yeshùa parla invece di un solo gregge sotto un solo pastore.

Quanto alla frequenza della Cena del Signore, Paolo rammenta le parole dette da Yeshùa: “Ogni volta che mangiate questo pane e bevete questo calice ...” (1Cor 11:16, TNM). Si noti: “Ogni volta che”, e non ‘ogni anno che’. La parola greca tradotta “ogni volta che” è ὁσάκις (osàkis), che vuol dire “tanto spesso quanto”. Quindi le parole di Yeshùa erano: “Tanto spesso quanto mangiate questo pane e bevete questo calice”.
Paolo si lamenta con i corinti: “Quando vi riunite in uno stesso luogo, non è possibile mangiare il pasto serale del Signore. Poiché, quando [lo] mangiate, ciascuno prende in anticipo il proprio pasto serale, così che uno ha fame, ma un altro è ebbro. Certamente avete delle case per mangiare e bere, non è vero?” (1Cor 11:20-22, TNM). Se si fosse trattato di una cerimonia annuale, il problema non si sarebbe posto perché tutti sono in grado di comportarsi bene una volta all’anno. Invece i corinti ne avevano fatto un’abitudine, tanto che si permettevano di ingozzarsi, senza aspettare gli altri, e di ubriacarsi.
Tutto ciò non toglie comunque che una speciale Cena del Signore possa essere fatta nella giusta ricorrenza.
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