La colpa e il Nuovo Adamo

scapin michele
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Re: La colpa e il Nuovo Adamo

Messaggio da scapin michele »

:-)
scapin michele
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Re: La colpa e il Nuovo Adamo

Messaggio da scapin michele »

Carissimi Antonio e lella, mi appasiono a leggere il vostro confronto Da una parte si vuole presentare Gesù come uomo e dall'altra come il verbo incarnato ,cioè Dio stesso.
Siamo adulti e cercare di modificare i propri pensieri credo proprio che sia arduo , l'importante è che i pensieri che ci costituiscono sono in grado di sostenerci e troviamo in essi la forza e il coraggio di proseguire con fiducia e impegno il nostro cammino.
Noi spesso facciamo di Gesù un santino da copertina ,dove appunto per il fatto che era figlio di Dio , diamo tutto scontato anche in modo troppo semplicistico, se si è fatto uomo ci sarà un motivo, e si è fatto uomo veramente condividendo le nostre stesse fatiche , tentazioni, e le ha superate da uomo e non da figlio di Dio altrimenti sarebbe tutto una montatura , faccio fatica da Cristiano pensarla così però se fosse così non mi cambierebbe la vita L'uomo Gesù ,O luomo Gesù come Dio stesso non cambierebbe la sostanza , anche noi incarnando il progetto di Dio assumiamo una condizione di figli di Dio , e più ci avviciniamo a Dio e più portiamo in noi le sue somiglianze sopratutto spirituali, L'AMORE ci fa simili a Lui e ne usciamo trasformati . Guardiamo nel profondo dentro di noi e ringraziamo Dio per tutto ciò che ci concede di capire , non sarà mai una verità in più a cambiarci il cuore ma il desiderio di una relazione di un incontro d'amore, e la cosa meravigliosa è quella che Lui è sempre il primo a sceglierci e ci ama per primo, è questo che ci da forza e speranza per il proseguo del nostro cammino. un abbraccio e un saluto
Lella
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Re: La colpa e il Nuovo Adamo

Messaggio da Lella »

Grazie Michele,...che Dio ti benedica nel nome del Suo figliolo Cristo Gesù. Lella
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bgaluppi
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Re: La colpa e il Nuovo Adamo

Messaggio da bgaluppi »

Amen Michele. Infatti questa diatriba sulla trinita' e' veramente assurda e noiosa e sai che ti dico? Da oggi non l'affrontero' piu' su questo forum, poiche' ritengo sia molto piu' importante parlare di altre cose, piu' intime.

Io voglio inontrarvi tutti di persona, per poter abbracciarvi e guardarvi negli occhi.
scapin michele
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Re: La colpa e il Nuovo Adamo

Messaggio da scapin michele »

Carissimi è proprio bello quello che ha detto Antonio, ( io voglio incontrarvi di persona e guardarvi negli occhi )si incontrarsi condividere camminare insieme , sentire che ciò che ci unisce è sempre di più di ciò che ci divide , però Antonio sono atratto dall'aspetto umano di Gesù , perchè me lo fa sentire più vicino , perchè come me è stato dentro la vita con le stesse fatiche , le stesse tentazioni , a condiviso in tutto lesperienza umana ,ma il suo coinvolgimento nel progetto di Amore del Padre era cosi grande che seppur con fatica riusciva sempre a scegliere ciò che lo rendeva più felice .
Caro Antonio mi farebbe piacere capire meglio l'aspetto di Gesù come uomo , per Te cosa ti colpisce dell'uomo Gesù ? e in quanto solo uomo non perde un po di ( valore ) grazie
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bgaluppi
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Re: La colpa e il Nuovo Adamo

Messaggio da bgaluppi »

