Yeshùa, oggi

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bgaluppi
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Re: Yeshùa, oggi

Messaggio da bgaluppi »

Luigi, il Vangelo lo può leggere chiunque abbia un cervello, non solo i fedeli. Anzi, lo legge molto meglio chi conosce il greco, fedele o non fedele. E comunque la mia domanda era rivolta a Peppe, non a te.
peppe
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Re: Yeshùa, oggi

Messaggio da peppe »

Per Luigi.
Non ho capito bene la tua spiegazione. Comunque quello che intendevo dire io, non ha a che fare con la conoscenza personale, come fra due amici. Volevo far intendere che chi segue Cristo, nel senso che segue un Maestro, lo fa alla maniera di chi va ad esempio a scuola. Se uno va regolarmente dall'insegnante non si perde le lezioni così rimane aggiornato sulle novità. Questo intendevo dire. Inoltre la salvezza dipende dal mettere in pratica quei codici morali che Egli spiegò attraverso le parabole. Cioè essere misericordiosi, mostrare umiltà, pronti a perdonare chiunque (non fino a sette volte), essere altruisti e quindi generosi. Erano tutti atteggiamenti che Gesù enfatizzava attraverso dette parabole. Non erano semplici racconti ma modi consigliati per vivere e mostrare amore al prossimo. Difatti Gesù cosa dice in un passo? Da questo conosceranno che siete miei discepoli se avrete amore gli uni gli altri. Per cui far parte della cerchia di Cristo intendo seguire i suoi insegnamenti e praticarli. L'estraneo che è appena arrivato non può pretendere di avere la stessa conoscenza. Ecco non so se mi sono spiegato.
France
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Re: Yeshùa, oggi

Messaggio da France »

In merito a questa discussione che si e’ arenata per i soliti dogmi di fede, cosa si puo’ dire di Yeshua oggi, discutendo solamente da quello che si puo’ capire dalle scritture, da cio' che dice il testo, non da sensazioni personali?

E’ chiaro che per i trinitari Yeshua e’ dio e’ sta in cielo, ma per gli altri che idea abbiamo di Yeshua oggi.
Antonio quello che e’ stato detto finora ha senso o deve essere rivisto anche in base a cio’ che si sta discutendo nell’altra cartella dell’Anticristo oggi?
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bgaluppi
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Re: Yeshùa, oggi

Messaggio da bgaluppi »

France, grazie per aver spostato il tema di discussione nell’appropriata cartella. Io credo che dipenda da come vogliamo impostare l’approccio, che nello studio biblico può essere di tre tipi secondo me. Si può discutere sulla figura di Gesù basandoci strettamente su quello che dicono i testi canonici, oppure sulla base di un esame storico-critico, oppure utilizzando entrambi i metodi per formulare una possibile soluzione. Personalmente, prediligo il terzo. Certamente, va escluso a priori l’approccio religioso, che presuppone sempre la fede e che può essere pericoloso perché obbliga chi lo pratica ad argomentare in modo che le conclusioni non mettano mai in dubbio il dogma di fede.

Se mi chiedi chi è Gesù nei Vangeli, posso dirti che è il Messia (non Dio) perché è stato risorto dalla morte da Dio e, dopo aver annullato il peccato e la morte col suo sacrificio e aver ricevuto ogni potere in cielo e in terra, adesso siede alla destra di Dio. Però, col metodo di analisi della sola Scrittura, emergono a mio avviso delle incongruenze, come ho cercato di far capire nell’altra discussione. Se mi chiedi chi era il Gesù storico, l’approccio sarà totalmente diverso, ma nondimeno interessante, perché ci consente di avvicinarci al testo primitivo e coglierne il senso originale onde capire meglio chi era Yeshùa ben Yosef e distinguerlo dal Gesù della fede.
France
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Re: Yeshùa, oggi

Messaggio da France »

Anche io penso che l’approccio giusto sia utilizzare sia i testi canonici che i testi storici, altrimenti utilizzando i soli Vangeli e’ chiaro poi subentra la fede e credere che siano parola di Dio (come giustamente potrebbe essere).

Investigare sulla persona la vedo ardua, soprattutto la parte dopo la resurrezione la’ si che poi subentra la fede. I Vangeli non dicono quasi niente, bisogna rifarsi agli scritti successivi e sono solo affermazioni di questo o quel discepolo, visioni e quant’altro.
Forse piu’ che la persona si puo’ studiare il messaggio, cosa ci dice nei Vangeli, dove si puo’ trovare un riscontro sia nel Tanach che in alcuni scritti apocrifi.

