Giovanni 14:14

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Gianni
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Re: Giovanni 14:14

Messaggio da Gianni »

Lella, perdona, ma noto che hai difficoltà di ragionamento logico. Proviamo insieme a ragionare.

Prendi questa frase: la parola di Tizio si fece canto. Ragioniamo.
La parola di Tizio è Tizio, ma Tizio non è la sua voce.
È come dire che i tuoi capelli sei tu. Però tu non sei i tuoi capelli. Infatti non ti esaurisci nei tuoi capelli. Tu sei anche il resto del tuo corpo. Comprendi l'abissale differenza?
Ecco perché Giovanni dice che la parola era Dio, non che Dio era la parola!

Tizio parla, dice parole. Ad un tratto si mette a cantare. La sua parola si fa canto.
Che cosa diventa canto, lui o la sua parola? Di certo non lui, che riamane Tizio, ma la sua parola.
La parola di Dio si fece carne. Che cosa si fece carne? La parola di Dio, non Dio.

Ora, nella tua logica, Tizio diventa canto come tu diventi i tuoi capelli. Questa non è logica.

Prova a ragionarci. Ma fermati sul ragionamento, invece di sviarlo citando a raffica altri passi per distrarre l’attenzione.
Almeno, provaci.
ארמאנדו אלבנו
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Re: Giovanni 14:14

Messaggio da ארמאנדו אלבנו »

C'è un piccolo particolare che Gianni non considera: il mio capello non è meno importante della mia testa e senza il mio capello non sarei più io. Quindi la mia testa sono io; il mio capello sono io; io sono il mio capello; io sono la mia testa. Il braccio ha bisogno della testa, ma la testa senza il braccio che cos'è? niente! nessuno è migliore dell'altro e le relazioni sono talmente strette da farsi che sono la stessa cosa, la stessa persona. La stessa cosa è pure la parola di Dio. La parola di Dio è Dio stesso perchè appartiene a Dio e Dio non sarebbe più Dio se non avesse la parola. La parola di Dio è quindi Dio stesso e Dio stesso è la parola perchè la parola è Dio. Quindi a farsi carne è Dio che è appunto la sua parola. Se io parlo, il mio parlare sono io stesso. Sono io in parola.
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Gianni
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Re: Giovanni 14:14

Messaggio da Gianni »

"Se tutto il corpo fosse occhio, dove sarebbe l'udito?" (1Cor 12:17). L'occhio non è il corpo, ma fa parte del corpo.
Dio rimane Dio anche senza la sua parola. Prima che Dio creasse l'universo con la sua parola, Dio già esisteva ed esisteva da sempre. Ad un certo punto disse, e le cose vennero all'esistenza. Se Dio non avesse parlato, non esisteremmo, non ci sarebbe stata la sua parola. Ma Dio sì.
ארמאנדו אלבנו
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Re: Giovanni 14:14

Messaggio da ארמאנדו אלבנו »

Che errore madornale che fai: ''ad un certo punto disse''

Cosi dicendo collochi Dio in un preciso punto temporale. Per Dio non ha senso dire ''ad un certo punto''. Prima della sua creazione c'era Dio da sempre e senza un inizio, ma esisteva e che pensava. In Dio c'è un prima e un dopo? La parola era pensiero. Il pensiero si manifestò in parola. Il pensiero implica che Dio ha una mente e una sapienza da sempre. Oppure osi pensare che Dio era senza una mente o senza una sapienza? Che Dio sarebbe senza una mente? E come potrebbe operare senza una mente che si estrinseca in parola? Come puoi dire che c'era un momento in Dio ove lui era privo di pensiero?

Ma tu dici: ''ad un certo punto disse''. Cosi facendo collochi Dio in un certo punto temporale, ma dimentichi che in Dio non c'è ne un prima e ne un dopo e che Il dire di Dio è eterno come Dio perchè appartiene a Dio, esattamente come il suo spirito è eterno perchè è di Dio.

Dio senza la sapienza non sarebbe più Dio,sarebbe un essere privo di ragione, senza sapienza. E la parola è l'estrinsecazione di questo ragione, di questa sapienza che è in Dio. Dio non può essere separato dalla sua sapienza, dalla sua mente, dalla sua parola. La sua parola non può essere separata da Dio. Dio è il tutto, è il luogo e la sua parola è in lui.