Michele, di Cristo uomo mi colpisce la sua obbedienza infinita al Padre e la sua capacita' di incarnare (non in senso trinitario :-) ) il Messia, il consacrato, che il Padre concepisce dall'inizio dei tempi. Come te, anch'io credo profondamente al Gesu' uomo, perche' solo un uomo poteva liberare tutti dalla morte. Non credo al Gesu'-Dio, perche', tra i tanti motivi, non concepisco che il riscatto dell'uomo non venisse dall'uomo stesso. Siamo liberi dalla morte grazie a questo nuovo patto sancito grazie al Messia, ma la salvezza non e' automatica: dipende se saremo in grado di seguire i passi di Cristo fino in fondo. Ora, questo e' un impegno enorme, poiche' per l'uomo significa rinnegare la sua stessa natura umana; se e' stato Dio a riscattarci immolando se stesso (come Figlio in senso trinitario), non abbiamo la garanzia che noi uomini comuni riusciamo a imitare Cristo in tutto e per tutto. Che senso ha che Dio ci mostri come lui stesso obbedisca alla sua stessa legge e chieda a noi uomini mortali di fare altrettanto, ossia di essere come Dio?

Quindi, mi colpisce la grande forza di Gesu' nel vincere il mondo. Per questo credo che il Cristo, in quanto secondo Adamo concepito dallo spirito del Padre, avesse una marcia in piu' rispetto a noi nati nella carne e per questo credo che noi non saremo mai in grado di essere COME lui. Ma allo stesso tempo, proprio qui risiede la speranza: lui ci insegna, ma non ci ORDINA di diventare come lui pena la morte: ci insegna come dobbiamo vivere, ci insegna a pregare, ad avere fede, ci mostra com'e' il Padre, il modello che noi dobbiamo IMITARE, non RICALCARE nel senso di credere di poter essere COME lui, al suo stesso livello. Neppure Cristo puo' essere al livello del Padre, e noi non possiamo essere al livello di Cristo. Per questo abbiamo bisogno di continuo esame di coscienza e della infinita misericordia del Padre nostro. Pensare di poter essere come il Cristo e' presuntuoso, e puo' farci cadere in inganno. Noi dobbiamo santificare noi stessi al Padre attraverso la rinascita in Cristo, ma rinascere in lui non significa che saremo nuovi cristi, ma che accettiamo Gesu' come modello da seguire ed imitare, pur coscienti della nostra natura peccaminosa. Noi saremo sotto il peccato fino alla morte. Solo dopo la resurrezione e la santificazione saremo davvero liberi da esso e dalla morte. La condizione nostra attuale, determinata dalla RINASCITA in Cristo, e' la preparazione alla VERA rinascita, che avverra' con la parusia. Se gia' adesso potessimo essere come Cristo, non avremmo piu' bisogno di confessare i nostri peccati al Padre, poiche' saremmo perfetti come Gesu'. Ed e' vero che Giovanni afferma che chi segue Cristo e vive nello spirito non pecca, ma sinceramente qualcuno di voi uomini di fede puo' affermare di non essere piu' peccatore?

Questo e' cio' che mi colpisce di Cristo, e allo stesso tempo mi fa rendere conto della mia condizione umana. Paolo stesso dichiarava di essere vittima del peccato nella lettera ai Romani. Possiamo affermare che, in virtu' di cio', Paolo non vivesse davvero in Cristo e non fosse guidato dallo spirito santo? Credo proprio di no. E allora mi interrogo sulla natura di Cristo (morphe') dallo spirito e vedo me stesso, umile peccatore che necessita di continua assistenza da parte del Padre per non cadere continuamente.

Il fatto di sapere di non poter essere come Cristo, al suo livello, mi fa sperare nella misericordia del Padre, il quale ci conosce bene e sa che abbiamo bisogno del suo aiuto e del suo perdono.
AKRAGAS
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Re: La colpa e il Nuovo Adamo

Messaggio da AKRAGAS »

Questa sì che è musica per le mie orecchie.
Davvero Antonio riesci a esprimere concetti profondi come soltanto chi ha un cuore come il tuo può fare.
Grazie delle tue buone parole che esortano ad imitare il Cristo,a seguire il suo esempio pur sapendo che noi non potremo mai uguagliarlo...
e mentre siamo in questa tenda terrena gemiamo
perché vorremmo essere rivestiti della perfezione, ma intanto siamo tutti qui a dare la nostra testimonianza nel mondo fino a che il nostro compito avrà esaurito ogni progetto divino.
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bgaluppi
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Re: La colpa e il Nuovo Adamo

