Giovanni 14:14

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Gianni
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Re: Giovanni 14:14

Messaggio da Gianni »

Nella prima chiesa c'erano dei profeti, ma non tutti erano profeti. In più il dono di profezia, che poi cessò, non era permanente; in certi momenti i profeti profetizzavano, ma per il resto della loro vita no.
ארמאנדו אלבנו
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Re: Giovanni 14:14

Messaggio da ארמאנדו אלבנו »

Gianni,

profetare significa parlare ''in nome di''. Il profeta di Dio è colui che parla a nome di Dio e spesso, ma non sempre, preannuncia eventi futuri. La dottrina di Gesù era la dottrina del padre. Quando Gesù insegnava, cioè annunciava la dottrina, parlava a nome del Padre e dunque era un profeta. Anche Giovanni, Pietro, Giacomo, Giuda, Paolo quando scrissero le lettere del nuovo testamento erano profeti, perchè in quelle lettere questi apostoli insegnavano la dottrina di Dio e quindi essi parlavano a nome di Dio. Quando insegnavano pertanto erano profeti. Dopo la pentecoste lo spirito di Dio dimorava in maniera permanente negli apostoli e nei profeti. Avveniva ad esempio che i profeti, a volte non parlavano a nome di Dio, ma lo spirito di Dio non si ritirava da loro.


-> DOMANDA 1: Nell'antico testamento, quando Isaia, Geremia ecc non profetizzavano, lo spirito si ritirava da loro e tornava in loro nel momento in cui essi tornavano a profetizzare? Oppure lo spirito era in loro in maniera permanente anche quando non profetizzavano?


Poi ho notato un altra cosa: nel tuo studio sul profetismo ho letto che caratteristica del linguaggio dei profeti dell'antico testamento è il passare spesso dall'io personale del profeta all'io di Dio e viceversa. A volte Dio parlava in prima persona immedesimandosi nel profeta. Es. (uno a caso): Isaia 19,2-4

2 «Io inciterò Egiziani contro Egiziani,
combatteranno il fratello contro il fratello, il vicino contro il vicino,
città contro città, regno contro regno.
3 Lo spirito che anima l'Egitto svanirà,
io renderò vani i suoi disegni;
quelli consulteranno gli idoli, gli incantatori,
gli evocatori di spiriti e gli indovini.
4 Io darò l'Egitto in mano di un signore duro,
un re crudele dominerà su di lui»,
dice il Signore, DIO degli eserciti.

Qui vediamo che Dio parla in prima persona (IO) attraverso il profeta. L'IO quindi è riferito a Dio. Notiamo anche che dove sta scritto ''dice il Signore'' in realtà è sempre Dio che parla attraverso il profeta e Dio parla di se stesso in terza persona. Questo modo di parlare di Dio nella bibbia appare anche altrove.
Nei profeti dell'antico testamento accade che a volte Dio parla in prima persona (IO DARO', IO RENDERO', ECC ECC.) attraverso il profeta. Nel nuovo testamento, quando gli apostoli scrivevano le lettere, non ho notato mai questo linguaggio; eppure essi quando scrivevano le lettere erano dei profeti perchè nelle lettere erano contenute le dottrine di Dio e essi parlavano a nome di Dio. Es: 1Giovanni 3

1 Vedete quale amore ci ha manifestato il Padre, dandoci di essere chiamati figli di Dio! E tali siamo. Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui. 2 Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non è stato ancora manifestato ciò che saremo. Sappiamo che quand'egli sarà manifestato saremo simili a lui, perché lo vedremo com'egli è.

Gianni, qua Giovanni parla in prima persona plurale (siamo, saremo) e sta parlando della dottrina della resurrezione dei morti. Giovanni sta parlando a nome di Dio circa la dottrina di Dio, per cui qui è profeta; ma ''il siamo, il saremo'' non è riferito a Dio che parla attraverso Giovanni, ma a Giovanni e agli altri fedeli. Invece Isaia quando dice ''IO DARO' '', ''IO RENDERO' '' come sopra in realtà quel' ''IO'' è riferito a Dio che parla in prima persona.

Facciamo un altro esempio: Isaia 43,10-11

10 I miei testimoni siete voi, dice il SIGNORE,
voi, e il mio servo che io ho scelto,
affinché voi lo sappiate,
mi crediate, e riconosciate che io sono.
Prima di me nessun Dio fu formato,
e dopo di me, non ve ne sarà nessuno.
11 Io, io sono il SIGNORE,
e fuori di me non c'è salvatore.

Qua Dio mette sulla bocca di Isaia le parole che escono dalla sua bocca (Salmo 33,6) queste parole sono da attribuirsi a Dio (io sono, me, io ho scelto) che parla in prima persona attraverso Dio.