Senza spirito, Dio che essere sarebbe? lo spirito è increato, come la parola è increata. Nella parola, come per lo spirito, non c'è un prima e un dopo. Per questo Dio è la parola, perchè Dio non può operare senza la sua parola. Per questo lo spirito di Dio è Dio perchè Dio non può operare senza il suo spirito.


Se tutto il corpo fosse occhio, dove sarebbe l'udito? Se tutto fosse udito, dove sarebbe l'odorato? 18 Ma ora Dio ha collocato ciascun membro nel corpo, come ha voluto. 19 Se tutte le membra fossero un unico membro, dove sarebbe il corpo? 20 Ci sono dunque molte membra, ma c'è un unico corpo; 21 l'occhio non può dire alla mano: «Non ho bisogno di te»; né il capo può dire ai piedi: «Non ho bisogno di voi»

Il corpo di carne è fatto da testa,braccio, piede ecc ecc; eppure è tutt'uno. Tutto il corpo non può essere solo testa, perchè la testa senza il braccio sarebbe inutile e viceversa. Se tutte le membra del tuo corpo fossero tutte testa, dove sarebbe il tuo corpo, cioè tu? Tu senza il tuo braccio in poche parole non saresti più corpo e non saresti più tu. Per questo il tuo braccio sei sempre tu, come la tua testa sei sempre tu, come il tuo pensiero sei sempre tu. Non si può separare il tuo braccio da te ecc. Ma quamti tu ci sono però? Sei tu solo! Parallelamente è con Dio: Dio non sarebbe più Dio senza la parola e per questo la parola è Dio stesso perchè è parte di Dio e non si può separare da Dio.

Paolo dice ''17 Se tutto il corpo fosse occhio, dove sarebbe l'udito? Se tutto fosse udito, dove sarebbe l'odorato? 18 Ma ora Dio ha collocato ciascun membro nel corpo, come ha voluto. 19 Se tutte le membra fossero un unico membro, dove sarebbe il corpo?'' Lui mette in relazione questo con il compito di ciascuno nella chiesa. Dove sarebbe la chiesa se tutti fossero apostoli? se tutti fossero profeti? Che chiesa sarebbe? non sarebbe nessuna chiesa questa! Però i membri (apostoli, profeti) e la chiesa non si possono separare: tizio x (apostolo) è la chiesa e se soffre tizio x soffre la chiesa; Tizio y(profeta) è la chiesa e se soffre Tizio Y soffre la chiesa. Quante chiese ci sono? La chiesa è una. La chiesa per essere chiesa ha bisogno sia di tizio x che di tizio y. Tutto il corpo non può essere solo x (apostolo) o solo y (profeta).
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Gianni
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Re: Giovanni 14:14

Messaggio da Gianni »

Armando Albano, anzi Albano Armando (come si firmano i semplici), con te non c'è nulla da fare. Parli di tempo e non sai cos'è il tempo. E non capisci neppure che "a un certo punto" riguarda la temporalità e non il tempo, ovvero il nostro tempo relativo, quello che inziò proprio alla creazione, quando il tempo fermo ed eterno si infranse con lo spazio e iniziò la temporalità.
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Re: Giovanni 14:14

Messaggio da stella »

Gianni ,credo che comunque interpretato un po'in modo diverso ,ma alla fine concordiamo ....
Sai ,mi ricordo sempre del catechismo imparato dalle suore circa 60anni fa che diceva

'' DIO NON PUO' NE SOFFRIRE E NE MORIRE ...''QUINDI'' ;;)
l,anima mia. ha sete del Dio vivente
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Michele
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Re: Giovanni 14:14

Messaggio da Michele »

Mi stavo ponendo un quesito molto semplice:
ma se Giovanni voleva dire per esempio "in principio Dio parlò", perché si dovrebbe scrivere "in principio era la parola"?
Seconda cosa che non mi so spiegare è l'eternità nei confronti del tempo.
Qualcuno me lo sa spiegare? Grazie.
ארמאנדו אלבנו
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Re: Giovanni 14:14

Messaggio da ארמאנדו אלבנו »

Ci provo: in Dio non esiste un prima e un dopo (eternità) perchè non c'è un inizio. Per noi si: c'è un inizio e quindi uno scorrere degli istanti (tempo). Per noi c'è un primo e un dopo e nello scorrere del tempo mutiamo.