Messaggio da bgaluppi »

siamo tutti qui a dare la nostra testimonianza nel mondo fino a che il nostro compito avrà esaurito ogni progetto divino.
Grazie Akra. Dici bene, poiche' ognuno di noi ha un compito. Per questo ci tengo a ribadire quanto sia importante capire di non "montarsi la testa" e non lasciarsi trasportare oltre i nostri limiti. Questo non lo sto dicendo a voi fratelli da un pulpito, lo sto dicendo a me stesso prima di tutti. Credo che la chiave per non perdere la bussola risieda nell'umilta' di porsi davanti a Dio come suoi servi, ringraziandolo per tutte le benedizioni che riceviamo da lui, per il suo amore e la sua attenzione nei nostri confronti, ma anche riconoscendo la nostra condizione umana.

Pensando a voce alta, dico che e' molto difficile camminare su questa sottile linea rossa che separa la verita' dall'inganno, la strada retta dal baratro. Spesso, indotti dal nostro ego e dalle nostre passioni, ci identifichiamo in qualcosa che non siamo, o ci auto-assegniamo delle mansioni che non ci spettano, o pensiamo di poterci sentire "piu' investiti" dallo spirito e quindi "maggiori" nella fede rispetto ad altri. Questa e' una cosa molto pericolosa, dalla quale dobbiamo guardarci. Alla fine, le indicazioni da seguire sono semplici e chiare, ma applicarle in modo giusto risulta difficile, sollecitati come siamo dalle sfide quotidiane e influenzati da cio' che fa parte della nostra condizione umana. Allora, l'unica via e' svuotare noi stessi del nostro ego, pur mantenendo la nostra personalita', e abbandonarci completamente al Padre, confidando nella sua immensa misericordia e seguendo i suoi insegnamenti. Quando cadiamo, abbiamo l'umilta' di riconoscere i nostri errori, ma allo stesso tempo non ascoltiamo il satana che ci accusa di non essere degni. Chiediamo invece perdono. Il riconoscimento in umilta' delle nostre colpe ci rafforzera', consentendoci di non ricadere in quegli stessi errori.

Ci sono dei passi che ci indicano bene la chiave per restare davvero saldi sulla via del Padre:
Chi pertanto si farà piccolo come questo bambino, sarà lui il più grande nel regno dei cieli. Mt 18:4

Ma non è così tra di voi: anzi, chiunque vorrà essere grande tra di voi, sarà vostro servitore. Mt 20:26
Poi ci sono dei versetti di Luca che evidenziano come non possiamo paragonarci al Messia o pensare di essere come lui. Lo saremo quando diventeremo partecipi della vita, ma non finche' siamo nel mondo:
Un discepolo non è più grande del maestro; ma ogni discepolo ben preparato sarà come il suo maestro. Lc 6:40

Io vi dico: fra i nati di donna nessuno è più grande di Giovanni; però, il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui. Lc 7:28

da confrontare con

Io vi battezzo con acqua, in vista del ravvedimento; ma colui che viene dopo di me è più forte di me, e io non sono degno di portargli i calzari; egli vi battezzerà con lo Spirito Santo e con il fuoco. Mt 3:11
Qui vediamo bene come non possiamo pensare di poter essere come il Cristo, poiche' neppure Giovanni Battista, pur essendo il maggiore tra di noi, puo' essere al livello del Cristo. Ma ognuno di noi nel regno dei cieli sara' piu' grande del Battista terreno.

Cerchiamo dunque l'umilta' e distruggiamo il nostro ego umano.

Il Signore rende sicuri i passi dell’uomo e si compiace della sua via. Se egli cade, non rimane a terra, perché il Signore sostiene la sua mano. Sl 37:23-24
AKRAGAS
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Re: La colpa e il Nuovo Adamo

Messaggio da AKRAGAS »

Premessa: ogni cosa che scrivo vuole essere soltanto il mio personale intendimento.

