Il sacrificio del Messia è giustificato dal Tanach?

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bgaluppi
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Il sacrificio del Messia è giustificato dal Tanach?

Messaggio da bgaluppi »

Apro anche questa discussione perché ho notato che il tema ricorre di tanto in tanto e va ad occupare altre discussioni portandole fuori tema.
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GIRGENTI 72
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Re: Il sacrificio del Messia è giustificato dal Tanach?

Messaggio da GIRGENTI 72 »

se può essere utile questo studio ?
L'ESPIAZIONE NON E UN INVENZIONE DEL CRISTIANESIMO

...Rabbi Luzzatto, spesso indicato come Ramchal (RAbbi Moshe CHAim Luzzatto), è tra i principali maestri del passato del giudaismo di Mussar e Kabbalah. Egli è molto venerato e i suoi scritti popolari e ampiamente letti. Non farò la biografia e la storia di RAMCHAL. Potete fare una ricerca su di lui se proprio lo desiderate.
I suoi scritti e materiali simili trovati altrove nella letteratura giudaica spiegano più propriamente l'espiazione, chiarendo i dati che sono assenti dal Nuovo Testamento. Corregge la comprensione eccessivamente semplicistica e generalmente errata che il cristianesimo impone. Tuttavia, egli sostiene comunque direttamente - e intendo dire direttamente - la maggior parte degli insegnamenti dell'apostolo Paolo, i Vangeli, e in fondo tutto il Nuovo Testamento. Naturalmente, quando dico questo mi riferisco al Nuovo Testamento come correttamente inteso dalla sua effettiva ebraica/giudaica mentalità contro la mentalità cristiana distorta che travisa gravemente quegli scritti. Il Nuovo Testamento è corretto. L'interpretazione del cristianesimo di esso, e quindi il cristianesimo stesso, è sbagliato.
La frattura tra ebraismo e cristianesimo ha più a che fare con ciò che il cristianesimo insegna e non con ciò che il Nuovo Testamento dice realmente. Di sicuro ci sono alcune cose nel Nuovo Testamento, che sarebbero state respinte dal giudaismo comunque, principalmente l'identità del Messia. Sia come sia, l'interpretazione tragicamente errata di quegli scritti dal cristianesimo a causa della mentalità difettosa presente dal quarto secolo dell'era comune, è, prevalentemente, la vera ragione per la divisione tra queste due grandi religioni del mondo.
Per limitare la quantità di materiale citato non ho incluso quelle sezioni del suddetto libro che approfondiscono tutti i meccanismi di come si ottiene l'espiazione. Comunque, io vi consiglio vivamente di ottenere il libro e leggerlo. Tuttavia, anche all'interno della porzione che cito il chiarimento può essere visto in una certa misura. Mi impegno a fornire una citazione e poi commentarla dopo ogni parte.
La citazione della sua discussione indicata di seguito si trova nella parte 2, capitolo 3 del suo libro. È il capitolo sulla "Provvidenza Individuale". La nostra prima citazione inizia a pagina 121 dell'edizione Feldheim Publishers.

"Oltre a questo, c'è anche un altro concetto che deriva da entrambi gli aspetti individuali e generali della Provvidenza discussi in precedenza.
Quando la somma saggezza ha considerato tutto il necessario per correggere la razza umana e farne la Comunità Perfezionata discussa in precedenza, ha visto che questo obiettivo sarà facilitato se alcune persone potessero beneficiare gli altri e aiutarli a raggiungere un posto in questa Comunità.
La regola secondo cui la Comunità del Mondo a venire deve essere limitata solo a coloro che hanno raggiunto la perfezione in sé non è quindi assoluta. Per esso è stato inoltre decretato che un individuo può raggiungere un livello in cui egli può partecipare della perfezione ed essere incluso in questa Comunità, come il risultato della sua associazione con una persona più degna. L'unica differenza è che rimanga ad un livello inferiore, dato che non è incluso in questa Comunità in proprio, ma solo mediante l'associazione con un'altro."