Ovviamente prima della creazione c'è solo Dio da sempre e quindi in Dio non c'era un prima essendo egli esistente da sempre.
noiman
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Re: Giovanni 14:14

Messaggio da noiman »

Lella…Della… ti leggo sempre con piacere, e anche se qualche volta non sono d’accordo con quello che scrivi…usando il tuo mattarello … ti apprezzo per la tua schiettezza.
Sai Lella questo è un forum biblico in cui tutti possiamo scrivere e ragionare su argomenti che ci stanno a cuore e non è detto che siamo tutti d’accordo.
Quello che conta è il confronto , chi ha da offrire il proprio contributo con osservazioni e pensieri è sempre persona gradita.
Gianni oltre che essere il fondatore di questo forum è anche un biblista e credo nessuno di noi lo è, siamo tutti autodidatti e la nostra conoscenza è sicuramente inferiore a Gianni che oltre aver studiato tanto è sempre disponibile a offrirci materiale di studio per ogni confronto.
Ho letto quasi tutto quello che ha scritto Gianni, sia nel forum che nel sito di biblistica, dove anch’io ho avuto l’onore di dare un piccolo contributo nei makhboròt che lui ha pubblicato.
Gianni non ha il monopolio delle traduzioni, ma è il migliore per quelle che giungono dal greco, anche in ebraico se la cava assai bene…. È un vero piacere leggere i nove quaderni che riguardano Bereshit, dal titolo la Donna in genesi 1-3. Li ho stampati e raccolti in un unico fascicolo che è inserito nella mia biblioteca nella sezione “studi e manoscritti, perché anche se scritti in un p.c. rimangono tali .
Gianni non vuole avere ragione a tutti costi, ma sicuramente detesta le imposizioni fideistiche che stravolgono i testi. Non “infinocchia nessuno” , non fa nessun giochetto e non pensa di avere la verità assoluta.
Gianni studia e si confronta con tutti, compresi noi ebrei che abbiamo una storia e una visione diversa sul contenuto delle scritture.
Gianni non è solo, ha la mia amicizia e anche quella di tanti forumisti e ospiti che ci leggono.
Shalom Lella
Noiman
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Gianni
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Re: Giovanni 14:14

Messaggio da Gianni »

Michele, riguardo al prologo giovanneo, Giovanni non intese affatto dire che ‘in principio Dio parlò’. Se avesse inteso così, avrebbe detto proprio così.
Chi volle esprimere questo pensiero fu l’autore della cosiddetta lettera agli ebrei: “Dio, dopo aver parlato anticamente molte volte e in molte maniere ai padri per mezzo dei profeti, in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio”. – Eb 1:1,2.
Giovanni tratta lo stesso punto, ma da una visuale specifica: si concentra non sul parlare di Dio ma sulla sua stessa parola. Il suo obiettivo è affermare che la parola sapiente e creatrice di Dio fece irruzione nella storia umana (verbo eghèneto) tramite la persona umana di Yeshùa.
Mentre in Eb evidenzia come Dio avesse parlato per mezzo dei profeti, Giovanni evidenzia che la stessa parola di Dio fu presente in Yeshùa.

Proprio il parallelo tra Gv 1 ed Eb 1 dovrebbe far riflettere le persone non accecate dalla dottrina religiosa.
Dio utilizzò la serie dei profeti per parlare, tale serie culmina con il profeta per eccellenza: Yeshùa, in cui scese in modo permanente la parola di Dio.

L’ho detto varie volte, ma nessuno si vuol prendere la briga di farlo: occorre leggere tutto Gv ed esaminare tutti i passi in cui egli parla della parola. Si scopre allora che la parola è sempre la stessa identica cosa: la parola di Dio. Si capisce allora tutto il senso pieno di ciò che disse Yeshùa quando affermò che tutto ciò che diceva non era parola sua ma di Dio. E con ciò è stabilita anche l'enorme differenza tra Dio e Yeshùa.

Il concetto di tempo è davvero molto difficile. Se credi, puoi trovare qui la mia trattazione:
http://www.biblistica.org/wordpress/wp- ... tempo1.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;

Noiman, che posso dirti? Todàh, grazie. Ma è un grazie carico di affetto, traboccante d’affetto. Mi sento onorato dalla tua amicizia. Mi fai pregustare quanto profetizzato in Zaccaria 8:23.
Anì ohèv et Israèl.
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