Oggi riflettevo sul passo riferito al messia Yeshùa in Filippesi 2:7
..ma svuotò se stesso, prendendo forma di servo, divenendo simile agli uomini.

Da questo passo Io comprendo che Yeshùa annullò la propria volontà, i propri interessi di uomo, per conformarsi a quella di Dio al punto tale da poter asserire che il messia fu la rappresentazione vivente della Torah, mediante l'autorità dell'insegnamento dottrinale e mediante potenti segni di approvazione di Dio.
Il fatto che sia scritto che il messia svuotò se stesso significa che fece un atto cosciente, ovvero decise di sua spontanea volontà di scegliere tra il bene e il male scegliendo, a differenza di Adamo, il bene.
Come Adamo ebbe la possibilità di scelta tra le due vie analogamente il secondo Adamo (Yeshùa il messia) ebbe la stessa possibilità. Infatti come Adamo fu tentato dal Satan ( indirettamente tramite la donna) anche il messia fu tentato ma vinse la lotta. A conferma è scritto di Yeshùa che pronunciò la sua vittoria contro il male con la frase:-ho vinto il mondo-.
Quindi Yeshùa fece una scelta consapevole che gli permise di essere completamente pronto, svuotato come uno shofar, per essere riempito dal soffio (spirito) divino e diventare la sua voce nel mondo, il verbo di Dio.
Da quel momento, con il battesimo e la discesa dello spirito santo in Yeshua, iniziò la sua missione.
Riflettendo poi sulle parole di Paolo: - imitate me poichè io imito Cristo-. mi ha indotto a pensare che ogni credente deve sforzarsi di imitare il messia nel suo messaggio pratico, quindi pure il credente deve cercare di svuotare il più possibile se stesso perchè soltanto in questo modo potrà ricevere di continuo il "soffio" divino.
Pertanto, forti del fatto che la buona volontà del credente sia necessaria, sforziamoci di entrare nel regno di Dio.
marco
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Iscritto il: mercoledì 2 aprile 2014, 18:47

Re: La colpa e il Nuovo Adamo

Messaggio da marco »

Come può un uomo nascere nel peccato? Come può un bambino innocente essere peccatore?
Vogliamo credere che un bimbo di tre anni sia un peccatore?
E contro chi e in qual modo avrebbe commesso peccato?
Si pensa al peccato come qualcosa di sporco insito in noi, che ci marchia a vita come esseri inferiori e indegni. O peggio come ad una invenzione della religione cristiana atta a far venire sensi di colpa. Secondo me, spesso non si comprende bene il concetto di peccato e cosa significhi veramente.

Provo a rispondere a queste domande di Antonio. Sono convinto, al momento, che il peccato o la colpa di Adamo che si trasmette ad ogni uomo, non sia solo una condizione perduta, ma bensì una inclinazione congenita al male. Adamo scelse di mangiare dall'albero del bene e del male e in questo modo sperimentò il male. Da quel momento tutti gli uomini non potranno fare a meno di vivere senza il male. Non solo diventa parte essenziale della natura umana corrotta ma non abbiamo più la possibilità di comprendere ciò che realmente è bene e ciò che realmente è male. In rapporto a Dio, ovvio.
-Come può un uomo nascere nel peccato?
Ecco, nella colpa sono stato generato, nel peccato mi ha concepito mia madre. Salmo 50,7
Nessun uomo nasce senza peccato. Non dobbiamo vederlo per forza come una azione commessa. E' una condizione di partenza priva della santità.
-Come può un bambino innocente essere peccatore? Vogliamo credere che un bimbo di tre anni sia un peccatore? E contro chi e in qual modo avrebbe commesso peccato?
Innocente riferito all'impossibilità di commettere un reato o una trasgressione della Legge. Ma il bambino ha dentro di se la conoscenza del male e la sperimenterà negli anni a venire. E' la condizione in cui nasce il neonato che lo rende un peccatore e basta questo per essere privati della gloria di Dio.
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