La logica del crocifisso

Avatar utente
gialandra
Messaggi: 56
Iscritto il: mercoledì 23 luglio 2014, 14:04
Località: In giro per il Trentino

La logica del crocifisso

Messaggio da gialandra »

Vediamo se uno più uno fa due.

Ogni monumento, statua, dipinto, immagine che celebra un personaggio raffigura tale personaggio nel suo momento “più alto”, più glorioso, nel momento del suo massimo splendore per sottolineare appunto la sua grandezza. Proprio la nostra cara Italia è piena di esempi e tutti presentano il soggetto da celebrare in espressioni e atteggiamenti colmi di intelligenza, forza, potenza, gloria.

Il monumento della Chiesa, l’immagine, il simbolo per definizione che non manca nemmeno nel più piccolo capitello è da lunga data il crocifisso, nel quale il Cristo è raffigurato nel suo momento “più basso”, più buio della sua esistenza, momento nel quale le forze del male sono finalmente riuscite a eliminare colui che loro stessi definivano la loro rovina.

Alla luce di queste due evidenze, la croce chi sta realmente celebrando?
Signore, ti prego, riportami a casa.
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: La logica del crocifisso

Messaggio da bgaluppi »

Ciao Gilandra, certamente ne' Yeshua ne' gli apostoli hanno detto di prendere la croce come simbolo del Salvatore. Il termine "croce" appare in 33 versetti ed e' sempre usato per indicare lo strumento di morte o nel senso che gli diamo in italiano, "prendere ciascuno la propria croce". Yeshua ci dice di rinnegare noi stessi, il nostro ego, il nostro io e "prendere la propria croce" se vogliamo seguirlo, ossia accettare le conseguenze di una scelta di vita fuori dal mondo e nel suo esempio. La croce di cristo, credo, simboleggia il suo farsi carico del peccato, da cui lui era esente, per liberare l'uomo e ubbidire al Padre fino alla morte. Se noi ci facciamo carico della croce, noi viviamo in lui e andremo in senso opposto al mondo.

Nessun simbolo e' associato a Cristo e tantomeno a Dio. Molti simboli sono associati a satana, direttamente o indirettamente.
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: La logica del crocifisso

Messaggio da bgaluppi »

Oxigen, mi trovi perfettamente d'accordo. Io posseggo una catenina con croce d'oro regalatami da mia nonna quando ero bambino. L'ho portata al collo fin quando ho capito davvero chi fosse Yeshua, nel qual momento me la sono tolta. Nonostante cio', la serbo come un caro ricordo della mia defunta nonna e non la considero certo pericolosa fonte di potenziale idolatria, anche perche' non la porto piu' al collo. Per quanto riguarda le immagini, pero', c'e' da precisare una cosa. L'iconografia cristiana e' fonte di idolatria in quanto raffigura Cristo, la Madonna, i santi etc. sia in dipinti che in statue, venerate dai fedeli. Chi le osserva come opere d'arte, non commette idolatria, ma chi, ignaro, si inginocchia e prega davanti ad esse invece si. La colpa di questo non e' da attribuirsi all'artista, al quale sono state commissionate e il quale faceva il suo lavoro ed esprimeva il suo talento, ma a chi le ha commissionate: la Chiesa. La Chiesa, in quanto sedicente depositaria della fede, dovrebbe sapere che la fabbricazione di immagini e' vietata. Non solo l'adorazione, ma anche la fabbricazione. Infatti, la Chiesa Cattolica ha furbescamente eliminato il Secondo Comandamento e trasformato il Decimo in due comandamenti separati, per far tornare i conti. :)) Inoltre, il cultore d'arte che le osserva solo come capolavori ha meno colpe del fedele, il quale dovrebbe conoscere la parola di Dio e invece viola il Secondo Comandamento. Luca 12:47. Qual'e' il versetto dove si dice che fa peggio chi ha conosciuto la verita' e se ne allontana di chi non l'ha mai conosciuta?
Avatar utente
Enigma
Messaggi: 647
Iscritto il: martedì 1 aprile 2014, 13:39
Località: Foggia