Qui vediamo RAMCHAL continuare una discussione di premi e punizioni e come la "rettifica" (correzione) sia realizzata per gli individui e, in misura più grande, per la creazione in generale. La parola ebraica per la rettifica è Tikkun (ti-KOON), e capita spesso di leggere discussioni di Tikkun all'interno letteratura giudaica. La "comunità" a cui egli si riferisce è la Olam Haba (il Mondo a venire). In parole povere, come risultato della mentalità pagana greco/romana del cristianesimo, questo è ciò che i cristiani avrebbero erroneamente considerato il "cielo".
Un pò di comprensione del contesto è necessario.
La fede basata sulla Torah insegna che il genere umano compartecipa della creazione. In poche parole, l'umanità ha spezzato questa, così l'umanità ha avuto modo di risolvere il problema. Certamente la riparazione non avviene senza il sostanziale aiuto del Creatore Onnipotente.
Il concetto di Tikkun (riparazione) è un ingrediente fondamentale, centrale. Ogni persona ha un ruolo da svolgere. Non ci sono eccezioni. Ognuno di noi fornisce sostentamento a uno delle due regni: il regno di santità e di luce o il regno delle impurità e delle tenebre. Ogni azione, parola e pensiero accresce uno di questi due regni e contribuisce alla riparazione o ad ulteriori danni.
Il Tikkun primario (riparazione) è all'interno di se stessi. Siamo nati con la volontà di ricevere da Dio solo per noi - l'io e una natura egoistica. Il compito di noi tutti è quello di trasformarla in una volontà di ricevere per amore del cielo e del nostro prossimo (morendo a "sé" stessi e diventando disinteressati). Nella misura in cui riusciamo o non riusciamo uno di questi due regni si rafforza. In definitiva, siamo responsabili di noi stessi, tuttavia, L'Eterno ha un piano per assisterci, e il piano è quello di utilizzare la purezza di uno "Zaddik" (giusto) per prendere su di sé la sofferenza a cui noi saremmo destinati. Questo è il concetto attualmente in discussione.
Non posso in pochi paragrafi spiegare correttamente il concetto di tikkun. Vi consiglio il libro citato per ulteriori informazioni così come il libro All'ombra della Scala. Entrambi i libri e gli altri possono essere visti nella pagina delle letture consigliate. Nel tempo, se l'Altissimo vuole, intendo mostrare che il "Tikkun" (correzione spirituale e riparazione) è in realtà il il punto centrale del Nuovo Testamento e che, se correttamente interpretato il Nuovo Testamento può dimostrare di essere un manuale di base per intraprendere il tikkun - una comprensione che condivide in gran parte ciò che viene insegnato oggi all'interno di varie fedi giudaiche.
Proseguendo ...

Gli unici che si mettono al di fuori del tutto dalla perfezione, dunque, sono quelli che non sono degni affatto, né attraverso i loro meriti, né attraverso l'associazione con un altro. A causa di questo, il numero di coloro che sono salvati dalla distruzione e a cui è consentita la beatitudine finale è massimizzata.