Vediamo un altro esempio di profetismo, dove Dio mette la sua parola sulla bocca di una persona: Numeri 23,1-10

1 Balaam disse a Balac: «Costruiscimi qui sette altari e preparami qui sette tori e sette montoni». 2 Balac fece come Balaam aveva detto, e Balac e Balaam offrirono un toro e un montone su ciascun altare. 3 E Balaam disse a Balac: «Sta' vicino al tuo olocausto e io mi allontanerò; forse il SIGNORE mi verrà incontro; e io riferirò quello che mi avrà fatto vedere»; e andò sopra una nuda altura.
4 Dio venne incontro a Balaam, e Balaam gli disse: «Io ho preparato i sette altari e ho offerto un toro e un montone su ciascun altare». 5 Allora il SIGNORE mise delle parole in bocca a Balaam e gli disse: «Torna da Balac e parla così».
6 Balaam tornò da Balac, ed ecco che questi stava vicino al suo olocausto con tutti i prìncipi di Moab.
7 Allora Balaam pronunciò il suo oracolo:
«Balac mi ha fatto venire da Aram,
il re di Moab mi ha chiamato dalle montagne d'Oriente.
Vieni, disse, maledici Giacobbe per me!
Vieni, impreca contro Israele!
8 Come farò a maledirlo se Dio non l'ha maledetto?
Come farò a imprecare se il SIGNORE non ha imprecato?
9 Io lo guardo dalla sommità delle rupi
e lo contemplo dall'alto dei colli;
ecco, è un popolo che dimora solo
e non è contato nel numero delle nazioni.
10 Chi può contare la polvere di Giacobbe
o calcolare il quarto d'Israele?
Possa io morire della morte dei giusti
e possa la mia fine essere simile alla loro!»

Qua Balaam sta riportando la parola di Dio, la parola che è uscita dalla bocca di Dio e che Dio mise sulla bocca di Balaam. Balaam quindi qui sta profetando, però, a differenza dell'oracolo di Isaia, qua le parole ''me,io,farò'' sono riferite a Balaam e non a Dio. Vedi anche l'oracolo in Numeri 23,20: Ecco, ho ricevuto l'ordine di benedire;
egli ha benedetto; io non posso contraddire.


-> DOMANDA 2: Esistono quindi diversi linguaggi profetici?

-> DOMANDA 3: Il linguaggio profetico di Gesù, quando lui parla in prima persona, è lo stesso di Isaia 43,10-11 dove la prima persona è da attribuire a Dio ? oppure è come quello di Balaam o degli Apostoli dove la prima persona è da attribuire a colui che è utilizzato da Dio per parlare?
Nel tuo studio sul profetismo hai scritto che la parola di Dio dimorava permanentemente in Gesù e che lui era il profeta per eccellenza. Facevi anche il parallelismo tra il modo dire dei profeti (''oracolo'' o ''cosi dice il Signore'') e '' l'io vi dico'' di Gesù. Ti faccio un esempio chiaro e concreto: Giovanni 8,58. I giudei chiedono a Gesù: non hai ancora 50 anni ed hai visto Abramo? La domanda è rivolta a Gesù. Gesù risponde: in verita in verità io vi dico (parallelismo con l'oracolo dei profeti): prima che Abramo venisse all'esistenza io sono.
Ora quell'io sono a chi deve essere attribuito? A Dio alla maniera di Isaia 43,10-11? Oppure, seppur Dio ha messo la sua parola nella bocca di Yeshua, quel' ''io sono'' è da riferirsi solo a Gesù alla maniera del profetismo di Balaam e degli apostoli nelle lettere?


Voglio far ancora un altro esempio che ora coinvolge Mosè, visto che il nuovo testamento paragona Gesù a Mosè: Esodo 3,13-15:

13 Mosè disse a Dio: «Ecco, quando sarò andato dai figli d'Israele e avrò detto loro: "Il Dio dei vostri padri mi ha mandato da voi", se essi dicono: "Qual è il suo nome?" che cosa risponderò loro?» 14 Dio disse a Mosè: «Io sono colui che sono». Poi disse: «Dirai così ai figli d'Israele: "l'IO SONO mi ha mandato da voi"». 15 Dio disse ancora a Mosè: «Dirai così ai figli d'Israele: "Il SIGNORE, il Dio dei vostri padri, il Dio d'Abraamo, il Dio d'Isacco e il Dio di Giacobbe mi ha mandato da voi". Tale è il mio nome in eterno; così sarò invocato di generazione in generazione.

Vedi, Mosè per gli ebrei è considerato il profeta per eccellenza. Mosè è colui che riporta gli oracoli di Dio. Parla a nome di Dio e quindi è profeta. Dove sta scritto ''tale è il mio nome'' oppure ''cosi sarà invocato'' è da attribuire a Dio che parla attraverso il profeta.
->DOMANDA 4 : Ma dove sta scritto ''il signore MI ha mandato'', quel ''ME'' è da attribuire a Dio? oppure solo a Mosè,anche se quella parola è uscita dalla bocca di Dio per essere riportata al popolo?


