Romani 11, 36

Luigi
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Re: Romani 11, 36

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Saluti
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bgaluppi
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Re: Romani 11, 36

Messaggio da bgaluppi »

Luigi ha scritto: giovedì 8 giugno 2023, 17:37Saluti
Ciao Luigi, dicevi a me? Saluti a te! :-)
Luigi
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Re: Romani 11, 36

Messaggio da Luigi »

bgaluppi ha scritto: giovedì 8 giugno 2023, 17:47
Luigi ha scritto: giovedì 8 giugno 2023, 17:37Saluti
Ciao Luigi, dicevi a me? Saluti a te! :-)
No Antonio, è andata persa la risposta a Gianni.
Comunque bentornato :-)
Anche io sono mancato per alcuni mesi per difficoltà di salute :-)
Ciao
Luigi
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Re: Romani 11, 36

Messaggio da Luigi »

Gianni ha scritto: giovedì 8 giugno 2023, 15:50 Luigi, ho una domanda: quando Yeshùa divenne figlio di Dio?
Gianni, conosco la tua risposta precipitosa secondo Romani 1, 4.
Precipitosa perchè non tieni conto e non armonizzi la tua conclusione con altre scritture.
Lui IL Figlio di Dio, Yeshùa ,E' Figlio anche prima della Sua venuta nella carne secondo il Salmo 2;
secondo "Isaia 9,5", e soprattutto secondo le Sue parole ,quando lo attesta davanti ai farisei "Gv. 10, 36"
Saluti
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Gianni
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Re: Romani 11, 36

Messaggio da Gianni »

Luigi, nessuna risposta precipitosa. Elenca per favore tutti i passi in cui è detto che Yeshùa diventa figlio di Dio. Non sono molti. Forse alla fine capirai perchè.
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Maria Grazia Lazzara
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Re: Romani 11, 36

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Buona sera , leggendo gli ultimi commenti si è parlato di incarnazione , qualcuno può spiegarmi di cosa si tratta ? La Sapienza é qualcosa di astratto come fa a incarnarsi , ci vuole qualcosa di materiale perchè si incarni, si può essere dotati , rivestiti , di sapienza , saggezza ma non può incarnarsi .
Sapienza è il sapere vasto e profondo unito a doti morali e spirituali , è sapiente chi possiede vaste conoscenze e cognizioni apprese mediante lo studio , la riflessione e l'esperienza , cosa c'entra quà l'incarnazione ? Un essere umano quale Jeshùa fu ripieno di tutto ciò è anche di più, ma la parola incarnazione che c'entra in tutto ciò ?
animasalvata
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Re: Romani 11, 36

Messaggio da animasalvata »

bgaluppi ha scritto: giovedì 8 giugno 2023, 17:04
Il v. 11:34 fa riferimento a Is 40:23 in cui si parla di Yahweh, ma anche a 1Cor 2:16 in cui al posto di "signore" (kyrios) alcuni importanti codici (p46, Sinaitico, Alessandrino) e molti Padri conoscono la lezione "Christù" (Christòs al genitivo). Interessante.
Quindi la versione originale in 1 Corinzi 2,16 è "di Cristo"?
PS. Il v. 36 “Perché da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose” si adatta più al Cristo che non a Dio, come in Col 1:16
Ma se lo si attribuisce a Cristo si fa dire che da Cristo viene la creazione, quindi è la fonte della creazione il che lo rende Dio. Se lo si attribuisce a Cristo lo si deve attribuire in tutto e quindi per, per mezzo e soprattutto da.
come in Col: 1,16 poiché in lui sono state create tutte le cose che sono nei cieli e sulla terra, le visibili e le invisibili: troni, signorie, principati, potestà; tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui”.
Nel primo caso si usa en, nel secondo caso dia col genitivo e nel terzo caso eis con l'accusativo.

Il greco è molto preciso. La preposizione dia per esprimere il concetto di "in vista di" va con l'accusativo ma Paolo usa proprio il genitivo che indica il mezzo

La grammatica non può essere violentata. Il testo presenta Yeshua come mediatore della creazione in maniera chiara e incontrovertibile.