Nell'ultima citazione vediamo la superiore "grazia" e l'amore che un abbraccio della Torah porta alla fede, contro il rifiuto e l'odio colpevole del cristianesimo verso la Torah. Ci sono molti insegnamenti di misericordia e di grazia presenti nella letteratura basata sulla Torah. Il cristianesimo ha spesso obbligato gli altri, dannandoli e dimostrando odio freddo a coloro che differivano, e sempre condannando gli avversari alla tortura eterna dell'"inferno" gestito dal dio della tortura che promuove. La fede giudaica nella Torah espone più misericordia e bontà e propriamente presenta il vero Dio essere molto più compassionevole, gentile, misericordioso, e giusto che il cristianesimo. Francamente, quando sento chi non conosce la storia del cristianesimo parlare di "amore" e "grazia" del cristianesimo mi trovo a dover frenare la voglia di ridere o vomitare.
A differenza del cristianesimo nella sua forma attuale, la fede della Torah spalanca le porte alla vita eterna, non le chiude in faccia e getta all'"inferno" chi osa dissentire. È mia esperienza personale constatare che molti cristiani godono di un senso di gioia e soddisfazione quando dicono che gli altri (come me per esempio) stanno "andando all'inferno". Di sicuro molti dei predicatori popolari del passato lo hanno fatto (e ancora lo fanno). Ma lode all'Eterno, poichè non è perché il Nuovo Testamento insegna queste sciocchezze infime e maniacali. Invece è perché le verità del Nuovo Testamento e la vera fede originaria in Yeshua sono state semplicemente grottescamente male interpretate ed applicate erroneamente per i motivi che ho discusso altrove in questo sito. Possa Il Creatore Eterno affrettare il giorno in cui il cristianesimo verrà corretto e restituito alla sua originale purezza e verità - una verità che si basa interamente sulla Torah - un verità priva della gravità e dell'ampia portata dell'errore.
La fede basata sulla Torah dà molta più grazia e misericordia. Essa insegna la verità che solo i più malvagi saranno effettivamente eternamente distrutti ad uno stato di non-esistenza. Tutti gli altri passeranno attraverso una purificazione che avviene in due luoghi - in questo mondo e, dopo la morte in un luogo riservato per la purificazione prima che venga concesso l'ingresso nel mondo a venire.
I più malvagi saranno "distrutti per sempre" (purificati in uno stato di inesistenza) nell'aldilà. In sostanza, la misura della loro malvagità li lascia incapaci di purificazione - come un abito così macchiato e sporco che non può essere più pulito. Questo li induce a perdere ogni speranza di vita eterna e la perdita di quella vita durante il processo di purificazione. Tuttavia, tale purificazione si verifica nel corso di un periodo limitato di tempo, a differenza dell'eterno, straziante e senza fine "inferno" del cristianesimo. Ma non preoccupatevi in quanto l'"inferno" Cristiano è un mito pagano.

Coloro che sono causa per gli altri alla partecipazione a tale mondo a venire saranno sicuramente i più importanti in quella comunità. Saranno i capi, mentre quelli che entrano in virtù della loro associazione con loro saranno grati e dipendenti da loro.

Ramchal si riferisce qui a ciò che anche il Nuovo Testamento insegna, che sono coloro che assistono (in particolare il Messia) ad essere i capi del mondo a venire. Inoltre, tutti coloro che hanno vita eterna attraverso la sofferenza del Zaddik saranno grati e dipendenti da esso.

Affinché ciò sia possibile, tutti gli uomini sono stati originariamente legati gli uni agli altri, come i Saggi ci insegnano, "Tutti in Israele sono responsabili gli uni degli altri." Come risultato di questo, ogni individuo è associato a tutti gli altri, e nessuno è contato separatamente. L'Attributo del Bene di Dio è il maggiore, tuttavia, e se la colpa per il peccato è condivisa da altri, questo deve essere certamente vero anche per il merito associato a buone azioni.

L'ultima citazione è auto-esplicativa. Tutto il genere umano è legato l'uno all'altro sia per il bene o che per il male - le benedizioni e le sofferenze. È questa "unione" o "unità" di tutte le azioni dell'umanità che permette all'espiazione di compiersi attraverso uno Zaddik essendo lo Zaddik un compagno di condivisione umana nell'"unità" del genere umano. Stando così le cose, i benefici di giustizia suprema e devozione di uno Zaddik possono beneficiare tutti coloro che si uniscono a lui. (A proposito, questa è una delle ragioni del perché il Messia deve essere un essere umano al 100% e non un uomo-Dio, poiché, altrimenti, non sarebbe in grado di compiere correttamente tikkun.)

Come conseguenza di questo principio, la sofferenza e il dolore possono essere imposte su uno Zaddik (persona giusta) come espiazione per tutta la sua generazione. Questo Zaddik deve quindi accettare la sofferenza con amore per il bene della sua generazione, proprio come egli accetta la sofferenza inflittagli per il suo bene. In tal modo, egli beneficia la sua generazione espiando per essa, e allo stesso tempo è lo stesso elevato a un grado molto grande. Perciò uno Zaddik come questo è posto come uno dei capi della Comunità del Mondo Futuro, come discusso in precedenza.

