Romani 11, 36

AEnim

Re: Romani 11, 36

Messaggio da AEnim »

Sir Ulrich ha scritto: domenica 28 maggio 2023, 16:35 Sì certamente. Ho consultato vari esegeti (cristiani oltretutto) e tutti concordano sul fatto che il passo sia riferito a Yhwh.
Quindi ti quadra anche questa mia lettura del "per" linguisticamente parlando?
"Il Signore"
il quale ha agito "per se stesso" , "per" è nel senso di "in virtù esclusivamente di" se stesso (per = attraverso se stesso) e per mezzo esclusivamente del proprio agito.
Speculator3
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Re: Romani 11, 36

Messaggio da Speculator3 »

Va bene che il filo conduttore del capitolo 11 di Romani e Dio,
ma subito dopo: capitolo 11 :1 "non ha rigettato il suo popolo, non vi pare? ".

Mettiamoci questo popolo.
Dal testo biblico, e dalla esperienza di vita, mi pare che Dio può essere difficile da vedere a volte, ma il popolo di Dio no, è sempre presente, nel bene e nel male.
Sir Ulrich
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Re: Romani 11, 36

Messaggio da Sir Ulrich »

Speculator3 ha scritto: domenica 28 maggio 2023, 16:43 Va bene che il filo conduttore del capitolo 11 di Romani e Dio,
ma subito dopo: capitolo 11 :1 "non ha rigettato il suo popolo, non vi pare? ".

Mettiamoci questo popolo.
Dal testo biblico, e dalla esperienza di vita, mi pare che Dio può essere difficile da vedere a volte, ma il popolo di Dio no, è sempre presente, nel bene e nel male.
La tua domanda non riguarda la biblistica, non é una domanda a cui ti posso rispondere.
AEnim ha scritto: domenica 28 maggio 2023, 16:37
Sir Ulrich ha scritto: domenica 28 maggio 2023, 16:35 Sì certamente. Ho consultato vari esegeti (cristiani oltretutto) e tutti concordano sul fatto che il passo sia riferito a Yhwh.
Quindi ti quadra anche questa mia lettura del "per" linguisticamente parlando?
"Il Signore"
il quale ha agito "per se stesso" , "per" è nel senso di "in virtù esclusivamente di" se stesso (per = attraverso se stesso) e per mezzo esclusivamente del proprio agito.
Ti rispondo più tardi che controllo meglio!
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Maria Grazia Lazzara
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Re: Romani 11, 36

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Desidero portare alla vostra attenzione il passo di 1 Corinti 8:6 da
Bibbia EDU Cei 2008 che traduce dal Greco antico

" Per noi c'è un solo Dio , il Padre, dal quale tutto proviene e noi siamo per lui
e un solo Signore Gesù Cristo , in virtù del quale esistono tutte le cose e noi esistiamo grazie a lui "

A differenza di altre traduzioni che trovo confusionarie questa non solo distingue il ruolo indiscusso del Padre quale unico Creatore ma che tutto il creato noi ,compresi ,venne all'esistenza per Jeshùa. In vista di lui .

Che ne pensate?
Sir Ulrich
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Re: Romani 11, 36

Messaggio da Sir Ulrich »

Joseph A. Fitzmyer - Lettera ai Romani. Commentario critico-teologico (1999, Piemme)
Allegati
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AEnim

Re: Romani 11, 36

Messaggio da AEnim »

Maria Grazia Lazzara ha scritto: lunedì 29 maggio 2023, 17:41 Desidero portare alla vostra attenzione il passo di 1 Corinti 8:6 da
Bibbia EDU Cei 2008 che traduce dal Greco antico

" Per noi c'è un solo Dio , il Padre, dal quale tutto proviene e noi siamo per lui
e un solo Signore Gesù Cristo , in virtù del quale esistono tutte le cose e noi esistiamo grazie a lui "

A differenza di altre traduzioni che trovo confusionarie questa non solo distingue il ruolo indiscusso del Padre quale unico Creatore ma che tutto il creato noi ,compresi ,venne all'esistenza per Jeshùa. In vista di lui .

Che ne pensate?
"per (In vista di lui) Jeshùa?