Re: La logica del crocifisso

Messaggio da Enigma »

bgaluppi ha scritto:Qual'e' il versetto dove si dice che fa peggio chi ha conosciuto la verita' e se ne allontana di chi non l'ha mai conosciuta?
Antonuzzu beddu, la Scrittura che cerchi è questa:
"Perché sarebbe stato meglio per loro non aver conosciuto la via della giustizia, che, dopo averla conosciuta, voltare le spalle al santo comandamento che era stato dato loro. È avvenuto di loro quel che dice con verità il proverbio: Il cane è tornato al suo vomito, e: La scrofa lavata è tornata a rotolarsi nel fango" (2Pietro 2:21,22). Vedi anche Ebrei 6:6. :-)
AKRAGAS
Messaggi: 1016
Iscritto il: domenica 1 febbraio 2015, 9:38

Re: La logica del crocifisso

Messaggio da AKRAGAS »

Un giorno, parlando con un sacerdote di una denominazione religiosa che non nomino :-O
gli dissi: - voi insegnate di adorare le statue e le immagini! Sapete che nelle Scritture è vietato da D-o?-
Risposta: - ma noi non le adoriamo bensì le veneriamo.... e solo un modo per aiutare i fedeli a pregare! Lei non può capire...
Un altro giorno la stessa cosa l'ho accennata ad una mia collega di lavoro fedele della stessa denominazione e risponde: - tu sei pazzo!
Insomma un muro davanti.
Ricordiamoci che il messia parlava a molti ma solo alcuni lo seguivano :-
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: La logica del crocifisso

Messaggio da bgaluppi »

Grazie Enigma.
marco
Messaggi: 2277
Iscritto il: mercoledì 2 aprile 2014, 18:47

Re: La logica del crocifisso

Messaggio da marco »

gialandra ha scritto:Vediamo se uno più uno fa due.

nel quale il Cristo è raffigurato nel suo momento “più basso”, più buio della sua esistenza, momento nel quale le forze del male sono finalmente riuscite a eliminare colui che loro stessi definivano la loro rovina.
Caro Gialandra preciso prima di rispondere che non intendo difendere la chiesa romana.
Preciso anche che, come il caro Antonio, ho portato al collo per più di 30 anni una catenina con crocifisso d'oro, regalo forse di battesimo, che ora ho tolto.
Veniamo a noi, il momento del Cristo in croce è la sublimazione della fede del Figlio verso il Padre.
Dal mio punto di vista è stato il momento più alto e non il più basso.
Sotto la croce c'erano i capi del popolo, i farisei e Satana a gridargli di scendere dalla croce.
Se avesse ascoltato loro e si sarebbe ribellato al volere del Padre, per noi sarebbe finita.
Così avrebbero vinto le forze del male.
Avatar utente
Giorgia
Messaggi: 1186
Iscritto il: martedì 9 dicembre 2014, 9:15

Re: La logica del crocifisso

Messaggio da Giorgia »

Caro Marco, capisco cosa vuoi dire. Personalmente credo che la morte di Cristo abbia rappresentato il momento più basso dell'esistenza dell'uomo, non di Cristo.

Il ragionamento di Gialandra è molto interessante. Se ci pensiamo bene, noi siamo salvi perché Cristo ha vinto la morte, risorgendo, non morendo.

Certo, per risorgere doveva essere morto. Ma il miracolo della salvezza avvenne quando Cristo resuscitò. Cosa che per altro vale pure per noi. Al momento siamo carne e sangue, schiavi del peccato. Solo dopo la resurrezione saremo puri. La nostra salvezza arriverà quando risorgeremo, non quando moriremo.

La domanda di Gialandra riguardo al crocifisso è molto importante dal punto di vista psicologico secondo me.

Tre cose muovo l'uomo, il piacere, il dolore e la paura. E i fondatori delle religioni conoscono bene la psicologia umana. Nel caso in oggetto, utilizzare come simbolo la croce, è proprio un cercare di agire sulla paura, ricordando la morte. Agendo quindi sulla paura della morte, comune a tutti gli uomini.

Qualcuno poi ci ha marciato sull'argomento, inventando un inferno eterno, cercando di spaventare ancora di più le persone. Una sorta di "ricordati che devi morire".
Mentre il messaggio del Messia e di conseguenza di Dio è proprio l'opposto "ricordati che sto preparando un luogo" e questo luogo è per celebrare la vita, non la morte. Perché Dio è "il Dio dei viventi". La morte, per chi crede, è solo un passaggio. E' la vita il nostro obiettivo!

Di conseguenza, condivido la domanda di Gialandra riguardo a cosa realmente celebra la croce.