Colui per mezzo del quale avviene l'espiazione accetta con amore la sofferenza che deve sopportare per il bene degli altri. Se tale Zaddik non è del tutto perfetto c'è una piccola quantità di sofferenza per se stesso, a cui deve essere sottoposto per la purificazione. Tuttavia, come si vedrà presto, tale non è il caso per il livello più alto di uno Zaddik - quello che viene definito un Zaddik "completato" - dal momento che uno così è davvero perfetto e degno di nient'altro che bene. È lo Zaddik completato che è in grado di effettuare l'espiazione di più vasta portata per gli altri.
Si noti inoltre ancora una volta che tale Zaddik è un capo nel mondo futuro della beatitudine eterna.

Tale sofferenza comprende anche i casi in cui lo Zaddik soffre perché la sua intera generazione merita grandi punizioni, al confine con l'annientamento, ma viene risparmiata tramite la sofferenza dello Zaddik. Nell'espiare per la sua generazione attraverso la sua sofferenza, questo Zaddik salva queste persone in questo mondo e anche li avvantaggia notevolmente nel Mondo a venire.

Ancora una volta vediamo come lo Zaddik salva le persone in questo mondo e le benefica in tutto il mondo a venire.

Inoltre, vi è una speciale, superiore tipo di sofferenza che viene in uno Zaddik che è ancora maggiore e sempre più perfezionato di quelli discussi sopra.Questa sofferenza arriva a fornire l'aiuto necessario per determinare la catena di eventi che conducono alla perfezione finale di tutta l'umanità.

Quest'ultima citazione introduce il Zaddik "completato" - l'uomo perfettamente devoto di Dio. Attraverso un tale uomo TUTTA l'umanità è beneficiata - non solo un numero finito di generazioni.

Secondo il piano originale, la sequenza di eventi mondani richiede che l'uomo sia sottoposto ad almeno qualche sofferenza prima che lui e il mondo possa raggiungere la perfezione. Questo è stato necessario per il fatto stesso che uno dei concetti base della difficile situazione dell'uomo è che Dio deve trattenere la Sua Luce e nascondere la Sua Presenza, come discusso in precedenza. Questo è diventato tanto più necessario in conseguenza della corruzione e dei danni spirituali causati dai molti peccati dell'uomo, che ha tenuto il bene ancora più lontano e ha provocato che la presenza di Dio sia ancora più nascosta. Il mondo e tutto ciò che è in esso sono quindi uno stato di male degradato, ed è necessario che la sapienza insondabile di Dio porti a numerose catene di eventi per raggiungere la loro rettifica.

Tra gli elementi più importanti di questa sequenza vi è il requisito che l'uomo deve essere punito per la sua malvagità, finché l'attributo della giustizia sia soddisfatta. Dio ha disposto le cose, però, in modo che prescielti individui perfetti possano risolvere le cose per gli altri, come discusso in precedenza. L'Attributo di giustizia si riferisce pertanto a loro piuttosto che al resto del mondo in generale.

Ancora una volta vediamo come Dio ha disposto le cose per consentire che il tikkun (rettifica, correzione, riparazione) sia eseguito da pochi eletti in particolare per aiutare la maggioranza che non sono così forti nella fede.

Individui come questi, però, sono essi stessi perfetti, e sono quindi degni solo del bene. L'unico motivo per cui soffrono è a causa di altri, e l'attributo della Giustizia deve quindi essere soddisfatto con una piccola quantità di sofferenza da parte loro, equivalente ad una grande quantità da parte di coloro che effettivamente hanno peccato.

Noi vediamo chiaramente che questi tzaddikim eletti soffrono solo a causa dei peccati degli altri e non a causa di eventuali peccati commessi. A causa della loro perfezione assoluta, anche una piccola quantità di sofferenza da parte loro - dal momento che è ingiustificata - compie una enorme quantità di correzione di purificazione (espiazione) per gli altri che giustamente meritano di soffrire. E tutto questo è una conseguenza della partecipazione all'"unità" dell'uomo e della disponibilità tra quella umanità "unificata" del merito condiviso dello Zaddik che riduce la meritata sofferenza degli altri, se questi altri si uniscono a lui (Unione con lui: che il NT chiamerebbe essere "a somiglianza di Cristo" o "seguace" di Cristo).

