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bgaluppi
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Re: Gesù l'ebreo

Messaggio da bgaluppi »

Amen Giovanni, amen Akra.
Aldo
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Re: Gesù l'ebreo

Messaggio da Aldo »

Gianni ha scritto:Caro Luigi, la mia non voleva essere semplicemente una correzione grammaticale. Intendevo dire che quella che si fece carne nella persona umana di Yeshùa era la parola di Dio, non Yeshùa stesso.
Comunque, tornando al tema che hai proposto, Yeshùa non nacque “figlio di Dio” ma lo diventò durante la sua vita e soprattutto con la sua risurrezione operata da Dio.
Gianni scusa, potresti chiarire meglio questo tuo concetto?
Perchè fai questa distinzione tra Gesù e la parola?
Mi sembra un discorso proprio dei TdG che vedono ad un certo punto scomparire dal Cielo Michele e comparire dal nulla sulla terra Gesù.
Mi sembra invece che le Scritture siano chiare nel rimarcare la continuità tra il Verbo e la persona di Gesù, in quanto il Logos prese la forma di uomo, cioè si rivestì di un corpo fatto di carne, ma nella sua essenza era sempre il Verbo o il Figlio unigenito di prima. Questo, per me che sono cattolico, si traduce semplicemente dicendo che lo spirito o anima spirisutale del Figlio si rivestì di un corpo carnale come la nostra anima risiede nel nostro corpo. Chiaramente questo presuppone l'esistenza dell'anima come entità distinta dal corpo materiale, concetto questo che non appartiene a tutto il cristianesiamo.
Un caro saluto,
Aldo
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bgaluppi
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Re: Gesù l'ebreo

Messaggio da bgaluppi »

Aldo, vedo che questa questione del Logos continua a riproporsi. Il logos, che significa "parola", è la parola creatrice di Dio: infatti, nella Genesi, il redattore scrive: Dio disse... Dio disse... Dio disse... E ogni volta che Dio "dice", la creazione avviene. E' Dio che crea tramite la sua parola, non la parola che crea come essere separato o come demiurgo (come lo intendono i Greci). Dio parla e crea.

La questione del prologo giovanneo, in cui si menziona la parola in riferimento a Cristo, è complessa e deve essere affrontata in modo serio ed analitico, per comprendere bene. Cristo è la parola, cioè la parola dimora in lui, poiché Dio parla ed insegna (rivela) attraverso di lui. Ma in quel caso, non trattasi di parola creatrice, ma rivelatrice. In questo senso Cristo è la Parola. La parola creatrice, invece, esce direttamente dalla bocca di Dio e crea. Il logos è la parola creatrice di Dio. Cristo contiene e produce (incarna) la parola rivelatrice di Dio. Dio parla e crea. Cristo parla e rivela ciò che Dio mette nella sua bocca.
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Gianni
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Re: Gesù l'ebreo

Messaggio da Gianni »

Caro Aldo, per i Testimoni di Geova la Parola è Yeshùa preesistente in cielo, per i cattolici è Dio stesso.
A me pare che sia altro, e in merito ti ha già risposto Antonio.
Aldo
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Re: Gesù l'ebreo

Messaggio da Aldo »

bgaluppi ha scritto:Aldo, vedo che questa questione del Logos ...
Giovanni scusa, ma prendendo per esempio Colossesi 1:16 nella parte terminale del versetto Paolo dice che "tutte le cose sono state create per mezzo di Lui (il Figlio) e in vista di Lui". Quindi l'esecutare materiale di tutta la creazione è il Figlio e Dio è creatore perchè si è servito del Figlio. Questo chiaramente per me che sono trinitario non comporta alcuna difficoltà con il VT, dato che anche il Figlio è Dio. Mentre credo che dovrebbe darti qualche pensiero a te che mi pari essere un unitario.
Pace a te
Aldo
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Re: Gesù l'ebreo

Messaggio da Aldo »

Gianni ha scritto:Caro Aldo, per i Testimoni di Geova la Parola è Yeshùa preesistente in cielo, per i cattolici è Dio stesso.
A me pare che sia altro, e in merito ti ha già risposto Antonio.
Quindi per te e Giovanni il Logos non è una entità personale prima della nascità di Gesù? Desumo quindi che anche la persona di Gesù non esisteva prima della sua nascita terrena.
Se ho capito bene il vostro pensiero, mi pare che le scritture contraddicano in maniera chiara tutto ciò, basta per esempio citare Gv. 8:58 dove Gesù afferma la sua esistenza a prima che Abramo fosse.
Un caro saluto
AKRAGAS
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Re: Gesù l'ebreo

Messaggio da AKRAGAS »

