L’ultimo giorno di Yeshùa

noiman
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Re: L’ultimo giorno di Yeshùa

Messaggio da noiman »

Animasalvata, è una mia interpretazione, :-O mi viene in mente un detto: Vedìlma ippekhà “e forse è vero il contrario” e ippekhà mistabbrà, “il contrario di questo è ragionevole, dove l'ho pescato?
Non ricordo. :YMHUG:
Noiman
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Maria Grazia Lazzara
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Re: L’ultimo giorno di Yeshùa

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Secondo il mio modesto parere la cosa sostanziale che è emersa in questa discussione è che
Jeshùa non celebrò l'ultima a pasqua , che la Cena del Signore non avvenne durante la celebrazione della Pasqua ,ma le due cose sono separate e che a questo punto le denominazioni religiose sono in errore e nessuno quì ha dimostrato il contrario.
Jeshùa nella sua vita da ebreo e cresciuto in una famiglia ebrea nella sua vita di Pasque ne osservò parecchie, quindi l'errore sta ripeto nell associare l'ultima cena con l Pasqua .
Secondo l'ascensione di Jeshùa tre giorni dopo essere stato nel cuore della terra , dopo essersi manifestato a Maria la mattina presto dicendole " Non Toccarmi " e più tardi in serata si fece toccare dai discepoli , la sua ascensione dovette avvenire subito dopo aver parlato a Maria .
In 1Corinti 15:20 , 23 Jeshùa è chiamato da Paolo Primizia .
Se Jeshùa è la nostra Pasqua , ricorrenza ebraica , Jeshùa Primizia deve essere in riferimento a quale osservanza ebraica ? Levitico 23: 14
Non so se AnimaSalvata è d'accordo con questo sunto .
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Gianni
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Re: L’ultimo giorno di Yeshùa

Messaggio da Gianni »

Ottima sintesi, Maria Grazia.
animasalvata
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Re: L’ultimo giorno di Yeshùa

Messaggio da animasalvata »

Maria Grazia Lazzara ha scritto: mercoledì 2 agosto 2023, 9:00
In 1Corinti 15:20 , 23 Jeshùa è chiamato da Paolo Primizia .
Se Jeshùa è la nostra Pasqua , ricorrenza ebraica , Jeshùa Primizia deve essere in riferimento a quale osservanza ebraica ? Levitico 23: 14

Non so se AnimaSalvata è d'accordo con questo sunto .
Si il paragone allegorico potrebbe esserci ma rientrerebbe sempre nel campo della fede personale.
Ultima modifica di animasalvata il lunedì 28 agosto 2023, 1:28, modificato 1 volta in totale.
animasalvata
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Re: L’ultimo giorno di Yeshùa

Messaggio da animasalvata »

Gianni ha scritto: mercoledì 2 agosto 2023, 9:08 Ottima sintesi, Maria Grazia.
Aggiungo una considerazione.

Daniele 2,1 LXX: 1Καὶ ἐν τῷ ἔτει τῷ δευτέρῳ τῆς βασιλείας Ναβουχοδονοσὸρ

Luca 3,1: ΕΝ ΕΤΕΙ δὲ πεντεκαιδεκάτῳ τῆς ἡγεμονίας Τιβερίου Καίσαρος, ἡγεμονεύοντος Ποντίου Πειλάτου τῆς Ἰουδαίας

ἡγεμονεύοντος = "governatore" in questo caso della provincia romana di Giudea. Questa parola deriva da ἡγεμών

ἡγεμονίας = "governo". Questo termine compare tre volte nella LXX in Genesi 36,30 numeri 1,52 e numeri 2,17 e in tutti e 3 i casi non si tratta di re.