Oltre a ciò, il merito e la potenza di questi tzaddikim è aumentato anche a causa di tale sofferenza, e questo dà a loro anche maggiore capacità di porre rimedio ai danni degli altri. Possono quindi non solo correggere la propria generazione, ma possono anche correggere tutto il danno spirituale fatto fin dall'inizio, dal momento dei primi peccatori.

ERA ORA! Qui volevamo arrivare! Lo Zaddik perfetto può espiare tutta la distanza fino ad Adamo! Hmm? Ma il Nuovo Testamento e Paolo non dicono la stessa cosa?

È ovvio che gli individui come questi in ultima analisi sono i capi più importanti nella Comunità perfezionata, e quelli che sono molto più vicini a Dio..

Sono i "molto più vicino a Dio", che è uno dei motivi per cui Yeshua poteva dire che lui e Dio sono "uno". C'è molto di più sul principio di "unicità" che il cristianesimo - come spesso accade - fraintende completamente, ma me lo riserverò che per un'altra discussione.

Tutto questo non è solo il frutto della giustizia, ma consegue anche l'ordine attuale delle cose, come discusso in precedenza. Come risultato dei peccati dell'uomo, la corruzione è aumentata e incorporata sia nell'uomo che nel mondo. Questo a sua volta causa che la Luce di Dio sia sempre ritratta e nascosta. D'altronde, quanto più questa corruzione viene ripulita, più la gente è purificata da essa, più la Luce di Dio ancora una volta viene rivelata, passo dopo passo.
La sofferenza è la cosa che Dio ha creato per pulire questo tipo di inquinamento, sia in generale che in particolare. Così, attraverso la sofferenza di queste persone selezionate, la creazione in generale è pulita e passo dopo passo il mondo è avvicinato alla perfezione.

E il gioco è fatto. L'espiazione attraverso la sofferenza del Messia (o per essere precisi, uno Zaddik) è il prodotto della fede basata sulla Torah del pensiero giudaico, non del cristianesimo anti-Torah. Cristianesimo lo ha semplicemente rapito, ridefinito, distorto, e distribuito. Che Dio ci conceda rapidamente un ritorno della verità e la fine della corruzione del cristianesimo.
Quello che abbiamo appena compreso da La Via di Dio può essere visto chiaramente indicato in modo un pò diverso con le seguenti parole di Paolo.

Romani 5:1-21
1 Pertanto, dal momento che siamo stati giustificati per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo. 2 per mezzo di lui abbiamo anche ottenuto l'accesso mediante la fede a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo nella speranza della gloria di Dio . 3 Non solo, ma ci gloriamo anche nelle tribolazioni, sapendo che la sofferenza produce perseveranza, 4 e perseveranza produce il carattere, e il carattere produce speranza, 5 e la speranza non ci svergognato, perché l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato a noi.
6 Perché, mentre eravamo ancora deboli, al momento giusto, Cristo morì per gli empi. 7 Poiché a stento uno muore per una persona giusta - anche se forse per una persona buona qualcuno oserebbe morire - 8 ma Dio dimostra il suo amore verso di noi perché, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi. 9 Poiché, dunque, essendo ora giustificati per il suo sangue, molto più saremo salvati da lui dall'ira di Dio. 10 Perché, se mentre eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita. 11 Più di questo, ci rallegriamo anche in Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, dal quale ora abbiamo ricevuto la riconciliazione.
12 E allora, proprio come il peccato è entrato nel mondo attraverso un uomo e la morte per mezzo del peccato, e così la morte a tutte le persone perché tutti hanno peccato - 13 poiché prima che fosse stata data la legge, il peccato era nel mondo, ma non vi è alcuna contabilità per il peccato in quanto non vi era legge. 14 Eppure, la morte regnò da Adam fino a Mosè anche su quelli che non avevano peccato nello stesso modo in cui Adam (il quale è il tipo di colui che doveva venire) aveva trasgredito.
15 Ma il dono di grazia non è come la trasgressione. Infatti, se i molti sono morti attraverso la trasgressione di un solo uomo, quanto più ha fatto la grazia di Dio e il dono per grazia del solo uomo Gesù Cristo che si moltiplica su molti! 16 E il dono non è come colui che ha peccato. Poiché il giudizio, derivante da quella trasgressione, ha portato alla condanna, ma il dono di grazia è dai tanti falli portati a giustificazione. 17 Infatti, se, per la trasgressione di uno solo la morte ha regnato attraverso qell'uno, quanto più quelli che ricevono l'abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesù Cristo!
18 Di conseguenza, così come la condanna per tutti gli uomini è venuta attraverso una trasgressione, così anche per mezzo dell'obbiedienza di uno solo è venuta la giustificazione che conduce alla vita per tutti gli uomini. 19 Infatti, come per la disobbedienza di uno solo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l'obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti. 20 Ora la legge è entrata in modo che la trasgressione può aumentare, ma dove il peccato è aumentato, la grazia moltiplicato tanto più, 21 in modo che, proprio come il peccato aveva regnato con la morte, così anche la grazia regni, mediante la giustizia per la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore.

