Il Messia Yeshùa uomo

AKRAGAS
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Re: Il Messia Yeshùa uomo

Messaggio da AKRAGAS »

Pace stefanotus.
In lingua ebraica Yeshua
In lingua greca è tradotto in Iesus
In lingua italiana tradotto Gesù
Anche io tendo ad usare il nome secondo la lingua originale quando prego o quando parlo con chi fa lo stesso uso. Se parlo con un credente Pentecostale per esempio, io interscambio la versione italiana a quella ebraica.
Di certo penso sia errato farne una questione di divisione tra fratelli e credenti in genere.
Aggiungo che l'uso del nome in lingua originale racchiude in sé un importante significato che penso lo perda nella traduzione.
Pace
AKRAGAS
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Re: Il Messia Yeshùa uomo

Messaggio da AKRAGAS »

Ebrei 1:5
Infatti, a quale degli angeli ha mai detto:
«Tu sei mio Figlio,
oggi io t'ho generato»?
e anche: «Io gli sarò Padre ed egli mi sarà Figlio»?
Ebrei 1:13
E a quale degli angeli disse mai:
«Siedi alla mia destra
finché abbia posto i tuoi nemici come sgabello dei tuoi piedi»?
Infatti non ad un essere spirituale Dio si rivolse per poi intronizzarlo a Figlio dell’Altissimo e Sommo Sacerdote…
Ebrei 2:7
Che cosa è l'uomo che tu abbia di lui memoria, od il figliuol dell'uomo che tu lo visiti? Tu l'hai fatto di poco inferiore agli angeli, Tu l'hai coronato di gloria e d'onore, Tu l'hai posto ogni cosa sotto ai suoi piedi»
Ma ad un uomo Dio si rivolse riversando in lui tutto il suo Spirito.
AKRAGAS
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Re: Il Messia Yeshùa uomo

Messaggio da AKRAGAS »

Genesi 1:15
Io porrò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua progenie e la progenie di lei; questa progenie ti schiaccerà il capo e tu le ferirai il calcagno»
Penso che concordiamo tutti con l’affermazione che la progenie della donna venga inteso come annuncio messianico.
Infatti, tutti gli uomini a partire da Adamo , Set, Enos, Noè, Abrahamo, Isacco, Giacobbe, Giuseppe, Mosè, Giosuè… Davide, Salomone… sono stati tutti personaggi della storia di Israele che hanno rappresentato un segno messianico che si opponeva al male rappresentato dal serpente. Nell’ebraismo infatti sono stati individuati in questi personaggi una ombra di messianicità, una rappresentazione vivente di un messaggio di Dio. Essi , profeti , in un certo modo sono stati Luce, Parola di Dio sulla terra avendo rappresentato in parte la natura divina.
Il campione finale, progenie della donna, al quale tutti alludevano, fu il messia Yeshua, uomo completamente pieno di spirito di santità a tal punto da poter asserire senza blasfemia che era la Luce sulla terra, ovvero la rappresentanza verace di Dio.
AKRAGAS
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Re: Il Messia Yeshùa uomo

Messaggio da AKRAGAS »

In un certo senso tutti i profeti di Dio, tutti gli uomini che sono stati testimoni viventi della Parola di Dio, con verità ed esempio di vita, hanno avuto la "natura "divina.
Riguardo ai credenti nel messia Yeshua è scritto che diventano partecipi della natura divina.Si parla qui piuttosto della adozione a figli.y
Possiamo dire che tutti questi uomini che hanno la natura divina sono preesistiti prima che il mondo fosse? Nel disegno di Dio certamente sì, ma ciò non significa che tutti questi uomini, compreso Yeshua, fossero stati degli spiriti preesistenti prima di nascere sulla terra.
Avere la natura divina io penso che debba essere inteso con la solita mentalità ebraica: concetto di preesistenza ebraica vuol dire progetto mentale di Dio...
e ciò che preesiste nella mente di Dio in realtà è viva in eterno.
Quindi avere la natura divina significa essere progettati per volontà di Dio. L'uomo rimane uomo.
Ultima modifica di AKRAGAS il lunedì 23 marzo 2015, 15:23, modificato 2 volte in totale.
AKRAGAS
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Re: Il Messia Yeshùa uomo

Messaggio da AKRAGAS »

Buona notte
Gloria a Dio e shalom a tutti i fratelli in Cristo Yeshùa :YMHUG:
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bgaluppi
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Re: Il Messia Yeshùa uomo

Messaggio da bgaluppi »

Avere la natura divina io penso che debba essere inteso con la solita mentalità ebraica: concetto di preesistenza ebraica vuol dire progetto mentale di Dio...
e ciò che preesiste nella mente di Dio in realtà è viva in eterno.
Quindi avere la natura divina significa essere progettati per volontà di Dio.
Akra, sono d'accordo. Yeshua ha rappresentato l'uomo preesistente in Dio dall'alba dei tempi. Adamo non ha saputo esserlo e allora ne e' nato un altro. Nel Padre preesiste l'identita' del Messia, il consacrato, da sempre, e Yeshua ha saputo esserlo, liberandoci tutti dal danno causato dalla disobbedienza. Qui c'e' il problema del libero arbitrio, da conciliare con l'onniscenza del Padre. Adamo ha scelto, quindi non credo fosse predestinato a fallire, altrimenti cade il libero arbitrio. Ma il Padre prevedeva tutto, sia che scegliesse di obbedire o no. Non ha obbedito, e allora Yeshua e' nato dallo spirito, non da uomo e non creato come Adamo, per divenire spirito vivificante. In un certo senso, il Padre prevedeva sia che obbedisse che non obbedisse. Yeshua non preesiste come persona o essere spirituale, ma come IDEA, come identita'.

