Natale di Gesù, o Yeshùa

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Antonino
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Re: Natale di Gesù, o Yeshùa

Messaggio da Antonino »

Grazie Antonella!....... :d :d :d
Effettivamente...... Cominciavo a dubitare ;) ;) :d
Tranquilla! aspetto con pazienza la tua, di sicuro interessante risposta!
Stammi bene :YMHUG:
Lascio agli altri la convinzione di essere migliori, per me tengo la certezza che nella vita si può sempre migliorare!
Antonella

Re: Natale di Gesù, o Yeshùa

Messaggio da Antonella »

:-) Ciao Antonino sono riuscita a trovare un oretta di tempo, ma alle 18 è tassativo : devo uscire! Cercherò pertanto di essere molto sintetica e veloce. Se non riesco a finire, lo farò in questi giorni di festa, inoltre avviso che scriverò a blocchi per non appesantire la lettura okey?

Premessa....
Devi sapere, che a me dà molto fastidio il fatto che di solito viene dedicata un'attenzione sproposita alla nascita di Yeshùa rispetto al suo effettivo ruolo nel cosidetto NT. Il natale è in primo piano nella nostra cultura e offusca nella devozione popolare, persino la Pasqua. Ma i fatti storici sono molto diverse dalle leggende... :-? comunque....detto questo arrivo a rispondere al tuo post...e ti spiego perchè Non credo ai racconti della nascita.

In primo luogo mi chiedo perchè Paolo parla della discendenza davidica in Rm 1.3 e in Galati 4.4. descrivendo Yeshùa "nato da donna" (passaggio alquanto oscuro) senza far riferimento alla sua nascita. Pertanto, penso che si può essere giustificati per fede anche ignorandola. Persino, il magnifico "edificio teologico" costruito da Giovanni non ne ha bisogno: la gloria di Dio è rivelata NON nella mangiatoia, ma nella CROCE. Infatti non si può esprimere una qualunque teologia e fede nel NT senza la morte e la risurrezione di Yeshùa. No, non è proprio possibile. Mentre dei racconti della nascita si può farne tranquillamente a meno.

Ora tu mi dici sostanzialmente: se si crede nei miracoli, si crede nella nascita miracolosa di Yeshùa, in caso contrario no. Giusto?

Come detto, ritengo le storie delle nascite siano insignificanti in sè, ma servono solo a testare la fede nella Bibbia. Poi, i racconti della nascita non incindono sul programma e sul ministero pubblico di Yeshùa. L'unica cosa che potrei considerare, che se la sua nascita fosse stata come la descrivono Matteo e Luca, l'agire di YHWH risulterebbe diverso, strano e molto insolito rispetto i vari racconti delle Scritture ebraiche.
Infatti il "miracolo" come lo intendi tu, non rientra nella storia, e ritengo, non sia neanche una categoria biblica. Il Dio della Bibbia non è un Dio normalmente assente che talvolta interviene in quel modo strano: ma è sempre presente e attivo, anche se spesso in maniera misterioso e sorprendente attraverso la sua creazione. Non credo affatto che l'apice del programma di YHWH per Israele dovessi compiersi niente meno che attraverso una nascita miracolosa di tipo pagano...e poi avere genitori divini per l'ebreo Yeshùa, avrebbe dato un vantaggio sleale su tutti noi.

continua....
Ultima modifica di Antonella il sabato 6 dicembre 2014, 12:14, modificato 4 volte in totale.
Antonella

Re: Natale di Gesù, o Yeshùa

Messaggio da Antonella »

Il racconto di Matteo, narrato dal punto di vista di Giuseppe, ci rimanda a una delle molte storie bibliche di nascita, come quella di Sansone in Giudici 13. Tutto il libro di Matteo parla delle scritture che si compiono in Yeshùa. L'angelo, il sogno, l'invito ad non avere paura, la coppia di giusti che fa quello che le viene detto di fare....tutto suona troppo familiare. Come Sansone, ha davanti a sè una pericolosa vita pubblica....il vero re degli ebrei nato sotto il naso del re malvagio, Erode...Questo è tema forte nel vangelo di Matteo, che fa il suo ritratto della messianicità di Yeshùa, attraverso la realtà politica del 1 secolo.

