Re: Israele e salvezza per Grazia
Inviato: venerdì 7 dicembre 2018, 2:26
Luigi, Yeshùa dice di essere venuto solo per la casa di Israele; questo per quanto riguarda il suo ministero. Poi disse al sommo sacerdote che sarebbe venuto in futuro come re, sulle nuvole del cielo (Dn 7:13; Sl 110:1), ossia come messia di tutta Israele, momento in cui sarà riconosciuto anche dai giudei:
“Il sommo sacerdote lo interrogò e gli disse: «Sei tu il Cristo, il Figlio del Benedetto?». E Gesù disse: «Sì, io lo sono. E voi vedrete [al futuro] il Figlio dell'uomo sedere alla destra della Potenza e venire con le nuvole del cielo».” — Mr 14:62,63
Lui afferma di essere il messia. Ma i giudei lo vedranno, in futuro, dunque non nel periodo in cui visse. La casa di Giuda attende il messia glorioso, che regnerà su tutta Israele e sul mondo intero. Yeshùa non ha regnato, dunque è ovvio che non sia stato riconosciuto dai giudei (tranne da quelli che appartenevano alla casa di Israele). La casa di Israele, per cui lui dice di essere venuto (e le sue parole non possono essere ignorate) era principalmente dispersa tra le nazioni, dunque è ovvio che siano stati i gentili delle nazioni a riconoscerlo. Quando verrà in gloria, tutti lo riconosceranno. Ogni cosa a suo tempo.
“Il sommo sacerdote lo interrogò e gli disse: «Sei tu il Cristo, il Figlio del Benedetto?». E Gesù disse: «Sì, io lo sono. E voi vedrete [al futuro] il Figlio dell'uomo sedere alla destra della Potenza e venire con le nuvole del cielo».” — Mr 14:62,63
Lui afferma di essere il messia. Ma i giudei lo vedranno, in futuro, dunque non nel periodo in cui visse. La casa di Giuda attende il messia glorioso, che regnerà su tutta Israele e sul mondo intero. Yeshùa non ha regnato, dunque è ovvio che non sia stato riconosciuto dai giudei (tranne da quelli che appartenevano alla casa di Israele). La casa di Israele, per cui lui dice di essere venuto (e le sue parole non possono essere ignorate) era principalmente dispersa tra le nazioni, dunque è ovvio che siano stati i gentili delle nazioni a riconoscerlo. Quando verrà in gloria, tutti lo riconosceranno. Ogni cosa a suo tempo.