Romani 11, 36

AEnim

Re: Romani 11, 36

Messaggio da AEnim »

Gianni ha scritto: mercoledì 31 maggio 2023, 15:03 La preposizione εἰς + accusativo indica il moto a luogo, che in Rm 11:36 è figurato.
Quindi è il fine, per (andare a) Lui. Ok.
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Gianni
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Re: Romani 11, 36

Messaggio da Gianni »

Sì. :-)
chelaveritàtrionfi
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Re: Romani 11, 36

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

AEnim ha scritto: mercoledì 31 maggio 2023, 15:08
Accidenti. Mi ero dimenticata dell'accusa di cristicidio esplicita in atti.

Beh, cmq ragazzi, queste son perfette descrizioni del Dio vedico-avestico, eh. Rassegnatevi :) non ci inzecca nulla con il dio biblico.
Che certe interpretazioni mi ricordano qualcosa lo avevo commentato qui:
viewtopic.php?p=81575#p81575

Se qualcuno non mi si getta contro :-\
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
chelaveritàtrionfi
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Re: Romani 11, 36

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Comunque sulla grammatica greca, Gianni si vuole proprio :-)
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Gianni
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Re: Romani 11, 36

Messaggio da Gianni »

Tra non molto anche tu, Naza. ;)
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Maria Grazia Lazzara
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Re: Romani 11, 36

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Buon giorno Gianni , grazie sempre per il tuo prezioso intervento .

Devo dirti che anch'io avevo notato nella scrittura di 1Corinti 8:6 non troviamo un εν ma un
δε + genit. Un complemento di specif. e cosa sta specificando ? Due cose a mio parere importanti : tutte le cose e quì mi collego a Colossesi 1:16,17 e noi mediante lui ( Jeshuà )
Infatti la Traduzione Cei 2008 si sente libera di tradurre in virtù del quale.....

Che Dio sia Creatore del Tutto è Indubbio ma ciò che rivela la Scrittura è un progetto di Vita da Dio
Dio a mio parere non crea per se stesso in quanto Egli non manca di nulla , ma ha un progetto di Vita che non ha nulla di egoismo ma piuttosto di puro altruismo che s'incentra su Jeshùa , questo è ciò che Paolo più volte pare ribadisca in Colossesi 1:16, 17 1Corinti 8: 6
1Timoteo 2:5 e in altri passi .

Nota : tradurre in virtù del quale , o tradurre mediante il quale , o tradurre per mezzo del quale , cambia il senso della frase .

εν = in , a.
γάρ = per
δια = attraverso , mediante
si possono utilizzare per esprimere lo stesso concetto ? Perché vedo che le traduzioni si sbizzarriscono un po' in questo .
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Gianni
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Re: Romani 11, 36

Messaggio da Gianni »

Non è solo questione di grammatica (che in ogni caso non si può ignorare), Maria Grazia, ma anche di contesto e di sana dottrina biblica, contro la quale la religione spesso di scontra.

(Comunque, γάρ significa "Infatti", non "per"). :-)
Speculator3
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Re: Romani 11, 36

Messaggio da Speculator3 »

Romani 11: 1 "...non ha rigettato il suo popolo" è una negazione Paolina e "non vi pare?" è una domanda Paolina e dunque biblica.
chelaveritàtrionfi
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Re: Romani 11, 36

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Luigi ha scritto: venerdì 26 maggio 2023, 9:27 Romani 11, 34 Infatti
«chi ha conosciuto il pensiero del Signore?
O chi è stato suo consigliere?
» 35 «O chi gli ha dato qualcosa per primo,
sì da riceverne il contraccambio?»
36 Perché da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose. A lui sia la gloria in eterno. Amen.NR


Ciao ragazzi, Ho riportato anche i l verso 34 e 35 del capitolo 11, ma vorrei concentrare l'attenzione sul verso 36, che parlando del Figlio di Dio implicitamente, nella parte finale riflette ,il verso del 1° capitolo, verso 16, della lettera ai Colossesi, con la variante che "come Il Padre" LO identifica pure, come la Fonte dal quale sono tutte le cose "Da Lui".
Voi cosa ne pensate..?
Saluti
Ciao Luigi. Ti rispondo in ritardo.

