Battesimo dove e come?

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Tony
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Re: Battesimo dove e come?

Messaggio da Tony »

Io mi sono ritrovato a discutere con persone che vorrebbero sinceramente capire il punto di vista dell'altro senza avere la presunzione di avere la verità(parlo sempre di confronto con cristiani) . Quando vedo questa sincerità genuina scatta in me un meccanismo di bontà e addirittura di protezione nei loro confronti . Quando sento l'orgoglio e la presunzione e li che dissento . Per il resto è giusto lasciare che ognuno abbia le sue convinzioni .
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Gianni
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Re: Battesimo dove e come?

Messaggio da Gianni »

Sì, Tony. :-)
speculator2
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Re: Battesimo dove e come?

Messaggio da speculator2 »

Alla Pentecoste non vedo nessun "dono miracoloso delle lingue ".

Vedo una comunità di circa 120 persone chiuse per paura perché avevano appena ammazzato il loro capo. Conseguentemente alla venuta di un vento e di lingue come di fuoco queste persone escono con coraggio a parlare.
Il coraggio di uscire a parlare è stato prodotto dello spirito principale perché, anche se avessero saputo tutte le lingue del mondo, se non uscivano con coraggio a parlare non sarebbe servito a niente.

Ritengo che già sapessero parlare diverse lingue e che hanno usato questa loro conoscenza per comunicare la buona notizia.

In precedenza la predicazione avveniva probabilmente in ebraico ufficiale, in aramaico e forse in greco solamente.
Se i discepoli i Gesù avessero continuato a predicare solo in queste lingue credo che non avrebbero conquistato lentamente l'impero romano.
speculator2
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Re: Battesimo dove e come?

Messaggio da speculator2 »

Alla Pentecoste non vedo nessun "dono miracoloso delle lingue ".

Vedo una comunità di circa 120 persone chiuse per paura perché avevano appena ammazzato il loro capo. Conseguentemente alla venuta di un vento e di lingue come di fuoco queste persone escono con coraggio a parlare.
Il coraggio di uscire a parlare è stato prodotto dello spirito principale perché, anche se avessero saputo tutte le lingue del mondo, se non uscivano con coraggio a parlare non sarebbe servito a niente.

Ritengo che già sapessero parlare diverse lingue e che hanno usato questa loro conoscenza per comunicare la buona notizia.

In precedenza la predicazione avveniva probabilmente in ebraico ufficiale, in aramaico e forse in greco solamente.
Se i discepoli i Gesù avessero continuato a predicare solo in queste lingue credo che non avrebbero conquistato lentamente l'impero romano.
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matteo97
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Re: Battesimo dove e come?

Messaggio da matteo97 »

Parlare in lingue nell'antichità non aveva la valenza di quella odierna. Ovvero il dono delle lingue che veniva offerto da Dio era funzionale a propagandare il messaggio dell'evangelo nelle terre a loro conosciute e siccome a parte Paolo che era un'ebreo ellenizzato essi erano perlopiù gente proveniente da contesti umili si rese necessario questo dono di Dio. Comunque penso che le lingue parlate fossero poche data la conoscenza limitata del mondo nell'antichità. Non si mettevano a parlare il cinese, il giapponese o il curdo non essendo venuti a contatto con questi popoli. O sbaglio?
Luigi
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Re: Battesimo dove e come?

Messaggio da Luigi »

Gianni, grazie per la tua risposta :-)
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Gianni
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Re: Battesimo dove e come?

Messaggio da Gianni »

Grazie a te, Luigi, per essere qui con noi. Ciascun partecipante, come spesso si vede dagli interventi, ha il suo proprio credo, che va rispettato anche se non è condiviso. La mia è stata una risposta sincera. :-)
speculator2
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Re: Battesimo dove e come?

Messaggio da speculator2 »

Oltre a Paolo avevano una qualche conoscenza delle lingue: Luca (vedasi lo stile del prologo del suo vangelo e degli Atti), Matteo che era esattore di tasse, Marco che, pure in giovane età, era l'interprete di Pietro.

Inoltre i 12 provenivano dalla Galilea di cui sta scritto: "Galilea delle Nazioni, il popolo che risiedeva nelle tenebre ha visto una gran luce e quelli che sedevano in un ombra di morte il sole è sorto su di loro ".
Inoltre a Gerusalemme per la Pasqua erano solite venire molte persone da tutto l'impero, come raccontato in Atti degli apostoli, e parlavano ma molte lingue.
Mi colpisce l'affermazione di atti gli apostoli che fra i doni delle lingue c'era anche quello di parlare la lingua giudaica. Che miracolo è? , Come si spiega?
speculator2
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Re: Battesimo dove e come?

Messaggio da speculator2 »

Oltre a Paolo avevano una qualche conoscenza delle lingue: Luca (vedasi lo stile del prologo del suo vangelo e degli Atti), Matteo che era esattore di tasse, Marco che, pure in giovane età, era l'interprete di Pietro.

Inoltre i 12 provenivano dalla Galilea di cui sta scritto: "Galilea delle Nazioni, il popolo che risiedeva nelle tenebre ha visto una gran luce e quelli che sedevano in un ombra di morte il sole è sorto su di loro ".
Inoltre a Gerusalemme per la Pasqua erano solite venire molte persone da tutto l'impero, come raccontato in Atti degli apostoli, e parlavano ma molte lingue.
Mi colpisce l'affermazione di atti gli apostoli che fra i doni delle lingue c'era anche quello di parlare la lingua giudaica. Che miracolo è? , Come si spiega?
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Gianni
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Re: Battesimo dove e come?

Messaggio da Gianni »

Per ciò che riguarda Luca, non va confusa la buona conoscenza della lingua con lo stile letterario. Il greco di Luca è tra i migliori delle Scritture Greche. Il suo Vangelo è un’opera letteraria destinata a lettori di cultura. I primi due capitoli sono i più aramaizzanti del Vangelo. Il che è spiegabile sia con il fatto che Luca, nell’essersi “accuratamente informato di ogni cosa dall'origine” (1:3), utilizzò documenti aramaici; sia col fatto che mantenendo gli aramaicismi ricostruisce artisticamente un colorito più semitico intessuto di reminiscenze dalle Scritture Ebraiche. Scrivendo per i pagani, Luca evita le parole semitiche che sostituisce con le corrispondenti greche.

Riguardo alle lingue parlate alla Pentecoste è detto in At 2:9-11: “Noi Parti, Medi, Elamiti, abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadocia, del Ponto e dell'Asia, Frigia e della Panfilia, dell'Egitto e delle parti della Libia cirenaica e pellegrini romani, tanto Giudei che proseliti, Cretesi e Arabi, li udiamo parlare delle grandi cose di Dio nelle nostre lingue”. Al v. 4 è spiegato: “Tutti furono riempiti di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre [ἑτέραις (etèrais)] lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi”. Si noti: “in altre lingue”. Essendo l’aramaico dato per scontato, viene detto “altre lingue”. Quanto al fatto che poi si dica “tanto giudei che …”, ciò è riassuntivo.

Aggiungo un particolare che sfugge del tutto a chi si limita a leggere la Bibbia usando le traduzioni. In At 21:40 si legge di solito nelle versioni bibliche: “[Paolo] parlò loro in ebraico”. Così non è. Nel vero testo biblico è scritto ἐβραΐδι διαλέκτῳ (ebraìdi dialèkto), “in ebraico dialetto”, ovvero in aramaico.
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