Re: Risurrezione di Yeshùa
Inviato: mercoledì 3 settembre 2014, 6:15
In Lc 8:48 si legge che, parlando alla donna emorroissa che era stata guarita, Yeshùa “le disse: «Figliola, la tua fede ti ha salvata»”. Domanda: chi o cosa aveva salvato quella povera donna? Ragionando come è stato fatto nei precedenti interventi, si dovrebbe rispondere che fu la sua fede. Non lo dice forse Yeshùa stesso? Con questo piccolo e miope “ragionamento” dovremmo arrivare alla conclusione che lei guarì se stessa. Prendendo il testo alla lettera, non si parla di un ruolo di Dio nella sua guarigione, ma della sua fede. Applicando questa logica miope da quattro soldi, la donna potrebbe anche dire: ‘Mi sono guarita da sola, con la mia fede’.
Ragionando invece davvero in modo sensato, capiamo che fu Yeshùa a guarirla grazie alla potenza che Dio gli aveva concessa. Però, ciò fu possibile perché quella donna aveva fede. Allora, mettendo le cose al loro posto, capiamo che Dio concesse la guarigione tramite Yeshùa perché la donna aveva fede. Ecco che ora sì che capiamo nel senso corretto la frase “la tua fede ti ha salvata”.
Allo stesso identico modo va intesa la dichiarazione di Yeshùa in Gv 2:19: “Distruggete questo tempio, e in tre giorni lo farò risorgere!”. Ragioniamo insieme. In At 2:32 è detto chiaramente che fu Dio a risuscitare Yeshùa. Ora domandiamoci: perché lo risuscitò? Troviamo la risposta in Flp 2:8,9, in cui è detto che Yeshùa fu “ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce. Perciò Dio lo ha sovranamente innalzato”. Detto diversamente, se Yeshùa non fosse stato fedele, Dio non lo avrebbe risuscitato. Ma Yeshùa fu fermamente fedele fino alla morte, senza incertezze. Possiamo allora dire che fu la sua fede ubbidiente a far sì che Dio lo risuscitasse? Certo che sì. Ragion per cui, essendo deciso a essere fedele fino in fondo, Yeshùa poté dire: “Distruggete questo tempio, e in tre giorni lo farò risorgere!”. Yeshùa non si sarebbe piegato, facendo in modo che Dio lo risuscitasse. Possiamo quindi dire che lui fu responsabile della sua risurrezione.
“La tua fede ti ha salvata”, poté dire Yeshùa all’emorroissa. E lei avrebbe potuto anche dire: ‘La mia fede mi ha salvata’. Yeshùa era assolutamente determinato a rimanere ubbidiente a Dio, per cui poté dire: “Distruggete questo tempio, e in tre giorni lo farò risorgere!”.
Ce l’ho messa tutta a spiegare per filo e per segno come si ragiona correttamente su un testo biblico, rifuggendo da letture superficiali fatte alla lettera. Non so se servirà. Ma questo è.
Ragionando invece davvero in modo sensato, capiamo che fu Yeshùa a guarirla grazie alla potenza che Dio gli aveva concessa. Però, ciò fu possibile perché quella donna aveva fede. Allora, mettendo le cose al loro posto, capiamo che Dio concesse la guarigione tramite Yeshùa perché la donna aveva fede. Ecco che ora sì che capiamo nel senso corretto la frase “la tua fede ti ha salvata”.
Allo stesso identico modo va intesa la dichiarazione di Yeshùa in Gv 2:19: “Distruggete questo tempio, e in tre giorni lo farò risorgere!”. Ragioniamo insieme. In At 2:32 è detto chiaramente che fu Dio a risuscitare Yeshùa. Ora domandiamoci: perché lo risuscitò? Troviamo la risposta in Flp 2:8,9, in cui è detto che Yeshùa fu “ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce. Perciò Dio lo ha sovranamente innalzato”. Detto diversamente, se Yeshùa non fosse stato fedele, Dio non lo avrebbe risuscitato. Ma Yeshùa fu fermamente fedele fino alla morte, senza incertezze. Possiamo allora dire che fu la sua fede ubbidiente a far sì che Dio lo risuscitasse? Certo che sì. Ragion per cui, essendo deciso a essere fedele fino in fondo, Yeshùa poté dire: “Distruggete questo tempio, e in tre giorni lo farò risorgere!”. Yeshùa non si sarebbe piegato, facendo in modo che Dio lo risuscitasse. Possiamo quindi dire che lui fu responsabile della sua risurrezione.
“La tua fede ti ha salvata”, poté dire Yeshùa all’emorroissa. E lei avrebbe potuto anche dire: ‘La mia fede mi ha salvata’. Yeshùa era assolutamente determinato a rimanere ubbidiente a Dio, per cui poté dire: “Distruggete questo tempio, e in tre giorni lo farò risorgere!”.
Ce l’ho messa tutta a spiegare per filo e per segno come si ragiona correttamente su un testo biblico, rifuggendo da letture superficiali fatte alla lettera. Non so se servirà. Ma questo è.