Citi la NR riportando questo testo di Romani 11:34-36. Io riporterei anche il versetto 33 e ti spiegherò perché.

Romani 11
33 Oh, profondità della ricchezza, della sapienza e della scienza di Dio! Quanto inscrutabili sono i suoi giudizi e ininvestigabili le sue vie!
34 Infatti «chi ha conosciuto il pensiero del Signore?
O chi è stato suo consigliere?
» 35 «O chi gli ha dato qualcosa per primo, sì da riceverne il contraccambio?»
36 Perché da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose. A lui sia la gloria in eterno. Amen.


Riporto il testo greco (Westcott and Hort 1881):

33 Ὢ βάθος πλούτου καὶ σοφίας καὶ γνώσεως θεοῦ· ὡς ἀνεξεραύνητα τὰ κρίματα αὐτοῦ καὶ ἀνεξιχνίαστοι αἱ ὁδοὶ αὐτοῦ.
“O profondità della ricchezza e saggezza e conoscenza di Dio! Come non ricercabili [insondabili] le sentenze [κρίματα krìmata -decisioni] di lui e inscrutabili i sentieri di lui”
https://biblehub.com/interlinear/romans/11-33.htm

Oh, profondità della ricchezza, della sapienza e della scienza di Dio! Quanto inscrutabili sono i suoi giudizi e ininvestigabili le sue vie! NR

Questo versetto rappresenta una lode.

πλούτου plùtu è la ricchezza;

σοφίας sofìas (sofìa) è la saggezza, sapienza, intelligenza suprema
https://www.laparola.net/vocab/parole.p ... la=sof%85a
https://biblehub.com/greek/4678.htm

γνώσεως gnòseos è la conoscenza (acquisita mediante rapporto diretto)
https://biblehub.com/greek/1108.htm
https://www.laparola.net/vocab/parole.p ... a=gn%EEsij

I versetti 34 e 35, sono due citazioni:

34Τίς γὰρ ἔγνω νοῦν κυρίου;

Chi infatti venne a conoscenza la mente [pensiero] del signore?
Infatti «chi ha conosciuto il pensiero del Signore? NR

τίς σύμβουλος αὐτοῦ ἐγένετο;
o chi consigliere di lui è stato?
O chi è stato suo consigliere? NR
https://biblehub.com/interlinear/romans/11-34.htm

L’uomo può vedere solo gli effetti delle decisioni divine, ma le sue scelte profonde sono al di fuori della sua portata.

Questo versetto è pari pari a Isaia 40:13 LXX

13 τίς ἔγνω νοῦν Κυρίου, καὶ τίς αὐτοῦ σύμβουλος ἐγένετο, ὃς συμβιβᾷ αὐτόν;
https://biblehub.com/sepd/isaiah/40.htm

Quanto Ciro di Persia decretò il ritorno dall’esilio babilonese dei giudei esuli, fu un fatto che l’uomo non poteva nemmeno immaginare, una svolta inconcepibile. νοῦν nùn la mente, il pensiero del signore, esprime la sua attività decisionale. Nel testo ebraico dovrebbe essere lo spirito di Yhvh ר֖וּחַ (rū·aḥ) יְהוָ֑ה (Yhvh)
https://biblehub.com/isaiah/40-13.htm

35ἢ τίς προέδωκεν αὐτῷ, καὶ ἀνταποδοθήσεται αὐτῷ;
o chi ha dato per la prima volta a lui e sarà ricompensato a lui?
https://biblehub.com/interlinear/romans/11-35.htm

«O chi gli ha dato qualcosa per primo, sì da riceverne il contraccambio?» NR

Questo passo ricorda Giobbe 41:3 “Chi mi ha anticipato qualcosa perché io glielo debba rendere?
Sotto tutti i cieli, ogni cosa è mia”. NR

Nella LXX il passo è:
3 ἢ τίς ἀντιστήσεταί μοι καὶ ὑπομενεῖ εἰ πᾶσα ἡ ὑπ’ οὐρανὸν ἐμή ἐστιν ;
https://www.bibbiaedu.it/GRECO_LXX/at/Gb/41/

Qui Paolo si rifà chiaramente al testo ebraico e non alla LXX.