Poi ci sono dei problemi e delle domande che non hanno risposte.....
esempio..: Perchè la genealogia porta Giuseppe, se Matteo dirà che Giuseppe non è il padre di Yeshùa? era sufficiente dire che Yeshùa fosse nato nella famiglia di Davide, l'adozione implicava la legittimazione di fatto. Chiunque può rendersi conto che Matteo si prefiggeva lo scopo di portare a compimento Is. 7.14 (la giovane concepirà) scrivendo il suo racconto della nascita. Perchè poi Luca non cita lo stesso passaggio? Questo vuol dire che l'argomento non sembrava avere molto spessore?.
E poi, forse Betlemme è citata a causa di Michea.5.1? Di nuovo, Luca non cita il passaggio, ma fa comunque in modo che Maria si trovi a Betlemme per la nascita di Yeshùa. Si può considerare inoltre la fuga in Egitto una semplice proiezione a posteriori di una lettura fantasiosa di Os. 11.1?
E poi cosa dobbiamo pensare dell'affermazione principale di Matteo, la concezione verginale, fatta cadere casualmente nel racconto, senza squilli di tromba?

Tutto questo non mi sembra in relazione con i modi di operare di Dio.

continua.....
Ultima modifica di Antonella il sabato 6 dicembre 2014, 12:19, modificato 1 volta in totale.
Antonella

Re: Natale di Gesù, o Yeshùa

Messaggio da Antonella »

E che dire di Luca, che racconta invece la storia dal punto di vista di Maria? A differenza di Matteo, Luca pone semplicemente l'enfasi sul concetto tipicamente ebraico secondo cui la nascita è una sfida diretta al potere pagano, in altre parole a Cesare. Ciò si sposa bene con la generale enfasi di Luca: il vangelo è per il mondo intero, mondo di cui ora Yeshùa è il Signore. Il Dio di Israele è il re del mondo: ora Yeshùa è il re del mondo. Sembra tutto molto leggendario, anche se è vero che i racconti della nascita di Matteo e Luca, paragonati ad altre leggende ed ad altri personaggi, i racconti della nascita sembrano tutto sommato abbastanza sobri. Ma non basta.

Credere alla concezione verginale di Yeshùa, la si può paragonare alla concezione verginale di Augusto, Alessandro, ecc.....
Poi, non esiste una tradizione ebraica precristiana che suggeriva che il Messia dovesse nascere da una vergine. Nessuno aveva usato Is. 7.14 in questo modo prima di Matteo. Sembra semplicemente un'invenzione. Gli unici parallelismi concepibili sono pagani.
Non so se Luca sia stato del tutto consapevole del fatto che raccontare questa storia avrebbe comportato il rischio di far sembrare Yeshùa un semidio pagano, se non per il fatto che era da leggersi semplicemente come una metafora.
Sì, i racconti della nascita li ritengo un "metafora storicizzata" e gli evangelisti l'hanno tramandata come un fatto storico, Matteo e Luca hanno attinto in maniera indipendente, da questa stupefacente invenzione, e l'hanno posta anche se in modi leggermente diversi in un contesto ebraico e l'hanno inserita nelle rispettive narrazioni.

Se i primi due capitoli di Matteo e i primi di Luca non fossero mai esistiti, non credo che la mia fede sarebbe tanto diversa.