Questo termine compare anche anche nel greco di Antichità Giudaiche di Flavio libro 18, capitolo 4, paragrafo 2 applicato a Vitellio il procuratore della provincia di Siria che depose Pilato https://it.m.wikipedia.org/wiki/Lucio_V ... il_Vecchio

Il testo di Flavio
Καταστάντος δὲ τοῦ θορύβου Σαμαρέων ἡ βουλὴ παρὰ Οὐιτέλλιον ὑπατικὸν ἴασιν ἄνδρα Συρίας τὴν ἡγεμονίαν ἔχοντα καὶ Πιλάτου κατηγόρουν ἐπὶ τῇ σφαγῇ τῶν ἀπολωλότων: οὐ γὰρ ἐπὶ ἀποστάσει τῶν Ῥωμαίων, ἀλλ' ἐπὶ διαφυγῇ τῆς Πιλάτου ὕβρεως εἰς τὴν Τιραθανὰ παραγενέσθαι.

Se questo termine si applica ad un "governatore locale" delle province romane a maggior ragione si può applicarlo a colui che detiene "l'Imperium Proconsolare maius et infinitum" che nella scala del diritto romano era un soggetto tra l'imperatore e i governatori locali. Egli era al di sotto dell'Imperatore ma gli era associato nel governo essendo anche al di sopra dei governatori locali.

In sostanza se Luca al posto di ἡγεμονίας avesse scritto βασιλείας si sarebbe trattato quasi al 100℅ dal momento in cui Tiberio era l'unica autorità a comandare l'Impero, cioè dopo la morte di Augusto. Ma poiché utilizza
ἡγεμονίας la probabilità che Luca contasse da un eventuale coreggenza con Augusto aumentano senz'altro perché questa parola si può applicare al governo di un imperatore, ma anche al dominio di un governatore locale oppure di un "vice-imperatore". Luca se voleva poteva fare come la LXX di Daniele 2,1.
Gualtiero
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Re: L’ultimo giorno di Yeshùa

Messaggio da Gualtiero »


Buongiorno a tutti.
Scusate se mi intrometto in questo discorso. Secondo uno studio non letterale,
Gesù non voleva dire che sarebbe rimasto tre giorni e tre notti nel cuore della terra. Ecco perché rende difficile trovare un accordo con la reale permanenza di Gesù nella tomba. In Mt 12,40 è detto che: " il figlio dell'uomo sarà nella καρδια/cardia/cuore della terra tre giorni e tre notti. "
Nel linguaggio biblico Cardia non indica il cuore come pompa cardiaca, ma sta ad indicare la volontà, i pensieri, i sentimenti. Gesù sta dicendo che sarebbe rimasto tre giorni e tre notti nella volontà delle autorità terrene.
Anche perché sarebbe ingenuo pensare che una semplice tomba sia il cuore della terra.
Non dimentichiamo che la Bibbia è idiomatica. Ogni popolo aveva la sua lingua idiomatica. Ci sono degli Idiomi di certe lingue o dialetti, che sono davvero difficili da interpretare se qualcuno della stessa lingua non te li spiega.

Lo stesso discorso vale nel Padre Nostro; "dacci oggi il nostro pane quotidiano"
Il pane non è riferito a un pezzo di pane come nutrimento del corpo, ma simboleggia il nutrimento dello spirito. Anche quando Gesù dice: "l'Io sono è il pane disceso dal cielo", anche in questo caso il pane è riferito al nutrimento spirituale che viene dal Padre. ecc... ci sarebbero tanti esempi da fare.