Biblical Studies Press. (2006). The NET Bible First Edition; Bible. English. NET Bible. ; The NET Bible (Ro 5:1-21). Biblical Studies Press.

FONTE http://www.torahofmessiah.com" onclick="window.open(this.href);return false;
animasalvata
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Iscritto il: lunedì 15 luglio 2019, 15:45

Re: Il sacrificio del Messia è giustificato dal Tanach?

Messaggio da animasalvata »

Se non è giustificabile allora non è giustificabile nemmeno l'idea che vede il servo sofferente nel popolo di Israele.
amos74
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Re: Il sacrificio del Messia è giustificato dal Tanach?

Messaggio da amos74 »

La tradizione ebraica contempla l'interpretazione del "servo sofferente" come una personificazione del popolo d'Israele. Tale esegesi trova una sua legittimazione nel stesso libro di Isaia,dove HaShem definisce il popolo d'Israele "mio servo", ma non è corretto affermare, come spesso leggo, che i Rabbanim d'Israel escludano una interpretazione messianica della figura in questione.

Leggiamo ciò che l'altamente autorevole Rav Moshe ben Nachman (Ramban) afferma nella sua opera “Sefer Vikkuah haRamban”,conosciuta come la “Disputa di Barcellona”. La disputa fu un dibattito teologico svoltosi alla presenza del re Giacomo d’Aragona nel 1262, che vide contrapposti Ramban ed il monaco Pablo Christiani (un ebreo convertito al Cristianesimo e divenuto tenace avversario dell’Ebraismo).

Secondo Ramban è vero che i Rabbanim d'Israel , nei libri dell’Haggadah , riferiscono al Messia l’interpretazione di Isaia 52:13 e ss.; Ramban tuttavia precisa che né il Tanakh,né il Talmud né le Haggadot affermano che il “Servo di HaShem” morirà per mano dei suoi nemici, come invece è accaduto per Gesù .

Una conferma delle affermazioni di Ramban è data dal seguente passo del Talmud Babilonese (Sanhredin 98b):

"A proposito del Messia, la Ghemarà chiede: come si chiama? (...) I Rabbanim dicono: Il lebbroso della casa di Rabbi Yehuda HaNasi è il suo nome, come è detto: "Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori e noi lo giudicavamo castigato, percosso da D-o ed umiliato (Isaia 53:4)".

Non mi sembra quindi in discussione, sul piano biblico, il punto afferente alla sofferenza del Messia; secondo me invece rileva, e non poco, l'obiezione sollevata da Ramban: in quel punto del Tanakh è detto che il Messia debba morire?
Janira
Messaggi: 1665
Iscritto il: giovedì 8 febbraio 2018, 15:13

Re: Il sacrificio del Messia è giustificato dal Tanach?