Antonino, mi manca la conclusione e devo ancora spiegarti perchè i due evangelisti hanno scritto la nascita in quel modo. Ma ora fammi controllare quello che ho scritto, e gli errori di grammatica, perchè per la fretta ho inserito tutto senza guardare l'anteprima.
Ultima modifica di Antonella il sabato 6 dicembre 2014, 12:22, modificato 2 volte in totale.
Antonella

Re: Natale di Gesù, o Yeshùa

Messaggio da Antonella »

#:-S vado avanti....ho letto velocemente non mi sembra che ci siano grossi errori di grammatica...ho ancora mezz'ora..dai, così concludo e non ci penso più.
Ultima modifica di Antonella il venerdì 5 dicembre 2014, 17:52, modificato 2 volte in totale.
Antonella

Re: Natale di Gesù, o Yeshùa

Messaggio da Antonella »

Concludo, dicendo che i racconti della nascita sono pervasi sostanzialmente tra due signorie e autorità. Nel vangelo di Matteo, il conflitto è tra le affermazioni rivali di essere "il re dei Giudei". Erode il grande si considera i re dei giudei, ed è il sovrano regnante, tuttavia, per Matteo, Yeshùa è "il re dei giudei". Inoltre, descrivendo il comportamento di Erode come simile a quello del faraone, Matteo richiama alla memoria la storia di Israele dell'antico conflitto tra autorità del faraone e l'autorità di Dio. E' Yeshùa il vero re e il vero Signore, e non Erode o i faraoni del suo mondo.

Luca si comporta in maniera diversa. Per lui, il conflitto è tra l'autorità di Cesare e quella di Cristo; ciò è descritto chiaramente nelle parole che l'angelo porta ai pastori e nelle parole cantate dal coro della moltitudine celeste ....
Buona parte di questo linguaggio era già stata usata per parlare di Cesare, l'imperatore di Roma: dato che Cesare era descritto come "nostro Dio" e nostro "Salvatore" come colui che ha portato "pace" sulla terra, la cui nascita è stata una "buona novella" per il mondo. In altri testi viene definito divino e nato da una concezione divino-umana. Riprendendo il linguaggio utilizzato per l'imperatore romano, Luca dichiara Yeshùa, e non Cesare, a essere la buona novella, il vero salvatore e Figlio di Dio che porta la pace.

Il tema delle due signorie e delle autorità è potente e spesso centrale in tutta la tradizione biblica. Esplicitamente, i racconti della nascita affermano che Yeshùa è vero Signore!. Come la Pasqua stessa, quindi, i racconti della nascita affermano la signoria di Cristo. La sua autorità ha dimensioni tanto esistenziali tanto politiche. Dal punto di vista esistenziale, siamo schiavi di molte cose, e la signoria di Cristo è la via per la nostra liberazione personale. Dal punto di vista politico, la signoria di Cristo sfida i sistemi di poteri dominanti in nome dell'amore che Dio nutre per la giustizia. Non è un caso che i potenti di questo mondo, tanto all'inizio quanto alla fine della vita di Yeshùa tentino di distruggerlo.


#:-SHo finito. Questo è in breve ciò che penso dei racconti della nascita di Yeshùa. Spero di aver risposto alla tua domanda. Ora devo uscire.....Ciao. :-J
Antonella

Re: Natale di Gesù, o Yeshùa

Messaggio da Antonella »

Antonino ha scritto: Ora! Il fondamento dei credenti in Yhwh per mezzo di Yeshùa passa proprio dalla resurrezione che Yhwh ha operata in Lui!
Ben detto Antonino! Come tu stesso dici, e come anche Paolo attesta nelle sue lettere, passa attraverso la resurrezione e non attraverso la sua nascita. ;)
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Antonino
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Re: Natale di Gesù, o Yeshùa

Messaggio da Antonino »

Grazie mille Antonella. Hai riportato sicuramente considerazioni altamente oggettive e di qualità da valutare attentamente. Grazie ancora
Lascio agli altri la convinzione di essere migliori, per me tengo la certezza che nella vita si può sempre migliorare!
Antonella

Re: Natale di Gesù, o Yeshùa

Messaggio da Antonella »

De nada Antonio! :-) ;)
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