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Re: Giovanni 6:39

Inviato: mercoledì 20 agosto 2014, 21:33
da Michele
credo si riferisca ai sui apostoli e seguaci

Re: Giovanni 6:39

Inviato: mercoledì 20 agosto 2014, 21:41
da noiman
Ciao Armando, non ti scrivo nessuna righetttina, su questo argomento non so nulla.
Ma guardando la tua "facciona" di uomo duro e puro mi sono accorto che quasi ti assomiglio. Ho chiamato mia moglie e gli ho detto : "guarda il viso di questo uomo" e lei mi ha risposto: "sembra quasi te, l'espressione dei suoi occhi, lo sguardo... e similissimo a te", ma io ho corretto:" qualche capello in più ce l'ho" .
Lei.....! mia compagna dolcissima ha aggiunto: a parte quello, è quasi un tuo sosia"
Concludendo siamo simili. E aggiungo anche nel pensiero.
Ciao
Noiman

Re: Giovanni 6:39

Inviato: mercoledì 20 agosto 2014, 23:04
da Michele
e più in generale è riferito a tutti noi credenti. Dio ci ha visti e ci ha confermato, poi ci ha affidato a Gesù. chi ci risuscita non è dato saperlo, almeno secondo le scritture

Re: Giovanni 6:39

Inviato: giovedì 21 agosto 2014, 5:26
da Gianni
Caro Armando (ancora più caro, dopo aver letto il tuo scambio con Noiman), in Gv 6:39 Yeshùa sta parlando dei suoi discepoli. Qui Yeshùa afferma due cose.
Dice che è volontà di Dio che egli non perda nulla di ciò che Lui gli ha affidato. I discepoli sono degli eletti, i loro “nomi sono scritti nei cieli” (Lc 10:20). Siccome “il Signore conosce quelli che sono suoi” (2Tm 2:19), “quelli che ha predestinati li ha pure chiamati; e quelli che ha chiamati li ha pure giustificati; e quelli che ha giustificati li ha pure glorificati” (Rm 8:30). I suoi eletti li ha affidati a Yeshùa, che così pregò Dio prima di morire: “Mentre io ero con loro, io li conservavo nel tuo nome; quelli che tu mi hai dati, li ho anche custoditi, e nessuno di loro è perito, tranne il figlio di perdizione” (Gv 17:12). Quando stava per essere arrestato, disse alle guardie: “Se dunque cercate me, lasciate andare questi». E ciò affinché si adempisse la parola che egli aveva detta: «Di quelli che tu mi hai dati, non ne ho perduto nessuno»” (Gv 18:8,9). Con immenso amore, Yeshùa si è preso cura degli eletti che Dio gli affidò.
Riguardo alla risurrezione, è Dio che ha il potere di risuscitare, ma tale potere lo ha concesso anche a Yeshùa, che in terra risuscitò alcune persone. In Gv 6:39 Yeshùa parla della risurrezione alla fine dei tempi. Può parlarne in prima persona perché - lo spiega poco prima - “come il Padre ha vita in se stesso, così ha dato anche al Figlio di avere vita in se stesso” (Gv 5:26), così può dire: “Non vi meravigliate di questo; perché l'ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe udranno la sua voce e ne verranno fuori”. – V. 28.

Re: Giovanni 6:39

Inviato: giovedì 21 agosto 2014, 9:32
da noiman
k

Re: Giovanni 6:39

Inviato: giovedì 21 agosto 2014, 9:44
da Michele
in quanto a risurrezione, é facile capire che si tratta di un compito cui Dio ha affidato a qualcun altro, un po' come incaricò determinati angeli per annunci particolari e altro ancora

Re: Giovanni 6:39

Inviato: giovedì 21 agosto 2014, 21:47
da noiman
m

Re: Giovanni 6:39

Inviato: giovedì 21 agosto 2014, 22:22
da Michele
Dio non ha i suoi angeli?