E che dire della preposizione en? Questa indica lo stato in luogo oppure lo strumento. Paolo dopo aver detto "tutte le cose visibili e invisibili" sembra entrare ancor di più nel merito spiegando ulteriormente il "tutte le cose visibili e invisibili" con i "troni, signorie, principati, potestà" introducendo poi la preposizione dia col genitivo che indica lo strumento. Essendo i "troni, signorie, principati, potestà" una spiegazione ulteriore di "tutte le cose visibili e invisibili" io sono propenso a dare alla preposizione en il significato strumentale in linea con la preposizione dia con genitivo.

Se invece alla preposizione en viene dato il significato di stato in luogo che Yeshua che significa? Mi sembra che en puo esprimere lo stato in luogo letterale oppure figurativo.

Lo stato in luogo letterale implica che la creazione tutta (quella iniziale e la nuova creazione) sono dentro Yeshua che in questo stato è spirito. Yeshua spirito e la creazione sarebbe in Yeshua spirito. Yeshua così sarebbe Dio perché essendo Yeshua il luogo di tutte le cose sarebbe anteriore alla creazione e perché Dio è il luogo di tutte le cose

Se invece gli diamo uno stato in luogo figurativo, cioè tipo quando si dice "mio figlio è in me e io sono in mio figlio", in che senso la creazione è "figurativamente" dentro Cristo?
animasalvata
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Re: Romani 11, 36

Messaggio da animasalvata »

Maria Grazia Lazzara ha scritto: giovedì 8 giugno 2023, 21:17 Buona sera , leggendo gli ultimi commenti si è parlato di incarnazione , qualcuno può spiegarmi di cosa si tratta ? La Sapienza é qualcosa di astratto come fa a incarnarsi , ci vuole qualcosa di materiale perchè si incarni, si può essere dotati , rivestiti , di sapienza , saggezza ma non può incarnarsi .
Sapienza è il sapere vasto e profondo unito a doti morali e spirituali , è sapiente chi possiede vaste conoscenze e cognizioni apprese mediante lo studio , la riflessione e l'esperienza , cosa c'entra quà l'incarnazione ? Un essere umano quale Jeshùa fu ripieno di tutto ciò è anche di più, ma la parola incarnazione che c'entra in tutto ciò ?
Nel senso che i discepoli quando toccarono Yeshua risorto toccarono la parola divina perché la parola/sapienza divina dimorava
dimorato nella carne di Yeshua.

Ma se per questo anche in Mosè, nei profeti e nei re di Giuda abitava la parola di Dio. Yeshua fu parola fatta carne alla maniera stessa dei profeti compreso Mosè oppure la dimora della parola divina in Yeshua era unica?
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Maria Grazia Lazzara
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Re: Romani 11, 36

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Incarnare : dare corpo e figura Come viva carne ( attenzione dice come non è carne ) a che cosa ? A un concetto , un'idea , un'immagine , un tipo .

Questo potete leggerlo in qualsiasi dizionario

Domanda : cosa accadde all'uomo Jeshùa ?
animasalvata
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Re: Romani 11, 36

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Maria Grazia Lazzara ha scritto: giovedì 8 giugno 2023, 21:50 Incarnare : dare corpo e figura Come viva carne ( attenzione dice come non è carne ) a che cosa ? A un concetto , un'idea , un'immagine , un tipo .

Questo potete leggerlo in qualsiasi dizionario

Domanda : cosa accadde all'uomo Jeshùa ?
Quando un profeta di Dio (uno vero) parlava per conto di Dio la parola di Dio era in quell'uomo e in questo senso la parola era incarnata. Vedere il profeta, toccarlo, sentire equivaleva a vedere la parola, toccarla, sentire perché vedevi, toccavi, sentivi un uomo in carne ed ossa in cui c'era la parola divina.

Quando gli apostoli toccarono Yeshua risorto toccarono la parola perché in quell'uomo vi era la parola divina. Il punto da capire bene è questo: Tra Yeshua e i profeti c'è una qualche differenza oppure no?
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