Messaggio da Janira »

Molto interessante questa discussione, me ne ero dimenticata! Già qualcun altro aveva accennato alla Kabbalah, nominando Ramchal. Avevo anche letto e seguito parecchio il sito citato.
Chelaveritàtrionfi, Tiger e tutti voi amici del forum, vi andrebbe di darmi il vostro parere?
Janira
Messaggi: 1665
Iscritto il: giovedì 8 febbraio 2018, 15:13

Re: Il sacrificio del Messia è giustificato dal Tanach?

Messaggio da Janira »

Nearing the Creator is called, the offering, the Korban. When I take egoistic thoughts and desires and in some way I correct them or remove them from myself, and by this I come to draw nearer to the Creator.
Lezione su Pesach di Laitman

235. RABASH, Assorted Notes. Article No. 929, "The Passover Offering"

An “offering” means nearing the Creator. Passover means that he brought them closer and passed over the bad things in them, looking only at the good deeds in them. This came after they had tasted the bitter taste of the governance of the Egyptians and wanted to emerge from their control, but did not succeed, and had grievances against the Creator, which is called Matza [unleavened bread] and Meriva [quarrel], as it is written, “When they strove with the Lord,” why He created them in such lowliness.

This caused them the Passover offering, when the Creator brought them close. This is called “They shall eat it with Matzot and bitter herbs,” that the Matzot and the Maror were the reasons they could make the Passover offering, meaning that the Creator passed over all the faults within them and they became close to the Creator.



So che questo argomento è delicato per i cristiani, ma forse con rispetto possiamo affrontarlo. È possibile che il sacrificio di Yeshua descritto nelle Scritture Greche abbia un altro significato?
Janira
Messaggi: 1665
Iscritto il: giovedì 8 febbraio 2018, 15:13

Re: Il sacrificio del Messia è giustificato dal Tanach?

Messaggio da Janira »

Posso chiederti il perchè? :-??
marco
Messaggi: 2277
Iscritto il: mercoledì 2 aprile 2014, 18:47

Re: Il sacrificio del Messia è giustificato dal Tanach?

Messaggio da marco »

Cara Janira sono disposto a confrontarci sul significato del sacrificio di Cristo a patto che si utilizzi solo la Bibbia.
Janira
Messaggi: 1665
Iscritto il: giovedì 8 febbraio 2018, 15:13

Re: Il sacrificio del Messia è giustificato dal Tanach?

Messaggio da Janira »

Ciao Marco, capisco la tua richiesta poiché siamo su un forum ebraico biblico. Per questo, forse è meglio che sposti la mia richiesta sulla cartella della Kabbalah. Qui c'erano alcuni messaggi interessanti, da cui mi sarebbe piaciuto confrontarmi anche da un punto di vista diverso.
Puoi partecipare anche lì, ovviamente, se ti fa piacere.

Permettimi però un'osservazione, la decisione di limitarsi all'interpretazione testuale della Scrittura è in un certo una scelta di fede soggettiva. E in quanto tale può essere fuorviante.
Prima la pensavo come te, ritenevo i libri scritti in epoca successiva non necessari per l'interpretazione della Bibbia. Ora penso che ogni epoca abbia bisogno di una chiave di lettura adatta ai suoi tempi. È come se lo stesso argomento venisse riscritto ogni volta in maniera più "moderna ".

Ti faccio un esempio, confronto tra Pesach e morte di Yeshua.
Ho sentito e letto molte volte che l'Esodo descrive la liberazione fisica degli ebrei dalla schiavitù egizia, mentre con la morte di Yeshua, l'umanità è stata liberata dalla schiavitù del peccato.
Invece non è così: tutta la Torah, incluso l'Esodo, descrive il piano di salvezza del Creatore per l'uomo, cioè le istruzioni per liberarsi dalla natura egoista( peccato) e rinascere con la natura altruistica.
Mosè rappresenta una forza che ci tira fuori dal dominio del faraone( egoismo), la montagna del Sinai rappresenta l'odio che divide gli uomini, e Moshe lo supera andando al di sopra di esso... e così via.
Janira
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Iscritto il: giovedì 8 febbraio 2018, 15:13

Re: Il sacrificio del Messia è giustificato dal Tanach?

Messaggio da Janira »

Ahaaa, pensavo ti fossi stancato di rispondere :))
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