Lo stesso Jona non non fu ingoiato da nessun pesce, sarebbe ingenuo pensare che Giona ingoiato da un grosso pesce sarebbe poi rimasto tre giorni e tre notti nel ventre senza essere digerito.
Da un esame dei termini, il testo dal libro di Giona dice che dopo essere stato gettato in mare, Giona era distrutto da una grande ansia nel suo cuore per tre giorni e tre notti.
La radice dell'ebraico דג /dag tradotto con "pesce" la stessa radice è utilizzata anche per esprimere l'ansia e la preoccupazione. Degli esempi si possono avere in 1Samuele 10,2 dove questa radice è tradotta con "ansia". In Isaia 57,11 questa radice è tradotta con "preoccupazione", come anche in Geremia 42,16.
Anche la radice dell'ebraico מעי/meeh tradotto con "pancia", indica gli organi interni come l'intestino, l'utero, ma anche il cuore, la traduzione "pancia" è in senso figurativo.
Per fare un esempio: questa stessa radice מעי/meeh nel Salmo 40,8 è tradotto con "il mio cuore". Anche in Isaia 16,11 la stessa radice viene tradotto "il mio cuore".
Nel Cantico dei Cantici 5,14 la stessa radice viene tradotta "i miei sentimenti"
Addirittura in Geremia 4,19 la stessa radice e tradotta con "la mia anima".

Saluti. Gualtiero
animasalvata
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Re: L’ultimo giorno di Yeshùa

Messaggio da animasalvata »

Gualtiero ha scritto: giovedì 3 agosto 2023, 12:13

Lo stesso Jona non non fu ingoiato da nessun pesce, sarebbe ingenuo pensare che Giona ingoiato da un grosso pesce sarebbe poi rimasto tre giorni e tre notti nel ventre senza essere digerito.


Benvenuto
Però la Bibbia descrive anche fenomeni straordinari.

Da un esame dei termini, il testo dal libro di Giona dice che dopo essere stato gettato in mare, Giona era distrutto da una grande ansia nel suo cuore per tre giorni e tre notti.


Tu poni la morte di Yeshua al Venerdì o al Mercoledì?

Se la poni al Venerdì considerando il discorso che fai al limite si potrebbe includere la notte della passione. Quindi 3 notti ma due giorni (il giorno della Passione e il giorno del Sabato). Manca comunque un giorno al conteggio.
animasalvata
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Re: L’ultimo giorno di Yeshùa

Messaggio da animasalvata »

Matteo 27,63-64
63 «Signore, ci siamo ricordati che quel seduttore, mentre viveva ancora, disse: "Dopo tre giorni, risusciterò". 64 Ordina dunque che il sepolcro sia sicuramente custodito fino al terzo giorno; perché i suoi discepoli non vengano a rubarlo e dicano al popolo: "È risuscitato dai morti"; così l'ultimo inganno sarebbe peggiore del primo».

Secondo la teoria del Mercoledì abbiamo che i Giudei fecero questa richiesta il Giovedì 15 Nisan. Questo è il primo giorno. Venerdì 16 il secondo e Sabato 17 il terzo. Yeshua dovrebbe risorgere o durante il pomeriggio del Sabato 17 oppure alla sua fine.

Però a questo punto leggiamo:

Matteo 28
1 Passato il sabato, all'alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l'altra Maria andarono a visitare il sepolcro. 2 Ed ecco che vi fu un gran terremoto: un angelo del Signore, sceso dal cielo, si accostò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. 3 Il suo aspetto era come la folgore e il suo vestito bianco come la neve. 4 Per lo spavento che ebbero di lui le guardie tremarono tramortite. 5 Ma l'angelo disse alle donne: «Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso.

Notiamo che era l'alba quando le donne andarono al sepolcro e trovano l'angelo. L'angelo invita le donne a non avere paura come avvenne per le guardie prima che le donne arrivarono al sepolcro.

Ma se il terzo giorno era scaduto alla fine del pomeriggio di Sabato 17 cosa ci facevano ancora le guardie a sorvegliare il sepolcro quasi fino all'alba del quarto giorno?

Inserisco anche gli altri passi degli altri vangeli:

Marco 16
1 Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a imbalsamare Gesù. 2 Di buon mattino, il primo giorno dopo il sabato, vennero al sepolcro al levar del sole. 3 Esse dicevano tra loro: «Chi ci rotolerà via il masso dall'ingresso del sepolcro?». 4 Ma, guardando, videro che il masso era già stato rotolato via, benché fosse molto grande. 5 Entrando nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d'una veste bianca, ed ebbero paura. 6 Ma egli disse loro: «Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l'avevano deposto.