Poi vedere anche nelle lettere dei vari discepoli cosa viene mantenuto del messaggio originale, cosa viene modificato, aggiunto, tolto.
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bgaluppi
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Re: Yeshùa, oggi

Messaggio da bgaluppi »

Si certo. Una cosa che può aiutare è evitare di pensare che Gesù fosse "caduto dal cielo". Gesù era un giudeo e quindi ragionava da giudeo. Da quello che abbiamo di scritto, i Vangeli, intanto si può capire piuttosto facilmente che tipo di giudeo fosse, cioè da che tradizione di pensiero provenisse. Era fariseo, sadduceo, esseno, enochico, apocalitticista? Veniva da un filone sadocita o qualcosa di diverso? Per farlo, bisogna iniziare a inquadrare il periodo del Secondo tempio, vedere quali gruppi giudaici erano presenti, leggere qualcosa della loro letteratura giunta fino a noi e capire il loro pensiero, i punti in comune e le differenze e soprattutto la visione escatologica o messianica. Fatto questo, sarà facile inquadrare bene Gesù attraverso le sue parole, che i Vangeli riportano, e sarà possibile capire quali di queste parole sono probabilmente genuine e quali sono probabilmente riportate sotto l'influenza di un pensiero a lui estraneo o successivo, esaminando bene anche le differenze tra le fonti (Mr, Gv, Q, M, L).
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matteo97
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Re: Yeshùa, oggi

Messaggio da matteo97 »

Stavo riflettendo sul fatto che le religioni restaurazioniste hanno una vera e propria ossessione verso un'aspetto pretestuosamente dottrinario che se ignorato compromette, a loro dire, il rapporto con Dio. Tanto per citare alcuni di questi gruppi, i Tdg hanno la fissazione per il nome "Geova", gli avventisti quella per l'osservanza del sabato e i pentecostali rivendicano l'attualità della glossolalia. L'ultimo rappresenta un confine molto labile con la schizofrenia (gli schizofrenici sono individui altamente intelligenti, QI >180-200 che però soffrono di allucinazioni uditive, lessicali e visive che attribuiscono al divino, un po' come i pentecostali con il fenomeno della glossolalia). Ricordo tempo fa che un'uomo mi raccontò che un giorno fece visita a una comunità di pentecostali e rimase sbalordito nel notare che uno psichiatra che presenziava alla riunione di culto diagnosticò la schizofrenia a quei soggetti che senza un'apparente motivo si alzavano e pronunciavano suoni altisonanti attribuendoli al divino. Si dice che (o meglio si apprende dalle fonti evangeliche che) Gesù quando guariva i malati dalle possessioni demoniache in realtà guariva questi da malesseri di natura psichica. Non so voi ma io immagino un Gesù che guarisce alcuni soggetti dalla schizofrenia, millenni prima che questa fosse inserita nel manuale dei disturbi mentali. Questa è la logica conclusione se consideriamo valide le premesse del discorso precedentemente enunciato. Ecco come mi immagino oggi il Gesù dei vangeli, 2000 anni dopo.
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bgaluppi
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Re: Yeshùa, oggi

Messaggio da bgaluppi »

Caro Matteo, il governo – con la sua Task Force (che idiozia questi nomi inglesi!) – è riuscito a far credere agli italiani che sia bene indossare la mascherina in auto, per strada mentre si cammina da soli, mentre si va in bici. Credo che tra un po' la gente metterà la mascherina anche a letto. Questo per dirti che l'essere umano può essere indotto a credere qualsiasi cosa e autoconvincersi di qualsiasi cosa.
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matteo97
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Re: Yeshùa, oggi

Messaggio da matteo97 »

Nel caso della schizofrenia parliamo di soggetti che sperimentano psicosi e fenomeni allucinatori in assenza di reali stimoli esterni e senza aver abusato dell'assunzione di droghe o alcool. Siccome questa patologia è stata scoperta solo recentemente, è probabile che nella Palestina di 2000 anni fa chi sperimentava psicosi e allucinazioni venisse emarginato dalla vita collettiva. Con tutta probabilità ci si riferiva a lui dicendo che fosse posseduto da degli spiriti malvagi o da demoni. Questa concezione è stata tramandata nei secoli (pensiamo alla Chiesa Cattolica che usava esorcizzare le persone da presunte "possessioni sataniche"). I passi nel vangelo di Luca dove Gesù guarisce l'uomo posseduto potrebbero essere indirettamente un riferimento a qualche malessere psicotico? Io credo di sì mi piacerebbe tuttavia sentire altri pareri... Se così fosse Gesù è il primo psichiatra al mondo (facendo le dovute premesse di veridicità dei racconti evangelici), millenni prima che la psichiatria venisse riconosciuta come scienza.
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bgaluppi
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Re: Yeshùa, oggi

Messaggio da bgaluppi »

Sono d'accordo, Matteo. In effetti, Gesù parla al demonio, non all'uomo, il quale non ascolterebbe. Altro fatto importante è la convinzione da parte dell'indemoniato (che è convinto di essere indemoniato, perché quella era la diagnosi al tempo) che l'esorcista possegga il potere di liberarlo. Infatti, gli indemoniati dichiarano che Gesù è il Messia, perché erano stati informati che lo fosse, e lo portano da lui in quanto Messia. La cosa più interessante di tutte e quello che dice uno di loro: "sei venuto a tormentarci prima del tempo?". Questo rivela che l'enochismo era molto diffuso nel periodo del Secondo Tempio; infatti, non è il Messia del Tanach che tormenta gli angeli caduti tenuti prigionieri fino al giudizio, ma il Figlio dell'Uomo/Messia di Enoch! E Gesù affermava di essere proprio il Figlio dell'Uomo, non il Messia Davidico e Re di Israele!
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