Israele e salvezza per Grazia

Janira
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Iscritto il: giovedì 8 febbraio 2018, 15:13

Re: Israele e salvezza per Grazia

Messaggio da Janira »

Dunque un gentile convertito appartiene al popolo eletto e deve rispettare le mitzvoth. Ovviamente nelle scritture ebraiche non potremo trovare che i discepoli di Yeshua non sono più solo gentili e infatti la questione non si pone a chi non crede a Yeshua e nelle scritture greche. Ma per chi crede in Yeshua e nelle scritture greche, vale anche quello che dice Paolo. In altre parole, per un ebreo i gentili sono tutto il resto dell'umanità (e per loro credono valide i precetti noachidi); un discepolo di Yeshua invece per le scritture greche non è più uno straniero, ma un concittadino di Israele, appartiene al popolo eletto e quindi deve rispettare le mitzvoth.
France
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Re: Israele e salvezza per Grazia

Messaggio da France »

:-? Un po’ complicato da capire, se ho inteso bene allora i discepoli di Yeshùa devono rispettare la Torah, non sembra che il cristianesimo dica questo.
Janira
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Iscritto il: giovedì 8 febbraio 2018, 15:13

Re: Israele e salvezza per Grazia

Messaggio da Janira »

Questa è la mia opinione per quello che ho capito finora leggendo le scritture. Ma tu che intendi per cristianesimo? Perché se intendi qualche religione, tante sono le cose che vengono interpretate diversamente :d
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Lucry
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Re: Israele e salvezza per Grazia

Messaggio da Lucry »

Buon Pomeriggio a tutti :YMHUG:
non ho seguito il discorso angeli e demoni, perchè ho affrontato questo argomento un pò di tempo fa credo che si siano ancora gli studi ben fatti di alcuni di noi qui nel forum... Poi diciamo che uso la bibbia per conoscere Dio e non per trovare altre forme di vita =))
A parte questo, ritornando al discorso precetti validi per chi, rimango dell'idea di cui ho riportato stamattina la fonte. La tua osservazione Janira sul passo Ef 2:19 mi ha fatto riflettere. Allora mi sono messa a spulciare :ymblushing: Sono partita dalla parola chiave : Concittadino che significa "Appartenente alla popolazione della stessa città." e mi sono resa conto che praticamente ritorniamo al punto di partenza, in quanto come riportato nello studio "...è importante ricordare che il residente straniero (non-ebreo), la cui esistenza è assolutamente legittima secondo la Torah, può vivere in Terra d’Israele senza essere circonciso e senza osservare le regole alimentari ebraiche (vedi Esodo 12:48 e Deuteronomio 14:21), cioè mantenendo il suo stato di “noachide”, sottomesso solo ai precetti universali." Diciamo che nella lettera agli Efesini, si ricorda soltanto ciò che è in vigore da molto tempo, ancor prima della nascita di Yeshua, cioè che ognuno di noi pur non essendo ebreo può avere l'approvazione di D-o e anche se non è tenuto all'osservanza della Torah deve rispettare i precetti noachidi.
Pace.
Janira
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Iscritto il: giovedì 8 febbraio 2018, 15:13

Re: Israele e salvezza per Grazia

Messaggio da Janira »

Es 12:48
Quando uno straniero soggiornerà con te e vorrà fare la Pasqua in onore del SIGNORE, siano prima circoncisi tutti i maschi della sua famiglia. Poi venga pure a fare la Pasqua, e sia come un nativo del paese; ma nessun incirconciso ne mangi.
Qui io capisco che un gentile, per essere considerato nativo del paese (d'Israele) deve circoncidersi… Se non si circoncide, può vivere in terra d'Israele come gentile, ma tale rimane, uno straniero, non certo appartenente al popolo eletto.
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Lucry
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Re: Israele e salvezza per Grazia

Messaggio da Lucry »

Certo, tu hai perfettamente ragione. Ma il fatto che non facciamo parte del popolo eletto non significa che Dio ci ami di meno. Allego uno studio molto interessante.
https://sguardoasion.com/2013/10/11/la- ... del-mondo/" onclick="window.open(this.href);return false;
Janira
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Iscritto il: giovedì 8 febbraio 2018, 15:13

Re: Israele e salvezza per Grazia

Messaggio da Janira »

Questo è sicuro, io credo fermamente che anche persone non ebree o non cristiane possono far parte del mondo a venire, ma non è questo il punto. Chi dice di essere discepolo di Yeshua, cosa deve fare? Davvero può solo limitarsi a rispettare i precetti noachidi? Secondo me no, per tutti i motivi esposti nei messaggi precedenti. ;)
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Tony
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Re: Israele e salvezza per Grazia

Messaggio da Tony »

Insisto col dire che secondo quest'ottica si potrebbe disonorare i propri genitori ,rubare ,testimoniare il falso , mettere alla prova Dio , commettere adulterio . Non capisco perché Atti 15 dovrebbe essere il fine di tutto il vangelo che è composto da altre sfaccettature .
Janira
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Iscritto il: giovedì 8 febbraio 2018, 15:13

Re: Israele e salvezza per Grazia

Messaggio da Janira »

Atti 15 può essere interpretato in modi diversi, c'è anche una discussione a riguardo qui sul forum. C'è chi lo interpreta nel senso che per i gentili convertiti fossero necessari e sufficienti quei precetti elencati, che corrispondono ad una parte dei precetti noachidi. Io personalmente non condivido questa posizione, perché Paolo afferma
Ef 2:14
Lui, infatti, è la nostra pace; lui che dei due popoli ne ha fatto uno solo e ha abbattuto il muro di separazione abolendo nel suo corpo terreno la causa dell'inimicizia
Un solo popolo, non ci sono distinzioni.
Col 3:11 Qui non c'è Greco o Giudeo, circoncisione o incirconcisione, barbaro, Scita, schiavo, libero, ma Cristo è tutto e in tutti.
La mia opinione è che in atti 15 si sia deciso un " percorso di formazione" per i neoconvertiti, che ancora non conoscevano la Torah. La base da cui partire sono i precetti noachidi, ma è anche detto che:
Atti 15:21
Perché Mosè fin dalle antiche generazioni ha in ogni città chi lo predica nelle sinagoghe dove viene letto ogni sabato».
Io lo interpreto che per i neoconvertiti ci sarebbe poi stata nelle sinagoghe la possibilità di approfondire lo studio della Torah.
marco
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Iscritto il: mercoledì 2 aprile 2014, 18:47

Re: Israele e salvezza per Grazia

Messaggio da marco »

Cerco di comprendere le motivazioni che spingono un uomo libero a scegliere di sua volontà le catene della schiavitù. Sarà forse una forma soft di masochismo? Credo di no! Forse infelicità, insoddisfazione, malcontento, delusione, vessazione? Potrebbe essere. Però questi fattori spinsero ebrei ad avvicinarsi a Cristo: Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero». Che meraviglia!!! Mamma mia! Diventerei Cristiano solo per questi due versetti.
Gesù ti dice che il suo carico è leggero. La mattanza l'ha fatta Lui per noi. Cosa non vi soddisfa di questa frase del Maestro? Perchè ritornare alle 613 mitva ( o come si scrive), farsi schiacciare, perchè di questo si parla, dal giogo della Legge? Come un mulo, caricato (deliberatamente) all'inverosimile non arriverà a destinazione così è colui che sceglie il peso mortale della Legge.
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