Luca 24
1 Il primo giorno dopo il sabato, di buon mattino, si recarono alla tomba, portando con sé gli aromi che avevano preparato. 2 Trovarono la pietra rotolata via dal sepolcro; 3 ma, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù. 4 Mentre erano ancora incerte, ecco due uomini apparire vicino a loro in vesti sfolgoranti. 5 Essendosi le donne impaurite e avendo chinato il volto a terra, essi dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? 6 Non è qui, è risuscitato. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea, 7 dicendo che bisognava che il Figlio dell'uomo fosse consegnato in mano ai peccatori, che fosse crocifisso e risuscitasse il terzo giorno».

Giovanni 20
1 Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand'era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro.
Ultima modifica di animasalvata il sabato 5 agosto 2023, 17:31, modificato 2 volte in totale.
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Gianni
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Re: L’ultimo giorno di Yeshùa

Messaggio da Gianni »

Gualtiero, hai sollevato diverse questioni. Suggerisco di aprire altrettante discussioni, magari iniziando dal senso che la parola "cuore" ha nella Bibbia (e che non è esattamente ciò che tu dici). Sarò lieto di partecipare.
Gualtiero
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Re: L’ultimo giorno di Yeshùa

Messaggio da Gualtiero »

animasalvata ha scritto: giovedì 3 agosto 2023, 13:42Tu poni la morte di Yeshua al Venerdì o al Mercoledì?

Se la poni al Venerdì considerando il discorso che fai al limite si potrebbe includere la notte della passione. Quindi 3 notti ma due giorni (il giorno della Passione e il giorno del Sabato). Manca comunque un giorno al conteggio.

Premettendo che a me non interessa, o perlomeno non lo ritengo importante, se la presunta morte di Gesù sia avvenuta di mercoledì o di venerdì, e se la presunta risurrezione sia avvenuta di sabato o di domenica.
Comunque ti rispondo:
Se ci atteniamo a ciò che viene raccontato nei Vangeli, la morte di Gesù è di venerdì.
Nei Vangeli è detto che era il primo giorno degli azzimi, e dato che Marco in 15,42 dice che:
" era la parasceve che è προσαββατον " che significa: prima del sabato; tutto ciò non lascia dubbi che sia la cena, che la presunta morte di Gesù avvennero di venerdì. Perché il giovedì dopo il tramonto quando Gesù e i discepoli consumarono la cena pasquale era già venerdì.
Se Gesù sta dicendo che sarebbe rimasto tre giorni e tre notti nei sentimenti terreni; da quando i sacerdoti decisero di impadronirsi di lui per ucciderlo, da quel momento alla morte di Gesù passano esattamente tre giorni e tre notti.
Infatti, in Marco 14,1 è detto che mancavano due giorni alla Pasqua, e che i sommi sacerdoti decisero di ucciderlo servendosi poi di Giuda. Quindi la decisione dei sacerdoti parte dal martedì al tramonto. I tre giorni sono: mercoledì, giovedì e venerdì. Le tre notti sono: mercoledì notte, giovedì notte, e venerdì notte. Tre giorni e tre notti in balia delle autorità terrene.



Gianni ha scritto: giovedì 3 agosto 2023, 17:31 Gualtiero, hai sollevato diverse questioni. Suggerisco di aprire altrettante discussioni, magari iniziando dal senso che la parola "cuore" ha nella Bibbia (e che non è esattamente ciò che tu dici). Sarò lieto di partecipare.

Signor Gianni, non era nelle mie intenzioni sollevare questioni.
Ho cercato di fare un paragone del Perché Gesù paragonava i tre giorni e tre notti di Giona in balia del mare, con i tre giorni e tre notti di Gesù in balia dei sentimenti terreni.
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