Io vedo due frasi:
la prima
Per noi c'è un solo Dio , il Padre, dal quale tutto proviene e noi siamo per lui
"per lui" è chiaramante riferito a "il Padre" qualsiasi cosa voglia dire quel "per",

e una seconda e grammaticalmente distinta frase
e [per noi c'è] un solo Signore Gesù Cristo , in virtù del quale esistono tutte le cose e noi esistiamo grazie a lui "
per cui non vedo scritto che sia "In vista di" lui, ma "in virtù" e "grazie a" indicano causa, non fine.
La congiunzione distingue nettamente i due periodi grammaticali.

Esempio: Io esisto in virtù della procreazione di mio padre e mia madre (che sono causa), e grazie a loro (e sono sempre causa).

Di uso com. le locuz. in virtù di, per virtù di = in forza di, per merito di, per opera di, grazie a ( Treccani).

Quindi messa così appare una coincidenza fra Dio e Signore Gesù Cristo nell'essere causa di.
Ultima modifica di AEnim il lunedì 29 maggio 2023, 20:36, modificato 1 volta in totale.
Sir Ulrich
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Re: Romani 11, 36

Messaggio da Sir Ulrich »

AEnim ha scritto: domenica 28 maggio 2023, 16:37
Sir Ulrich ha scritto: domenica 28 maggio 2023, 16:35 Sì certamente. Ho consultato vari esegeti (cristiani oltretutto) e tutti concordano sul fatto che il passo sia riferito a Yhwh.
Quindi ti quadra anche questa mia lettura del "per" linguisticamente parlando?
"Il Signore"
il quale ha agito "per se stesso" , "per" è nel senso di "in virtù esclusivamente di" se stesso (per = attraverso se stesso) e per mezzo esclusivamente del proprio agito.
Sì, sono d'accordo. Ho postato un altro interessante contributo. Viene spiegato molto bene quel passaggio al v. 36.
AEnim

Re: Romani 11, 36

Messaggio da AEnim »

Mi premeva la grammatica, e che non si vedessero cose che grammaticalmente non sono scritte.
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Maria Grazia Lazzara
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Re: Romani 11, 36

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Buon giorno AEnim e a tutti

Commentando ancora 1Corinti 8: 6
Sta bene che la locuz. in virtù significa causa , grazie a....
Le due frasi sono collegate con la congiunzione e
di conseguenza l'una è il seguito dell'altra , dice il verso
" Per noi c'è un solo Dio ............. E

Per noi un solo Signore.........

Nelle prima Paolo attribuisce a Dio il creato nella seconda ne attribuisce la causa , il motivo ,lo scopo, la ragione , il fine ( non la fine )
Grazie a Jeshùa e per causa di lui venne all'esistenza il tutto
Ho usato io la parola in vista perché la traggo da questo ragionamento e la deduco da esso

Che te ne pare ? E a tutti voi ?
chelaveritàtrionfi
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Re: Romani 11, 36

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Buongiorno a tutti. Come giustamente evidenziato da Marcelle nell'altra cartella:

https://www.biblistica.eu/viewtopic.php?p=83934#p83934

si possono evidenziare 3 approcci, a me starebbe bene purchè vengano rispettati tutti e niente conflitti di ordine religioso che comporta una serie di problemi e si rischia di perdere lucidità, finendo spesso in un campo minato (come abbiamo visto).

In realtà io considererei anche un quarto di approccio che collegherebbe tante "cose" dell'antichità cercando di capire il perchè quell'autore abbia scritto in quel particolare modo.

In primis metterei sempre (come è giusto che sia), l'analisi del testo e quindi la costruzione grammaticale. Poi tutto il resto. A volte i testi antichi possono essere scritti per tramandare un insegnamento nascosto ben comprensibile a chi è stato istruito a comprenderlo.

Più che parlare di teologia Paolina (capisco che questo è un termine riconosciuto), parlerei di modalità di scrittura Paolina forse riscontrabile in altri scritti ad opera di autori menzionati come compagni di Paolo (ad esempio). Anche l'analisi dei termini e delle frasi permettono una classificazione di scritti. Tutte queste classificazioni sono ovviamente evidenziate già sufficientemente da numerosi studiosi ma magari ci sono conclusioni divergenti. Il verso di Romani 11:36 potrebbe quindi essere spiegato in diversi modi seguendo strade diverse.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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