Gianni ti chiedo un favore. Rispondimi in questo modo:

Domanda 1-> risposta 1 e cosi via


Se poi sui modi di profetizzare dei profeti vogliono intervenire pure Besasea e Noiman dicendo la loro sono lieto di ascoltare anche quello che dicono loro e anche altri. Pace.
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Gianni
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Re: Giovanni 14:14

Messaggio da Gianni »

Troppe domande tutte insieme. Avresti fatto meglio a porre solo la prima e, dopo averla trattata, porne una seconda e così via. Trattare tante questioni crea solo confusione e scoraggia chi legge.

Rispondo quindi solo per sommi capi alle questioni più importanti.

Paolo scrive: “Dio ha posto nella chiesa in primo luogo degli apostoli, in secondo luogo dei profeti, in terzo luogo dei dottori, poi miracoli, poi doni di guarigioni, assistenze, doni di governo, diversità di lingue. Sono forse tutti apostoli? Sono forse tutti profeti?”. - 1Cor 12:28,29.
Se ci ragioni un po’, vedrai che non tutti gli apostoli né tutti gli agiografi erano profeti.

Scrive il profeta Ezechiele: “Lo Spirito del Signore cadde su di me, e mi disse: …” (Ez 11:5). Qui siamo al cap. 10 e quella di Ezechiele non era certo la sua prima profezia. Però egli dice: “Lo Spirito del Signore cadde su di me”, e solo dopo profetizza. Non dice affatto ‘lo spirito del signore continuò a essere su di me’ o qualcosa di simile. Il che mostra che i profeti pronunciavano parole di Dio unicamente quando erano ispirati da Dio a farlo. Per la maggior parte del tempo erano uomini come tutti.
I profeti non parlavano di continuo sotto ispirazione, ma solo quando lo spirito di Dio ‘scendeva su di loro’ in determinate occasioni, rivelando i messaggi da annunciare. – Cfr. Ez 11:4,5; Mic 3:8.
Yeshùa non era un semplice profeta, ma il profeta per eccellenza. Lo spirito di Dio era in continuazione su di lui e tutto ciò che diceva era sempre parola di Dio.
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bgaluppi
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Re: Giovanni 14:14

Messaggio da bgaluppi »

Gianni ha ragione. Credo che dovremmo imparare tutti a presentare un argomento alla volta. Spesso le risposte non vengono date proprio per l'eccessivo numero di argomenti trattati e la confusione che si crea.
ארמאנדו אלבנו
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Re: Giovanni 14:14

Messaggio da ארמאנדו אלבנו »

Ma Dio non è ovunque? come può cadere su un profeta se è già ovunque? Non è che la parola ''lo spirito cadde su di me'' non è da prendersi alla lettera?
Lella
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Re: Giovanni 14:14

Messaggio da Lella »

Per me Albanese ha pienamente ragione,...in quanto voi ancora non avete capito,...o fate finta come è più probabile,...che sono proprio quelli che voi chiamate eccessivi passi a confermare la verità di ciò che si sta parlando.

Un passo solo alla volta come richiedete sempre voi,...si disperde o discioglie nella vostra abile filosofia,...affinchè il contesto non dica più ciò che in realtà voglia dire.

Complimenti a Albanese!

Ha fatto benissimo a mettere sul tavolo tutti i passi che riguardano quel contesto,...che già a colpo d'occhio ci danno l'idea della serietà e importanza della discussione che si sta affrontando.

Mentre invece un solo passo,...non da l'importanza dovuta,...e ne tanto meno la testimonianza della veridicità del contesto in questione.

Ma voi volete fare per forza il vostro gioco,...polverizzando un contesto in tanti piccoli insignificanti passi,...affinchè con la vostra abilità dicano quello che voi ritenete che sia giusto.

Lo dimostra il fatto che davanti a una serie di passi che definiscono bene un contesto,...voi entrate nel pallone,...accusando l'interlocutore di creare confusione.

Purtroppo per voi,...un contesto non lo potrete mai stravolgere a vostro uso e consumo,...mentre invece un piccolo passo si,...e lo avete sempre fatto con facilità e destrezza. Lella
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Michele
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Re: Giovanni 14:14

Messaggio da Michele »

A supporto del discorso, c'è la realtà della discesa dello Spirito di Verità, che non è disceso soltanto 2000 anni fa sopra coloro che stavano riuniti.
Altro elemento oltre allo Spirito di Verità, c'è lo Spirito Santo:
Luca 11:13

Se voi, dunque, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre celeste donerà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!»
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Gianni
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Re: Giovanni 14:14

Messaggio da Gianni »

"I discepoli avevano nella barca solo un pane, perché avevano dimenticato di prenderne degli altri. Egli li ammoniva dicendo: «Guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!» Ed essi si dicevano gli uni agli altri: «È perché non abbiamo pane»". - Mr 8:14-16.

Qui c'è un contesto mentale: quello dei discepoli; la loro mente si era fissata sul pane. Con tale fissa interpretarono le parole di Yeshùa.
La loro fissa li portò all'ottusità. O fu l'ottusità a portarli alla loro fissa?

Si potrebbe cavarne una lezione. Ma per riconoscere l'ottusità bisognerebbe, ahimè, non essere ottusi.
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