Shalom
Avatar utente
gialandra
Messaggi: 56
Iscritto il: mercoledì 23 luglio 2014, 14:04
Località: In giro per il Trentino

Re: La logica del crocifisso

Messaggio da gialandra »

bgaluppi ha scritto: Il termine "croce" appare in 33 versetti ed e' sempre usato per indicare lo strumento di morte o nel senso che gli diamo in italiano, "prendere ciascuno la propria croce
Lo strumento di morte è l'esatto opposto del "prendere ciascuno la propria croce": il primo rimanda a tutto ciò che è opposizione (conflitto, lotta, combattimento) il secondo rimanda a tutto ciò che è accettazione (il più potente strumento della vita).
bgaluppi ha scritto: Yeshua ci dice di rinnegare noi stessi, il nostro ego, il nostro io e "prendere la propria croce" se vogliamo seguirlo, ossia accettare le conseguenze di una scelta di vita fuori dal mondo e nel suo esempio.
Certo, e questa è la chiave di tutta la sua proposta, ma bisogna stare attenti a cosa intendeva per “rinnegare noi stessi”: Yeshua dice di rinnegare il proprio io intendendo l’io falso, l'ego appunto, quella personalità che siamo stati costretti a creare con la nostra mente sotto la forza di spinte terribili, interne ed esterne, partendo fin dai primi giorni della nostra permanenza su questa terra; se non sbaglio per essere chiari i testi usano il termine greco “pschiché” (tradotto in “vita” dalla Chiesa, no comment). Solo liberandoci dall’io mentale potremmo veramente scoprire l’io vero, quello spirituale, sapere chi siamo in realtà e finalmente realizzare la nostra missione di figli di Dio nel pieno godimento (interiore), accompagnati e supportati dalla figura invisibile, ma certa del Cristo. La croce è appunto il risultato, i danni, le ferite che, tante volte senza nemmeno renderci conto perché schiavi di questo io mentale e malvaglio, abbiamo inferto a noi stessi e agli altri.
bgaluppi ha scritto: La croce di cristo, credo, simboleggia il suo farsi carico del peccato, da cui lui era esente, per liberare l'uomo e ubbidire al Padre fino alla morte. Se noi ci facciamo carico della croce, noi viviamo in lui e andremo in senso opposto al mondo.
Se hai dubbi sulla provenienza del crocifisso puoi anche ricordare quello che ha detto Dio su statue, dipinti, quadri e lavoretti vari: “Non ti fare scultura alcuna né immagine alcuna delle cose che sono lassù ne' cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra”, pensa cosa ha detto: tutta l’arte è satanica se non è utilizzata per celebrare chi ti ama veramente, il Signore. Conoscendoci perfettamente sapeva benissimo che avremmo conferito a tali opere un valore, un peso, una capacità che non hanno, e invece di confidarti con chi ti ascolta con amore e passione, ti confiderai con chi nè ti ascolta e nè ti ama perché è un oggetto senza vita. Per questo non esistono immagini o altro riferibili a Dio come hai detto. Sono idolatrie, inversioni mentali della realtà operate dall'ego, vedi la catenina della nonna che guardacaso è una idolatria doppia, la più evidente sull’amuleto e la seconda più sottile, ma molto molto più grave, con la nonna, ovviamente senza nessuna offendere o togliere niente a nessuno.
Signore, ti prego, riportami a casa.
marco
Messaggi: 2277
Iscritto il: mercoledì 2 aprile 2014, 18:47

Re: La logica del crocifisso

Messaggio da marco »

Cara Giorgia, ogni medaglia ha due facce. Quindi il simbolo del crocifisso lo possiamo vedere e giudicare come meglio ci aggrada.
Personalmente ritengo la croce un forte simbolo cristiano, nel senso buono della parola.
Poi possiamo vederci ciò che lascia intendere Gialandra e che tu hai palesato.
La morte di Cristo vista nell'ottica del sacrificio/sacerdozio ha una funzione estremamente importante.
Questo sacrificio cruento, rappresentato in simbologia dal crocifisso, ha messo fine al sacerdozio di Aronne.
L'Agnello puro è stato immolato sulla croce e da lì è scaturito il sangue che ci ha purificati una volta e per sempre.
Sappiamo tutti che la chiesa e le religioni ne hanno combinate di tutti i colori, ma non si può demonizzare tutto.
Si è capito... non riesco a vedere nell'utilizzo del crocifisso da parte della chiesa un motivo cattivo.
Rispondi