Romani 11, 36

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Maria Grazia Lazzara
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Re: Romani 11, 36

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Buon giorno Gianni ,
Gradirei un tuo commento sulla scrittura 1Corinti 8:6 in speciale modo sulla seconda parte che riguarda Jeshùa , ieri sera discutendo su questo verso mi hanno fatto notare nella Riveduta il termine mediante, quindi tramite , e lo commentava mettendo in risalto il ruolo di mediatore e grazie a lui ora esistiamo , che ne pensi ?
AEnim

Re: Romani 11, 36

Messaggio da AEnim »

Maria Grazia Lazzara ha scritto: martedì 30 maggio 2023, 7:50 Buon giorno AEnim e a tutti

Commentando ancora 1Corinti 8: 6
Sta bene che la locuz. in virtù significa causa , grazie a....
Le due frasi sono collegate con la congiunzione e
di conseguenza l'una è il seguito dell'altra , dice il verso
" Per noi c'è un solo Dio ............. E

Per noi un solo Signore.........

Nelle prima Paolo attribuisce a Dio il creato nella seconda ne attribuisce la causa , il motivo ,lo scopo, la ragione , il fine ( non la fine )
Grazie a Jeshùa e per causa di lui venne all'esistenza il tutto
Ho usato io la parola in vista perché la traggo da questo ragionamento e la deduco da esso

Che te ne pare ? E a tutti voi ?
Maria Grazia, io non mi sono riferita ad "una fine" ma proprio "al fine".
E se grammaticalmente proprio ci devo vedere un'espressione riferita "al fine", casomai l'unico passaggio che possono utilizzare è invece proprio nella prima frase e non nella seconda (per lui, rif. a Dio e non a Gesù).

Un passaggio da causa a scopo anche grammaticalmente va giustificato ed io non ne vedo nemmeno l'ombra (a meno che non mi si dimostri che c'è nel testo in lingua originale e che non sia stato ben tradotto).

Ripeto: solo grammaticalmente. Dalla grammatica non si può scappare mai.

Che poi ci possa essere, da qualche parte, una ermeneutica che dice che ... però ciò non mi deve indurre ad applicarla indiscriminatamente alle frasi che leggo ed a qualunque di esse.

Quindi continuo a non vedere ciò che dici e mi pare che tu lo voglia applicare alla grammatica in modo forzoso. Ciò che dici verrà forse detto da qualche altra parte, ma non lo ravvedo in alcun modo qui in questo momento.

Parer mio ovviamente.
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Maria Grazia Lazzara
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Re: Romani 11, 36

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

AEnim buon giorno ,

Tornando alla scrittura di 1Corinti 8:6
Mi piacerebbe che tu la spiegassi rispettando come dici la grammatica e trovando il senso o il significato di ciò che vuole trasmettere . Io ho scritto per come la capisco ma tu mi dici che non è così , prova a spiegarla tu .
Sei molto gentile se mi accontenti , Grazie .
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Gianni
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Re: Romani 11, 36

Messaggio da Gianni »

Buongiorno, Maria Grazia. Prendo il testo da te citato dalla versione della Nuova Riveduta: “Per noi c'è un solo Dio, il Padre, dal quale sono tutte le cose, e noi viviamo per lui, e un solo Signore, Gesù Cristo, mediante il quale sono tutte le cose, e mediante il quale anche noi siamo”. Seguendo il mio metodo di studio, per prima cosa verifico la traduzione. Nel testo originale greco mancano “viviamo” e “anche”; i verbi “c'è”, “sono” e “siamo” mancano nel testo, ma possiamo darli per sottintesi. Per il resto la traduzione è conforme. Il testo biblico, emendato dalle aggiunte, è quindi il seguente:

“Per noi [c'è] un solo Dio, il Padre, da cui [sono] tutte le cose, e noi per lui, e un solo signore, Yeshùa unto, mediante il quale [sono] tutte le cose, e noi mediante lui”.

Ora l’analisi.

L’aggettivo εἷς, “uno”, indica “uno solo”. Dio è “uno solo” e Yeshùa è “un solo signore”. Non sono la stessa persona: uno solo è Dio. Yeshùa è l’unico signore per volontà di Dio. Queste stesse cose Paolo le dice anche in altre sue lettere. In 1Tm 2:5: “Infatti c'è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo”; Dio è Dio, il solo unico Dio, Yeshùa è un uomo che fa da mediatore. In Flp 2:11: “Ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre”.