Il versetto 36 rappresenta una ulteriore esaltazione a Dio.

36ὅτι ἐξ αὐτοῦ καὶ δι’ αὐτοῦ καὶ εἰς αὐτὸν τὰ πάντα·
perché da lui stesso e attraverso di lui e verso [dentro] lui stesso la qualunque cosa!
Perché da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose. NR

Queste parole ricordano un testo attribuito all’imperatore Marco Aurelio (161-180 d.c.) che rivolgendosi alla natura (e al cosmo) esclama “ἐκ σοῦ πάντα, ἐν σοὶ πάντα, εἰς σὲ πάντα -Tutte le cose sono da te, in te e per (verso) te” [Marco Aurelio, A se stesso Pensieri - Libro IV,23).

23 È in armonia con me tutto ciò che è in armonia con te, o cosmo; nulla di ciò che per te cade al momento opportuno è precoce o tardivo per me. È un frutto per me tutto ciò che recano le tue stagioni, o natura: tutto da te, tutto in te, tutto a te. Quel tale dice: «O cara città di Cecrope»; e tu non dirai: «O cara città di Zeus»?
https://www.rodoni.ch/busoni/bibliotech ... relio.html
http://www.poesialatina.it/_ns/Greek/te ... ton04.html
https://www.loebclassics.com/view/marcu ... 058.81.xml

Paolo però si ispira alla creazione, alla ricchezza saggezza e sapienza di Dio καὶ σοφίας καὶ γνώσεως θεοῦ (v.33). Dio è il principio supremo da cui tutte le cose. Si tratta di un elogio alla sapienza di Dio: per mezzo della Sapienza tutte le cose vengono da lui e a lui ritornano (cfr. Pr 8,22-36; Sir 24,1-22; Sap. 7,22-30); nel NT questo genere letterario è utilizzato a volte in chiave cristologica (cfr. 1Cor 8,6; Gv 1,1-14; Col 1,15-20) poiché questa sapienza è nel figlio.

Questo inno termina con la formula:

αὐτῷ ἡ δόξα εἰς τοὺς αἰῶνας, ἀμήν.
a lui la gloria verso [dentro] i secoli, amen.
https://biblehub.com/greek/1519.htm
A lui sia la gloria in eterno. Amen. NR


(modificato stamattina per inserimento fonti Marco Aurelio)
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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bgaluppi
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Re: Romani 11, 36

Messaggio da bgaluppi »

Tempo fa avevo parlato di come il Cristo rappresenti, a mio parere, la sapienza di Dio, ossia la Parola. Che la parola creatrice di Gv 1:1 sia la Sapienza di Dio è espresso in Pr 8 (vado a memoria, correggetemi se sbaglio). Questa Sapienza/ Parola/Cristo che è manifestazione di Dio si incarna in un uomo. Si tratta della stessa manifestazione divina che genera e regola tutte le cose e si manifesta sottoforma di sapienza/conoscenza. Non c'è da interpretare tutto questo in modo letterale, occorre capire il senso profondo del messaggio. Il Cristo è una forza divina. È Dio, ossia la Sua espressione. Gesù insegna che chi segue il suo esempio diviene Cristo, come lui: “a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio [= Cristo]” (Gv 1:12).

Nei vangeli, il titolo "figlio di Dio” è equivalente a Cristo. Tale titolo non è riservato solo a Gesù, ma anche a coloro che comprendono il suo insegnamento e lo mettono in pratica.
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