Il vero SABATO

[stella]

Grazie Noiman ...
Ahh sorrido ,so solo che il venerdì a sera a Gerusalemme siamo restati senza il buon espresso italiano ...nessuno schiacciava il bottone della macchina del caffè ..

[noiman]

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[marco]

Lella fa bene a rispettare la domenica. Il sabato lasciatelo a noi, vi potrebbe fare male.
Ciao
Noiman

In che senso caro Noiman? Sai perchè ti domando questo? Perchè penso che ci facciamo del male quando non osserviamo i Suoi comandamenti.

[Gianni]

Molto sagace la risposta di Noiman: “Fa bene a rispettare la domenica. Il sabato lasciatelo a noi, vi potrebbe fare male”.
Riguardo a Saulo di Tarso (Paolo) non c’è in minimo dubbio che osservò scrupolosamente il sabato. Basta leggere Atti degli apostoli. Lui stesso scrisse che nessuno doveva permettersi di giudicare i credenti che osservavano il sabato e le sante Festività di Dio: “Nessuno vi giudichi ... in quanto a festa o a osservanza della luna nuova o a sabato” (Col 2:16, TNM). Si noti bene: “In quanto ... a osservanza”, e non ‘a non osservanza’.
Dalla Bibbia si impara anche da ciò che non dice: se il sabato avesse smesso di essere osservato dai discepoli di Yeshùa, vi troveremmo descritto nella Bibbia tutto lo scandalo e la ribellione che avrebbe suscitato. Fu solo nel quarto secolo, quando il cosiddetto cristianesimo fu imposto come religione di stato, che il giorno dedicato al dio sole (la domenica) entrò a far parte del credo, insieme alla trinità e a tante altre dottrine pagane; ci fu allora il connubio tra paganesimo e chiesa ormai apostata. Ma quella è tutta un’altra storia. Una brutta storia.

[Gianni]

Se posso dare un suggerimento, fatevi un grande regalo: acquistate per voi il libro di Abraham Joshua Heschel intitolato Il sabato - Il suo significato per l'uomo moderno. Costa poco, una decina di euro, ma è un’opera inestimabile. Chi già rispetta il sabato si innamomerà ancora di più di questo giorno meraviglioso che Dio ha donato.

[marco]

Caro Gianni, allora se Noiman è sagace per aver detto di lasciare a loro il sabato, di conseguenza tu affermi che non si deve rispettare il 4°comandamento?
Siccome ti conosco e sò che così non è, perchè hai scritto questo?

[marco]

L'ho letto; ed è questo lo spirito con cui, ebrei e cristiani, dovrebbero scambiarsi reciprocamente la Parola di Dio.
Noi, abbiamo molto da imparare da loro, ma anche l'ebreo deve avere orecchi disposti a sentire.
Immagino la cosa in questo modo: gli ebrei hanno il libretto d'istruzione, noi la chiave per decifrarlo.
Assieme possiamo fare grandi cose.

[Gianni]

Perché, caro Marco, è opportuno che chi non intende rispettare il quarto Comandamento faccia la sua strada come crede. E ciò vale per tutto ciò che attiene alla fede. Arriva il momento in cui le strade si dividono: non possiamo né tantomeno dobbiamo convertire le persone. Ciascuno segua quindi la sua strada.
“Giudicate voi se è giusto, davanti a Dio, ubbidire a voi anziché a Dio”. - At 4:19.

[Gianni]

Noi la chiave per decifrare la Scrittura, Marco?! A me sembra che Paolo non la pensasse affatto così, da momento che scrisse che “Qual è dunque il vantaggio del Giudeo? ... Grande in ogni senso. Prima di tutto, perché a loro furono affidate le rivelazioni di Dio”. – Rm 3:1,3.
“Se t'insuperbisci, sappi che non sei tu che porti la radice, ma è la radice che porta te”. – Rm 11:18.

[Antonella]

Ciao Gianni, voglio rispondere al tuo post e di conseguenza anche agli altri, per dire quello che penso sul sabato.

Io non sono contraria all'osservanza del sabato per chi vuole farlo, perchè non c'è dubbio, che fa parte dei 10 comandamenti. Come è vero che la domenica, è nata da una interpretazione sbagliata sul giorno della risurrezione di Cristo, come è vero, che nel corso della storia i vescovi della chiesa apostata, davano vita alla domenica, come giorno di culto dedicato al sole per compiacere il loro imperatore Costantino.

Ma, va detto chiaramente anche, che nessuno può guadagnarsi la salvezza dal giudizio divino, tentando di placare Dio, attraverso sforzi umani, pur di obbedire alla legge in maniera rigida e legalista. Dato che sta scritto, che Dio promette salvezza a chiunque abbia "fede", agli ebrei per primi e poi ai greci. Pertanto, ritengo che la fede nelle sole leggi, crea soltanto un'infinita lotta tra il bene e il male.

Paolo poi, afferma nella sua lettera ai Romani, che gli israeliti possiedono una lunga tradizione come popolo di Dio, e non sempre sono stati fedeli nella loro obbedienza alle leggi divine o nel loro atteggiamento. Così, come sempre Paolo, afferma chiaramente che Dio giustifica l'empio anche se non compie le opere della legge (Rm 4.5). Questo significa che i gentili, (cioè noi), conseguono la giustizia attraverso la solo fede e non attraverso le opere, dato che la giustizia di Dio è un dono. Il profeta Gioele, la collegava persino al giorno del giudizio universale, quando Dio chiamerà quelli che sono stati prescelti per vivere un futuro eterno senza peccato, morte, malvagità. Detto questo ora andiamo nel merito del sabato....