Va poi notato che per Dio Paolo dice ἐξ, “da”, ma per Yeshùa dice διά + con genitivo, “attraverso”. Solo Dio è il creatore: tutto procede da (ἐξ) Lui e procede “attraverso” (διά) Yeshùa. Anche i credenti procedono da (ἐξ) Dio “attraverso” (διά) Yeshùa. Il che conferma 1Tm 2:5.
Luigi
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Re: Romani 11, 36

Messaggio da Luigi »

Ora l’analisi.

L’aggettivo εἷς, “uno”, indica “uno solo”. Dio è “uno solo” e Yeshùa è “un solo signore”. Non sono la stessa persona: uno solo è Dio. Yeshùa è l’unico signore per volontà di Dio. Queste stesse cose Paolo le dice anche in altre sue lettere. In 1Tm 2:5: “Infatti c'è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo”; Dio è Dio, il solo unico Dio, Yeshùa è un uomo che fa da mediatore. In Flp 2:11: “Ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre”.
Gianni se uso il tuo stesso principio , ne risulta che IL Padre non è Signore, perchè Uno Solo è IL Signore , IL Figlio di Dio, e facendo appello a ciò in Atti 13, 1-3, il Figlio IL Signore "si evince anche dal contesto" ,
ecco che riceve il culto.
Saluti
AEnim

Re: Romani 11, 36

Messaggio da AEnim »

Maria Grazia Lazzara ha scritto: mercoledì 31 maggio 2023, 8:06 Mi piacerebbe che tu la spiegassi rispettando come dici la grammatica e trovando il senso o il significato di ciò che vuole trasmettere . Io ho scritto per come la capisco ma tu mi dici che non è così , prova a spiegarla tu .
Maria Grazia,
il metodo corretto non è mai questo.
Non funziona che siccome non quadra il senso, allora cambiamo la grammatica per far scaturire i sensi che ci aspettiamo o semplicemente sensi là dove ci sembra che non ne scaturiscano o che non capiamo, o per ipersignificare. La grammatica e la sintassi, quindi l'analisi grammaticale del testo, vengono sempre prima di tutto. Quando è a posto quella allora ci interesseremo del senso.

Per quello (il senso) concordo con Gianni: tutte le cose, e noi, sono in essere - comprese le ns. vite - provenendo da Dio che anche le sostiene, ma passano attraverso Cristo.
Ho un solo dubbietto sul senso del "per lui" che mi può significare primariamente "per mezzo di Lui" (perchè ne provengono e perchè le sostenta) e in associazione anche "per ritornare a Lui" (il fine è ritornare a Dio). Tuttavia questo secondo senso non mi appare esplicito e primario ma forse secondario e collaterale e ce lo si potrebbe infilare ma anche no. Bisogna vedere - chiediamolo a Gianni che io non ho nè il testo greco nè più il vocabolario - quale particella c'è in greco e verificare se può avere doppia accezione. Il fatto è che mi sono condizionata a vedere dove potrebbe stare un fine, perchè qualcuno cercava il fine. Ma senza vocabolario non posso dire se quel per lui si può adattare anche in questo senso.

Insomma dice proprio quello che sembra :)
Ultima modifica di AEnim il mercoledì 31 maggio 2023, 14:58, modificato 1 volta in totale.
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Gianni
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Re: Romani 11, 36

Messaggio da Gianni »

At 2:36.
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Re: Romani 11, 36

Messaggio da Gianni »

La preposizione εἰς + accusativo indica il moto a luogo, che in Rm 11:36 è figurato.
AEnim

Re: Romani 11, 36

Messaggio da AEnim »

Gianni ha scritto: mercoledì 31 maggio 2023, 14:57 At 2:36.
Accidenti. Mi ero dimenticata dell'accusa di cristicidio esplicita in atti.

Beh, cmq ragazzi, queste son perfette descrizioni del Dio vedico-avestico, eh. Rassegnatevi :) non ci inzecca nulla con il dio biblico.
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Re: Romani 11, 36

Messaggio da Gianni »

At 2:36 era in risposta a Luigi. :-)
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