La domanda e': se Adamo non avesse disubbidito? Ma questo ci porta fuori tema.

Restando su Yeshua, credo fermamente che lui fosse uomo ma la sua origine dallo spirito deve necessariamente costituire una differenza, non credi? Infatti, lui ha dovuto spogliarsi di questa differenza per essere uomo come noi. Gianni spiega che nella traduzione del testo greco in ebraico morphe' viene tradotta con la parola "immagine", ma resta una traduzione. Il testo originale riporta morphe', che non significa immagine ma forma o, in senso figurato, natura. Se decidiamo di appellarci solo al testo e ai significati, non possiamo prendere in considerazione neppure la traduzione in ebraico. Del resto, un traduttore ebreo non potrebbe mai accettare ne' il significato di forma ne' quello di natura, per ovvi motivi. Ma allora perche' Paolo ha usato morphe', non in linea con tutti gli altri casi biblici in cui il significato immagine e' reso con altri termini? Non poteva semplicemente usare eikon oppure omoioma se voleva rendere il significato di immagine, come accade negli altri casi? Ha scelto di complicare le cose?

La mia trattazione cerca di approfondire e "interpretare" questa incongruenza.
AKRAGAS
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Re: Il Messia Yeshùa uomo

Messaggio da AKRAGAS »

Da quello che ho letto della bibbia e della letteratura ebraica capisco che Dio, ha prima di tutto preconosciuto l'uomo che ha creato, in altre parole soltanto Dio sa già tutto quello che dovrà avvenire nella storia.
Dio è il Creatore assoluto e di conseguenza si tende a pensare, che Dio abbia altresì predeterminato tutto fin dal principio ma ha lasciato una sola facoltà all'uomo libera dall'influenza Divina: la scelta tra il bene e il male. In questo senso quindi identificherei il libero arbitrio non in una maniera assoluta ma relativa alla scelta tra Luce e Tenebre.

Certamente il NT ci fa comprendere che il messia sia nato dallo spirito,ecc. facendo desumenre che avesse un qualcosa di diverso dall'uomo comune. Io dico: può essere così, ma mi rimane il dubbio perchè non conosco per niente il greco e a malapena leggo l'ebraico.
Pertanto mi fermerei qui e lascerei la questione agli eruditi delle lingue ebraica e greca.
Ancora grazie Antonio delle tue importanti riflessioni .
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bgaluppi
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Re: Il Messia Yeshùa uomo

Messaggio da bgaluppi »

Akra, questa e' una cosa su cui ho riflettuto molto: il bene e il male. Noi non sappiamo cosa siano in senso assoluto il bene e il male, e proprio per questo non possiamo giudicare. Solo il Padre e' giudice, infatti solo lui conosce il bene e il male. La consumazione dei frutti dell'albero della conoscenza del bene e del male furono infatti proibiti all'uomo, ma quest'ultimo scelse di mangiarne. La scelta di Adamo e' presunzione di conoscere cio' che non gli e' consentito conoscere, ossia voler essere come Dio. Allora, con questo gesto di disubbidienza, si capisce forse cosa siano bene e male in senso relativo all'uomo, ossia si comprende come l'uomo deve comportarsi per essere nel bene: ubbidire alla legge del Padre. Questo e' bene.

Suona come un'imposizione da parte di Dio ma in realta' non lo e'. Il Padre e' colui che e', ossia l'eternita' dello spazio e del tempo. Niente esiste al di fuori di Dio, quindi in relta' il bene e' Dio, ossia l'essere, e il male e' il non essere con Dio, ossia il non esistere affatto. Poiche' se si e' fuori da colui che e', non si e' affatto. Essere e' quindi il bene, non essere e' il male. Scegliere di ubbidire a Dio significa scegliere la vita, quella vera, mentre la disubbidienza porta alla morte, ossia alla non esistenza e quindi al male.

Adamo scelse di disubbidire e la sua scelta porto' alla morte, l'essere al di fuori i Dio. Ma il Padre eterno ci ha fatto entrare di nuovo nella vita, grazie all'ubbidienza del secondo Adamo, Yeshua, che ha invece scelto di essere con Dio, quindi ha benedetto le generazioni a venire. Cio' nonostante, l'uomo e' ancora libero di scegliere, ma se sceglie il bene, cioe' l'ubbidienza, stavolta vivra' per sempre.

Per riassumere, nella mia attuale comprensione delle cose il bene e il male originano dalla scelta.
AKRAGAS
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Re: Il Messia Yeshùa uomo

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Ottimo, Antonio. Penso che tu abbia colto il senso.
AKRAGAS
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Re: Il Messia Yeshùa uomo

Messaggio da AKRAGAS »

Ricordi qundo il messia rivolto a Simon Pietro lo respinse dicendo: - via da me Satan! ?

Bene, sappiamo bene che Pietro fu apostolo e colonna della verità, eppure in quel momento fu figlio di Satana perchè non comprese la volonta di Dio.
Quindi, essere portatori di una dottrina falsa è come essere figli dell padre della menzogna, ovvero essersi schierati dalla parte delle tenebre, aver scelto il male.
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