Aldo, ti dicevo appunto nell' altra discussione che il valore della conoscenza della cultura giudaica ci serve per capire le Scritture del nuovo testamento.
L'errore che si fa è quello di leggere la Bibbia con i nostri schemi mentali moderni ed occidentali. Ecco uno dei motivi per cui comprendiamo le Scritture in maniera opposta.
Lo so che è difficile da accettare questa novità ma tu non ti fidare nemmeno delle mie parole. Indaga da te stesso come tutti noi abbiamo fatto nel tempo.
Ti saluto con simpatia.
Aldo
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Re: Gesù l'ebreo

Messaggio da Aldo »

CITA. ha scritto:Riesci mica ad usare il tasto RISPONDI sotto a sinistra?
Caro Giovanni, come già discusso con il caro Akagras, è giusto nn dimenticare le origini ebraiche del cristianesimo, ma io credo che non è tale se non si accetta il cambio di paradigma che traspare dalla lettura del NT. Parlate di un modo di pensare occidentale che ci travia. Ma guarda caso noi occidentali siamo figli della cultura ellenica e, udite udite, il NT è stato scritto in greco. Sicuro quindi che bisogna leggere la verità neotestamentaria spogliandoci della nostra mentalità occidentale? Non credo proprio. Sarebbe giusto fare questi distinguo se il vangelo di Giovanni (per fare un esempio) fosse stato scritto in aramaico, ma fino adesso non c'è nessun indizio che possa far pensare questo. L'unico vangelo che si accosta di più alla cultura ebraica è quello di Marco, ma gli altri vangeli in maniera chiara offrono un cambio di mentalità che è proprio del razionalismo occidentale. Ci sono decine di passi che confermano questa mia considerazione. Uno tra tutti è proprio il prologo di Giovanni, dove il Logos viene inteso dalla chiesa primita come la Parola di Dio, ma chi ha studiato un minimo di filosofia alle superiori sa benissimo che il Logos per Platone era il sostegno e il fondamento di tutto l'universo. Ecco che quindi il cristianesimo delle origini, parlando un linguaggio occidentale ellenico, applica concetti filosofici greci alla realtà nuova in tutti i sensi che è la persona di Gesù Cristo. Badate bene, di persona stiamo parlando e non di pensieri o viste future di Dio Padre, questi sono solo speculazioni che non appartengono alla verità rilevata nel NT. Prendiamo un altro passo altrettanto chiaro: Filippesi 2:5-7. Qui come fate a dire che Gesù era un solo pensiero di Dio che non esisteva prima della sua nascita carnale? Paolo è chiaro, Cristo Gesù era in forma di Dio prima di venire sulla terra. Aveva questo grande privilegio divino, se ne spoglio e in apperenza divenne simile agli uomini. Capite che Paolo sta parlando della persona Gesù Cristo e non sta usando il termine "parola" o "logos"? Gesù esisteva quindi prima di venire sulla terra e Paolo, apostolo delle genti, si rivolgeva in massima parte a persone che parlavano il greco e non l'aramaico. Pensate quindi che era così sprovveduto da pensare in aramaico e rivolgersi a gente di mentalità occidentale? Non sarebbe stato compreso, ma non ce nera di bisogno perchè Paolo pensava da occidentale e conosceva benessimo la differenza tra una entità personale e una personificazione di una proprietà divina.
Mi dispiace cari fratelli, non è possibile annullare in questo modo decine di passi del NT facendo una lettura degli stessi con i paraocchi di un dogma che vi porta a negare la persona di Cristo per come Dio ha voluto farcelo conoscere.
Pace a voi
Aldo
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Re: Gesù l'ebreo

Messaggio da Aldo »

Giovanni Z. ha scritto:Riesci a leggere? Puoi usare CITA solo quando serve? Giovanni Z.
Giovanni, scusa, un'altra piccola riflessione/domanda per tutti voi.
Nel vangelo di Giovanni, quando Gesù dice di essere prima di Abramo, visto che stava parlando a dei giudei che in quanto tali erano perfettamente in grado di capire le parole di Gesù per quella che era la comune mentalità ebraica, perchè mai lo dovevano lapidare?
Vi ricordo che la pena di morte non poteva essere prevista perchè Gesù era un impostore agli occhi dei Giudei. In questo caso la si poteva applicare solo per bestemmia e questa consisteva in una prerogativa che neanche il messia, per gli ebrei del tempo, si poteva riconoscere. Quindi la prerogativa causa di morte era il riconoscersi un ufficio divino che è la tesi da voi avanzata e per cui la legge non prevedeva la pena di morte, oppure era la bestemmia legata ad una presistenza divina che neanche il messia poteva vantare di avere? A me sembra che i vangeli propendano in maniera chiera per questa ultima tesi.
Pace a tutti
AKRAGAS
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Re: Gesù l'ebreo

Messaggio da AKRAGAS »

Aldo, di tutte queste cose se ne è già parlato abbondantemente nei vari temi del forum e molti hanno espresso la loro opinione a riguardo.

Se ti va di farti una opinione di come molti la pensano prova a fare un controllo nei vari topic.
Ciao :-)
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